Micheluzzi integrale per NPE
Il_Buon_Mario |
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Panda Ruler
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QUOTE (dream-picker @ Giovedì, 13-Apr-2017, 11:14) | che questa collana diventi un integrale te lo auguro; io ho i miei dubbi; fare dei volumi alla francese da 50 pagine l'uno, come proponeva la Edizioni Di, significa prevedere una collana da 25/30 volumi...6/7 anni di pubblicazione...siamo sicuri che ci arriviamo?
QUOTE | il senso qual'è: ci sono una serie di quaranta/cinquantenni che hanno già decine di volumi di Toppi in edizioni precedenti, o gli dai dei bei tomi cicciotti, dove per forza ci finiscono i pochi racconti non ancora antlogizzati o quegli acquirenti te li bruci... e sarò di parte, ma credo che siano una fetta di mercato con un potere d'acquisto maggiore rispetto al giovane studente o lavoratore precario. |
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è ora di suicidarsi forumisticamente contestando il pickero Credo che la politica sia di catalogo e di fascia (relativamente) bassa di prezzo (per edizioni da libreria): acquisire i diritti di tutti i Grandi Autori del passato proponendosi come IL riferimento sul mercato per i - chiamiamoli - Classici Italiani. Se è così, presuppone lungo tempo e di venderne qualcuno in più dei 500/1000 cui si è abituati, ed è basato su una valutazione di queste opere/mercato come in crescita. Non era Ciccarelli che diceva di aver compreso nel tempo come contasse più un catalogo omogeneo rispetto a qualche titolo di successo? Forse mi sbaglio ma comunque quello intendo. Riguardo alla fascia che dici...dicoti no, li comprano lo stesso ehr... voglio dire...magari ne perdi qualcuno...all'inizio...per un po'... e il prezzo attorno 30 scoraggia troppissimi, va bene per un titolo fortissimo come Sharazde, non lo proporrei con motivazione filologica e/o elitarista dietro nel contesto di cui sopra Le 500 copie di Paganelli di ogni Battaglia erano percepite come costose e son rimaste a catalogo per anni prima di esaurire...Battaglia
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pippone |
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QUOTE (Il_Buon_Mario @ Giovedì, 13-Apr-2017, 16:07) | Le 500 copie di Paganelli di ogni Battaglia erano percepite come costose e son rimaste a catalogo per anni prima di esaurire...Battaglia |
Appunto. Ma non sarà che il cliente medio per il cartonato di Toppi, Battaglia e compagnia siamo io, te, Picker e compagnia? Ovvero: quello che già questi autori li conosce bene e cerca qualcosa di più succulento dell'ordinairo cartonato che ristampa un 75 per cento di storie che già conosco. E che magari 30 euro li sborsa a patto che ci sia della ciccia. Non col miraggio di una serie che chissà quando finirà (se finirà) e chissà quanto dovrò aspettare per vedere qualcosa che non ho già letto. Quello che trova costoso il Battaglia di Paganelli troverà altrettanto costoso questo. La differenza non è molta. Facendo un confronto numero di pagine/prezzo tra Edizioni Di e NPE credo che siamo lì. La qualità mi pare la stessa: stampa, carta, rilegatura, etc. Col rischio che lo stesso pubblico di cui sopra (io, te, Picker, etc.) si vada a cercare pure il vecchiume come ho fatto io. Maupassant di Battaglia, per dire, l'ho preso Milano Libri perché la resa grafica e la carta sono molto superiori e all'usato trovi copie perfette a un prezzo inferiore del Maupassant di Paganelli sull'orribile carta patinata. Pur avendo già il Poe Edizioni Di e i volumi Fabbri con varie storie di Poe mi son preso Totentanz (con la copertina malmessa ma pagato 10 EURI) perché (ancora...) la qualità di stampa dei vecchi Milano Libri è superiore. Cioè: o ti rivolgi agli esigenti con prodotti ben fatti sotto ogni punto di vista, magari un po' costosetti e con tirature basse... o ti rivolgi a un pubblico più generico, con prodotti che a conti fatti sono altrettanto costosetti (o no?) col rischio di fare arenare la serie poco dopo proprio perché il prezzo più di tanto non può scendere: resta sempre in quel range lì e inevitabilmente non può erssere percepito come "economico". Che tirature possono fare questi volumi? Non parliamo di Asterix o Corto Maltese o Frank Miller. E' roba destinata a un pubblico che non stimo numerosissimo. Magari sbaglio Anche ne stampassero 5000 copie a volume voglio vedere per quanto gli restano sul groppone. Altro discorso sarebbe se fossero autori come Micheluzzi o Buzzelli, cha latitano dai vari cataloghi degli editori da anni/decenni. Salvo alcune cose di Buzzelli che credo vengano percepite come lussuose e care da più o meno tutti. Tant'è che le ho lasciate lì. A questi due hanno riservato o il trattamento extresuperiperlusso dei volumi Alessandro o il triste "destino filatelico" (nel senso del formato) dei tascabili Lizard.
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QUOTE (pippone @ Giovedì, 13-Apr-2017, 17:21) | QUOTE (Il_Buon_Mario @ Giovedì, 13-Apr-2017, 16:07) | Le 500 copie di Paganelli di ogni Battaglia erano percepite come costose e son rimaste a catalogo per anni prima di esaurire...Battaglia |
Appunto. Ma non sarà che il cliente medio per il cartonato di Toppi, Battaglia e compagnia siamo io, te, Picker e compagnia?
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si
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Il_Buon_Mario |
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QUOTE (pippone @ Giovedì, 13-Apr-2017, 17:21) | QUOTE (Il_Buon_Mario @ Giovedì, 13-Apr-2017, 16:07) | Le 500 copie di Paganelli di ogni Battaglia erano percepite come costose e son rimaste a catalogo per anni prima di esaurire...Battaglia |
Appunto. Ma non sarà che il cliente medio per il cartonato di Toppi, Battaglia e compagnia siamo io, te, Picker e compagnia? Ovvero: quello che già questi autori li conosce bene e cerca qualcosa di più succulento dell'ordinairo cartonato che ristampa un 75 per cento di storie che già conosco. E che magari 30 euro li sborsa a patto che ci sia della ciccia. Non col miraggio di una serie che chissà quando finirà (se finirà) e chissà quanto dovrò aspettare per vedere qualcosa che non ho già letto. Quello che trova costoso il Battaglia di Paganelli troverà altrettanto costoso questo. La differenza non è molta. Facendo un confronto numero di pagine/prezzo tra Edizioni Di e NPE credo che siamo lì. La qualità mi pare la stessa: stampa, carta, rilegatura, etc. Col rischio che lo stesso pubblico di cui sopra (io, te, Picker, etc.) si vada a cercare pure il vecchiume come ho fatto io. Maupassant di Battaglia, per dire, l'ho preso Milano Libri perché la resa grafica e la carta sono molto superiori e all'usato trovi copie perfette a un prezzo inferiore del Maupassant di Paganelli sull'orribile carta patinata. Pur avendo già il Poe Edizioni Di e i volumi Fabbri con varie storie di Poe mi son preso Totentanz (con la copertina malmessa ma PAGATO 10 EURI) perché (ancora...) la qualità di stampa dei vecchi Milano Libri è superiore. Cioè: o ti rivolgi agli esigenti con prodotti ben fatti sotto ogni punto di vista, magari un po' costosetti e con tirature basse... o ti rivolgi a un pubblico più generico, con prodotti che a conti fatti sono altrettanto costosetti (o no?) col rischio di fare arenare la serie poco dopo proprio perché il prezzo più di tanto non può scendere: resta sempre in quel range lì. Che tirature possono fare questi volumi? Non parliamo di Asterix o Corto Maltese o Frank Miller. E' roba destinata a un pubblico che non stimo numerosissimo. Magari sbaglio Anche ne stampassero 5000 copie a volume voglio vedere per quanto gli restano sul groppone |
Difatti è la fotografia degli ultimi anni questa E della dicotomia che citi si è parlato spesso anche qui dentro; non prospetta un bel futuro, non cerca di cambiare le cose e non sfrutta dei margini di crescita che pure paiono esserci però. Se vuoi allargarlo questo mercato...o lo fai stile Cosmo, o cerchi una mediazione che abbia anche un senso futuro. I prodotti "di lusso" (teorico) non tornano indietro di solito; al limite si restringono e vengono prodotti per sempre meno persone. E preventivi eventualmente anche un passivo, o un attivo insufficiente, per non interromperle; e tirature più abbondanti ad abbassare il costo di produzione. Non saprei come dici giustamente, per quanto fai non è il Corto, certo Il prezzo non troppo alto dovrebbe servire, io credo, alla fascia 20/40 di domani, i vecchiacci (come il picker ) li prendi del resto quasi solo per collezionismo/estetica/nostalgia E' vero comunque, la differenza non è molta ed è possibile che un pubblico medio li percepisca come costosi comunque. E' vero anche che le edizioni di Micheluzzi di Comma22 e I Labirinti e Annalisa (compratelo, che è bellissimo e costa niente ormai ) di Buzzelli non paiono essere stati dei successoni e non costavano davvero granchè (un po' più Micheluzzi, ma nemmeno tanto) Dovrebbero aiutarli il marketing aggressivo ( hate that ), Cosmo stessa ed allegati di questi anni, uno dei pochissimi trend positivi nel mercato librario (e cioè il fumetto in varia), l'essere percepiti appunto come dicevo (sostanzialmente un punto di riferimento), probabilmente gli accordi di catena che hanno (Golden Store). e la ripresina che stanno orchestrando Neutron e i suoi amici finchè non instaurerò la Dittatura Pandina in questo paese almeno
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Tom Slick |
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QUOTE (pippone @ Giovedì, 13-Apr-2017, 17:21) | Che tirature possono fare questi volumi? Non parliamo di Asterix o Corto Maltese o Frank Miller. E' roba destinata a un pubblico che non stimo numerosissimo. Magari sbaglio Anche ne stampassero 5000 copie a volume voglio vedere per quanto gli restano sul groppone. |
A tal proposito aggiungerei, contemporaneamente rimanendo anche in topic, che a suo tempo la Black Velvet, nell'ormai lontano 2008, aveva pubblicato un bel volume di De Luca dal titolo Gian Burrasca ed altre storie (fra le altre storie c'era lo stupendo La Freccia Nera, mica bruscolini). Brossurato, rilegatura a filo, 188 pagine, bianco/nero, 30x22 cm, euri 19. Sulla copertina ci stava scritto "La biblioteca di Gianni De Luca", e da quel che ricordo (ma potrei sbagliarmi) la Black Velvet l'aveva annunciata come prima uscita dedicata all'immenso Maestro; infatti sulla costa c'è l' "1" in bella mostra. Prima e unica, più visto niente. Il motivo ovviamente (e qui mi riallaccio al post quotato), non può essere stato altro che le scarse vendite del suddetto primo volume. Se un giorno qualcuno mai farà un integrale di De Luca sarà praticamente impossibile che non avrà i miei soldi. Ma come dice pippone giustamente, lo comprerò io, magari pippone stesso, magari picker... e poi? Ma davvero nessuno vuole i miei skej per un integrale di De Luca? Dai, su. No integrale? Allora un volumetto con I giorni dell'impero, dai. No? Uno con tutte le sue copertine? M'acconteterei, eh.
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pippone |
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QUOTE (Il_Buon_Mario @ Giovedì, 13-Apr-2017, 16:58) | QUOTE (pippone @ Giovedì, 13-Apr-2017, 17:21) | QUOTE (Il_Buon_Mario @ Giovedì, 13-Apr-2017, 16:07) | Le 500 copie di Paganelli di ogni Battaglia erano percepite come costose e son rimaste a catalogo per anni prima di esaurire...Battaglia |
Appunto. Ma non sarà che il cliente medio per il cartonato di Toppi, Battaglia e compagnia siamo io, te, Picker e compagnia? Ovvero: quello che già questi autori li conosce bene e cerca qualcosa di più succulento dell'ordinairo cartonato che ristampa un 75 per cento di storie che già conosco. E che magari 30 euro li sborsa a patto che ci sia della ciccia. Non col miraggio di una serie che chissà quando finirà (se finirà) e chissà quanto dovrò aspettare per vedere qualcosa che non ho già letto. Quello che trova costoso il Battaglia di Paganelli troverà altrettanto costoso questo. La differenza non è molta. Facendo un confronto numero di pagine/prezzo tra Edizioni Di e NPE credo che siamo lì. La qualità mi pare la stessa: stampa, carta, rilegatura, etc. Col rischio che lo stesso pubblico di cui sopra (io, te, Picker, etc.) si vada a cercare pure il vecchiume come ho fatto io. Maupassant di Battaglia, per dire, l'ho preso Milano Libri perché la resa grafica e la carta sono molto superiori e all'usato trovi copie perfette a un prezzo inferiore del Maupassant di Paganelli sull'orribile carta patinata. Pur avendo già il Poe Edizioni Di e i volumi Fabbri con varie storie di Poe mi son preso Totentanz (con la copertina malmessa ma PAGATO 10 EURI) perché (ancora...) la qualità di stampa dei vecchi Milano Libri è superiore. Cioè: o ti rivolgi agli esigenti con prodotti ben fatti sotto ogni punto di vista, magari un po' costosetti e con tirature basse... o ti rivolgi a un pubblico più generico, con prodotti che a conti fatti sono altrettanto costosetti (o no?) col rischio di fare arenare la serie poco dopo proprio perché il prezzo più di tanto non può scendere: resta sempre in quel range lì. Che tirature possono fare questi volumi? Non parliamo di Asterix o Corto Maltese o Frank Miller. E' roba destinata a un pubblico che non stimo numerosissimo. Magari sbaglio Anche ne stampassero 5000 copie a volume voglio vedere per quanto gli restano sul groppone |
Difatti è la fotografia degli ultimi anni questa E della dicotomia che citi si è parlato spesso anche qui dentro; non prospetta un bel futuro, non cerca di cambiare le cose e non sfrutta dei margini di crescita che pure paiono esserci però. Se vuoi allargarlo questo mercato...o lo fai stile Cosmo, o cerchi una mediazione che abbia anche un senso futuro. I prodotti "di lusso" (teorico) non tornano indietro di solito; al limite si restringono e vengono prodotti per sempre meno persone. E preventivi eventualmente anche un passivo, o un attivo insufficiente, per non interromperle; e tirature più abbondanti ad abbassare il costo di produzione. Non saprei come dici giustamente, per quanto fai non è il Corto, certo Il prezzo non troppo alto dovrebbe servire, io credo, alla fascia 20/40 di domani, i vecchiacci (come il picker ) li prendi del resto quasi solo per collezionismo/estetica/nostalgia E' vero comunque, la differenza non è molta ed è possibile che un pubblico medio li percepisca come costosi comunque. E' vero anche che le edizioni di Micheluzzi di Comma22 e I Labirinti e Annalisa (compratelo, che è bellissimo e costa niente ormai ) di Buzzelli non paiono essere stati dei successoni e non costavano davvero granchè (un po' più Micheluzzi, ma nemmeno tanto) Dovrebbero aiutarli il marketing aggressivo ( hate that ), Cosmo stessa ed allegati di questi anni, uno dei pochissimi trend positivi nel mercato librario (e cioè il fumetto in varia), l'essere percepiti appunto come dicevo (sostanzialmente un punto di riferimento), probabilmente gli accordi di catena che hanno (Golden Store). e la ripresina che stanno orchestrando Neutron e i suoi amici finchè non instaurerò la Dittatura Pandina in questo paese almeno |
è vero quanto dici sui beni di lusso ma io non stavo auspicando una versione lusso. Semplicemente una normale, prendendo atto ch eci sono dei costi da sostenere e che non potendo avere tirature da capogiro come avrebbero Pratt, Manara o Crepax i costi non si possano ammortizzare più di tanto. Il lusso che ci auguriamo io e Picker e altri è il criterio. Se non si vuol mettere il criterio si scelga per lo meno l'astuzia di non fare compilazioni di cose già pubblicate recentissimamente in un mercato che è come dici tu stagnante. E quindi "recenti, disponibili e spesso pure scontate". Io per dire non mi imbarcherò mai in un'antologica di Toppi né di Battaglia né di Crumb pur amando tutti questi autori alla follia perché per troppi anni sono uscite compilation che riproponevano le stesse cose con piccole modifiche di scaletta. Al limite lo faccio per una Tutto Pratt o Tutto Paz (che ho seguito entrambe) perché arrivano ad essere quasi integrali e molto ben fatte ed essendo roba da edicola il prezzo è parecchio competitivo, quindi se anche hai già molto di quanto propongono magari la segui lo stesso (vedi me e il vecchio Picker per esempio ). Altra cosa sono le versioni popolari, tascabili e su carta pulp che poi sentiamo maledire qui sul forum perché è piccola o la carta fa schifo, etc. Possono funzionare per introdurre l'autore a chi non lo conosca, non certo per veicolare degnamente l'opera di un Toppi o un Battaglia. tutto sommato l'antologia di volumi di Toppi delle Paoline non era malvagia. Certo... scriteriata nella compilazione, stampata male su carta da mandare al macero ma per 10 euri a volume direi che non ci si possa lamentare. Erano volumi tutti piuttosto cicciotti in termini di foliazione. Non mi pento dell'acquisto. Però restiamo nell'ambito dell'allegato da edicola che per meccanismi a me ancora oscuri costa spesso una pipa di tabacco Vedi la collana western della Gazza o robe del genere: 2 euro per una cosa che in libreria paghi almeno 15. e se fosse un'antologica di Scòzzari? avrei già quasi tutto, credo Mattioli?
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Fedemone |
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AAAAAAAAAAHHHHHHHHH Basta! Basta! Non posso più spendere nulla per mesi interi!! Ma perché sto a cnora a bazzicare questi topic!?! Voglio Cadelo... Basta, mi ci vuole un esorcista
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QUOTE (pippone @ Giovedì, 13-Apr-2017, 19:11) | QUOTE (Il_Buon_Mario @ Giovedì, 13-Apr-2017, 16:58) | QUOTE (pippone @ Giovedì, 13-Apr-2017, 17:21) | QUOTE (Il_Buon_Mario @ Giovedì, 13-Apr-2017, 16:07) | Le 500 copie di Paganelli di ogni Battaglia erano percepite come costose e son rimaste a catalogo per anni prima di esaurire...Battaglia |
Appunto. Ma non sarà che il cliente medio per il cartonato di Toppi, Battaglia e compagnia siamo io, te, Picker e compagnia? Ovvero: quello che già questi autori li conosce bene e cerca qualcosa di più succulento dell'ordinairo cartonato che ristampa un 75 per cento di storie che già conosco. E che magari 30 euro li sborsa a patto che ci sia della ciccia. Non col miraggio di una serie che chissà quando finirà (se finirà) e chissà quanto dovrò aspettare per vedere qualcosa che non ho già letto. Quello che trova costoso il Battaglia di Paganelli troverà altrettanto costoso questo. La differenza non è molta. Facendo un confronto numero di pagine/prezzo tra Edizioni Di e NPE credo che siamo lì. La qualità mi pare la stessa: stampa, carta, rilegatura, etc. Col rischio che lo stesso pubblico di cui sopra (io, te, Picker, etc.) si vada a cercare pure il vecchiume come ho fatto io. Maupassant di Battaglia, per dire, l'ho preso Milano Libri perché la resa grafica e la carta sono molto superiori e all'usato trovi copie perfette a un prezzo inferiore del Maupassant di Paganelli sull'orribile carta patinata. Pur avendo già il Poe Edizioni Di e i volumi Fabbri con varie storie di Poe mi son preso Totentanz (con la copertina malmessa ma PAGATO 10 EURI) perché (ancora...) la qualità di stampa dei vecchi Milano Libri è superiore. Cioè: o ti rivolgi agli esigenti con prodotti ben fatti sotto ogni punto di vista, magari un po' costosetti e con tirature basse... o ti rivolgi a un pubblico più generico, con prodotti che a conti fatti sono altrettanto costosetti (o no?) col rischio di fare arenare la serie poco dopo proprio perché il prezzo più di tanto non può scendere: resta sempre in quel range lì. Che tirature possono fare questi volumi? Non parliamo di Asterix o Corto Maltese o Frank Miller. E' roba destinata a un pubblico che non stimo numerosissimo. Magari sbaglio Anche ne stampassero 5000 copie a volume voglio vedere per quanto gli restano sul groppone |
Difatti è la fotografia degli ultimi anni questa E della dicotomia che citi si è parlato spesso anche qui dentro; non prospetta un bel futuro, non cerca di cambiare le cose e non sfrutta dei margini di crescita che pure paiono esserci però. Se vuoi allargarlo questo mercato...o lo fai stile Cosmo, o cerchi una mediazione che abbia anche un senso futuro. I prodotti "di lusso" (teorico) non tornano indietro di solito; al limite si restringono e vengono prodotti per sempre meno persone. E preventivi eventualmente anche un passivo, o un attivo insufficiente, per non interromperle; e tirature più abbondanti ad abbassare il costo di produzione. Non saprei come dici giustamente, per quanto fai non è il Corto, certo Il prezzo non troppo alto dovrebbe servire, io credo, alla fascia 20/40 di domani, i vecchiacci (come il picker ) li prendi del resto quasi solo per collezionismo/estetica/nostalgia E' vero comunque, la differenza non è molta ed è possibile che un pubblico medio li percepisca come costosi comunque. E' vero anche che le edizioni di Micheluzzi di Comma22 e I Labirinti e Annalisa (compratelo, che è bellissimo e costa niente ormai ) di Buzzelli non paiono essere stati dei successoni e non costavano davvero granchè (un po' più Micheluzzi, ma nemmeno tanto) Dovrebbero aiutarli il marketing aggressivo ( hate that ), Cosmo stessa ed allegati di questi anni, uno dei pochissimi trend positivi nel mercato librario (e cioè il fumetto in varia), l'essere percepiti appunto come dicevo (sostanzialmente un punto di riferimento), probabilmente gli accordi di catena che hanno (Golden Store). e la ripresina che stanno orchestrando Neutron e i suoi amici finchè non instaurerò la Dittatura Pandina in questo paese almeno |
è vero quanto dici sui beni di lusso ma io non stavo auspicando una versione lusso. Semplicemente una normale, prendendo atto ch eci sono dei costi da sostenere e che non potendo avere tirature da capogiro come avrebbero Pratt, Manara o Crepax i costi non si possano ammortizzare più di tanto. Il lusso che ci auguriamo io e Picker e altri è il criterio. Se non si vuol mettere il criterio si scelga per lo meno l'astuzia di non fare compilazioni di cose già pubblicate recentissimamente in un mercato che è come dici tu stagnante. E quindi "recenti, disponibili e spesso pure scontate". Io per dire non mi imbarcherò mai in un'antologica di Toppi né di Battaglia né di Crumb pur amando tutti questi autori alla follia perché per troppi anni sono uscite compilation che riproponevano le stesse cose con piccole modifiche di scaletta. Al limite lo faccio per una Tutto Pratt o Tutto Paz (che ho seguito entrambe) perché arrivano ad essere quasi integrali e molto ben fatte ed essendo roba da edicola il prezzo è parecchio competitivo, quindi se anche hai già molto di quanto propongono magari la segui lo stesso (vedi me e il vecchio Picker per esempio ). |
esattamente. criterio ed organicità; non avevo bisogno di comprare lo Sharaz_De NPE per leggerlo: e son contento dell'acquisto; finalmente ho un'edizione degna: volume unico con font originale toppiano in tutte le storie (Sharaz 2 delle Edizioni Di usa il font dell'edizione francese Mosquito); sia le storie pubblicate sul Giornalino che quelle pubblicate su Alter sono sparse in una mezza dozzina di editori e formati diversi e per entrambe le riviste ve ne sono di episodi mai antologizzati. una collana impostata filologicamente l'avrei seguita volentieri nonostante tanta roba sarebbe stato materiale già letto e posseduto. poi, non essendo volumi numerati, si potevano benissimo alternare volumi della fase matura a volumi del periodo Giornalino/Messaggero, inserire quelli del Collezionista e della Cepim...non doveva essere per forza cronologica...ma che ogni tomo avesse la sua unità era auspicabile. cmq resta un prodotto assolutamente valido per chi ha poco o nulla di Toppi...peccato essersi giocati il supporto di parte degli aficionados di vecchia data del Maestro
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