L'ultimo film che ho visto, Il Cineplex di Comicus, VII Capitolo
Snake Plissken |
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Unregistered
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assassin's creed, un altro di quei film che mi frantuma le palle coon eterne scene di combattimento...
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fiocotram |
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Uberlogorrea
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Personal Shopper. Boh. Per me, una delusione. E' stato apprezzatissimo a Cannes, quindi magari è colpa mia, ma proprio non l'ho capito. La costruzione della tensione oscilla tra momenti buoni di regia che conducono bene al clou della scena e altre semplicemente irritanti, in cui la cadenza dei rumoretti e dei soprassalti mi ha fatto pensare sì agli horror, ma a quelli di bassa lega. I paragoni con Hitchcock mi sono sembrati spropositati. Un paio di scene mi sono piaciute. Ma il problema è generale: una trama già di suo poco interessante, un finale che proprio non ho capito dove vada a parare... e la Stewart? Dovrebbe essere la ragazza minuta, un po' sfatta... invece ha le occhiaie ad arte e il capello elaborato, anche se esteticamente progettato per sembrare quello di una uscita di casa senza pettinarsi. Dovrebbe indossare il vestito della sua cliente per la prima volta, sentirsi emozionata e stupida come dichiara nel film stesso ma quando compie l'azione sembra farla da anni, quando si mette nel letto per sgrillettarsi sembra essere in posa maliziosa per i cartelloni dei vestiti da ANNI. C'è sicuramente del metaforico in questo "stare a Parigi aspettando" e nel ricevere messaggini dall'aldilà, forse un rimando all'autoreferenzialità delle nostre vite, allo stare bloccati...ma...cosa dovrebbe comunicarmi quel finale alla "Sei tu, o sono io?". Che è una pazza egomaniaca nevrotica che avrebbe bisogno di vivere invece di cercare il passato nei dettagli più stupidi? Ma si capiva a inizio film, eh? E che dire del telefonatissimo colpo di scena dell'assassino, un istante dopo aver visto il cadavere sappiamo che l'omicida è quello, eddai. La computer grafica dei fantasmi, sinceramente... se c'era o non c'era era la stessa cosa.
ma non mi ha preso. Ci sono anche tanti tempi morti durante i dialoghi, lunghi e in definitiva molto poco interessanti. Qualche fatterello sullo spiritismo, ma insomma. Elle è su un altro pianeta.
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Cap.Crumb |
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MR. NATURAL
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QUOTE (fiocotram @ Giovedì, 13-Apr-2017, 21:19) | QUOTE | semplicemente ai buchi che ritengo ci siano in animali notturi (film che ovviamente fioco avrà adorato).
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Perché ovviamente? Sì, mi è piaciuto molto. Dovrei leggermi il libro da cui è tratto, in effetti. Quando hai tempo, sono interessato ai buchi di sceneggiatura. |
ma fondamentalmente tutta la parte finale è talmente raffazzonata che mi è sembrato offensivo verso tutta la tensione che crea nella prima parte, era ovvio che si andava a finire nella , ma la sceneggiatura è riuscita a partorire una sequenza dove lo sceriffo morente dopo che ha preso il protagonista ed ha portato i due carnefici nel luogo del delitto (!) mentre tossisce perde un attimo il controllo e la situazione passa scoordinatamente in mano a gillenhall , ma la cosa più grave è che quella che doveva essere la VETTA del film (ancora di più visto il finale) si riduce a na chiacchierata senza troppi significati e lui che esplode il colpo mortale quasi per caso , imho più che buchi qua si tratta di crimini di sceneggiatura. cmq nel post precedente dicevo appunto che il finale mi è piaciuto molto, e generalmente se un film ha un buon finale, lo ritengo cmq più che riuscito...contando che mi ha tenuto incollato allo schermo fino alla fine... durante Pasqua ho visto qualche filmetto...ma volesse il cielo ne ricordassi uno...che trishtezza. a si, beata ignoranza.
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kelith |
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Minuteman
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Incroci pericolosi. Visto solo perché Philippe fa sangue a mia moglie. Enniente, carino, niente di particolare, tanta roba già vista. E a me la Paquin fa proprio Oh, non riesco a vedermi un film che mi prenda. Sarà che non riusciamo a vederci film "impegnati" perché messa a nanna la belva resta decisamente poco tempo e poca voglia di concentrarsi su qualcosa. Però, cazzo....
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L'Ammiraglio |
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Signore di Latveria
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Personal Shopper Bellissimo. Un ottimo thriller/horror un po' europeo e un po' americano (che è una cosa che io adoro) con una ottima ormai come sempre Stewart (l'ho visto in originale), che ormai per quanto mi riguarda è veramente una delle mie attrici preferite in assoluto. Ha una fisica, un modo proprio di muoversi, di posarsi che sono spettacolari, anche nel modo proprio di giocare col proprio corpo e di vari modi di mostrarlo. Non vorrei esagerare così a caldo ma per me questa è la prova attoriale migliore, anche di Sils Maria perché semplicemente qua ha proprio l'opportunità di fare di più e di giocare di più. Insomma, per me un film che veramente mi ha tenuto sulle spine tutto il tempo, mai noioso, diretto da un Assayas veramente sempre più rilassato e a proprio agio con le contaminazioni hollywoodiane (e come cazzo lavora bene con lo smartphone, la scena di lei che toglie l'airplane mode arrivando a casa è davvero geniale). Strapromosso.
Poi per carità, come dice fioco Elle è su un altro livello, è stato forse IL film della carriera sia per Verhoeven che per Huppert e ha vinto tutto meritandoselo.
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fiocotram |
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Uberlogorrea
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QUOTE (L'Ammiraglio @ Mercoledì, 19-Apr-2017, 12:51) | Personal Shopper Bellissimo. Un ottimo thriller/horror un po' europeo e un po' americano (che è una cosa che io adoro) con una ottima ormai come sempre Stewart (l'ho visto in originale), che ormai per quanto mi riguarda è veramente una delle mie attrici preferite in assoluto. Ha una fisica, un modo proprio di muoversi, di posarsi che sono spettacolari, anche nel modo proprio di giocare col proprio corpo e di vari modi di mostrarlo. Non vorrei esagerare così a caldo ma per me questa è la prova attoriale migliore, anche di Sils Maria perché semplicemente qua ha proprio l'opportunità di fare di più e di giocare di più. Insomma, per me un film che veramente mi ha tenuto sulle spine tutto il tempo, mai noioso, diretto da un Assayas veramente sempre più rilassato e a proprio agio con le contaminazioni hollywoodiane (e come cazzo lavora bene con lo smartphone, la scena di lei che toglie l'airplane mode arrivando a casa è davvero geniale). Strapromosso.
Poi per carità, come dice fioco Elle è su un altro livello, è stato forse IL film della carriera sia per Verhoeven che per Huppert e ha vinto tutto meritandoselo. |
Forse avrò sbagliato io ad aspettarmi un'altra Elle, forse a differenza tua non amo molto la Stewart, tuttavia boh. Mi è sembrato veramente scontato nelle sue parti thriller-horror. Ok, forse nemmeno voleva essere poi COSI' horror, tuttavia di nuovo boh. Certo, ci sono film peggiori da guardare nel fine settimana. E' solo che ok il cinema europeo mixato a quello americano, ma se parti dal film di genere almeno fammi un po' finta che sia di genere. Ci sono dei bei momenti ma la risoluzione razionale arriva un po' troppo telefonata.
In certi casi, comunque, è saggio scindere le proprie aspettative dal risultato. Sicuramente il film riesce nel tentativo di farti entrare nella vita di questa ragazza, in certi casi sembra davvaro di essere dietro di lei mentre chatta o mentre entra in una stanza buia,quindi a prescindere da quel che mi aspettavo non posso certo definirlo riuscito male.
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fiocotram |
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Uberlogorrea
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QUOTE | ma fondamentalmente tutta la parte finale è talmente raffazzonata che mi è sembrato offensivo verso tutta la tensione che crea nella prima parte, era ovvio che si andava a finire nella ,
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Non riesco a comprendere il tuo punto di vista. Perché, alla fine, quel che succede nel racconto deve essere strumentale al messaggio che lancia l'uomo alla sua ex, no? TUTTA la situazione raccontata è in gigantesco stereotipo, a cominciare dal pezzente che rapisce e uccide la famiglia del protagonista. E' uno stereotipo crudele ideato da uno scrittore per mettere in scena/parodizzare le convinzioni della donna che lo ha lasciato, convinzioni basate su un modello di partner "forte" e opposto alla presunta "debolezza" di lui. E' come se lui le dicesse: è questo per te il mondo? E' questo il modo in cui avrei dovuto agire o difendermi? E' questo il risultato finale?
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ma la sceneggiatura è riuscita a partorire una sequenza dove lo sceriffo morente dopo che ha preso il protagonista ed ha portato i due carnefici nel luogo del delitto (!) mentre tossisce perde un attimo il controllo e la situazione passa scoordinatamente in mano a gillenhall , ma la cosa più grave è che quella che doveva essere la VETTA del film (ancora di più visto il finale) si riduce a na chiacchierata senza troppi significati e lui che esplode il colpo mortale quasi per caso , imho più che buchi qua si tratta di crimini di sceneggiatura. |
Mah, non saprei. Forse la scelta di fargli perdere il controllo in quel modo può sembrarti goffa, ma è pur sempre un uomo malato, diciamo che ha cercato di tenere duro fino a quel momento. Ma l'insensatezza dell'atto finale è voluta, proprio in ragione del risultato cercato.
Però sinceramente questi più che crimini mi sembrano dettagli, minuzie, robe di poco conto.
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Raven |
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Main Man
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La cura per il benessereUn pastiche di tutto quello che caratterizza il genere gotico, sia nella letteratura (ci ho trovato lo Stoker dei primi cinque capitoli di Dracula, ma anche Kafka, Buzzati e Lovecraft) che nel cinema ("Rosemary's Baby", lo "Shining" di Kubrik, i "Fiumi di Porpora" di Kassowitz e tanto, TANTO Hammer Studios). Thriller sottilmente inquietante, claustrofobico, con un'ottima fotografia e un'atmosfera malata al punto giusto. Una cosa che ho apprezzato molto, ma che segnalo come potenziale SPOILER, è che il film ha due finali. Il primo, angosciante, lascia lo spettatore con un senso si smarrimento nel vedere il protagonista che finisce male. La vera natura del Male viene suggerita, ma mai in modo esplicito. Gli elementi vengono posti davanti agli occhi dello spettatore che potrebbe intuire qualcosa (o tutto), ma sempre senza che il "grosso" gli venga sbattuto in faccia. E il film potrebbe tranquillamente finire così, e sarebbe un finale solido e soddisfacente.
Però non finisce, e continua ancora per dieci, quindici minuti. In cui tutti i nodi vengono al pettine, tutto viene spiegato rivelando un retroscena ancora più marcio e malato di quanto non ci si sarebbe potuto aspettare. E naturalmente, un immancabile rogo purificatore. Ancora una volta, si torna agli Hammer Studios. A me è piaciuto veramente un sacco. Un film di genere che non ha paura di dichiarare il suo amore per le radici del genere stesso. Poteva essere un disastro - poteva essere l'equivalente di una "Leggenda dei Gentlemen Straordinari", parlando di polpettone con tutti i luoghi comuni del genere - ma per fortuna, così non è stato. Non vedo l'ora che esca il DVD. Per il momento, mi dichiaro ampiamente soddisfatto.
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