Perchè le sit-com italiane non fanno ridere?, Sempre che ve lo siate chiesti...
FLUIDO_MORTALE |
|
Little Nemo
Gruppo: Members
Messaggi: 141
Utente Nr.: 8378
Iscritto il: 29-Dic-2012
Città:
|
QUOTE (Planetary @ Venerdì, 10-Lug-2009, 13:39) | Discorso Camera Cafè: è un format francese, per iniziare |
...ed i nuovi episodi sono in linea con le prime 5 stagioni della serie
|
|
|
fiocotram |
|
Uberlogorrea
Gruppo: Members
Messaggi: 46373
Utente Nr.: 26
Iscritto il: 30-Giu-2004
Città:
|
Perché fanno schifo le sit-com? Che domanda... per motivi di produzione. Sono fatte apposta per far schifo. Boris non ci ha insegnato niente? Perché si producono ancora sitcom in Italia? L'unica motivazione è la stessa di tanti anni fa: mettere qualcosa che faccia da collante tra uno spot pubblicitario e l'altro. Guzzanti e soci all'epoca spiegarono che il loro mancato passaggio alle reti del biscione coincise col metodo di lavorazione che proponeva Berlusca. Lui diceva esplicitamente ai comici a cui era interessato: vai, fai il tuo sketch, a me serve qualcosa con un tempo definito che possa agevolmente essere collocato tra una pubblicità e l'altra. Comici che si basano molto sulla scrittura, sullo sviluppo di una storia da seguire nel monologo o nell'imitazione (come poteva esserlo la Tv delle Ragazze, Avanzi o Caso Scafroglia) non avrebbero potuto lavorare così e andarono sulla terza rete. Altri invece decisero di adattarsi al nuovo formato. Sandra e Raimondo, Gino Bramieri e tanti altri attori che un tempo in Rai avevano uno spazio diverso, di più ampio respiro (facevano sketch veri, talvolta anche pregevoli, in compagnia di attori bravissimi come Tognazzi, in cui c'erano echi del teatro dell'assurdo) si convinsero a seguire l'avventura berlusconiana e i suoi compensi stellari. Ma Berlusconi non li assoldava certo per farli esprimere artisticamente. A lui interessava solo una cosa: attirare sponsor. E sapeva che la generazione di mio nonno e di mia mamma, che con quei volti televisivi era cresciuta, avrebbe volentieri passato del tempo davanti alla tv in quella determinata fascia oraria. Berlusconi così comprava il volto e l'esperienza (quindi tutto un bagaglio di tic e tormentoni ormai collaudati, con gli amici degli amici nel cast, ma senza scrittura e lavoro) e gli imponeva tempi stretti, strettissimi di lavoro. E così si crea il tipo di prodotto che ci fa chiedere "perché le sit-com non hanno ritmo?". Anche all'inizio di Bors facevano vedere il cantiere di una sitcom italiana popolata di comici televisivi. Non c'era assolutamente lavoro e scrittura, ma solo la volontà di rispettare i tempi di lavorazione riproponendo gli stessi canovacci, mossette e mossettine. Lo scopo per il comico era far comunque vedere la propria faccia in attesa di trasmissioni dall'audience più appetibile (infatti nella puntata di Boris il passaggio di uno degli attori a Zelig era visto come una promozione) e per la rete di inserire qualcosa tra una pubblicità e l'altra, magari inserendo prodotti ad hoc per nonnetti. Perché se le fiction avessero ritmo, se fossero AVVINCENTI oltre il piacere infantile che ha un tizio cresciuto con Bramieri di vederlo fare il solito repertorio, il pubblico guarderebbe quelle e cambierebbe canale durante gli spot. Invece la sit-com dev'essere così orrenda da far sembrare uno spot televisivo un cortometraggio da Oscar. Il volto noto ha l'unica funzione di attirare l'attenzione per poi far restare lo spettatore anche dopo, durante la pubblicità.
|
|
|
Utenti totali che stanno leggendo la discussione: 0 (0 Visitatori e 0 Utenti Anonimi)
Gli utenti registrati sono 0 :
|