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> Novità in casa Bonelli, Vol. 3
 
Moreno Roncucci
Inviato il: Lunedì, 03-Ago-2020, 02:05
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Detective dell'Impossibile
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QUOTE (alessandro70 @ Domenica, 02-Ago-2020, 09:48)

I libri funzionano diversamente.
I tempi di presenza a negozio sono molto più lunghi ( minimo 6 mesi e in teoria infiniti....quale libraio specializzato in fumetti sarebbe tanto pazzo da farsi mancare il numero 1 di Asterix ? ).


Guarda, io è un bel po' che non giro più fisicamente in librerie e fumetterie (si trova praticamente tutto online...) ma per quello che ricordo, se facevi un indagine, probabilmente non ne trovavi una di libreria o fumetteria che teneva il numero 1 di Asterix, a meno che non fosse appena uscita una nuova edizione...
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In Italia escono una quantità assurda di libri, quasi tutti non vendono niente, gli altri vendono poco, è impensabile per qualunque libreria tenerli in esposizione. Ci sono le grandi librerie a livello nazionale (quante sono?) che tengono in esposizione anche molti best-sellers storici (ci trovi tutto Stephen king magari, oltre ai classici maggiori, tipo il 10% al massimo delle opere di Duman, difficile che ci trovi tutto il ciclo dei tre moschettieri senza fare richiesta al distributore, ma le opere principali sì), e ci sono il resto delle librerie più piccole, la maggior parte, che TENGONO SOLO LE NOVITÀ o quasi, e per il resto te li ordinano (e sul tempo per il riordino ci sarebbe da lavorare, che quello è il grande svantaggio delle librerie su Amazon a altri negozi online, a che serve la libreria se il libro comunque non è sfogliabile e per arrivarti ci mette più tempo che per posta?).

Per questo la cosa che "i libri si vendono sempre" è più teorica che reale. Passato un tot di tempo (pochi giorni se non è un titolo di successo), diventa un arretrato da richiedere come un arretrato, in esposizione non ci rimane. (discorso diverso le fumetterie che se lo devono tenere, finisce che lo scontano perchè ormai la copia è rovinata e la volta dopo comprano una copia in meno, anzi, tre in meno per stare sul sicuro...)

Non mi ricordo in che thread leggevo delle difficoltà di trovare i libri Bonelli in libreria: dove appunto, se cerchi qulcosa che non sia Tex o Dylan Dog... non lo trovi. Con le decine di migliaia di titoli a contendersi pochi metri di scaffali, quanto tempo lo tengono Cani Sciolti prima di metterlo in resa? Probabilmente non lo ordinano neanche...

Da qui probabilmente l'idea dei "Bonelli point", in cui la Bonelli si garantisce uno spazio espositivo riservato (ma qualcosa darà pure in cambio alla libreria, no? E va ad incidere sul margine di guadagno). Ma anche i Bonelli point non hanno spazio infinito sugli scaffali. Se la Bonelli continua a produrre materiale da libreria, fra poco tutti gli scaffali più in vista saranno occupati in pianta stabile da Tex e dalle nuove uscite. E i volumi meno venduti? Probabilmente saranno comunque da ordinare, non saranno esposti manco al Bonelli point...

Come funziona per gli editori da libreria? Come ho detto nel mio post, per non rimetterci pagano pochissimo gli autori (compensando con percentuali sulle vendite che se non sei Zerocalcare non ti consentono certo di campare). E come hai scritto anche tu, visto che su ogni libro si guadagna poco, ne pubblicano tanti.

Anche per questo gli scaffali sono strapieni di tonnellate di libri che raramente vendono decentemente: l'editore gioca sui numeri, cercando di rischiare il meno possibile (pagando pochissimo e stampando in economia pochissime copie, tanto oggi ristampare anche basse tirature non costa più come una volta), e contando quindi, per i suoi guadagni, su pochissimi autori affermati, di solito vecchi dinosauri che si sono creati il loro pubblico quando ancora le riviste li valorizzavano e pubblicizzavano, e su una vastissima platea di autori che in pratica scrivono quasi gratis, o "per la gloria", fino ad arrivare a quelli che pagano di tasca loro per essere pubblicati.

L'editore così ancora ci campa, e quindi si capisce che la Bonelli voglia entrarci (visto che oltretutto Cani Sciolti vende molto più della media dei libri in Italia), quello che non ci campa è l'autore.

Direi di prepararci ad avere un sacco di "graphic novel" realizzare frettolosamente da dilettanti che si distinguono solo per costare poco.... ma ormai è tardi, non c'è tempo di prepararsi, sono già arrivati (non sto parlando - ancora - di editori comunque affermati come Bonelli, Coconino, Bao, etc, ma visto l'andazzo prevedo che la spirale "mi pagano poco" --> "ci lavoro poco" colpirà prima o poi anche loro)
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