LE STORIE 65 - Il terzo giorno, di Nucci/Friedl e S. Subic
Fedemone |
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Detective dell'Impossibile
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Giusto per fare il pignolo, ecco cosa viene scritto in "L’orrore soprannaturale nella letteratura (1927)":
“L’emozione più vecchia e più forte del genere umano è la paura, e la paura più vecchia e più forte è la paura dell’ignoto.”
“Il vero racconto misterioso ha qualcosa di più del delitto segreto, delle ossa insanguinate o della sagoma vestita di un lenzuolo che fa risuonare le catene secondo le regole. Deve essere presente una certa atmosfera di terrore inesplicabile e mozzafiato verso forze esterne e ignote; e deve esservi un tocco, espresso con serietà e solennità come si conviene all’argomento, di quel terribile concetto del cervello umano — una sospensione malefica e particolare, o una sconfitta, di quelle leggi fisse della Natura che sono la nostra unica salvaguardia contro gli assalti del caos e dei demoni dello spazio inesplorato. […] L’atmosfera è la cosa più importante perché il criterio definitivo di autenticità non è l’amalgama di una trama, ma la creazione di una data sensazione. […] L’unica prova del vero mistero è semplicemente questa — se viene stimolato o no nel lettore un profondo senso di terrore e di contatto con sfere e potenze ignote, un indefinibile atteggiamento di timoroso ascolto, come a captare il battere di nere ali o lo stridere di forme ed entità esterne sull’estremo del bordo conosciuto dell’universo. E naturalmente, più il racconto trasmette questa atmosfera in modo completo e uniforme, migliore esso è come opera d’arte in quel campo.”
E ancora: "Un autore del Fantastico dovrebbe comprendere che l’enfasi va principalmente conferita alle suggestioni misteriose, ai cenni e ai tratti impercettibili di particolari selettivi e associativi che esprimano sfumature di stati d’animo e suscitino una vaga illusione della strana realtà dell’irreale, anziché ai monotoni cataloghi di avvenimenti incredibili che, oltre a essere una nube di dolore e un simbolismo di umori, è assolutamente priva di sostanza e significato."
Ecco, qui di suggesitoni ci sono poche rispetto al mero macello. La cosa mi ha divertito, ma ben poco solleticato. E di sicuro ci troviamo ben lontani da questa concezione di orrore, che a detta dell'autore stesso, è "lovercraftiano".
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lenuvoleparlanti |
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Occhio di Agamotto
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Letto solo oggi questo numero delle Storie, che sono (erano? ) la mia collana Bonelli preferita da quando è iniziata, purtroppo ultimamente il livello è in picchiata con avvitamento, di quelle che ti fanno dubitare di una possibile ripresa Di questo numero salvo i disegni del bravo Subic.... anche se il suo tratto non riesce ad entusiasmarmi mai più di tanto... in quanto alla storia ha pienamente ragione Kebra quando dice: Appunto. Certo, il mio giudizio tranciante è riservato ai testi, Subic non mi è dispiaciuto, ma neanche Magnus avrebbe salvato una roba del genere. Comunque puoi fare milioni di segni col pennino ma se ti basi su immagini già viste e riviste... Il paragone con il Viejo è quantomeno irriverente. blink.gif Attendiamo Angela o la versione italiana di Angela, devo dire che quella di Oliver Vatine e Daniel Pecqueur a me era piaciuta... contrariamente ad altri qui sul forum
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fede |
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Uomo Mascherato
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QUOTE (absoluto @ Lunedì, 26-Feb-2018, 03:17) | Disegni superlativi, non so però se il disegnatore sia papabile per una serie Bonelli classica. Io ce lo vedrei, intendiamoci, non so quale curatore possa avere il coraggio di portarlo a bordo però. |
Subic è stato messo all'opera su Dragonero Senz'anima. Fonte Stefano Vietti su facebook.
f.
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Znort |
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Detective dell'Impossibile
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Preso alcuni giorni fa e letto solo ieri. Che dire: un albo riuscito solo in parte. LA cosa che apprezzo di più è che si allontana in buona parte dal fumetto bonelliano.
Lovecraftiano ? Per me sì. Anche se le storie di Lovecraft non implicano praticamente mai azione, da parte dei protagonisti, le atmosfere che in questo fumetto vengono evocate, sono proprio quelle di alcune storie del solitario di Providence. Il senso di orrore che proviene da un altrove sconosciuto e sotterraneo c'è tutto, le creature tentacolose sono comunque necessarie, perchè se è vero che l'aspetto degli Antichi di Lovecraft è indescrivibile, un fumetto dovrà pur rappresentare qualcosa per raccontarlo...
Gli spunti della storia, che mescola gangster story con Lovecraft e Polanski sono quindi azzeccati. Diverso è il discorso della sceneggiatura che a tratti ha dei dialoghi non efficaci e trovate un poò strambe, come personaggi di fatto morti e senza più il cuore, che ancora "vivono" e combattono... (ma essendo una storia fantastica, ci passo sopra volentieri) La trovata del diario mi è piaciuta e la trovo in linea con Lovecraft anche se già vista. Così come il pozzo ed altre cose. Tutte cose infatti se ci si pensa comunque già viste, in questo fumetto soprattutto in Sclavi e poi prese qua e là dalle ispirazioni di cui sopra. Nulla di eccezionale soprattutto perchè l'amalgama è un po' farraginoso. Il mix non dà vita quindi a qualcosa di realmente originale.
I disegni sono splendidi esteticamente davvero se ne vedono pochi di questo livello in Bonelli e si rifanno ovviamente a Breccia padre e a Battaglia.
Ma se posso fare una piccola critica anche a questi, va benissimo rendere le atmosfere di Lovecraft in quel modo, ma non bisognerebbe mai sacrificare tutto questo alla leggibilità e allo storytelling. A volte infatti si fa fatica a capire quello che succede nella vignetta e a chi.
Subic ottimo disegnatore, sicuramente farà molta strada ma un buon curatore gli avrebbe indicato di essere un filo più comprensibile. Poi chiaramente, non si sa se questo sia colpa della sceneggiatura, oppure del solo disegnatore.
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bigoi75 |
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Asterix
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QUOTE (Znort @ Lunedì, 19-Mar-2018, 12:04) | [...] Ma se posso fare una piccola critica anche a questi, va benissimo rendere le atmosfere di Lovecraft in quel modo, ma non bisognerebbe mai sacrificare tutto questo alla leggibilità e allo storytelling. A volte infatti si fa fatica a capire quello che succede nella vignetta e a chi. [...] |
concordo con Znort anche se il difetto sulla leggibilità l'ho notato più sull'albo che Subic fece per Adam Wild (ma che ho letto dopo "il terzo giorno") che su quest'albo.
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