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> [Tex 576-661] Sette anni di Tex in fast-forward...
 
Moreno Roncucci
Inviato il: Giovedì, 21-Feb-2019, 04:01
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Salve! Come ho spiegato più in dettaglio
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, per un periodo di circa 7 anni dal 2009 al 2016 non ho letto Tex, pur continuando a comprarlo (e quando sono tornato a leggerlo sono partito dalla storia in edicola all'epoca, e non da quelle di sette anni prima)

La discussione sulla storia a New York, che ha toccato l'argomento "storie migliori di quel periodo", mi ha fatto venire foglia di recuperare, finalmente, quell'ottantina di albi (anche di più, avrò saltato l'equivalente di un centinaio di albi pensando che in quel periodo ho saltato anche tutti i Maxi e i Color... anche se non so ho voglia di recuperare i Color, testata superflua che trova l'unico senso di esistere nel tener lontano Danubio dalla serie regolare...)

La prima storia "recuperata", "la casa dell'alchimista" (Tex 577-579) l'ho commentata nel mezzo della discussione sulla storia recente, ma non posso certo continuare a commentare altri cento albi lì, e non posso nemmeno mettermi a fare necroposting in tutte le discussioni di Tex di 10 anni fa. Quindi, sperando che il regolamento lo consenta (non mi pare di aver letto nulla in contrario), farei un thread unico per i miei commenti di questa "lettura in fast forward" di 7 anni di storie, e per i commenti di chi se le ricorda o chi voglia rileggerle (o leggerle per la prima volta)

Regole base:

1) Sarà una lettura calma e rilassata. Avevo smesso di leggere Tex proprio perché era diventato più un dovere che un piacere. Leggerò le storie solo quando avrò il tempo di farlo con calma e da rilassato, per il puro piacere di farlo, e lasciando passare del tempo da una all'altra. Quindi, "fast forward" nel senso che non ci impiegherò certo i sette anni che avrei impiegato con un albo al mese, ma comunque sarà una cosa lunga.

2) Per lo stesso motivo, non mi sentirò obbligato a commentare approfonditamente ogni storia, e nemmeno a postare qualcosa al riguardo: posterò solo quando ne avrò voglia, sulle storie che mi faranno venir voglia di commentarle. E il commento potrebbe essere di una riga. (trovo il "dover commentare solo per postare qualcosa" una delle cose più deleterie di forum e social network)

3) Posso smettere in ogni momento se mi cala il tempo libero, e poi riprendere o no, quando ne avrò voglia (lo so, è una ripetizione dei punti 1-2...)

4) [da qui inizio a presentarmi per farvi capire se volete sentire la mia opinione o è meglio di no] Con le ultime storie di Nizzi non ho pietà. Ovviamente chi ne sente la nostalgia può postare commenti al riguardo qui, mica posso impedirlo. Però sappiate che è una cosa che mi provoca un certo astio e la voglia di dire quello che penso al malcapitato di turno. Non mi fate diventare cattivo, please, che sto cercando di smettere di far piangere i miei interlocutori...
(le prime storie di Nizzi lodatele pure, sono molto meglio)

5) Di Nolitta salvo qualcosa, ma la maggior parte delle sue storie sono il peggiore tradimento mai subito da Tex. Peggio di Nizzi.

6) Le patatine fritte e le bistecche alte tre dita hanno rotto i xxxxxxxx. Da almeno trent'anni. Ebbasta!

7) Sì, Tex può parlare ad una donna che non sia Lilyth. E può pure guardarla, senza doversi poi andare a confessare. È Tex, non Il Piccolo Ranger. Ve la ricordate la differenza? Chiedete a Mary Gold...

8) Sono "boselliano" nel senso che temo che senza di lui la nuova bonelli avrebbe già fatto "Ultimate Tex" in formato comic book a colori con la faccia di qualche attore di Hollywood e come spalla un sosia di Jonny Deep travestito da indiano al posto di Carson. (E anche con Boselli, mi sa che fra un po' di questo passo lo fanno). Ma le critiche sulle cose con cui non sono d'accordo gliele faccio lo stesso.
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9) Credenziali "texiane" [non dovrebbe essercene bisogno in un mondo più bello e giusto, ma visto che spesso le discussioni su Tex diventano una sfida a chi ce l'ha più lungo, lo scaffale degli arretrati, meglio mettere le mani avanti]. Leggo Tex regolarmente da non so quanto. Nel senso che proprio non lo so, non me lo ricordo, ero troppo piccolo, avevo meno di sei anni (ho imparato a leggere presto, mia madre si ricorda di quando le rompevo le scatole da bambino per farmi spiegare come si leggeva un fumetto, di cui però non ricorda il titolo. Probabilmente un Tex. O Maghella). A nove anni già lo compravo regolarmente, primo albo acquistato da solo con la "paghetta" in edicola Tex Tre stelle 109, "massacro", 1973 (compravo il 3 stelle perchè i soldi mi bastavano per un solo albo, e comprando il tre stelle avrei potuto leggere 40 albi in più: già da piccolo sapevo fare i miei calcoli...). E la fine di Fraser cementò il mio diventare assolutamente "texiano". Da allora lo compro regolarmente, e a 12 anni mi ero già fatto la "collezione completa" (all'epoca gli arretrati li trovavi in edicola senza bisogno di ordinarli). Alcune volte ho smesso (la prima volta con le prime storie di Nolitta, con Tex irriconoscibile), ma ritorno a comprarlo dopo poco. Per questo l'ultima volta non ho manco smesso di comprarlo, tanto lo sapevo che tornavo...
Ho circa 3.000 albi di Tex (973 anastatiche delle strisce, 7 anastatiche raccoltine prima serie, 205 anastatiche albo d'oro, circa 600 strisce originali comprese raccoltine, i 700 albi regolari della mia collezione comprese le ristampe ormai malandate che compravo da bambino, circa 250 albi originali perfetti o non censurati sostitutivi degli albi non originali della mia collezione e/o di quelli malandati - no, non ce l'ho completa originale, costavano sempre troppo per le mie tasche, ho molti originali non censurati ma non tutti, e per comprare tutte le strisce anastatiche ho speso meno di quanto mi sarebbe costato uno solo dei numeri non censurati che mi mancano, li prendevo solo quando li potevo pagare poco e ormai è impossibile - 100 nuova ristampa che tengo a documentazione degli scempi, più texoni, speciali, albi vari, etc. etc.
Mi vanto di non avere nemmeno un numero della CSAC (quei pochi che avevo preso per vedere com'era li ho venduti dopo averlo visto) o altre versioni sverniciate (ho rivenduto anche i volumi cepim-mondadori, li tenevo per puro collezionismo ma mi faceva schifo sfogliarli). Le versioni sverniciate le lascio a chi non guarda i film in b/n e vuole le versioni ricolorate...
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Moreno Roncucci
Inviato il: Giovedì, 21-Feb-2019, 06:18
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Detective dell'Impossibile
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TEX 579 Vendetta per Montales
TEX 580 Le campane di San Rafael

Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli, Disegni: Alessandro Piccinelli


Rivedere Montales mi ha fatto venire in mente una cosa buffa, alla luce di tutte le polemiche recenti sugli eccessivi "ritorni" dei vecchi personaggi tipo Lupe, e le solite geremiadi sul fatto che "G.L. Bonelli non l'avrebbe fatto".

Andate a vedere quanto tempo passa fra l'avventura con Montales e Lupe (OK, vi aiuto: pubblicata nel 1950) e la volta successiva in cui compare Montales ne "il ritorno di Montales", pubblicata nel... 1972! Ventidue anni dopo!

Ve lo immaginate se ci fosse stata internet allora quante ne avrebbero dette a Bonelli per questo "inutile ritorno"?
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(magari meno di quante gliene avrebbero dette per aver osato cambiare il passato di Tex prima con "il giuramento" che fece una totale ret-con del suo rapporto con Lilyth, e poi con "tra due bandiere" che inseriva nuovi amici dal passato di Tex mai visti prima e cambiava le vicende di Tex durante la guerra, spostando la vita di Tex venti anni buoni in avanti!)

Vabbè, a parte queste facezie, cosa ne penso della storia?

Primo albo molto bello, mi è piaciuto l'inizio "in media res", l'introduzione di personaggi che ci lasciano subito la pelle (un classico del western) e il mistero di Montales, delineato man mano nella storia, e la maniera in cui vengono introdotte le parti "pseudosovrannaturali" con le campane sepolte. Molto buoni i disegni di Piccinelli già alla prima prova su Tex.

Nel secondo albo il ritmo patisce lo spezzettamente della risoluzione in tante piccole scenette, tante piccoli "finali e controfinali" a due fra i vari personaggi. La seconda metà dell'albo presenta tante situazioni in cui l'arrivo di qualcuno all'improvviso salva o viceversa frega qualcuno (pagina 7, 8 nel racconto di Montales, 11, 15, 54, 56, 57, 64, 72, 74, 76, 81, 85, 86, 89, 90, 91, 92, 94, 99, 105, 107, 113) da diventare ripetitivo e stucchevole. Non so se sarebbero servite pagine in più per sviluppare meglio le scene e non farle così una dietro l'altra, o pagine in meno tagliandone diverse. Oltretutto i misteri che avevano dato tanta atmosfera all'albo precedente vengono svelati in gran parte quasi subito (con spiegazioni non molto convincenti), riducendo il finale a una semplice battaglia.

Mi è piaciuto anche il personaggio di Lope, che ripete solo in parte una tipologia "classica" già vista molte volte, quella del furfante di mezza tacca che diventa amico di un Tex travestito da bandito. Ma di solito questi personaggi erano tutto sommato brave persone spinte sulla cattiva strada dagli avvenimenti, o "simpatiche canaglie" di particolare abilità. Qui Lope è descritto come una carogna di mezza tacca che non si fa problemi a far fuori la gente (compresi i suoi ex compari), e che aiuta Tex non per "redimersi", ma solo perché "è un amico".
Onestamente, penso che il momento in cui Lope rischia tutto per salvare Tex non sia gestito benissimo. Troppo repentino (Lope conosce Tex da meno di due giorni e Tex gli ha regalato del tabacco, mica salvato la vita) e non abbastanza motivato, non per quel livello di rischio. (Forse se Lope fosse stato dipinto come una persona estremamente impulsiva, ma fino a quel momento fra lui e Tex è lui il prudente... oppure se Lope avesse potuto aiutare Tex in maniera meno immediatamente rischiosa per lui). Richiede una GROSSA sospensione dell'incredulità da parte del lettore, che deve immaginarsi magari situazioni e dialoghi che non ha visto, ma se si riesce ad ingoiare e a "credere" che quell'amicizia abbia delle basi, il suo story-arc funziona. Specie in questa storia in cui l'amicizia (e relativi tradimenti e sacrifici) è il tema portante (anche troppo, non occorre insistere così con il tema, altrimenti poi ti viene voglia di esclamare "OK, VA BENE, AMICIZIA E LEALTÀ, HO CAPITO, BASTA!!!" durante la lettura...)

Per "l'angolo del criticone incontentabile": nel primo albo il dialogo a pagina 36-37 fra Tex e il bandito suona "strano", soprattutto in bocca a Tex: perchè dovrebbe fare la morale al bandito, dopo che ha già ucciso gli altri due gringos? Mica è il suo padre confessore, e se ti devi fingere un killer senza scrupoli poi non puoi andare i giro a lamentare l'eccessivo spargimento di sangue...

Con il senno di poi, si vede il senso di questo dialogo che appariva insensato: nelle parole dei banditi viene enunciato, esplicitamente, il tema di lealtà/slealtà della storia: Ok, dopo aver letto tutta la storia capisco il senso di questo dialogo e la logica del metterlo lì. Però la maniera di introdurlo continua a sembrarmi "storta".

Anche la storia delle pistole di Tex nel secondo albo è storta: a pagina 10 Tex è perfettamente cosciente che le sue pistole sono molto probabilmente inservibili, a pagina 13 decide esplicitamente di non usarle perchè non sarebbe leale, a pagina 16 prova a sparare ma sono, come temeva, inservibili. Detta così veloce sembra che fili ed abbia una logica (Tex ha semplicemente rischiato, magari funzionavano...) ma vista disegnata e con i dialoghi queste tre scene una dietro l'altra lasciano perplessi. Prima di tutto il pensiero a pagina 13 suona innaturale, pare il classico "ballon espositivo nel mezzo di una scazzottata", certo che Tex non spara ad un uomo disarmato, ma proprio per questo Tex non pensa, come se stesse consultando un codice personale che ricorda male, che non gli deve sparare perchè disarmato... non lo fa e basta! (il balloon-pensiero qui sembra un mettere le mani avanti contro eventuali lettori criticoni, "ah, perchè Tex non gli ha sparato?", ma visto che sarebbe stata una critica assurda, perchè perdere tempo a rispondere prima che venga fatta?), e a pagina 16, se Tex è cosciente del fatto che le sue pistole probabilmente non funzioneranno, perchè sta fermo ed è così sorpreso dalla cosa? Non avrebbe dovuto comunque prima pensare a non farsi sparare addosso? O magari bluffare, puntando l'arma e basta? (forse è qui che sarebbe stato utile un balloon-pensiero, almeno per chiarire che Tex non è tanto sorpreso come appare dal disegno...)

Invece per "l'angolo del fan"... il primo albo (o almeno le pagine 4-35 e 38-114) sono da antologia texiana: l'atmosfera western che si fa cupa e tetra quando si parla del villaggio sepolto, il mistero non solo di Montales ma anche del perchè Tex sia lì, mi sono piaciuti davvero molto. Probabilmente, alzando le mie aspettative, hanno aumentato un po' la delusione per il calo finale (intendiamoci, la storia per me risulta ancora ampiamente sufficiente e anche di più, solo che il primo albo mi aveva fatto pensare al capolavoro...)
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rimatt
Inviato il: Giovedì, 21-Feb-2019, 10:59
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Barbaro Cimmero
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Leggi, leggi.
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Nel periodo che hai saltato c'è almeno una storia che è degna di stare a fianco dei capolavori boselliani (e texiani): non dico qual è, ma ti anticipo che ti manca ancora un po' per arrivarci. Sono curioso di sapere che ne penserai...
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diflot
Inviato il: Giovedì, 21-Feb-2019, 12:30
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grazie Moreno, bella iniziativa! Perché non metti in testa al post (o in evidenza) gli autori delle storia? così è più facile scremare le letture sugli autori di interesse...


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Diflot

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Diffida di chi ti da dei consigli e poi ti insulta, stronzo!
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Moreno Roncucci
Inviato il: Giovedì, 21-Feb-2019, 21:03
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Detective dell'Impossibile
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QUOTE (diflot @ Giovedì, 21-Feb-2019, 11:30)
grazie Moreno, bella iniziativa! Perché non metti in testa al post (o in evidenza) gli autori delle storia? così è più facile scremare le letture sugli autori di interesse...

Giusto! [Ho editato il post mettendoci gli autori]


--------------------
Ciao,
/\/\oreno.
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d-devil
Inviato il: Venerdì, 22-Feb-2019, 01:19
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Uomo Mascherato
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Guarda un po' come è vario il mondo...per me Tex è proprio quello di Nolitta e di molte storie di Nizzi!!!!! E me lo tengo stretto, rileggendolo e rileggendolo alla faccia dei criticoni!
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Moreno Roncucci
Inviato il: Venerdì, 22-Feb-2019, 04:28
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QUOTE (d-devil @ Venerdì, 22-Feb-2019, 00:19)
Guarda un po' come è vario il mondo...per me Tex è proprio quello di Nolitta e di molte storie di Nizzi!!!!! E me lo tengo stretto, rileggendolo e rileggendolo alla faccia dei criticoni!

Grazie dell'avvertimento! Adesso so quanto credito dare alle tue recensioni!
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borden
Inviato il: Venerdì, 22-Feb-2019, 16:59
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Sidekick
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Ottima recensione. Le imperfezioni notate ci stanno, per quanto io le giudichi veniali.
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