la dc in Italia. quale editore preferite?
emilio68it |
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Yellow Kid
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Ma? io non voto, seguivo la DC della Play press….devastante, poi la Planeta...penosa, adesso la RW Lion…. Ci fosse la possibilità di passare tutto alla Panini come avviene in Europa...
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Starshadow |
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Diavolo Rosso
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QUOTE (kool @ Martedì, 26-Mar-2019, 16:18) | QUOTE (Martian Manhunter @ Martedì, 26-Mar-2019, 17:17) | ma, scusate, il bagno di sangue si sta verificando ancora o sbaglio? Solo che a questo giro mi sembra che si cerchi di limitare i danni aumentando i prezzi. Vi chiedo, perchè non seguo da anni la Lion. |
sembrerebbe di sì. anche se senza uno stralcio di comunicazione potrebbe essere tutto e niente |
Il bagno di sangue è per chi acquista.
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Boldlygo |
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Little Nemo
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QUOTE (emilio68it @ Martedì, 26-Mar-2019, 18:12) | Ma? io non voto, seguivo la DC della Play press….devastante, poi la Planeta...penosa, adesso la RW Lion…. Ci fosse la possibilità di passare tutto alla Panini come avviene in Europa... |
Io francamente spero che il famigerato accordo sui cross-over tra DC e Bonelli possa essere l'inizio di una magnifica amicizia, magari tirando dentro pure BAO per gli omnibus e i TP Ah, tanto per dire, in "Man and Superman" campeggia la riproduzione della copertina di Nathan Never n.1, con tanto di testata.
Qualcosa di più di un omaggio da parte di Castellini? Poi certo, anche Panini non sarebbe male, ma a quel punto Topolino ovunque, come in Black Mirror!
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Henry Pym |
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QUOTE (Jenny @ March 26, 2019 03:57 am) | QUOTE (Henry Pym @ Venerdì, 15-Mar-2019, 14:32) | Aggiungo: ma se alla Rizzoli non interessava il fumetto americano, perché ne comprava i diritti? Per impedire ad altri di pubblicarlo? Bella politica commerciale |
Ma no, non hai capito: Rizzoli aveva interesse a pubblicare solo certe opere celebrate oltre oceano in quegli anni e perciò opzionava i diritti necessari per fare unicamente quello. Quindi, volendo "The Dark Knight" e "Year One" doveva prendere tutto Batman. Idem per "Man of Steel"... Non aveva alcuna importanza la sottrazione ai presunti concorrenti, perché il modo di pubblicare fumetti della Rizzoli era comunque differente da quello di Star o Play e tendenzialmente riteneva di rivolgersi ad una platea differente.
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Ho letto un'interessante intervista ad Alessandro Bottero dove, tra le altre cose, parla anche della Glenant. In sostanza dice che alla Rizzoli, la responsabile che era di sinistra , non voleva pubblicare Superman e Batman, perché ritenuti di destra, fascistoidi. Se fosse vero, e non ho motivo di dubitarne per altri casi analoghi, sarebbe l'ennesima cazzata di certa cultura di sinistra, imperante in quei anni. Il caso più eclatante forse è Tolkien. Mentre già negli sessanta, il Signore degli Anelli fosse ritenuto un capolavoro, con una miriade di lettori, da noi si dovranno aspettare gli anni 70, quando la Rusconi decise di pubblicarlo. Da noi Tolkien e il fantasy in generale, venivano ritenuti di destra e quindi non pubblicabili. Tornando in tema, Bottero dice che alla fine la Rizzoli decise di pubblicare Batman con le edizioni Glenant, dietro continue insistenze della DC. A quei tempi la Play Press già publicava materiale DC e insisteva per avere i personaggi di punta, tenuti invece, ma non sfruttati dalla Rizzoli. La DC diede un ultimatum: "o li pubblicate o ve li togliamo".
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kamata |
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Yellow Kid
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QUOTE (Boldlygo @ Mercoledì, 27-Mar-2019, 08:47) | Io francamente spero che il famigerato accordo sui cross-over tra DC e Bonelli possa essere l'inizio di una magnifica amicizia, magari tirando dentro pure BAO per gli omnibus e i TP |
Ma anche no, già si erano cimentati come service alla fine del periodo Planeta con risultati direi disastrosi (lo scempio del volume di Fables tradotto dalla Marietti grida ancora vendetta). Poi non ho questa ansia di comprare volumi ridotti a prezzo da volumi normali.
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bgh |
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QUOTE (kamata @ Domenica, 07-Apr-2019, 21:18) | QUOTE (Boldlygo @ Mercoledì, 27-Mar-2019, 08:47) | Io francamente spero che il famigerato accordo sui cross-over tra DC e Bonelli possa essere l'inizio di una magnifica amicizia, magari tirando dentro pure BAO per gli omnibus e i TP |
Ma anche no, già si erano cimentati come service alla fine del periodo Planeta con risultati direi disastrosi (lo scempio del volume di Fables tradotto dalla Marietti grida ancora vendetta). Poi non ho questa ansia di comprare volumi ridotti a prezzo da volumi normali.
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O The Filth tradotto da Foschini
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Starshadow |
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Diavolo Rosso
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QUOTE (kamata @ Domenica, 07-Apr-2019, 20:18) | QUOTE (Boldlygo @ Mercoledì, 27-Mar-2019, 08:47) | Io francamente spero che il famigerato accordo sui cross-over tra DC e Bonelli possa essere l'inizio di una magnifica amicizia, magari tirando dentro pure BAO per gli omnibus e i TP |
Ma anche no, già si erano cimentati come service alla fine del periodo Planeta con risultati direi disastrosi (lo scempio del volume di Fables tradotto dalla Marietti grida ancora vendetta). Poi non ho questa ansia di comprare volumi ridotti a prezzo da volumi normali.
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Tra niente e piuttosto, direi che è meglio piuttosto. (Ma io ormai compro USA quindi non faccio testo! )
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Jenny |
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Divoratore di Mondi
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QUOTE (Henry Pym @ Domenica, 07-Apr-2019, 18:47) | Ho letto un'interessante intervista ad Alessandro Bottero dove, tra le altre cose, parla anche della Glenant. In sostanza dice che alla Rizzoli, la responsabile che era di sinistra , non voleva pubblicare Superman e Batman, perché ritenuti di destra, fascistoidi. Se fosse vero, e non ho motivo di dubitarne per altri casi analoghi, sarebbe l'ennesima cazzata di certa cultura di sinistra, imperante in quei anni. Il caso più eclatante forse è Tolkien. Mentre già negli sessanta, il Signore degli Anelli fosse ritenuto un capolavoro, con una miriade di lettori, da noi si dovranno aspettare gli anni 70, quando la Rusconi decise di pubblicarlo. Da noi Tolkien e il fantasy in generale, venivano ritenuti di destra e quindi non pubblicabili. |
Bottero può dire quel che vuole, ma l'aspetto politico non c'entra nulla. La Rizzoli pubblicava sia Superman che Batman, solo lo faceva a modo proprio e cioé: molto male il primo e molto selettivamente il secondo. E soprattutto, a smentire il discorso politicizzato di Bottero, pubblicava (assai bene) ciò che poteva di Frank Miller, che certamente non era un esponente della sinistra. D'altronde anche Lupoi, nonostante la propria palese appartenza alla sinistra, teneva molto alla pubblicazione delle storie del Punitore le quali, altrettanto certamente, non erano un manifesto Liberal.
QUOTE | Tornando in tema, Bottero dice che alla fine la Rizzoli decise di pubblicare Batman con le edizioni Glenant, dietro continue insistenze della DC. A quei tempi la Play Press già publicava materiale DC e insisteva per avere i personaggi di punta, tenuti invece, ma non sfruttati dalla Rizzoli. La DC diede un ultimatum: "o li pubblicate o ve li togliamo". |
Non c'è bisogno dei retroscena botteriani: è un fatto evidente che ad un certo punto (inizialmente no) la Rizzoli fu obbligata a pubblicare continuativamente ciò di cui aveva i diritti o a rinunciarvi. Lo si è già detto anche nei precedenti post... Scartò Superman, con somma gioia della Play Press, e scelse Batman per via della più ampia varietà del materiale disponibile. Qualche anno dopo venne il turno di passare la mano anche per quest'ultimo ed a tenere nel cassetto gran parte del resto della DC ci penserà la Play Press. La ruota gira e non esistono editori che pubblichino unicamente per fare regali agli appassionati.
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Boldlygo |
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Little Nemo
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QUOTE (Starshadow @ Domenica, 07-Apr-2019, 21:38) | Tra niente e piuttosto, direi che è meglio piuttosto.
(Ma io ormai compro USA quindi non faccio testo! ) |
Condivido entrambe le affermazioni. Comunque, dal 2011, è cambiato il mercato, è cambiata la Bonelli ed è cambiata la DC. Inoltre, un conto è stampare qualche GN o miniserie, altro è prendersi in carico Superman e Batman, se - per assurdo - dovessero provare a farlo, sicuramente l'impostazione sarebbe differente.
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largand |
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Ufo Robot
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QUOTE (lobo @ Mercoledì, 10-Apr-2019, 09:51) | sto leggendo Knightfall sui Batman Saga della playpress, nella pagina della posta del n° 17 mi pare, targato marzo 97 il curatore della testata Voglino, annuncia che la play press passerà praticamente alle fumetterie e rimarrà in edicola solo con alcune testate forti, tipo batman o superman per le stesse motivazioni che la panini ora ha usato per "abbandonare" un po' l'edicola. Sono passati 12 anni e poco è cambiato insomma |
In realtà in questi 22 anni è cambiato molto. La Panini era riuscita a resistere alla crisi fumettistica dei primi anni 2000, crisi che aveva costretto la Play Press a passare i suoi titoli in fumetteria, ed infine a mollare del tutto.
Stavolta la crisi fumettistica ha colpito anche loro, colossi dell'editoria supereroica, e sono costretti, sempre più, a rivolgersi alla fumetteria per evitare sprechi ad alte (inutili) tirature.
La situazione fumettistica insomma sta diventando sempre più drammatica, ed è la normale conseguenza della sempre maggiore fetta di popolazione che ha smesso di leggere, libri e fumetti.
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Joe Kerr |
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Man of wealth and taste
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QUOTE (Jenny @ Domenica, 07-Apr-2019, 22:00) | QUOTE (Henry Pym @ Domenica, 07-Apr-2019, 18:47) | Ho letto un'interessante intervista ad Alessandro Bottero dove, tra le altre cose, parla anche della Glenant. In sostanza dice che alla Rizzoli, la responsabile che era di sinistra , non voleva pubblicare Superman e Batman, perché ritenuti di destra, fascistoidi. Se fosse vero, e non ho motivo di dubitarne per altri casi analoghi, sarebbe l'ennesima cazzata di certa cultura di sinistra, imperante in quei anni. Il caso più eclatante forse è Tolkien. Mentre già negli sessanta, il Signore degli Anelli fosse ritenuto un capolavoro, con una miriade di lettori, da noi si dovranno aspettare gli anni 70, quando la Rusconi decise di pubblicarlo. Da noi Tolkien e il fantasy in generale, venivano ritenuti di destra e quindi non pubblicabili. |
Bottero può dire quel che vuole, ma l'aspetto politico non c'entra nulla. La Rizzoli pubblicava sia Superman che Batman, solo lo faceva a modo proprio e cioé: molto male il primo e molto selettivamente il secondo. E soprattutto, a smentire il discorso politicizzato di Bottero, pubblicava (assai bene) ciò che poteva di Frank Miller, che certamente non era un esponente della sinistra. D'altronde anche Lupoi, nonostante la propria palese appartenza alla sinistra, teneva molto alla pubblicazione delle storie del Punitore le quali, altrettanto certamente, non erano un manifesto Liberal.
QUOTE | Tornando in tema, Bottero dice che alla fine la Rizzoli decise di pubblicare Batman con le edizioni Glenant, dietro continue insistenze della DC. A quei tempi la Play Press già publicava materiale DC e insisteva per avere i personaggi di punta, tenuti invece, ma non sfruttati dalla Rizzoli. La DC diede un ultimatum: "o li pubblicate o ve li togliamo". |
Non c'è bisogno dei retroscena botteriani: è un fatto evidente che ad un certo punto (inizialmente no) la Rizzoli fu obbligata a pubblicare continuativamente ciò di cui aveva i diritti o a rinunciarvi. Lo si è già detto anche nei precedenti post... Scartò Superman, con somma gioia della Play Press, e scelse Batman per via della più ampia varietà del materiale disponibile. Qualche anno dopo venne il turno di passare la mano anche per quest'ultimo ed a tenere nel cassetto gran parte del resto della DC ci penserà la Play Press. La ruota gira e non esistono editori che pubblichino unicamente per fare regali agli appassionati.
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Kerdik |
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QUOTE (largand @ Mercoledì, 10-Apr-2019, 03:19) | QUOTE (lobo @ Mercoledì, 10-Apr-2019, 09:51) | sto leggendo Knightfall sui Batman Saga della playpress, nella pagina della posta del n° 17 mi pare, targato marzo 97 il curatore della testata Voglino, annuncia che la play press passerà praticamente alle fumetterie e rimarrà in edicola solo con alcune testate forti, tipo batman o superman per le stesse motivazioni che la panini ora ha usato per "abbandonare" un po' l'edicola. Sono passati 12 anni e poco è cambiato insomma |
In realtà in questi 22 anni è cambiato molto. La Panini era riuscita a resistere alla crisi fumettistica dei primi anni 2000, crisi che aveva costretto la Play Press a passare i suoi titoli in fumetteria, ed infine a mollare del tutto.
Stavolta la crisi fumettistica ha colpito anche loro, colossi dell'editoria supereroica, e sono costretti, sempre più, a rivolgersi alla fumetteria per evitare sprechi ad alte (inutili) tirature.
La situazione fumettistica insomma sta diventando sempre più drammatica, ed è la normale conseguenza della sempre maggiore fetta di popolazione che ha smesso di leggere, libri e fumetti.
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Piccolo dettaglio storico, su un solo punto... La Play, alla fine, non mollò perché le cose non stavano andando, anzi, stava andando in controtendenza - ipotizzo, preciso, gli altri piangevano e "noi" no - o non più- ergo...- In fumetteria andava bene, la programmazione era finalmente ordinata (concedetemelo!) il ritorno in edicola, figlio della salute in fumetteria in generale e del successo di DCU, altrettanto... al punto che erano in cantiere altri due spillati mensili: uno dei Teen Titans per un pubblico giovane (televisivo?) in cui personalmente non credevo molto, e un'altra dedicata ai leaguers maggiori. Senza JLA però, perché JLA TP andava benissimo in fumetteria e in molti, anche in seno alla distribuzione, non volevano rischiare... La Planeta strappò i diritti con prepotenza (dicevasi con intento vendicativo per lo sgambetto che aveva fatto loro la Panini in altri paesi europei, ma io penso più per una strategia internazionale finalizzata al contenimento dei costi) e un'offerta fuori mercato... al punto che la Play interruppe le pubblicazioni prima del tempo, per non lasciare ad altri il frutto del rilancio che stavamo operando, forse addirittura intascando una penale pagata dalla DC (c'era im ballo una prelazione non rispettata). Prendi tutto con beneficio d'inventario, ero lì, contribuivo alla programmazione, ma per tutto quello che riguarda le interazioni e le telefonate Play-DC sono un testimone de relato, soprattutto sull'ultimissimo punto. Altra inesattezza -non tua- che leggo, è quella che attribuisce alla Down Comix la scelta di abbandonare le edicole a inizio millennio... anche qui, non mi risulta, ANZI. Queste decisioni, come quella dei prezzi, erano prese in altra sede (donde, per dire, l'aumento in concomitanza di Flash nero e Sins of Youth -Young Justice - foliazioni che sapendo di questa scelta avremmo sicuramente evitato). Noi eravamo chiamati a operare entro una serie di paletti predefiniti (in sintesi, "quattro uscite in fumetteria al mese, una sempre della JLA e una di Bats, un Supes ogni tre mesi, il resto fate un po' come vi pare basta che evitate Flash e JSA" ) che piano piano, forti di qualche risultato, aggirammo. E tra le nostre proposte c'era, ogni semestre, un mensile da edicola (dai contenuti simili al futuro DCU), anche solo come catalogo per "tirare la volata" i volumi. Scusa la precisazione, sono passati anni ma questa stagione Play è sempre stata raccontata male, e da persone che NON erano presenti. Niente di grave, non è una stagione che ha segnato il mercato, ma nel suo piccolo, e tra appassionati, può essere interessante mettere qualche puntino sulle "I".
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