Complice gli sconti outlet, ho letto dopo una svalangata di anni questo fumetto scritto imprevedibilmente (?) da uno dei nostri comici migliori, purtroppo ad oggi praticamente, ed ingiustamente scomparso.
Ma polemiche sull'autore a parte, il fumetto in sé ha ottimi spunti anche se funziona in maniera un po' strana.... Scoprite quale sia questa quarta necessità, questo chiodo fisso, questa mania che spinge il protagonista attraverso l'Italia del dopoguerra. E di tutto quello che accade nel nostro paese ne abbiamo una vaga percezione dietro la grande fondale che è sesso sesso e sesso (e parecchie battute veramente azzeccate). Perché più di avanti più si ha la sensazione che tutto stia dietro perché davanti in realtà c'è quel menefreghismo tutto italico che alla fine trionfa su tutto. Una sorta di incrocio tra Tinto Brass e alle commedie di denuncia della Wertmuller insomma !
Giacon qui rinuncia alle spigolosità d'avanguardia d'un tempo per scorrere perfettamente a suo agio in morbido teatrino d'avanspettacolo. Luttazzi fa una sorta di teatro nel teatro per certi versi, e l'ossessione del protagonista, oltre a vendere copie e permettere battute ad effetto, mostra anche l'insipida monodimensionalità dell'italiano medio, o almeno la sua parodia da stallone perpetuo. Scivola nel "politico" verso la fine, in maniera del tutto sottile e rimane soprattutto una satira sulla società, più che sul personaggio stesso.
Purtroppo certi momenti sembrano poco sviluppati, sarà il numero non altissimo di pagine, la tanta carne al fuoco, forse qualche inesperienza di sceneggiatura, ma qualcosa sembra sfuggire.
Eppure tutto sommato è davvero un bel leggere. Se lo trovate nell'outlet di IBS non esitate!