L'ho letta soltanto oggi, ma da un punto di vista fumettistico per me non siamo nemmeno nel 2018, visto il volume di arretrati che devo recuperare.
Vado controcorrente rispetto a quanto ho letto qui, e mi dispiace perché anche se non leggo con continuità Dylan Dog ho letto quasi tutto di Sclavi e l'ho sempre amato, con i suoi alti e bassi (pochi). Ma proprio non mi è piaciuta.
Tralascio i disegni, per me ottimi, e vado alla storia.
Va bene che conta come si racconta una storia, ma la storia un poco conta.
E per raccontarla Sclavi utilizza non uno ma ben due diversi escamotage narrativi che non possono essere stati notati soltanto da me.
Peccato che non siano originali.
La moneta che rimane in bilico è una citazione ad una bellissima storia di "Ai confini della realtà" con Dick York: I pensieri degli altri. Lì il protagonista diventava capace di leggere le menti altrui, qui Dylan diventa capace di...mah! Vedere la morte? Affrontarla? Salvare il mondo?
E no, perché la visione di Nemo, ossia la fine di tutto, è talmente telefonata da apparire ai miei occhi tremendamente deludente. Nulla di originale anche qui, con il veggente che scambia la fine della sua vita con quella del mondo intero. Ne ricordo, ma immagino sia stata pensata anche prima, una versione pressoché identica in una storia dei Vendicatori anni '70 disegnata credo da Neal Adams, dove Larry Trask, figlio di Bolivar, vedeva esattamente le stesse cose. La propria morte scambiata per la fine di tutto, che per un uomo sono essenzialmente la stessa cosa, come ricorda anche Sclavi. Però così io ho già capito come andrà a finire, anche perché il "cattivo" è la Morte! Capirete la sorpresa, visto che Sclavi l'ha utilizzata come nemica/amica di Dylan non so quante volte. E' autocitazionismo, no?
Va bene, però tutti sanno che il Dylan Dog di Sclavi, e non solo di lui, è sempre stato colmo di citazioni a film, serie televisive, racconti e così via. Quindi non dovrebbe esserci nessuna critica a questo, lo sappiamo e l'abbiamo amato anche per questo.
Ma se in questa storia leviamo tutta la parte non originale cosa resta?
Certo, rimane come viene raccontata.
E Sclavi la racconta bene. Ma se di una storia non si trova nemmeno uno spunto originale e se il lettore ha capito dove vuole andare a parare l'autore a metà storia, rimane soltanto una storia di Dylan Dog, con un poco di critica sociale.
Io l'ho finita con molta delusione. Probabilmente mi aspettavo troppo
Peccato
Ciao Ciao