I film dei supereroi
fiocotram |
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Uberlogorrea
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QUOTE (9913 @ Sabato, 14-Lug-2018, 04:44) | Che poi non ha senso focalizzare la polemica sui film Marvel. Sequel, prequel, crossover, continuity, intrecci e riferimenti da un film all'altro? Son cose che la Marvel ha sempre fatto, ora lo ha solo spostato in un altro media, ma continua sulla sua strada. Che senso ha contestare alla Marvel di fare le cose "alla Marvel"? |
Infatti io i crossover e le minchiate glieli ho sempre contestati pure sui fumetti. La Marvel si caratterizza per i crossover? Molto opinabile. Per il lettore, al massimo viene seguita se si caratterizza per le belle storie. Sono i personaggi, le saghe memorabili, i testi e i disegni a tirare dentro i lettori, non certo " il crossover". Stesso discorso per il cinema.
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bgh |
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QUOTE (fiocotram @ Sabato, 14-Lug-2018, 14:43) | QUOTE (largand @ Sabato, 14-Lug-2018, 04:15) |
Ma va bene lo stesso. Lasciamo che "signori" come questo Agostini autore dell'editoriale si divertano coi film dei registi Coreani. Ne hanno tutto il diritto.
L'importante è che non rompano i coglioni a chi non interessa questo loro "genere" cinematografico. |
I film coreani sono " un genere"? " Genere coreano" Suona pure male... |
Che poi, fosse cinema d'essai o d'avanguardia... Le produzioni coreane sono "normalissime", non vedo perché parlarne con disprezzo.
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largand |
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Ufo Robot
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QUOTE (bgh @ Sabato, 14-Lug-2018, 15:30) | QUOTE (fiocotram @ Sabato, 14-Lug-2018, 14:43) | QUOTE (largand @ Sabato, 14-Lug-2018, 04:15) |
Ma va bene lo stesso. Lasciamo che "signori" come questo Agostini autore dell'editoriale si divertano coi film dei registi Coreani. Ne hanno tutto il diritto.
L'importante è che non rompano i coglioni a chi non interessa questo loro "genere" cinematografico. |
I film coreani sono " un genere"? " Genere coreano" Suona pure male... |
Che poi, fosse cinema d'essai o d'avanguardia... Le produzioni coreane sono "normalissime", non vedo perché parlarne con disprezzo.
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Nessun disprezzo per il cinema Coreano. Ho semplicemente messo la cinematografia Coreana allo stesso livello del "Genere" di cui si parlava, i cinecomics. Se ad Agostini (l'editorialista) sono venuti a noia i cinecomics, non è detto che sono venuti a noia a tutti gli spettatori (vi ricordo ciò che ha scritto: "il consiglio è quello di rifugiarsi, ogni tanto, in cinematografie “sane” come quella coreana".
Ci consiglia di rifugiarci ogni tanto in cinematografie "sane". Sane, perché invece i Cinecomics sono cinematografie "malate".
Tipico editoriale impregnato di snobismo.
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MrNobody |
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Uomo Mascherato
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QUOTE (largand @ Sabato, 14-Lug-2018, 14:43) | QUOTE (bgh @ Sabato, 14-Lug-2018, 15:30) | QUOTE (fiocotram @ Sabato, 14-Lug-2018, 14:43) | QUOTE (largand @ Sabato, 14-Lug-2018, 04:15) |
Ma va bene lo stesso. Lasciamo che "signori" come questo Agostini autore dell'editoriale si divertano coi film dei registi Coreani. Ne hanno tutto il diritto.
L'importante è che non rompano i coglioni a chi non interessa questo loro "genere" cinematografico. |
I film coreani sono " un genere"? " Genere coreano" Suona pure male... |
Che poi, fosse cinema d'essai o d'avanguardia... Le produzioni coreane sono "normalissime", non vedo perché parlarne con disprezzo.
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Nessun disprezzo per il cinema Coreano. Ho semplicemente messo la cinematografia Coreana allo stesso livello del "Genere" di cui si parlava, i cinecomics. Se ad Agostini (l'editorialista) sono venuti a noia i cinecomics, non è detto che sono venuti a noia a tutti gli spettatori (vi ricordo ciò che ha scritto: "il consiglio è quello di rifugiarsi, ogni tanto, in cinematografie “sane” come quella coreana".
Ci consiglia di rifugiarci ogni tanto in cinematografie "sane". Sane, perché invece i Cinecomics sono cinematografie "malate".
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Si potrebbe obiettare che "sane" non sia esattamente il termine più adatto perdefinirle, come ben sa chi conosce i film di Kim Ki-duk, Park Chan-wook o Bong Jon-ho, nei quali si trovano martellate sulla faccia, evirazioni, incesti e ami da pesca utilizzati in modi anomali.
Comunque sono opinioni e non vedo che problema ci sia nell'esprimerle. Siete un po' troppo menosi su questo argomento.
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JhonSavor |
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Fiero Alleaten Galeazzo Musolesi
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QUOTE (largand @ Sabato, 14-Lug-2018, 14:43) | QUOTE (bgh @ Sabato, 14-Lug-2018, 15:30) | QUOTE (fiocotram @ Sabato, 14-Lug-2018, 14:43) | QUOTE (largand @ Sabato, 14-Lug-2018, 04:15) |
Ma va bene lo stesso. Lasciamo che "signori" come questo Agostini autore dell'editoriale si divertano coi film dei registi Coreani. Ne hanno tutto il diritto.
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Nessun disprezzo per il cinema Coreano. Ho semplicemente messo la cinematografia Coreana allo stesso livello del "Genere" di cui si parlava, i cinecomics. Se ad Agostini (l'editorialista) sono venuti a noia i cinecomics, non è detto che sono venuti a noia a tutti gli spettatori (vi ricordo ciò che ha scritto: "il consiglio è quello di rifugiarsi, ogni tanto, in cinematografie “sane” come quella coreana".
Ci consiglia di rifugiarci ogni tanto in cinematografie "sane". Sane, perché invece i Cinecomics sono cinematografie "malate".
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E di fare l’alternativo di sto ciurri
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Anti-Monitor
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QUOTE (fiocotram @ Sabato, 14-Lug-2018, 14:38) | QUOTE (9913 @ Sabato, 14-Lug-2018, 04:44) | Che poi non ha senso focalizzare la polemica sui film Marvel. Sequel, prequel, crossover, continuity, intrecci e riferimenti da un film all'altro? Son cose che la Marvel ha sempre fatto, ora lo ha solo spostato in un altro media, ma continua sulla sua strada. Che senso ha contestare alla Marvel di fare le cose "alla Marvel"? |
Infatti io i crossover e le minchiate glieli ho sempre contestati pure sui fumetti. La Marvel si caratterizza per i crossover? Molto opinabile. Per il lettore, al massimo viene seguita se si caratterizza per le belle storie. Sono i personaggi, le saghe memorabili, i testi e i disegni a tirare dentro i lettori, non certo " il crossover". Stesso discorso per il cinema.
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I personaggi che "saltano" da una serie all'altra, la continuity, non sono cose che caratterizzano la Marvel dagli esordi?
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Moreno Roncucci |
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Detective dell'Impossibile
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QUOTE (9913 @ Sabato, 14-Lug-2018, 18:13) | QUOTE (fiocotram @ Sabato, 14-Lug-2018, 14:38) | QUOTE (9913 @ Sabato, 14-Lug-2018, 04:44) | Che poi non ha senso focalizzare la polemica sui film Marvel. Sequel, prequel, crossover, continuity, intrecci e riferimenti da un film all'altro? Son cose che la Marvel ha sempre fatto, ora lo ha solo spostato in un altro media, ma continua sulla sua strada. Che senso ha contestare alla Marvel di fare le cose "alla Marvel"? |
Infatti io i crossover e le minchiate glieli ho sempre contestati pure sui fumetti. La Marvel si caratterizza per i crossover? Molto opinabile. Per il lettore, al massimo viene seguita se si caratterizza per le belle storie. Sono i personaggi, le saghe memorabili, i testi e i disegni a tirare dentro i lettori, non certo " il crossover". Stesso discorso per il cinema.
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I personaggi che "saltano" da una serie all'altra, la continuity, non sono cose che caratterizzano la Marvel dagli esordi?
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No.
Una cosa molto intelligente fatta dalla Marvel cinematografica è stato il rifarsi al tipo di "cross-over" con cui la Marvel Comics aveva costruito il suo successo negli anni 60-70: I vari personaggi apparivano nelle serie degli altri in maniera più o meno incisiva (si andava dalla semplice citazione verbale fino a Devil che aiutava i FQ a riconquistare il Baxter Building, ma senza alcun "cross-over" con la sua testata).
All'epoca i fumetti si prendevano nei newstand, non esistevano i comics shop e pensare che i ragazzi avessero potuto non solo permettersi ma pure TROVARE tutti gli albi di un cross-over sarebbe stato follia. Quindi si facevano cameo, o apparizioni più sostanziali, ma tenendo le storie contenute in un unica serie e in un numero più limitato di albi.
Negli anni 70 iniziarono a fare veri e propri cross-over, ma ancora molto limitati: la famosa "guerra venbdicatori-difensori" durò pochissimi albi (3 o 4 albi per due serie, totale 6 o 8, ora non ricordo il numero esatto), e rimase un caso unico per anni. Nel cross-over fra Doctor Strange e Dracula non solo i due singoli albi che lo compongono si possono leggere da soli, ma in ciascuno c'è un finale dove il protagonista vince! (cioè, ci vollero più di 15 anni alla Marvel per arrivare ad un cross-over tipo Dylan Dog - Dampyr...).
Le follie attuali (mega-crossover con oltre cento episodi divisi fra una ventina di testate) sono follie per fan all'ultimo stadio e per un editoria che ha totalmente rinunciato ai semplici lettori. portarli al cinema allontanerebbe gli spettatori in brevissimo tempo.
(una cosa che si può imputare ai film DC, fra le tante, è il fatto che hanno puntato subito ai cross-over senza fare quel lento lavoro di costruzione di serie autonome...)
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Ciao, /\/\oreno.
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fiocotram |
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Uberlogorrea
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QUOTE (JhonSavor @ Sabato, 14-Lug-2018, 10:11) | QUOTE (largand @ Sabato, 14-Lug-2018, 14:43) | QUOTE (bgh @ Sabato, 14-Lug-2018, 15:30) | QUOTE (fiocotram @ Sabato, 14-Lug-2018, 14:43) | QUOTE (largand @ Sabato, 14-Lug-2018, 04:15) |
Ma va bene lo stesso. Lasciamo che "signori" come questo Agostini autore dell'editoriale si divertano coi film dei registi Coreani. Ne hanno tutto il diritto.
L'importante è che non rompano i coglioni a chi non interessa questo loro "genere" cinematografico. |
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Che poi, fosse cinema d'essai o d'avanguardia... Le produzioni coreane sono "normalissime", non vedo perché parlarne con disprezzo.
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Nessun disprezzo per il cinema Coreano. Ho semplicemente messo la cinematografia Coreana allo stesso livello del "Genere" di cui si parlava, i cinecomics. Se ad Agostini (l'editorialista) sono venuti a noia i cinecomics, non è detto che sono venuti a noia a tutti gli spettatori (vi ricordo ciò che ha scritto: "il consiglio è quello di rifugiarsi, ogni tanto, in cinematografie “sane” come quella coreana".
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Agostini critica una serie di logiche produttive, mettendo in rilievo come la Corea produca film di intrattenimento (fantascienza, anche horror o "supertizi") mettendo al primo posto le idee e la messa in scena. Da questo punto di vista si dice "sana", ma questo riguarda il sistema di valori di ognuno di noi. E' logico che se a te il cinema e le idee non interessano allora va bene, ma non è che il discorso opposto sia irrispettoso o eretico. E' un po' come mangiare al mcDonald's. Hanno milioni di clienti al mondo. Se Agostini scrivesse editoriali contro i fast food dicendo che andarci troppo fa male, diresti forse che che rompe i coglioni? Criticare l'abuso di Big Mac o le pubblicità finto-salutiste che spacciano quel tipo di cibo come salutare (in USA in questo modo tentavano di stipulare accordi con le mense scolastiche dei bambini) significa dire la VERITA'. Che poi una persona voglia ignorarla e andarci lo stesso, non mi pare sia una cosa messa in difficoltà da articoli o editoriali di alcun genere. Caro Largand, io non ho mai capito perché voi fan della Marvel reagite sempre così MALE quando si criticano quel tipo di prodotti. Voglio dire, va bene apprezzare un marchio, ma avete raggiunto un livello di "fedeltà" all'azienda che rasenta il ridicolo. Io sarò anche snob ma santo cielo, sono solo prodotti, cosa ve ne viene in tasca a difenderli? Siete consumatori, spettatori, non è una religione. A meno che pure tu non abbia chessò delle azioni investite in Marvel e ti venga la preoccupazione di difendere il marchio per non farle crollare in borsa... rilassati. Le produzioni Marvel hanno avuto successo ma ora stanno diventando troppe. Succhiano risorse al resto delle produzioni. Stabiliscono un metodo di pagamento per gli attori che spesso supera perfino il valore complessivo del film. Giocano al ribasso sulla storia e sulla regia. Cinematograficamente parlando, fanno male al nostro organismo più di una settimana di pasti nei fast food.
Ci sta che uno ogni tanto abbia voglia di farsi un hamburger, ma che mangi solo quello no.
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QUOTE (MrNobody @ Sabato, 14-Lug-2018, 18:00) | QUOTE (largand @ Sabato, 14-Lug-2018, 14:43) | QUOTE (bgh @ Sabato, 14-Lug-2018, 15:30) | QUOTE (fiocotram @ Sabato, 14-Lug-2018, 14:43) | QUOTE (largand @ Sabato, 14-Lug-2018, 04:15) |
Ma va bene lo stesso. Lasciamo che "signori" come questo Agostini autore dell'editoriale si divertano coi film dei registi Coreani. Ne hanno tutto il diritto.
L'importante è che non rompano i coglioni a chi non interessa questo loro "genere" cinematografico. |
I film coreani sono " un genere"? " Genere coreano" Suona pure male... |
Che poi, fosse cinema d'essai o d'avanguardia... Le produzioni coreane sono "normalissime", non vedo perché parlarne con disprezzo.
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Nessun disprezzo per il cinema Coreano. Ho semplicemente messo la cinematografia Coreana allo stesso livello del "Genere" di cui si parlava, i cinecomics. Se ad Agostini (l'editorialista) sono venuti a noia i cinecomics, non è detto che sono venuti a noia a tutti gli spettatori (vi ricordo ciò che ha scritto: "il consiglio è quello di rifugiarsi, ogni tanto, in cinematografie “sane” come quella coreana".
Ci consiglia di rifugiarci ogni tanto in cinematografie "sane". Sane, perché invece i Cinecomics sono cinematografie "malate".
Tipico editoriale impregnato di snobismo.
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Si potrebbe obiettare che "sane" non sia esattamente il termine più adatto perdefinirle, come ben sa chi conosce i film di Kim Ki-duk, Park Chan-wook o Bong Jon-ho, nei quali si trovano martellate sulla faccia, evirazioni, incesti e ami da pesca utilizzati in modi anomali.
Comunque sono opinioni e non vedo che problema ci sia nell'esprimerle. Siete un po' troppo menosi su questo argomento.
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Ma Dagostini sostiene che il mercato coreano sia sano non in riferimento ai contenuti (come invece fai tu), ma al modello di produzione, che come giustamente sottolinea fioco è più attento alla qualità dei singoli prodotti che al "brand".
Mi sembra che tu stia confondendo i due ambiti.
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E comunque ragazzi, io ve lo dico, l'articolo di Agostini è molto ben fatto e secondo me dovreste rileggerlo un attimo, ripulendovi un pochino di fanboysmo. Mi fa davvero dispiacere che nell'ansia di difendere un prodotto che magari ha travalicato il suo essere prodotto e forse, non so, pensate che in qualche modo "vi rappresenti" o che sia un vostro "manifesto" agli occhi del mondo, si perda il realismo su certe cose. Per loro non siete qualcuno da rappresentare ma solo clienti. Che vi viene in tasca a difenderli? Solo criticandoli vi daranno storie e prodotti MIGLIORI. Altrimenti vi daranno solo quello che chiedete e vi fara cacare, perché lo spettatore sa quel che vuole veramente solo quando qualcuno glielo crea per la prima volta.
Ci saranno cose più importanti nella vita che difendere Capitan America al cinema, no?
Capitan America coi popcorn lo guardo pure io, quando ne ho voglia. Ma adesso siamo alla saturazione e se siete nerd (quindi persone di una certa cultura anche nell'ambito di un certo cinema, persone abituate al ricordo e al recupero di prodotti fatti bene) dovreste tornare a capire che inondare un contesto di mercato con una serie di prodotti uguali ha delle conseguenze su tutto quel che vedete, fa terra bruciata e vi lascia cenere.
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