L'ultimo film che ho visto, Il Cineplex di Comicus, VII Capitolo
Cap.Crumb |
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MR. NATURAL
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QUOTE (Will Gaiman @ Lunedì, 21-Mag-2018, 13:22) | QUOTE (Cap.Crumb @ Lunedì, 21-Mag-2018, 10:54) | QUOTE (fiocotram @ Venerdì, 18-Mag-2018, 23:09) | Lento "Una storia vera"? Ma quando mai. |
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Invece ha ragionissima.
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ok, se volete spiegate, così magari ne discutiamo. per quelli che non lo hanno visto: il protagonista prende un trattore e ci attraversa l'america. questo è il film e come ho già detto a me è piaciuto tantissimo, ma porco cazzo ragazzi un pò di obbiettività.
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Will Gaiman |
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Nonno Bassotto
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QUOTE (Cap.Crumb @ Lunedì, 21-Mag-2018, 16:01) | QUOTE (Will Gaiman @ Lunedì, 21-Mag-2018, 13:22) | QUOTE (Cap.Crumb @ Lunedì, 21-Mag-2018, 10:54) | QUOTE (fiocotram @ Venerdì, 18-Mag-2018, 23:09) | Lento "Una storia vera"? Ma quando mai. |
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Invece ha ragionissima.
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ok, se volete spiegate, così magari ne discutiamo. per quelli che non lo hanno visto: il protagonista prende un trattore e ci attraversa l'america. questo è il film e come ho già detto a me è piaciuto tantissimo, ma porco cazzo ragazzi un pò di obbiettività. |
Non è un discorso di obbiettività, il discorso è non confondere la lentezza, che è una questione di ritmo, con il soggetto, e lì si parla di contenuti. Che ancora oggi non si riesca a distinguere le due cose, o anche solo la differenza tra sinossi e fabula/intreccio, che qui sono identici, è un peccato. Poi, Cap.,lasciatelo dire ma il modo che hai usato per descrivere il film è di uno svilente da morire. Quindi per te Seven è la stessa storia di Arma Letale perchè ci stanno in entrambi un poliziotto vecchio e uno giovane che uniscono le forze contro un criminale. Una Storia Vera è un film che non annoia mai perchè la storia, nella sua semplicità, riesce a restituire momenti sempre diversi, ironici e toccanti, e perchè ti rende partecipe di un viaggio incredibilmente placido e immerso nella natura che quando arrivi al confronto finale non puoi che commuoverti perchè hai vissuto esattamente quel percorso; la fatica di Straight è la stessa che hai provato te. Da notare come inoltre ogni personaggio che si incontra riflette un momento della vita, a testimoniare il fatto che al cinema il viaggio non è mai solo il viaggio ma pure l'idea di racconto che vuoi creare. I film lenti non sono quelli in cui succedono poche cose, ma sono quelli i cui eventi arrivano senza aggiungere nulla alla storia, passa troppo tempo tra un evento e un altro senza che ci sia stata una progressione di informazioni. Non potete conoscere la lentezza al cinema fino a quando non vedrete un film di Bela Tarr o di Lav Diaz al cinema.
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Cap.Crumb |
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MR. NATURAL
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QUOTE (Will Gaiman @ Lunedì, 21-Mag-2018, 17:28) | QUOTE (Cap.Crumb @ Lunedì, 21-Mag-2018, 16:01) | QUOTE (Will Gaiman @ Lunedì, 21-Mag-2018, 13:22) | QUOTE (Cap.Crumb @ Lunedì, 21-Mag-2018, 10:54) | QUOTE (fiocotram @ Venerdì, 18-Mag-2018, 23:09) | Lento "Una storia vera"? Ma quando mai. |
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Invece ha ragionissima.
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ok, se volete spiegate, così magari ne discutiamo. per quelli che non lo hanno visto: il protagonista prende un trattore e ci attraversa l'america. questo è il film e come ho già detto a me è piaciuto tantissimo, ma porco cazzo ragazzi un pò di obbiettività. |
Non è un discorso di obbiettività, il discorso è non confondere la lentezza, che è una questione di ritmo, con il soggetto, e lì si parla di contenuti. Che ancora oggi non si riesca a distinguere le due cose, o anche solo la differenza tra sinossi e fabula/intreccio, che qui sono identici, è un peccato. Poi, Cap.,lasciatelo dire ma il modo che hai usato per descrivere il film è di uno svilente da morire. Quindi per te Seven è la stessa storia di Arma Letale perchè ci stanno in entrambi un poliziotto vecchio e uno giovane che uniscono le forze contro un criminale. Una Storia Vera è un film che non annoia mai perchè la storia, nella sua semplicità, riesce a restituire momenti sempre diversi, ironici e toccanti, e perchè ti rende partecipe di un viaggio incredibilmente placido e immerso nella natura che quando arrivi al confronto finale non puoi che commuoverti perchè hai vissuto esattamente quel percorso; la fatica di Straight è la stessa che hai provato te. Da notare come inoltre ogni personaggio che si incontra riflette un momento della vita, a testimoniare il fatto che al cinema il viaggio non è mai solo il viaggio ma pure l'idea di racconto che vuoi creare. I film lenti non sono quelli in cui succedono poche cose, ma sono quelli i cui eventi arrivano senza aggiungere nulla alla storia, passa troppo tempo tra un evento e un altro senza che ci sia stata una progressione di informazioni. Non potete conoscere la lentezza al cinema fino a quando non vedrete un film di Bela Tarr o di Lav Diaz al cinema. |
ma vedi che per me ti sei risposto da solo con il tuo post, e. poi se vuoi usare "placido" invece di lento, fà pure. posto che (come è la terza volta che scrivo) penso lo stesso bene di questo film che hai descritto tu, non vado a consigliarlo a chicchessia senza premettergli che è di loquacità che si parla, di "meaning of life" e della fatica psicologica e monastica che si ha nell'affrontare un viaggio del genere (ed il titolo dice tutto, perchè è basato su una storia vera, ad accentuare ancora di più la filosofia dietro a questo racconto, e cioè che con la calma e la determinazione si può fare tutto). mi fa solo strano che ho scritto anche altre cose sul film, e sia tu che fioco vi siete appesi sul "lento" (che ripeto è un appellativo obbiettivissimo, checazzo si vede un vecchio su un trattore per due ore, e pochissimo altro, suvvìa), ma non sulle cose che ci potevano far parlare tranquillamente e con piacere di un bel film che non rivedo da troppo tempo.
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JoeyJoeJoeJr.Shabadoo |
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Spirito con la Scure
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C'ERA UNA VOLTA IN MESSICO Capitolo finale della trilogia de El Mariachi targata Robert Rodriguez ed è sempre uno spasso da vedere. Cast stellare che vede il ritorno di Banderas nel ruolo del protagonista, anche se in questa pellicola diventa praticamente un co-protagonista. Tra gli altri un versatile Johnny Depp, agente CIA corrotto che mira ai propri interessi, un carismatico Willem Dafoe nel ruolo del narcotrafficante e poi l'accopiata Eva Mendes/Salma Hayek, belle ma cazzutissime. Per finire c'è pure un redivivo Mickey Rourke oltre a Danny Trejo e Cheech Marin, tanto cari al buon Rodriguez. Film che non si prende troppo sul serio ma che cattura con sparatorie spettacolari, fughe mirabolanti e una sana dose di ironia mista a cinismo. Insomma alla fine diverte e funziona con il suo gusto per l'esibizione più dissoluta.
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Mi hai profondamente deluso amico. A questo punto non credo più in niente. Mi iscrivo a giurisprudenza.
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JoeyJoeJoeJr.Shabadoo |
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Spirito con la Scure
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COMMANDO Probabilmemte la quintessenza degli action movies fatti da Arnold. Esagerato, stereotipato, miliardi di proiettili, una lista di morti ammazzati infinita, battutacce in puro stile anni'80: "Ricordi quando ti ho detto che ti avrei ammazzato per ultimo? Ti ho mentito!". Insomma un bel mix esplosivo, in tutti i sensi, dove tutto è rigorosamente eccessivo.
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manu_ramone |
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Uomo Mascherato
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QUOTE (JoeyJoeJoeJr.Shabadoo @ Mercoledì, 23-Mag-2018, 08:51) | COMMANDO Probabilmemte la quintessenza degli action movies fatti da Arnold. Esagerato, stereotipato, miliardi di proiettili, una lista di morti ammazzati infinita, battutacce in puro stile anni'80: "Ricordi quando ti ho detto che ti avrei ammazzato per ultimo? Ti ho mentito!". Insomma un bel mix esplosivo, in tutti i sensi, dove tutto è rigorosamente eccessivo. |
Non è il mio preferito tra i film interpretati da lui, comunque mi piace. Ma io non faccio testo, i film di Schwarzenegger li amo tutti, dai più belli a quelli più ignoranti, non ci posso fare niente! Se fossi californiano probabilmente l'avrei pure votato ai tempi della sua parentesi da governatore E comunque, ridendo e scherzando, il vecchio Arnold ha fatto diversi film che rimarranno nella storia del cinema
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JoeyJoeJoeJr.Shabadoo |
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Spirito con la Scure
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QUOTE (JoeyJoeJoeJr.Shabadoo @ Sabato, 14-Apr-2018, 18:09) | LAST ACTION HERO
Quando uscì fu un flop clamoroso, per me rimane un piccolo cult. Alla fine è una parodia dei film d'azione,che gioca con i clichès del genere e tuttosommato funziona. Schwarzy come protagonista dice già tutto. In più c'è il ragazzino un pò sfigato con il quale un pò ti riconosci, ci sono le sparatorie con i proiettili come se piovessero, le esplosioni irrazionali, battutacce e scene memorabili, basti pensare ad Arnold che reinterpreta Amleto con tanto di essere/non essere (non essere ). Inoltre Charles Dance, spettacolare nel ruolo del villain con occhio di vetro annesso. |
Mi autoquoto ma è un altro dei film di Schwarzy a cui sono più legato, l'avrò visto non so quante volte. Poi bhè negli anni 80-90 non sbagliava un colpo: Terminator, Predator, Danko, Atto di forza. Tutte delle bombe imho.
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bgh |
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DOGMAN
All'uscita della sala un vecchietto sedicente esperto di films per fare lo sborone davanti ai suoi amici ha improvvisato una critica del nuovo lavoro di Garrone, sostenendo che il protagonista è un emerito cretino (e tante altre cose sceme che non ripeterò), perché totalmente succube del violento pugile che "spadroneggia" nel suo quartiere.
Eppure, basterebbe chiamare le cose con il loro nome: Dogman è un film sul bullismo. Bullismo fra adulti, s'intende, e di conseguenza enormemente ingigantito (o forse no? Quanti brutti episodi sentiamo ogni giorno al TG). Ma sempre bullismo. E spesso, anzi, spessissimo le vittime dei bulli non difendono i loro carnefici anche nelle situazioni più palesi? E ancor più spesso non cercano di nascondere le violenze subite, non cercano di far finta che non siano mai accadute, tentando di convincere innanzitutto sé stessi?
Però. Però poi la rabbia covata e subita esplode. E lo fa anche in Dogman. Sentivo l'altra sera il bravissimo attore protagonista, Marcello Fontana, da Fazio (non linciatemi, ogni tanto guardo il suo programma), al quale diceva che la violenza del film è soprattutto psicologica. E' vero, ma non mi si dica che la seconda metà è tutta violenza psicologica: Dogman è un film crudelissimo, che non risparmia nessuna atrocità allo spettatore e lo continua a colpire nello stomaco, anche quando uno si aspetterebbe che finalmente la violenza sia finita.
E attorno la miseria di Roma. Il film si apre con una suggestivissima panoramica del quartiere in cui è ambientata la vicenda (ma la fotografia in generale è stupenda), che è letteralmente un villaggio western, come dicono giustamente tutti i recensori (con tanto di arbusti che fanno molto palle di rovi!). Visto che siamo in un forum di fumetti, a me ha ricordato molto (ma non so naturalmente se Garrone lo conosce) anche le scene di Penthotal di Pazienza ambientate a Napoli: una Napoli sabbiosa, come questo quartiere, in mezzo al deserto. E anche un po' di Moebius, al quale Pazienza si rifaceva, naturalmente. E si chiude con un'immagine altrettanto eloquente e potente, che però non posso svelare, anche se mi piacerebbe molto. Una città che parla molto, innanzitutto con il suo non esserci.
Un paio di anni fa la gente si strappava i capelli per quella robetta (non scriverò merdetta kitsch per evitare flame inutili) di Jeeg Robot, salutandolo come il "nuovo" cinema paradiso italiano. Un film che per certi versi aveva molto in comune con questo Dogman, nel raccontare dello squallore fisico e morale di Roma in maniera originale. Beh, lasciatemelo dire: spero che sia Dogman e non Jeeg Robot a fare da esempio per il futuro.
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bgh |
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QUOTE (Neutron @ Venerdì, 25-Mag-2018, 10:58) | QUOTE (bgh @ Giovedì, 24-Mag-2018, 20:11) |
Un paio di anni fa la gente si strappava i capelli per quella robetta (non scriverò merdetta kitsch per evitare flame inutili) di Jeeg Robot, salutandolo come il "nuovo" cinema paradiso italiano. |
e allora la vuoi la guerra, la vuoi. dillo che la vuoi. (spero di vedere dogman la prossima settimana... se non lo levano prima...) |
Ma non ce l'ho con te, caro Neutron. Magari fossi stato l'unico a plaudire quella roba. Magari.
Comunque, fra parentesi, recentemente ho avuto il coraggio di rivederlo, e il mio giudizio è davvero peggiorato. Lo trovo sinceramente grottesco. E no: "grottesco" può avere anche un significato positivo (i film di Tarantino mi piacciono e sono senza dubbio grotteschi), ma non ce l'ha in questo caso.
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bgh |
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QUOTE (Cap.Crumb @ Venerdì, 25-Mag-2018, 16:16) | QUOTE (Neutron @ Venerdì, 25-Mag-2018, 10:58) | QUOTE (bgh @ Giovedì, 24-Mag-2018, 20:11) |
Un paio di anni fa la gente si strappava i capelli per quella robetta (non scriverò merdetta kitsch per evitare flame inutili) di Jeeg Robot, salutandolo come il "nuovo" cinema paradiso italiano. |
e allora la vuoi la guerra, la vuoi. dillo che la vuoi. |
quoto. ps che c'azzecca jeeg cò garrone me o dovete spiehà. |
Come al solito, Crumb, leggi cose che non stanno scritte da nessuna parte. Non ho paragonato Garrone a Jeeg Robot. Ho paragonato Dogman a Jeeg Robot. Il fatto che Dogman sia un film di Garrone gli impedisce di essere simile a Jeeg Robot? Che poi di sicuro non l'avrai [ancora] visto, quindi come al solito parli senza cognizione di causa.
Il paragone non è mio ma di un amico con cui ho parlato dopo la proiezione, e devo dire che mi ci ritrovo. Sono entrambi film che raccontano di un certo squallore tipicamente italiano in maniera originale e molto cruda (per la media del cinema nostrano), l'uno ispirandosi alle tutine americane, l'altro raccontando una storia di vendetta decisamente originale (e molto diversa dalla vicenda del canaro della Magliana: infatti a inizio film, se non erro, non c'è nemmeno il classico "tratto da una storia vera").
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