Shangri La, di Bablet
robi54bd |
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Indagatore dell'Incubo
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QUOTE (Kagehisha @ Domenica, 01-Lug-2018, 05:55) | Mi sembra non ci sia un topic e quindi mi permetto qui di consigliare questo fumetto.
Storia abbastanza classica di fantascienza distopica e apocatilittica, con tematiche sociali e anti capitaliste un filino banali ma portate avanti con molta convinzione e con scene molto forti che rimangono impresse. La sceneggiatura è ricca ma non molto ben organizzata e spesso alcune scene (e alcuni dialoghi ) peccano un pò di fluidità, colpa anche della scarsa recitazione e caratterizzazione dei personaggi. Straordinaria invece l'ambientazione dispotica, che è veramente il valore aggiunto di questo fumetto. Sfondi curatissimi ed un uso stupendo e vertiginoso della prospettiva rendono questa distopia davvero potente e inquietante. Nel complesso pur con alcuni passaggi fiacchi, sopratutto nei dialoghi e nei rapporti fra i personaggi, viene fuori un affresco forte e sicuramente non privo di una grandeur affascinante. Molte le sequenze memorabili, sopratutto nella parte finale.
Comunque lo consiglio sicuramente. |
Lo leggo sicuramente... anche perché lho comprato da mesi e solo devo trovare il tempo. Ti ringrazio cmq per la segnalazione ma... fai un elenco tanto lungo di difetti che, anziché un invito alla lettura, ci disincentivi eh.
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Justapilgrim |
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Nonno Bassotto
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Riletto per la seconda volta, spendo volentieri due parole. Molto bello, sebbene sia tutt'altro che una lettura d'evasione: l'affresco che ne viene fuori è piuttosto potente, e riesce a toccare tematiche diverse in un quadro corale che sta insieme senza disequilibri. Vengono bene alla luce il rapporto dell'uomo con sé stesso, i suoi simili e parasimili, le dinamiche di gruppo (comprese quelle più bieche) e ogni grado di tensione sociale, senza trascurare l'inossidabile velleità di onnipotenza e i grandi ingranaggi ciclici della vita. Splashpages da togliere il fiato, impianto grafico di altissimo livello. La resa dei volti complica volutamente una lettura già impegnativa, e in qualche passaggio e scelta stilistica il 'messaggio' è sottolineato con una ridondanza eccessiva che in fin dei conti lo degrada.
Per quello che costa è un affarone, complice un'edizione lussuosa e curatissima...un delitto lasciarlo sullo scaffale: gli ingredienti non sono la quintessenza dell'originalità ma il risultato finale è declinato sapientemente, splendido agli occhi e stimolante per le opportune riflessioni del caso.
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