Audace Bonelli: Joe R. Landsdale - Deadwood Dick, Comicus.it
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Uomo Mascherato
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QUOTE (Mr O @ Domenica, 12-Ago-2018, 16:00) | QUOTE (JhonSavor @ Domenica, 12-Ago-2018, 21:22) | QUOTE (Mr O @ Domenica, 12-Ago-2018, 18:01) | QUOTE (JhonSavor @ Domenica, 12-Ago-2018, 13:40) | oppure adattare il più longevo ciclo di Hap e Leonard. |
a Hap e Leonard hanno già detto no a suo tempo.
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Quando?
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io avevo sentito in giro che lansdale aveva proposto alla bonelli di adattare la serie di hap e leonard ma la bonelli aveva declinato. tant'è che quando poi è venuta fuori la notizia di deadwood dick mi ricordo che ho pensato ''magari hanno preferito questo che essendo un western è più nelle loro corde''
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Bisogna vedere anche per quando si intende per "a suo tempo". La gestione Airoldi potrebbe aver cambiato idea su molte cose, compresa questa. E se la strada degli adattamenti (Deadwood, ma anche Ricciardi) dovesse rivelarsi particolarmente riuscita, si potrebbero aprire anche altre strade.
f.
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tom sawyer |
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Indagatore dell'Incubo
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QUOTE (Mr O @ Domenica, 12-Ago-2018, 23:00) | QUOTE (JhonSavor @ Domenica, 12-Ago-2018, 21:22) | QUOTE (Mr O @ Domenica, 12-Ago-2018, 18:01) | QUOTE (JhonSavor @ Domenica, 12-Ago-2018, 13:40) | oppure adattare il più longevo ciclo di Hap e Leonard. |
a Hap e Leonard hanno già detto no a suo tempo.
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Quando?
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io avevo sentito in giro che lansdale aveva proposto alla bonelli di adattare la serie di hap e leonard ma la bonelli aveva declinato. tant'è che quando poi è venuta fuori la notizia di deadwood dick mi ricordo che ho pensato ''magari hanno preferito questo che essendo un western è più nelle loro corde''
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Puo' darsi. Come puo' darsi, anzi direi che possiamo darlo per sicuro, che i diritti di sfruttamento di Hap e Leonard costeranno 3? 4? ...10 volte? piu' di quelli di Deadwood Dick.
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JhonSavor |
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Fiero Alleaten Galeazzo Musolesi
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QUOTE (tom sawyer @ Lunedì, 13-Ago-2018, 09:08) | QUOTE (Mr O @ Domenica, 12-Ago-2018, 23:00) | QUOTE (JhonSavor @ Domenica, 12-Ago-2018, 21:22) | QUOTE (Mr O @ Domenica, 12-Ago-2018, 18:01) | QUOTE (JhonSavor @ Domenica, 12-Ago-2018, 13:40) | oppure adattare il più longevo ciclo di Hap e Leonard. |
a Hap e Leonard hanno già detto no a suo tempo.
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Quando?
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io avevo sentito in giro che lansdale aveva proposto alla bonelli di adattare la serie di hap e leonard ma la bonelli aveva declinato. tant'è che quando poi è venuta fuori la notizia di deadwood dick mi ricordo che ho pensato ''magari hanno preferito questo che essendo un western è più nelle loro corde''
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Puo' darsi. Come puo' darsi, anzi direi che possiamo darlo per sicuro, che i diritti di sfruttamento di Hap e Leonard costeranno 3? 4? ...10 volte? piu' di quelli di Deadwood Dick. |
Per non parlare del fatto che intraprendere un adattamento di H&L sarebbe molto più impegnativo di DiD. Per me procederanno per gradi, come con le opere di De Giovanni.
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indy4 |
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Asterix
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finalmente trovato in edicola ,ha fatto penare
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albmau |
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Sidekick
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dopo una settimana ancora niente!!! non esce niente!!!
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Moreno Roncucci |
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Detective dell'Impossibile
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QUOTE (fede @ Lunedì, 13-Ago-2018, 08:15) | E se la strada degli adattamenti (Deadwood, ma anche Ricciardi) dovesse rivelarsi particolarmente riuscita, si potrebbero aprire anche altre strade.
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Premetto che ancora non ho comprato il 2 di Deadwood Dick (non è ancora apparso in nessuna delle edicole e/o fumetterie che frequento) ma per ora mi è piaciuto molto, mentre su Ricciardi ho più remore (piaciuto abbastanza il primo, il secondo mi è parso già ripetitivo e non so se ne prenderò altri). Ma in ogni caso, anche se si trovassero comunque altre opere interessanti da adattare...
...non è una dimostrazione di resa della Bonelli?
La Benelli per decenni è stata la casa editrice che creava (a differenza di altri che traducevano e basta) storie appassionanti che vendevano più degli altri in edicola (e più di molti best seller librari)
Negli ultimi anni per me hanno perso la bussola. Si fanno serie non si sa per che pubblico, spesso sembrano programmaticamente fatte per spargere tedio e depressione con il totale disinteresse per il divertimento dei lettori, opere fatte di citazioni per farsi belli con il circoletto degli amici più che per vendere. Ma di questo ho già scritto diverse volte e non sto a ripetere la solita filippica.
Dico solo che puntare a pubblicare adattamenti (cioè, opere che non sono tue, su cui paghi i diritti ad altri) mi pare indicare non solo che la cosa appare chiara anche alla direzione... ma anche che non ritengono il loro attuale "parco autori" in grado di risolverla.
Insomma, pare che pensino "anche se gli dico di fare storie più divertenti comunque non sono capaci, meglio che compro storie già fatte da altri"
(poi magari sono solo due casi isolati perchè qualcuno in alto è fan di quegli specifici personaggi, ma ne dubito...)
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Ciao, /\/\oreno.
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fede |
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Uomo Mascherato
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QUOTE (Moreno Roncucci @ Martedì, 14-Ago-2018, 14:29) | QUOTE (fede @ Lunedì, 13-Ago-2018, 08:15) | E se la strada degli adattamenti (Deadwood, ma anche Ricciardi) dovesse rivelarsi particolarmente riuscita, si potrebbero aprire anche altre strade.
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Premetto che ancora non ho comprato il 2 di Deadwood Dick (non è ancora apparso in nessuna delle edicole e/o fumetterie che frequento) ma per ora mi è piaciuto molto, mentre su Ricciardi ho più remore (piaciuto abbastanza il primo, il secondo mi è parso già ripetitivo e non so se ne prenderò altri). Ma in ogni caso, anche se si trovassero comunque altre opere interessanti da adattare...
...non è una dimostrazione di resa della Bonelli?
La Benelli per decenni è stata la casa editrice che creava (a differenza di altri che traducevano e basta) storie appassionanti che vendevano più degli altri in edicola (e più di molti best seller librari)
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Rispondo solo a questo punto.
Perchè resa? Si aprono altre strade, si provano nuove formule. Quando la Marvel, negli anni 70, si mise ad adattare storie di Cona e Star Wars non smise di fare super eroi. Allo stesso modo Ricciardi e Deadwood io li vedo come un modo per aumentare l'offerta. Anche perchè si tratta di storie che comunque vanno prodotte, scritte e disegnate, non semplici traduzioni.
f.
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JhonSavor |
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Fiero Alleaten Galeazzo Musolesi
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QUOTE (fede @ Mercoledì, 15-Ago-2018, 12:33) | QUOTE (Moreno Roncucci @ Martedì, 14-Ago-2018, 14:29) | QUOTE (fede @ Lunedì, 13-Ago-2018, 08:15) | E se la strada degli adattamenti (Deadwood, ma anche Ricciardi) dovesse rivelarsi particolarmente riuscita, si potrebbero aprire anche altre strade.
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Premetto che ancora non ho comprato il 2 di Deadwood Dick (non è ancora apparso in nessuna delle edicole e/o fumetterie che frequento) ma per ora mi è piaciuto molto, mentre su Ricciardi ho più remore (piaciuto abbastanza il primo, il secondo mi è parso già ripetitivo e non so se ne prenderò altri). Ma in ogni caso, anche se si trovassero comunque altre opere interessanti da adattare...
...non è una dimostrazione di resa della Bonelli?
La Benelli per decenni è stata la casa editrice che creava (a differenza di altri che traducevano e basta) storie appassionanti che vendevano più degli altri in edicola (e più di molti best seller librari)
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Rispondo solo a questo punto.
Perchè resa? Si aprono altre strade, si provano nuove formule. Quando la Marvel, negli anni 70, si mise ad adattare storie di Cona e Star Wars non smise di fare super eroi. Allo stesso modo Ricciardi e Deadwood io li vedo come un modo per aumentare l'offerta. Anche perchè si tratta di storie che comunque vanno prodotte, scritte e disegnate, non semplici traduzioni.
f.
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Già, resa de che? Ha voluto fare un affare, tenendosi per sè la parte creativa. Non è un mero lavoro di traduzione, hanno affidato ad un team il compito di realizzare una serie/miniserie a partire dall’idea di un autore. Che differenza c'è da un Berardi che propone all’editore una serie su una criminologa o un trapper? Tutto e niente.
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Moreno Roncucci |
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Detective dell'Impossibile
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Uffah, mi tocca anche spiegare cose di economia spicciola, pare davvero di parlare ai bambini....
Un editore di fumetti può pubblicare in generale tre tipi di storie: 1) Personaggi di cui ha i diritti (almeno all'inizio, poi può venderli, darli in cessione, etc.) e quindi non deve pagare niente a nessuno (a parte che per la realizzazione pratica delle storie, ma quello è un costo che c'è sempre se produci fumetti e non ti limiti a ristamparli. Poi ci sono le royalties per ristampe, edizioni estere etc ma è un altro discorso). Sono GLI ALTRI che ti pagano se vogliono fare adattamenti (film, serie TV, videogames, etc.). A quanto ne so attualmente alla Bonelli solo Zagor e (credo) Mister No sono in questa situazione 2) Personaggi di cui ha i diritti non in proprietà ma comunque "gestiti" tramite contratti a lunga durata in esclusiva. Della Bonelli non so molto riguardo questo tipo di contratti, ma sapevo che per esempio, alla Vertigo, molte serie dette "creator-owned" erano legate da contratti che davano in pratica alla DC diritti di pubblicazione esclusivi in eterno e persino i diritti cinematografici. Cosa succede se qualcuno vuole fare il film del personaggio? Dipende da cosa dice il contratto, alla Vertigo parlavano (e pagavano) la Vertigo, alla Bonelli non so. Gran parte delle testate Bonelli sono in questa situazione, in particolare Tex e Dylan Dog. La Bonelli deve pagare percentuali per l'uso di questi personaggi ma sono di solito cifre minime (a quanto ne so, ma potrei sbagliarmi) rispetto ai ricavi, visto che non c'è reale concorrenza (un altro editore non può farsi avanti per pubblicare Tex). Anni fa Memola disse che la Bonelli gli aveva gentilmente concesso di proseguire Janathan Steele con la Star, ma a termini di contratto avrebbe potuto impedirglielo per sei anni. 3) Personaggi di proprietà di altri, per cui paga cifre (che possono anche essere pesanti) per i diritti di pubblicazione volta per volta, che possono passare ad altri editori a termine contratto, e per cui non ricava una lira da film, videogames, etc.
È ovvio che a parità di tutto il resto, a qualunque editore conviene pubblicare personaggi del primo tipo, o in subordine del secondo, e vale la pena economicamente di pubblicare personaggi del terzo tipo solo quando il "richiamo" del loro nome economicamente supera gli svantaggi.
Questo era il caso della Marvel con Conan, e soprattutto con Star Wars: ma la Marvel non si è MAI lanciata indiscriminatamente a pubblicare adattamenti di qualunque cosa e non ha certo messo in soffitta il "marvel universe" per pubblicare storie di altri. Ovvio, se hai proprietà intellettuali di richiamo TUE, ti conviene sfruttare quelle.
Poi, dopo aver spiegato che tre mele sono meglio di due mele più una mela che si mangerà qualcun altro, adesso mi toccherà pure spiegare come si legge (e questa mi sa che srà dura...)
Io rispondevo a questa frase, che ho pure quotato (se non sapete cos'è un quote posso spiegarvi pure quello, nel caso chiedete) "E se la strada degli adattamenti (Deadwood, ma anche Ricciardi) dovesse rivelarsi particolarmente riuscita, si potrebbero aprire anche altre strade."
Quindi a chi ha risposto "per solo due adattamenti?": beh, complimenti, non sai leggere.
Per gli altri che (forse) hanno capito che si parlava di un numero maggiore di adattamenti, ma non capiscono come mai per la bonelli sarebbe meno conveniente che produrre storie nuove, vedere l'inizio di questo post e la lezione di economia. A meno che qualcuno non creda che Ricciardi e Deadwood Dick abbiano un richiamo tale, in Italia (come numero di lettori e percentuale di questi che si leggerà il fumetto di storie che ha già letto nei libri) da far ombra alle vendite dei fumetti Bonelli...
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Ciao, /\/\oreno.
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bgh |
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Unregistered
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Non penso sarebbe male se ogni tanto facessi un po' meno l'arrogante e non ti comportassi come l'unico che ha la verità in tasca.
Non penso proprio.
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Kowalsky |
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Nonno Bassotto
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QUOTE (Moreno Roncucci @ Mercoledì, 15-Ago-2018, 20:27) | Uffah, mi tocca anche spiegare cose di economia spicciola, pare davvero di parlare ai bambini.... [cut] |
Tutto questo non regge nel momento in cui SBE lancia regolarmente nuove proprietà e rilancia quelle vecchie. Ma, chiaramente, dato che a te soggettivamente non piacciono il modo di rilanciare le vecchie proprietà e non ti piacciono quelle nuove, fai finta che oggettivamente non esistano e che SBE si butti anima e corpo sugli adattamenti.
Questo senza parlare di un dettaglio che manca nella tua lezione di economia spicciola: ma che ne sai di quanto paga la SBE per i diritti di Ricciardi e Deadwood Dick? Ma che ne sai di come questi rientrino nel piano industriale di SBE?
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