It, di Andrés Muschietti
L'Ammiraglio |
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Signore di Latveria
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QUOTE (bgh @ Martedì, 31-Ott-2017, 23:40) | QUOTE (fiocotram @ Martedì, 31-Ott-2017, 20:22) | QUOTE (absoluto @ Martedì, 31-Ott-2017, 13:15) | QUOTE (L'Ammiraglio @ October 31, 2017 08:06 pm) | Andate nelle prime file e a meno che il cinema non sia pieno si sente molto meno il pubblico. |
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Beh, io preferisco andare nelle prime file perché mi fa entrare maggiormente nello spirito del film, oltre che per non sentire voci varie. Del torcicollo non mi preoccupo, sprofondo nella poltrona e guardo dal basso verso l'altro.
E poi a furia di torcere il collo per guardare modelle ce l'ho ormai di default.
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Tom Slick |
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Surfista d'Argento
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QUOTE (L'Ammiraglio @ Martedì, 31-Ott-2017, 23:57) | QUOTE (bgh @ Martedì, 31-Ott-2017, 23:40) | QUOTE (fiocotram @ Martedì, 31-Ott-2017, 20:22) | QUOTE (absoluto @ Martedì, 31-Ott-2017, 13:15) | QUOTE (L'Ammiraglio @ October 31, 2017 08:06 pm) | Andate nelle prime file e a meno che il cinema non sia pieno si sente molto meno il pubblico. |
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Beh, io preferisco andare nelle prime file perché mi fa entrare maggiormente nello spirito del film, oltre che per non sentire voci varie. Del torcicollo non mi preoccupo, sprofondo nella poltrona e guardo dal basso verso l'altro.
E poi a furia di torcere il collo per guardare modelle ce l'ho ormai di default.
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Murdock |
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King Gaffeur
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Visto. E no, non ci siamo tanto. Prende un capolavoro della letteratura moderna e lo trasforma in un discreto horror movie di vaga ascendenza spielberghiana. Il risultato è un incrocio fra Super 8 e Stranger Things (che pure nell'atmosfera, nella ricostruzione d'epoca e nella costruzione dei personaggi sono entrambi più brillanti, e tra l'altro qua ho trovato anche qualche problema di traslazione fra i '50 e gli '80 che secondo me non è completamente riuscita).
IT è proprio un'altra cosa. E non è tanto una questione di trama, manca proprio tutta la sua dimensione immaginifica e metafisica (con tutto il significato metaforico), la prospettiva storica di un paese (che poi è l'America) posseduto dal male, qui sono un gruppo di ragazzini contro un mostro che mangia i bambini. E' un horror nel senso più basico del termine, usa tutto l'armamentario del genere per farti saltare sulla sedia, in una dinamica molto didascalica e alla fine pure prevedibile basata interamente sull'apparizione a sorpresa di Pennywise o sue emanazioni (quante volte si ripete lo stesso cliche nel film? 10? 15?). Alla fine è quasi noioso, e in certi passaggi vagamente ridicolo. E' un film che fa spavento, ma non paura, non genera mai inquietudine, terrore. Quando finisce lo dimentichi.
La parte dei ragazzini funziona meglio, ma anche lì, è un film interamente costruito su Bill e Bev (stupenda la ragazzina che la interpreta), gli altri in pratica non esistono. Ben, personaggio meraviglioso, è azzerato al suo sospirare per Bev e a deus ex machina per fare un riassuntino brevissimo di Pennywise nella storia di Derry (la storia di suo padre morto in guerra zero), Mike non esiste (tra l'altro si unisce a loro giusto alla fine, e in generale sembra che tutta la storia si svolga in tre giorni, manca del tutto la costruzione progressiva di un'amicizia), Eddie e Stan hanno due solo coordinate psicologiche a descriverli (ipocondriaco e mamma iperpossisiva il primo, ebreo e pallino precisino il secondo). E poi il povero Richie, che fa solo battute, non ha storia, non ha famiglia, non gli viene nemmeno concesso il suo momento con Pennywise.
E poi c'è Pennywise, eccessivo, grottesco, schiacciato dagli effetti speciali che dovrebbero esaltare il lato immaginifico del libro, l'idea che IT può far mostrare ciò che vuole giocando con la mente e la paura, ma il risultato è goffo e alla fine sembra quasi Beetlejuice.
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Masai |
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Homo Superior
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QUOTE (Murdock @ Domenica, 05-Nov-2017, 19:01) | Visto. E no, non ci siamo tanto. Prende un capolavoro della letteratura moderna e lo trasforma in un discreto horror movie di vaga ascendenza spielberghiana. Il risultato è un incrocio fra Super 8 e Stranger Things (che pure nell'atmosfera, nella ricostruzione d'epoca e nella costruzione dei personaggi sono entrambi più brillanti, e tra l'altro qua ho trovato anche qualche problema di traslazione fra i '50 e gli '80 che secondo me non è completamente riuscita).
IT è proprio un'altra cosa. E non è tanto una questione di trama, manca proprio tutta la sua dimensione immaginifica e metafisica (con tutto il significato metaforico), la prospettiva storica di un paese (che poi è l'America) posseduto dal male, qui sono un gruppo di ragazzini contro un mostro che mangia i bambini. E' un horror nel senso più basico del termine, usa tutto l'armamentario del genere per farti saltare sulla sedia, in una dinamica molto didascalica e alla fine pure prevedibile basata interamente sull'apparizione a sorpresa di Pennywise o sue emanazioni (quante volte si ripete lo stesso cliche nel film? 10? 15?). Alla fine è quasi noioso, e in certi passaggi vagamente ridicolo. E' un film che fa spavento, ma non paura, non genera mai inquietudine, terrore. Quando finisce lo dimentichi.
La parte dei ragazzini funziona meglio, ma anche lì, è un film interamente costruito su Bill e Bev (stupenda la ragazzina che la interpreta), gli altri in pratica non esistono. Ben, personaggio meraviglioso, è azzerato al suo sospirare per Bev e a deus ex machina per fare un riassuntino brevissimo di Pennywise nella storia di Derry (la storia di suo padre morto in guerra zero), Mike non esiste (tra l'altro si unisce a loro giusto alla fine, e in generale sembra che tutta la storia si svolga in tre giorni, manca del tutto la costruzione progressiva di un'amicizia), Eddie e Stan hanno due solo coordinate psicologiche a descriverli (ipocondriaco e mamma iperpossisiva il primo, ebreo e pallino precisino il secondo). E poi il povero Richie, che fa solo battute, non ha storia, non ha famiglia, non gli viene nemmeno concesso il suo momento con Pennywise.
E poi c'è Pennywise, eccessivo, grottesco, schiacciato dagli effetti speciali che dovrebbero esaltare il lato immaginifico del libro, l'idea che IT può far mostrare ciò che vuole giocando con la mente e la paura, ma il risultato è goffo e alla fine sembra quasi Beetlejuice. |
IT lo sto leggendo proprio in questo periodo (ed è la prima volta). Sono ad un quarto, e mi rendo conto che -comunque- è un libro difficilissimo da adattare, tanti sono gli elementi ed i sottotesti.
E' come Dune, altro capolavoro letterario del suo genere, ma di difficile translitterazione carta/pellicola.
Tuttavia, concordo con quello che hai scritto, anche se l'atmosfera dei (ahh, quanti ricordi...) meravigliosi anni '80 l'ho trovata riuscitissima.
Su Pennywise mi sono già espresso: Skarsgaard l'ho trovato meraviglioso; la sua interpretazione è grandiosa. Come dici tu, però, si poteva usare meglio.
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Cap.Crumb |
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MR. NATURAL
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QUOTE (fiocotram @ Martedì, 31-Ott-2017, 20:14) | Secondo me, se ti prendi tutto un film per descrivere solo l'infanzia dei Perdenti, il tempo ce l'hai. Anche asciugando, tagliando quel che ti pare. Non devi mica fare il libro parola per parola, cerchi di trarre il significato di tutto e ti inventi il modo per rappresentarlo. Ma qui mi sembra che non abbiano proprio colto il senso del libro e che abbiano semplicemente voluto riaggiornare il mascherone di It per reciclarne la vendibilità, su cui va tutta la loro cura. |
ci sono libri nati per essere trasposti in serie televisive, imho IT è uno di quelli.
QUOTE (murdock) | E' un film che fa spavento, ma non paura, non genera mai inquietudine, terrore. Quando finisce lo dimentichi.
... (stupenda la ragazzina che la interpreta) |
quoto, un telefilm dove perdi l'intera prima stagione a delineare paese e personaggi non mostrando pennywise praticamente mai, facendolo apparire solo come "disagio" e creando appunto un'atmosfera asfissiante e terrorifica...MAMMAGARI! quoto sull'attrice, che spero di vedere crescere e fiorire in altri film.
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