TEX - L'ultima vendetta
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QUOTE (Moreno Roncucci @ Domenica, 11-Nov-2018, 04:47) | No. Comprare almeno UNA edizione decente (cioè, in un buon b/n) di un opera del Maestro Ticci. Per poterla leggere davvero, senza le mani di vernice che spargono per il popolo di bocca buona.
Il problema è che... non sono capaci. Non sono più davvero capaci di stampare i fumetti. Ho sfogliato il volume a Lucca, e la stampa è pietosa, non ho potuto esaminarla bene ma pareva pixellata. Purtroppo l'ho già prenotato in fumetteria...
Quando critico l'attuale gestione Bonelli possono dirmi quanto gli pare che magari ci sono dinamiche editoriale ed economiche che mi sfuggono, che non so i retroscena, etc (tutto verissimo), ma questa è la cartina di tornasole, alla fine: se fai l'editore di fumetti e non sei capace di stampare decentemente i fumetti, puoi raccontarmi tutte le supercazzule che vuoi, ma la tua incapacità appare evidente in quello che produci, mese dopo mese. È inutile che mi fai dei "cheeeeiiiiii noootesss" (cerco di riprodurre l'accento) in cui ti sbrodoli addosso annunci di nuovi e mirabolanti prodotti multimediali, se poi pubblichi volumi così tirati via, pari una settantenne che si riempie di rossetto fino al mento per non far vedere le rughe...
O forse, è davvero meglio che passino al "multimediale", visto che a stampare volumi a fumetti evidentemente non sono capaci... |
Non serve che te la guardi tutta (anche se sarebbe istruttivo). ASCOLTA ciò che dico ALLA FINE, a proposito della stampa, e capirai tutto. Conferenza su Tex ecc...a Lucca:
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QUOTE (borden @ Domenica, 11-Nov-2018, 15:19) | QUOTE (Moreno Roncucci @ Domenica, 11-Nov-2018, 04:47) | No. Comprare almeno UNA edizione decente (cioè, in un buon b/n) di un opera del Maestro Ticci. Per poterla leggere davvero, senza le mani di vernice che spargono per il popolo di bocca buona.
Il problema è che... non sono capaci. Non sono più davvero capaci di stampare i fumetti. Ho sfogliato il volume a Lucca, e la stampa è pietosa, non ho potuto esaminarla bene ma pareva pixellata. Purtroppo l'ho già prenotato in fumetteria...
Quando critico l'attuale gestione Bonelli possono dirmi quanto gli pare che magari ci sono dinamiche editoriale ed economiche che mi sfuggono, che non so i retroscena, etc (tutto verissimo), ma questa è la cartina di tornasole, alla fine: se fai l'editore di fumetti e non sei capace di stampare decentemente i fumetti, puoi raccontarmi tutte le supercazzule che vuoi, ma la tua incapacità appare evidente in quello che produci, mese dopo mese. È inutile che mi fai dei "cheeeeiiiiii noootesss" (cerco di riprodurre l'accento) in cui ti sbrodoli addosso annunci di nuovi e mirabolanti prodotti multimediali, se poi pubblichi volumi così tirati via, pari una settantenne che si riempie di rossetto fino al mento per non far vedere le rughe...
O forse, è davvero meglio che passino al "multimediale", visto che a stampare volumi a fumetti evidentemente non sono capaci... |
Non serve che te la guardi tutta (anche se sarebbe istruttivo). ASCOLTA ciò che dico ALLA FINE, a proposito della stampa, e capirai tutto. Conferenza su Tex ecc...a Lucca: |
Scusa Mauro, ma, come ho già avuto modo di dire, la stampa è il mio lavoro, e, in verità, potenzialmente la qualità da stampa attuale sarebbe molto superiore a quella del passato, anche recente, il sistema di incisione delle lastre consente una risoluzione ben superiore, è vero anche che, per quanto riguarda gli inchiostri, ci sono sostanze che i produttori non possono più utilizzare, causa rispetto ecologico, ma lo stesso concetto vale ad esempio anche per le vernici, e mica per questo ad esempio le auto sono verniciate male, mi pare tutto il contrario. E comunque la stampa in B/N di un albo Bonelli non presenta nessun tipo di difficoltà, potrà esserci qualche albo stampato male per qualche tipo di problema, ma può capitare quella volta, mica sempre, e visto che effettivamente negli ultimi anni il peggioramento del risultato spesso è evidente, io non ho dubbi che il problema sia a monte, cioè nella scansione delle tavole, non so se lo faccia la casa editrice o la Rotolito ma il problema è lì, nella prestampa, non nella stampa. Anche perchè se fosse vero che non ci sono più le competenze, o i macchinari, o gli inchiostri per stampare bene non si capisce perchè c'è gente che invece ci riesce, basta andare in una qualunque libreria e di volumi stampati meravigliosamente se ne trovano a iosa, oppure in edicola comprare un Historica, e ci si accorge che è stampato e confezionato da Dio, e non me ne ricordo uno con il minimo difetto, per cui la cosa si può fare, eccome, e se ci riescono loro non vedo perchè non ci debba riuscire la Bonelli.
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Loro stampano A COLORI. Pare che la differenza sia lì. Poi io ti dico quello che mi viene detto. I fumetti hanno ben altre esigenze rispetto a una foto. E contano le tirature molto alte. Tin assicuro che le prove di stampa sono buone e le scansioni pure, ma il risultato è ben diverso.
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QUOTE (borden @ Martedì, 13-Nov-2018, 15:12) | Loro stampano A COLORI. Pare che la differenza sia lì. Poi io ti dico quello che mi viene detto. I fumetti hanno ben altre esigenze rispetto a una foto. E contano le tirature molto alte. Tin assicuro che le prove di stampa sono buone e le scansioni pure, ma il risultato è ben diverso. |
Allora ipotizzerei che chi stampa, in questi casi, è come se riscansionasse le scansioni. Ho notato problemi, in questo senso, anche nel nuovo cartonato di Zagor presentato a Lucca, "Le origini". Non posso giurare come fosse per i colori, ma la resa dei neri mi è parsa molto "pixellosa", pertanto ho deciso di aspettare l'uscita in edicola
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QUOTE (borden @ Martedì, 13-Nov-2018, 15:12) | Loro stampano A COLORI. Pare che la differenza sia lì. Poi io ti dico quello che mi viene detto. I fumetti hanno ben altre esigenze rispetto a una foto. E contano le tirature molto alte. Tin assicuro che le prove di stampa sono buone e le scansioni pure, ma il risultato è ben diverso. |
Continuo a sostenere senza tema di smentita che stampare a colori ad alto livello comporta difficoltà, e ovviamente impianti e macchinari, di gran lunga superiori a quelle necessarie per un fumetto in B/N, però in questo caso specifico se mi dici che le prove di stampa e le scansioni sono perfette proprio non riesco a capire , boh, l'unica cosa che posso fare è invitarvi a rompergli le scatole perchè migliorino le cose
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Moreno Roncucci |
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QUOTE (borden @ Domenica, 11-Nov-2018, 15:19) | Non serve che te la guardi tutta (anche se sarebbe istruttivo). ASCOLTA ciò che dico ALLA FINE, a proposito della stampa, e capirai tutto.
Conferenza su Tex ecc...a Lucca:
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Grazie per la risposta, e soprattutto... per averci salvato dal reboot di Tex (ho visto tutto il video... Mio Dio, ma si rende conto Airoldi che i lettori sarebbero venuti a prendervi in redazione con le torce e i forconi? Per me non ha ben chiare le idee sul tipo di pubblico che ha Tex...)
Non contesto le cose che dici sulle rotative consumate che non si possono sostituire o sugli inchiostri, non conosco abbastanza la situazione delle tipografie... però non può essere solo quello.
Prima di tutto, per il fatto che tantissimi fumetti vengono ancora stampati in rotativa con stampa ottima, e sì, in bianco e nero. Mentre invece nel caso della Bonalli il problema si presenta anche nei volumi a colori.
Ma soprattutto per il TIPO di problema. Le linee "bruciate" sono tipiche degli scan fatti male o dei files salvati e risalvati più volte nel formato sbagliato, e poi, le linee seghettate? I disegni pixellati? Quale tipo di strano inchiostro provoca pixellature e linee diritte che diventano seghettate?
Quindi sì, ci potranno anche essere i problemi di stampa di cui parli, ma per me è evidente che non ci sono solo quelli, ci sono problemi anche nella gestione dei files di stampa, o nella fase di scan, o nella maniera in cui vengono salvati/convertiti. Può anche darsi che la conversione che fa i danni venga fatta in tipografia, non so, ma in questo caso si tratterebbe di incompetenza o incuria, non certo di problemi tecnici (a meno che non si dica che un computer moderno ha meno memoria di uno di qualche anno fa...), e basterebbe farsi sentire con la tipografia per risolvere il problema. Ma visto che credo che nessuna tipografia camperebbe se danneggiasse sistematicamente i files di stampa dei clienti (un errore una volta può capitare, non sistematicamente tutti i mesi...), e che non succede per gli altri clienti, il mio sospetto è che il problema sia da risolvere a monte.
È a monte, infatti, che per incuria (anni fa in un altra casa editrice che conoscevo so che c'era un letterista che fu scoperto che risalvava più volte la tavola in formato jpg, riducendo quindi la qualità della compressione ogni volta e rovinando il lavoro di tutti gli altri) o per speculazione (scan di peggiore qualità sono più piccoli e si lavorano molto più rapidamente) che nascono di solito problemi di questo tipo.
Se poi salta fuori che è un problema irrisolvibile causato dai tempi moderni (ma non credo)... beh, amen, vorrà dire che non si compreranno più i libri. Se si sa già che è impossibile farli meglio, si sa già a priori che non vale la pena comprarli, no?
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Che ti devo dire? Che i miei colleghi sono diventati incompetenti e bugiardi come i Cinquestelle? Credi che possa ipotizzare una cosa simile? Sarebbe grave.
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Non conosco ahimè nessun politico competente, Gli ultimi sono stati quelli del governo Monti, che però non erano politici, e ahimè hanno fatto cose che neppure avrebbe osato fare il povero ministro Prina del vecchio regno d'Italia (quello con capitale a Milano, per intenderci...), che fece una gran brutta fine... Che ti devo dire? Dalla padella nella brace. L'incompetenza dei governi passati è Storia. Quella del governo attuale è attualità ed è sotto gli occhi di tutti. Non si usa più criticare il Potere, adesso? E' vietato, caro Lei?
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Comunque questa delle rotative vecchie che non si possono sostituire è proprio una fesseria, la Rotolito è un colosso che fattura più di 130 milioni di euro, stampa gli albi quasi sicuramente su rotative roto-offset Timsons, che sono macchine moderne, e che comunque sono ancora prodotte, non gli mancano certo i soldi per sostituirne una se è troppo vecchia. A pensarci bene una delle possibilità potrebbe essere il "consumo" dell'incisione sulla lastra offset man mano che procede la tiratura, il risultato visivo sarebbe simile alla scansione mal fatta, con perdita di particolari, quando si fanno tante copie capita, però se fosse quello il problema i guai maggiori li avremmo su Tex, mica su Deadwood Dick che tira molte meno copie... Anche qui, boh!
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QUOTE (OLIMPIA @ Mercoledì, 14-Nov-2018, 08:23) | Comunque questa delle rotative vecchie che non si possono sostituire è proprio una fesseria, la Rotolito è un colosso che fattura più di 130 milioni di euro, stampa gli albi quasi sicuramente su rotative roto-offset Timsons, che sono macchine moderne, e che comunque sono ancora prodotte, non gli mancano certo i soldi per sostituirne una se è troppo vecchia. A pensarci bene una delle possibilità potrebbe essere il "consumo" dell'incisione sulla lastra offset man mano che procede la tiratura, il risultato visivo sarebbe simile alla scansione mal fatta, con perdita di particolari, quando si fanno tante copie capita, però se fosse quello il problema i guai maggiori li avremmo su Tex, mica su Deadwood Dick che tira molte meno copie... Anche qui, boh! |
Riferirò ai miei colleghi e al direttori che quel che dicono sono fesserie e che mi prendono per fesso. Il sospetto ce l'ho. Dopo probabilmente darò pure le dimissioni, che te devo di'?
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QUOTE (borden @ Mercoledì, 14-Nov-2018, 09:48) | Riferirò ai miei colleghi e al direttori che quel che dicono sono fesserie e che mi prendono per fesso.
Il sospetto ce l'ho.
Dopo probabilmente darò pure le dimissioni, che te devo di'? |
Le dimissioni no! E' che lo sanno che hai il tuo carattere per cui cercano di tenerti buono con qualche piccola bugia
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QUOTE (OLIMPIA @ Mercoledì, 14-Nov-2018, 10:30) | QUOTE (borden @ Mercoledì, 14-Nov-2018, 09:48) | Riferirò ai miei colleghi e al direttori che quel che dicono sono fesserie e che mi prendono per fesso.
Il sospetto ce l'ho.
Dopo probabilmente darò pure le dimissioni, che te devo di'? |
Le dimissioni no! E' che lo sanno che hai il tuo carattere per cui cercano di tenerti buono con qualche piccola bugia |
Secondo me sarebbe meglio fare il lavoro bene. Poi che sia la tipografia o altri si vedrà. Naturalmente a me non spetta occuparmene, per definizione. Io curo il contenuto. Ci sono i direttori, per il resto.
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Ciao Borden! Capisco benissimo che ti trovi in una situazione scomoda: ricevi critiche e proteste dai lettori per cose di cui non ti occupi direttamente, riferisci a chi di dovere, ti danno risposte, tu le riporti nel forum, e arrivano le proteste dei lettori che le trovano inverosimili. E che magari vorrebbero che andassi dal tuo direttore a dirgli "sei un bugiardo, me l'ha detto un tizio su internet" Il problema è che non c'è un indirizzo a cui inoltrare direttamente queste proteste, o almeno non lo conosco. Non c'è un "ufficio reclami", e in generale la presenza della Bonelli online a livello "casa editrice" è molto unidirezionanale, alla "ecco i nostri proclami per le novità dei prossimi 6 mesi, di quello che pensate voi non ce ne frega nulla e non ci scocciate!". Non sono più i tempi in cui Sergio Bonelli non voleva l'indirizzo email perchè rispondeva a tutte le lettere mandate per posta, quella era una comunicazione con i fan, oggi una casa editrice moderna dovrebbe avere non solo diversi indirizzi email ma un ufficio reclami o comunque un recapito per questo tipo di proteste. In sua assenza, finisce che i lettori si sfogano con le uniche persone con cui riescono a parlare: gli autori. Che sono spesso anche più incavolati di noi per queste cose (vedi Frisenda, ma non solo) e a loro volta non sanno a chi rivolgersi. E quando fanno presente il problema ai capi ricevono risposte ridicole (non mi riferisco qui a quelle che hai riportato tu, ho parlato con altri autori e avevano ricevuto risposte assurde che andavano dal "il cane mi ha mangiato la rotativa" a "sei tu che usi la china troppo diluita") Di fronte a questo "muro di gomma" ci sarebbe una sola soluzione: che la stampa specializzata, i siti di critica e i recensori "di nome" iniziassero a trattare pubblicamente questa cosa, per avere risposte davvero "ufficiali" direttamente dai piani alti, e non dagli autori schiacciati in mezzo. Insomma, che dimostrassero per una volta di avere le palle. (Sì, contro la Bonelli? Campa cavallo...)
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