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> Morrison vs Moore, la sfida del secolo
 
fiocotram
Inviato il: Domenica, 13-Gen-2019, 09:20
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Uberlogorrea
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Ma a parte Alice, che è infestato di CG purtroppo,


"Infestato"... è un volume che mischia volutamente stili grafici diversi, la sperimentazione è parte del divertimento. Anche perché Talbot in questo caso non vuole creare una tavola a fumetti quanto una sorta di documento statico, nel quale inoltrarsi come se fosse una specie di puzzle...



QUOTE

Bacchus ho letto un paio di volumi ma non mi fatto impazzire. Non ancora almeno!


Dovresti avere la pazienza di leggerlo tutto perché cambia drasticamente di episodio in episodio. Se non hai letto In giro per le isole con Bacchus, ti consiglio almeno di proseguire con quello.

QUOTE

E poi ritengo che il mancato apprezzamento di Morrison da parte di taluni sia dovuto al fatto che è un autore che richiede uno sforzo intellettuale in più, non prepara la pappa pronta, a differenza di Moore che -pur trattando tematiche colte- adotta uno stile meno criptico. Pertanto, la giustificazione non risale all'ambito qualitativo, ma a quello "sforzo" succitato che molti non sono "disposti" a fare. 21vs.gif


Morrison più complesso di Moore?
Ti direi: leggi i volumi della Lega e Promethea, leggi From Hell e ne riparliamo.
La cripticità è considerabile un difetto, a meno che non ci siano valide ragioni di stile. E Morrison comunque non è affatto criptico.
Anzi, io penso che al contrario in questi anni abbia fatto di tutto per rendere mainstream i concetti veicolati nei suoi fumetti, sia quelli metanarrativi che quelli "mistici".


QUOTE

Sì, sì, talmente fuori dagli schemi che mentre Moore ha detto "F*** You!" alle major trent'anni fa, a costo di rinunciare ad un sacco di soldi (e sono veramente tanti...), Morrison si è scavato un piccolo orticello di supereroi, supereroi, e tanti supereroi, soprattutto famosi, tipo Batman e Superman, per le case editrici principali e mainstream...


La mia critica non è tanto quella di essere rimasto all'interno del mercato (adoro Moore anche per la sua integrità artistica, ma non è giusto chiedere a tutti di fare determinati compromessi secondo me) ma quella di esserci rimasto senza essere STIMOLO. Morrison mi ha dato l'idea in questi anni di essere stato inglobato dal sistema, altro che "vecchio punk"...e che la sua narrativa ne sia stata pesantemente colpita. E' diventato organico alla DC quanto sarebbe dovuto esserne il pungolo, lo stimolo per arrivare a vette qualitative più alte o a contenuti più interessanti.


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LondonOrbital
Inviato il: Domenica, 13-Gen-2019, 11:30
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Senza che abbia mai studiato l'argomento fino in fondo, ma basandomi su "incontri" che mi è capitato di fare spaziando tra cinema, letteratura, musica e fumetti, il primo film britannico in cui ho rintracciato l'impiego di una linea narrativa non cronologica è l'ormai dimenticato Petulia, diretto nel 1968 da Richard Lester (quello dei film con i Beatles, elemento non irrilevante). In questo film, che vi consiglio assolutamente, una "semplice" storia di un triangolo sentimentale diventa interessante perché l'intera vicenda non è raccontata dall'inizio alla fine ma con salti avanti e indietro nel tempo e una vicenda che solo alla fine del film può essere compresa nella sua interezza.

Trovo del tutto non casuale che il direttore della fotografia era Nicolas Roeg che, a partire con Performance (1970) è stato tra i maggiori esploratori di questo tipo di esperimenti narrattivi (con film come avenezia un dicembre rosso shocking, L'uomo che cadde sulla, terra, il lenzuolo viola, ecc.).

Come ho scritto in precedenza, Talbot cita Roeg come fonte di ispirazione tra alcuni dei più innovativi fumettisti britannici dell'epoca (se ricordo bene trovate l'intervista nel bel volume Luther Arkwright Comma 22).

Morrison ha saputo applicare eed estendere questa tecnica al fumetto, giocando con i piani temporali, mescolando le carte e le pagine dei fumetti e arrivando al famoso episodio di Multiversity in cui le pagine dell'albo sono pubblicate in retromarcia. Questo per quanto mi risulta è l'ambito del suo sperimentalismo, il suo essere criptico, la sopra ricordata difficoltà di lettura (che riesce, nei momenti migliori, ad essere interessante, come un puzzle o un rompicapo della settimana enigmistica).

Per i miei gusti, talvolta il gioco resta fine a se tesso e a me manca un reale3 interesse per i sentimenti dei propri personaggi che risultano complessivamente un pò freddini e non caldi di emozione. Viceversa in Moore si riesce a trovare un bel campionario di passioni umane, con particolare attenzione a quelle negative e uno sprazzo di speranza di tanto in tanto.

A me non fa fatica approcciare testi complessi e criptici, ma resta da valutare cosa si porta a casa dovo aver compiuto la suddetta fatica. Per esempio dopo aver completato il cruciverba non resta molto altro che il tempo che si è ingannato mentre lo si compilava. Ecco.
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mgcgio
Inviato il: Domenica, 13-Gen-2019, 11:35
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Asterix
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QUOTE (LondonOrbital @ Sabato, 12-Gen-2019, 22:10)


Multiversity contro Watchmen?
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Ma scusate, mi volete dire una volta per tutte a che pagina di Multiversity vi siete... commossi? o quando vi è salito un brivido lungo la schiena? O quando avete trovato impossibile sospendere la lettura perché davvero avevatre bisogno di fare pipi?
Se mi dite la pagina esatta in cui una di queste cose vi è accaduta, io me la vado subito a rileggere. Unica cosa che ho trovato io è la sua versione di Shazam citava un tal albo finito dimenticato in cantina...
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o che nell'universo n. 36 ci sono versioni animalesche della JSA. CHE ROBA DA SBALLO DAVVERO.

Io ho amato molto Multiversity. Per me, è dello stesso livello di Watchmen.
Non mi ha mai commosso, ma appassionato tantissimo sì.
Mi ha colpito emotivamente? Sinceramente, no (ma neanche Watchmen). Anche se spesso mi ha stupito, mi ha sorpreso, e questa è un'emozione.
Ma mi ha colpito, e pure duramente, <i>intellettualmente</i>

Per te, Multiversity è solo citazionismo o pippe mentali sull'universo fumettistico DC.
Secondo me, la tua è una lettura superficiale; a me ha suscitato davvero tante riflessioni.
Prova a rileggerlo, ma senza pregiudizi, e senza focalizzarti sulle citazioni, ma solo sulle storie, i personaggi, la narrazione.
E poi ne riparliamo.

Per me, Pax Americana, da solo, vale più di gran parte della produzione fumettistica anglo-americana degli ultimi anni.

Io, comunque, non voglio convincere nessuno, e mi sa che su questo topic ho scritto fin troppo.
Mi limito a riassumere, in breve, ciò che mi piace della sua opera in generale (e di Multiversity in particolare, che secondo me è un ottimo compendio della sua narrativa): la grande inventiva e fantasia, il ritmo frenetico, la sfida al lettore, le tematiche metanarrative, la capacità di usare i supereroi e delle vicende fantascientifiche o improbabili per far riflettere (ponendo più domande che risposte), la ricerca di strutture narrative diverse dalle solite, il tentativo di ispirare in maniera positiva il lettore.




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scalped
Inviato il: Domenica, 13-Gen-2019, 15:50
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QUOTE (Starshadow @ Domenica, 13-Gen-2019, 00:56)
Per me hai fatto male.

In ogni caso, non voglio dire che sia superiore a "Dio", dico solo che -insieme a Gaiman- può tranquillamente fare Figlio e Spirito Santo (scegliete voi il ruolo per quest'ultimi due... ecco forse Morry Spirito Santo anche no!
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).
E se ti sei disfatto di Lui, non credo ti sia rimasto molto sugli scaffali...

E poi ritengo che il mancato apprezzamento di Morrison da parte di taluni sia dovuto al fatto che è un autore che richiede uno sforzo intellettuale in più, non prepara la pappa pronta, a differenza di Moore che -pur trattando tematiche colte- adotta uno stile meno criptico. Pertanto, la giustificazione non risale all'ambito qualitativo, ma a quello "sforzo" succitato che molti non sono "disposti" a fare.
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Imploro contrito il tuo perdono. Sono passato da un appartamento a Spezia a un monolocale a Francoforte: ho lasciato indietro libri ben più rilevanti di quelli di Morrison.
Hai guardato il mio avatar? A me Morrison piace. Ma se la discussione impone di buttar giù dalla torre lui o Moore, non ho dubbi sulla risposta.

Se poi mi dici che per te Morrison è un autore più impegnativo di Moore alzo le mani, perché ci troviamo proprio su pianeti distanti.
Per me è ben più appagante scavare in un capitolo della Lega che lambiccarmi sul finale degli invisibles. Sono gusti.

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Fedemone
Inviato il: Domenica, 13-Gen-2019, 17:53
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Ho sempre odiato la CG e ce l'ho a morte con McKean, al cui nome mi prostro incondizionatamente, che l'ha sdoganata... Per questo ho detto infestato.
Comprendo perfettamente il complesso di citazioni grafiche e la complessità totale (e in generale preferisco le cose complesse), anche se Talbot non ci ha dato tantissimo a quel livello (ovviamente anche solo quello è un gran traguardo!)
Per Bacchus, gli darò col tempo maggiori opportunità.

Moreno, non riesco a citare tutto l'intervento, e le tue analisi, che uno possa essere d'accordo o meno, sono sempre interessanti. Certo che portare avanti un ragionamento che confonde autori con personaggi, è decisamente capzioso. Non ho detto che le persone sono così o cosà ma che presentano opere basate su una cultura espansa e profonda da una parte e una altamente popolare, bizzarra e con personaggi che tendono ad atteggiamenti trasgressivi (punk? Che poi il punk fosse più una moda e i suoi protagonisti dei venduti, forse è ironia della sorte).
Non conosco di persona i due M., per cui mi astengo da critiche private.

Multiversity mi è sembrato un'occasione mancata, con tanti accenni interessanti, ma tutti interrotti sul più bello. Pax Americana, uno degli apici della vicenda è un bel gioco di prestigio con i vari piani temporali, ma la trama ricostruita è piena di buchi. È un ammirevole gioco di prestigio che inidrizza l'attenzione altrove, e si fa amare per questo, ma Lo Schifo è un'opera più compiuta da quel punto di vista.

Personalmente, gare e classifiche non mi interessano, e spero di leggere ancora buoni fumetti da parte di tutti gli autori
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MrNobody
Inviato il: Domenica, 13-Gen-2019, 18:18
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QUOTE (Moreno Roncucci @ Domenica, 13-Gen-2019, 06:13)
QUOTE (Fedemone @ Sabato, 12-Gen-2019, 22:09)
Se Moore vuole essere il vecchio saggio, Morrison vuole essere il giovane punk, dirompente e rompiscatole, fare clamore e casino, essere strano e colorato. I suoi personaggi da Kill Your Boyfriend, agli Invisibili, o lo spettacolare Annihilator - e potrei continuare con gli esempi - sono tutti a fare il dito medio in faccia alla gente. Dissidenti, alternativi, fuori dagli schemi e imprevedibili.

Sì, sì, talmente fuori dagli schemi che mentre Moore ha detto "F*** You!" alle major trent'anni fa, a costo di rinunciare ad un sacco di soldi (e sono veramente tanti...), Morrison si è scavato un piccolo orticello di supereroi, supereroi, e tanti supereroi, soprattutto famosi, tipo Batman e Superman, per le case editrici principali e mainstream...

Davvero, molto "alternativo"....
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Tra l'altro, anche questa cosa fa parte della famosa diatriba: Morrison invidia a Moore anche il fatto che, per tutte le sue arie da "punk"... Morrison è un piccolo borghese che si atteggia, famiglia benestante, fa il punk ma NON LO È MAI STATO, campa scrivendo Batman e facendo tutti i cross-over che vuole il committente. Un impiegato del catasto.
Moore viene dagli slums e dai quartieri degradati di Northampton, famiglia poverissima, espulso da scuola alle medie per essere stato beccato a spacciare lsd... nulla di cui vantarsi se non fosse che è praticamente il "personaggio" del ribelle alternativo per cui Morrison vuole spacciarsi nelle interviste. Moore è "the real thing" e anche per questo Morrison non lo sopporta.

È un po' come se Cristina D'Avena ogni tanto andasse in crisi isterica sostenendo di essere superiore a Jimi Hendrix...

(il paragone non è campato per aria, anche Cristina D'Avena interpretava alla TV una di un gruppo "ribelle" ma tanto "ribelle" che si dipingevano i capelli. Anche Morrison recita la parte dell'alternativo, per i bambini....)

QUOTE (LondonOrbital @ Sabato, 12-Gen-2019, 22:10)
Lo dico e lo ridico, il difetto più grande di Morrison è nel voler incoraggiare il confronto tra il suo lavoro e quello di Moore. Se ne stesse contento di quello che riesce a fare! Pace. Però, dal momento che fomenta il confronto, alla fine non si farìccia cadere i capelli dalla testa se il barbuto ha più peli di lui. 
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Pieno rispetto per tutti i morrisoniani, io pure ho goduto (ripetutamente) di alcune delle sue prove più riuscite, ma quando Morrison ha deciso che con Multiversity aveva superato Watchmen ad affermazioni come questa può credere solo lui... e magari la sua mamma, ché a cuore di mamma non si comanda.

Multiversity contro Watchmen?  
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Ma scusate, mi volete dire una volta per tutte a che pagina di Multiversity vi siete... commossi? o quando vi è salito un brivido lungo la schiena? O quando avete trovato impossibile sospendere la lettura perché davvero avevatre bisogno di fare pipi?
Se mi dite la pagina esatta in cui una di queste cose vi è accaduta, io me la vado subito a rileggere. Unica cosa che ho trovato io è la sua versione di Shazam citava un tal albo finito dimenticato in cantina... 
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bingo!

QUOTE (Starshadow @ Domenica, 13-Gen-2019, 00:56)

In ogni caso, non voglio dire che sia superiore a "Dio", dico solo che -insieme a Gaiman- può tranquillamente fare Figlio e Spirito Santo (scegliete voi il ruolo per quest'ultimi due... ecco forse Morry Spirito Santo anche no!
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Il bue, ecco il suo ruolo!
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QUOTE (Starshadow @ Domenica, 13-Gen-2019, 00:56)

E se ti sei disfatto di Lui, non credo ti sia rimasto molto sugli scaffali...

Personalmente, non mi sono "disfatto" dei volumi di Morrison perchè di spazio ancora ne ho.... ma penso di avere letteralmente MIGLIAIA di fumetti migliori di quelli di Morrison in casa!

Direi che sei tu che, se ritieni che sopra Morrison ci sia poco... dovresti allargare un po' i tuoi orizzonti.

Qualche nome per indirizzarti: Barks (e Don Rosa, non al livello di Barks ma sopra Morrison di sicuro. Sia per tecnica che per profondità che per le emozioni che dà), Gottfredson, Will Eisner, Caniff, Kurtzmann, Feiffer, Goscinny, Hergè, Tezuka, Oesterheld, Pratt, Crumb, Berardi (ultimamente mi è calato moltissimo, ormai è solo "tecnica" senz'anima, ma anche così come tecnica è meglio di Morrison. E comunque Morrison non ha mai fatto non dico un Ken Parker, ma nemmeno un Giuli Bai), Pazienza, Gipi, Zerocalcare (sì, si mangia Morrison a colazione. Con i tegolini), Gaiman, Ellis, etc.
Se dovessi fare un elenco dei più grandi autori di fumetti di tutti i tempi, Morrison non entrerebbe nemmeno nella top 100. E per quello che ho visto, chi lo mette nella Top 10 di solito è perchè degli autori che metterei io nei primi 100, ne conosce pochissimi...

E fossi solo io... alla fine del XX secolo, il Comics Journal fece una classifica dei "100 migliori fumetti del secolo". Come tutte le liste, era molto opinabile e non mi trova molto d'accordo su molti punti, ma era comunque la lista della principale e più prestigiosa rivista di critica fumettistica americana (per favore, non citarmi Wizard e le sue liste, ho appena mangiato e se rido troppo mi torna su il cibo...)
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Il difetto principale della lista è che è troppo "americanocentrica", essendo DICHIARATAMENTE una classifica dei fumetti pubblicati in lingua inglese. Questo favorirebbe smaccatamente Morrison, ma anche così... Moore ha 4 fumetti in classifica (From Hell, Watchmen, V for Vendetta, Pictopia), Morrison nemmeno uno...
La pubblicazione della lista diede via ad una serie di polemiche, anche giustificate, sui criteri e sulle omissioni (per esempio, quella di Dave Sim). Ma non ricordo nessuno criticare l'esclusione di Morrison.

Morrison è "lodato dalla critica" solo se per "critica" intendi i suoi amici su Wizard (e epigoni) o sui siti "modaioli" per cui anche qualunque crossover della Marvel è la cosa piu favolosa mai vista al mondo...

QUOTE (Starshadow @ Domenica, 13-Gen-2019, 00:56)

E poi ritengo che il mancato apprezzamento di Morrison da parte di taluni sia dovuto al fatto che è un autore che richiede uno sforzo intellettuale in più, non prepara la pappa pronta, a differenza di Moore che -pur trattando tematiche colte- adotta uno stile meno criptico. Pertanto, la giustificazione non risale all'ambito qualitativo, ma a quello "sforzo" succitato che molti non sono "disposti" a fare.
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Tu di Moore non hai letto molto, vero?
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Riassumo per chi non a tempo di leggere tutta la tirata: "a me Morrison sta sui coglioni quindi vuol dire che come fumettista fa schifo, in assoluto. Se la pensate diversamente è semplicemente perchè siete meno intelligenti di me... no aspetta, se la metto così forse è un po' troppo... citiamo dei fumettisti a caso per avvalorare la tesi e una top 100 fumettistica che mi dia ragione".
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Starshadow
Inviato il: Lunedì, 14-Gen-2019, 01:54
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Diavolo Rosso
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QUOTE (MrNobody @ Domenica, 13-Gen-2019, 17:18)
QUOTE (Moreno Roncucci @ Domenica, 13-Gen-2019, 06:13)
QUOTE (Fedemone @ Sabato, 12-Gen-2019, 22:09)
Se Moore vuole essere il vecchio saggio, Morrison vuole essere il giovane punk, dirompente e rompiscatole, fare clamore e casino, essere strano e colorato. I suoi personaggi da Kill Your Boyfriend, agli Invisibili, o lo spettacolare Annihilator - e potrei continuare con gli esempi - sono tutti a fare il dito medio in faccia alla gente. Dissidenti, alternativi, fuori dagli schemi e imprevedibili.

Sì, sì, talmente fuori dagli schemi che mentre Moore ha detto "F*** You!" alle major trent'anni fa, a costo di rinunciare ad un sacco di soldi (e sono veramente tanti...), Morrison si è scavato un piccolo orticello di supereroi, supereroi, e tanti supereroi, soprattutto famosi, tipo Batman e Superman, per le case editrici principali e mainstream...

Davvero, molto "alternativo"....
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Tra l'altro, anche questa cosa fa parte della famosa diatriba: Morrison invidia a Moore anche il fatto che, per tutte le sue arie da "punk"... Morrison è un piccolo borghese che si atteggia, famiglia benestante, fa il punk ma NON LO È MAI STATO, campa scrivendo Batman e facendo tutti i cross-over che vuole il committente. Un impiegato del catasto.
Moore viene dagli slums e dai quartieri degradati di Northampton, famiglia poverissima, espulso da scuola alle medie per essere stato beccato a spacciare lsd... nulla di cui vantarsi se non fosse che è praticamente il "personaggio" del ribelle alternativo per cui Morrison vuole spacciarsi nelle interviste. Moore è "the real thing" e anche per questo Morrison non lo sopporta.

È un po' come se Cristina D'Avena ogni tanto andasse in crisi isterica sostenendo di essere superiore a Jimi Hendrix...

(il paragone non è campato per aria, anche Cristina D'Avena interpretava alla TV una di un gruppo "ribelle" ma tanto "ribelle" che si dipingevano i capelli. Anche Morrison recita la parte dell'alternativo, per i bambini....)

QUOTE (LondonOrbital @ Sabato, 12-Gen-2019, 22:10)
Lo dico e lo ridico, il difetto più grande di Morrison è nel voler incoraggiare il confronto tra il suo lavoro e quello di Moore. Se ne stesse contento di quello che riesce a fare! Pace. Però, dal momento che fomenta il confronto, alla fine non si farìccia cadere i capelli dalla testa se il barbuto ha più peli di lui. 
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Pieno rispetto per tutti i morrisoniani, io pure ho goduto (ripetutamente) di alcune delle sue prove più riuscite, ma quando Morrison ha deciso che con Multiversity aveva superato Watchmen ad affermazioni come questa può credere solo lui... e magari la sua mamma, ché a cuore di mamma non si comanda.

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Ma scusate, mi volete dire una volta per tutte a che pagina di Multiversity vi siete... commossi? o quando vi è salito un brivido lungo la schiena? O quando avete trovato impossibile sospendere la lettura perché davvero avevatre bisogno di fare pipi?
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QUOTE (Starshadow @ Domenica, 13-Gen-2019, 00:56)

In ogni caso, non voglio dire che sia superiore a "Dio", dico solo che -insieme a Gaiman- può tranquillamente fare Figlio e Spirito Santo (scegliete voi il ruolo per quest'ultimi due... ecco forse Morry Spirito Santo anche no!
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QUOTE (Starshadow @ Domenica, 13-Gen-2019, 00:56)

E se ti sei disfatto di Lui, non credo ti sia rimasto molto sugli scaffali...

Personalmente, non mi sono "disfatto" dei volumi di Morrison perchè di spazio ancora ne ho.... ma penso di avere letteralmente MIGLIAIA di fumetti migliori di quelli di Morrison in casa!

Direi che sei tu che, se ritieni che sopra Morrison ci sia poco... dovresti allargare un po' i tuoi orizzonti.

Qualche nome per indirizzarti: Barks (e Don Rosa, non al livello di Barks ma sopra Morrison di sicuro. Sia per tecnica che per profondità che per le emozioni che dà), Gottfredson, Will Eisner, Caniff, Kurtzmann, Feiffer, Goscinny, Hergè, Tezuka, Oesterheld, Pratt, Crumb, Berardi (ultimamente mi è calato moltissimo, ormai è solo "tecnica" senz'anima, ma anche così come tecnica è meglio di Morrison. E comunque Morrison non ha mai fatto non dico un Ken Parker, ma nemmeno un Giuli Bai), Pazienza, Gipi, Zerocalcare (sì, si mangia Morrison a colazione. Con i tegolini), Gaiman, Ellis, etc.
Se dovessi fare un elenco dei più grandi autori di fumetti di tutti i tempi, Morrison non entrerebbe nemmeno nella top 100. E per quello che ho visto, chi lo mette nella Top 10 di solito è perchè degli autori che metterei io nei primi 100, ne conosce pochissimi...

E fossi solo io... alla fine del XX secolo, il Comics Journal fece una classifica dei "100 migliori fumetti del secolo". Come tutte le liste, era molto opinabile e non mi trova molto d'accordo su molti punti, ma era comunque la lista della principale e più prestigiosa rivista di critica fumettistica americana (per favore, non citarmi Wizard e le sue liste, ho appena mangiato e se rido troppo mi torna su il cibo...)
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Il difetto principale della lista è che è troppo "americanocentrica", essendo DICHIARATAMENTE una classifica dei fumetti pubblicati in lingua inglese. Questo favorirebbe smaccatamente Morrison, ma anche così... Moore ha 4 fumetti in classifica (From Hell, Watchmen, V for Vendetta, Pictopia), Morrison nemmeno uno...
La pubblicazione della lista diede via ad una serie di polemiche, anche giustificate, sui criteri e sulle omissioni (per esempio, quella di Dave Sim). Ma non ricordo nessuno criticare l'esclusione di Morrison.

Morrison è "lodato dalla critica" solo se per "critica" intendi i suoi amici su Wizard (e epigoni) o sui siti "modaioli" per cui anche qualunque crossover della Marvel è la cosa piu favolosa mai vista al mondo...

QUOTE (Starshadow @ Domenica, 13-Gen-2019, 00:56)

E poi ritengo che il mancato apprezzamento di Morrison da parte di taluni sia dovuto al fatto che è un autore che richiede uno sforzo intellettuale in più, non prepara la pappa pronta, a differenza di Moore che -pur trattando tematiche colte- adotta uno stile meno criptico. Pertanto, la giustificazione non risale all'ambito qualitativo, ma a quello "sforzo" succitato che molti non sono "disposti" a fare.
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Tu di Moore non hai letto molto, vero?
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Riassumo per chi non a tempo di leggere tutta la tirata: "a me Morrison sta sui coglioni quindi vuol dire che come fumettista fa schifo, in assoluto. Se la pensate diversamente è semplicemente perchè siete meno intelligenti di me... no aspetta, se la metto così forse è un po' troppo... citiamo dei fumettisti a caso per avvalorare la tesi e una top 100 fumettistica che mi dia ragione".

Grazie Nobody.
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Ma infatti avevo saltato una marea di cazzate perchè... il tempo è denaro.
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@moreno dico solo che si stava parlando di fumetto americano (e abbastanza recente, inutile andare a pigliare Eisner, etc.). Ma torna a leggerti Tex, va (e a lamentarti della stampa della Bonelli, che almeno non è colpa di Morrison!)

@fioco: Promethea la ritengo una delle mie opere in top 3 (dove non c'è Morrison), proprio perchè Moore è più semplice da affrontare, essendo in grado di trattare temtiche "alte" (e che, come in questo caso, possono non interessare a tutti) con uno stile colto ma "commestibile" ai più. Morrison invece si bea del suo stile criptico -e io lo adoro- ma a lui non interessa farsi capire da tutti, gli piace giocare a fotterti il cervello, a ricomporre le tessere che lascia sul tavolo, si diverte a non mostrare o non dire. Per questo non piace a tutti.
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QUOTE (MrNobody @ Domenica, 13-Gen-2019, 17:18)
Riassumo per chi non a tempo di leggere tutta la tirata: "a me Morrison sta sui coglioni quindi vuol dire che come fumettista fa schifo, in assoluto. Se la pensate diversamente è semplicemente perchè siete meno intelligenti di me... no aspetta, se la metto così forse è un po' troppo... citiamo dei fumettisti a caso per avvalorare la tesi e una top 100 fumettistica che mi dia ragione".

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Bello, si potrebbe sostituire "Morrison" con qualsiasi altro autore o fumetto a caso e poi applicarlo a ogni commento passato, presente e futuro di qualunque utente. Poi chiudiamo il forum e andiamo tutti a giocare a Farmville su Facebook
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Capitan Golia
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QUOTE (mgcgio @ Venerdì, 11-Gen-2019, 17:53)
@Capitan Golia: consiglio anche All-Star Superman (mi è venuto in mente per il commento di @LondonOrbital sui disegni di Quitely
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Sì, letto. Mi era piaciuto
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QUOTE (Vide80 @ Lunedì, 14-Gen-2019, 01:05)
QUOTE (MrNobody @ Domenica, 13-Gen-2019, 17:18)
Riassumo per chi non a tempo di leggere tutta la tirata: "a me Morrison sta sui coglioni quindi vuol dire che come fumettista fa schifo, in assoluto. Se la pensate diversamente è semplicemente perchè siete meno intelligenti di me... no aspetta, se la metto così forse è un po' troppo... citiamo dei fumettisti a caso per avvalorare la tesi e una top 100 fumettistica che mi dia ragione".

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Bello, si potrebbe sostituire "Morrison" con qualsiasi altro autore o fumetto a caso e poi applicarlo a ogni commento passato, presente e futuro di qualunque utente. Poi chiudiamo il forum e andiamo tutti a giocare a Farmville su Facebook
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Se tutti i commenti fossero di questo tenore sì. Fortunatamente non è così.
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mgcgio
Inviato il: Lunedì, 14-Gen-2019, 23:06
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Asterix
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QUOTE (Starshadow @ Lunedì, 14-Gen-2019, 00:54)


@fioco: Promethea la ritengo una delle mie opere in top 3 (dove non c'è Morrison), proprio perchè Moore è più semplice da affrontare, essendo in grado di trattare temtiche "alte" (e che, come in questo caso, possono non interessare a tutti) con uno stile colto ma "commestibile" ai più. Morrison invece si bea del suo stile criptico -e io lo adoro- ma a lui non interessa farsi capire da tutti, gli piace giocare a fotterti il cervello, a ricomporre le tessere che lascia sul tavolo, si diverte a non mostrare o non dire. Per questo non piace a tutti.

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Io ho letto solo il primo volume dell'edizione Lion di Promethea.
A me sembra che la complessità dell'opera sia nel cosa e non nel come.
Cioè, la complessità è nell'oggetto della serie, le riflessioni filosofico/esoteriche, e non nella narrazione. Anzi, a me ha dato l'impressione (forse sbagliata) che lo scopo di Moore fosse proprio quello di diffondere, direi quasi "divulgare", dei concetti filosofici/esoterici, e che cercasse di farlo nella maniera più chiara possibile (riuscendoci). Tanto è vero che gli ultimi albi del primo volume, sono in pratica uno spiegone, un'esposizione.
Non so se poi nel prosieguo della serie, si evolve in maniera diversa.

In generale, per quel che ho letto di Moore, a me sembra che guidi sempre il lettore, cerchi di spiegare tutto e di non lasciare "buchi" (tranne forse From Hell, ma credo che dovrei rileggerlo), a livello narrativo.

Morrison, in alcune opere (e solo alcune) ha un modo di raccontare più contorto, non lineare e omettendo spiegazioni, lasciando al lettore il compito di unire i puntini e, in alcuni casi, interpretare (proprio a livello narrativo, intendo).

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Starshadow
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Diavolo Rosso
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QUOTE (mgcgio @ Lunedì, 14-Gen-2019, 22:06)
QUOTE (Starshadow @ Lunedì, 14-Gen-2019, 00:54)


@fioco: Promethea la ritengo una delle mie opere in top 3 (dove non c'è Morrison), proprio perchè Moore è più semplice da affrontare, essendo in grado di trattare temtiche "alte" (e che, come in questo caso, possono non interessare a tutti) con uno stile colto ma "commestibile" ai più. Morrison invece si bea del suo stile criptico -e io lo adoro- ma a lui non interessa farsi capire da tutti, gli piace giocare a fotterti il cervello, a ricomporre le tessere che lascia sul tavolo, si diverte a non mostrare o non dire. Per questo non piace a tutti.

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Io ho letto solo il primo volume dell'edizione Lion di Promethea.
A me sembra che la complessità dell'opera sia nel cosa e non nel come.
Cioè, la complessità è nell'oggetto della serie, le riflessioni filosofico/esoteriche, e non nella narrazione. Anzi, a me ha dato l'impressione (forse sbagliata) che lo scopo di Moore fosse proprio quello di diffondere, direi quasi "divulgare", dei concetti filosofici/esoterici, e che cercasse di farlo nella maniera più chiara possibile (riuscendoci). Tanto è vero che gli ultimi albi del primo volume, sono in pratica uno spiegone, un'esposizione.
Non so se poi nel prosieguo della serie, si evolve in maniera diversa.

In generale, per quel che ho letto di Moore, a me sembra che guidi sempre il lettore, cerchi di spiegare tutto e di non lasciare "buchi" (tranne forse From Hell, ma credo che dovrei rileggerlo), a livello narrativo.

Morrison, in alcune opere (e solo alcune) ha un modo di raccontare più contorto, non lineare e omettendo spiegazioni, lasciando al lettore il compito di unire i puntini e, in alcuni casi, interpretare (proprio a livello narrativo, intendo).

Bon allora non sono un alieno!
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Esatto Moore in Promethea -ma non solo- ambisce a divulgare e la cripticità sarebbe di ostacolo.
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Fedemone
Inviato il: Martedì, 15-Gen-2019, 10:45
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Detective dell'Impossibile
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Verissimo. Tant'è:
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"The book is intended to be "a clear and practical grimoire of the occult sciences," containing "profusely illustrated instructional essays" on theories of magic from c. 150AD to the present of the Moon & Serpent Grand Egyptian Theatre of Marvels sect, of whom Alan Moore is a dedicated follower.[1] Indeed, both Moores are described by publisher Top Shelf Productions as the "current proprietors" of the group of occult performers, of whom Alan Moore is a particularly prominent member, alongside former Bauhaus bassist David J.[1] The "Moon and Serpent" group have released a number of spoken word CD releases of their occult "workings"/performance"
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Starshadow
Inviato il: Mercoledì, 16-Gen-2019, 02:27
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Diavolo Rosso
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Allora forse sono ALTRI a non averlo letto...
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LondonOrbital
Inviato il: Venerdì, 25-Gen-2019, 22:28
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Detective dell'Impossibile
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Piccola annotazione: con Promethea, Moore ha messo la magia a portata di nerd.

Cioè, non ha fondato una setta, un club per un gruppo ristretto di adepti, ma ha letteralemente preso gli elementi essenziali della magia e li ha messi in fumetto, e quel fumetto è stato pubblicato e reso disponibile ad un numero potenzialmente infinito di lettori, ad un prezzo largamente accessibile.
Mi sembra che questo aspetto continui a sfuggire alla maggior parte dei detrattori dell'opera o di chi è rimasto perplesso...

Credo che questa sua mossa - evidentemente sottovalutata o fraintesa da molti lettori - sia piuttosto in controtendenza con quello che i maghi hanno sempre fatto nel corso dei secoli: mantenersi molto gelosi delle loro conoscenze e cercare di approvvigionarsi tramite lo sfuttamento di un gruppo ristretto di affiliati, devoti e sottomessii. Ecco che l'esoterismo di Moore va di pari passo con la sua concezione "flower power siamo tutti fratelli".
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La magia - ci dice Moore - è alla portata di tutti e non è stata distruibita al solito manipolo di pochi - potenti - despoti e dittatori.

Lo so che è stato intelligentemento mimetizzato tra migliaia di altre pubblicazioni, ma si sbaglia a considerla come una serie a fumetti come tante. Poi se per chi legge resta un fumetto come gli altri, problemi suoi che non ha saputo cogliere l'opportunità che gli è stata data.

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