JULIA 233 Myrna: la via della libertà, Berardi/ Mantero/ Boraley
henry angel |
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JULIA n.ro 233 Myrna : la via della libertà SBE. 132pp., b/n. 4,00€. Testi_ Giancarlo Berardi e Maurizio Mantero / Disegni_ Steve Boraley. Totemico nella serie, ogni ritorno ( ciclico, nella sua mefistofelica ineluttabilità…) di Myrna Harrod vellica _ con un pizzico di disincanto_ la curiosità del lettore di come gli sceneggiatori sapranno soggiungere stille di originalità ad un personaggio largamente sviscerato nei suoi aspetti deviati,sempre pronto a lanciare morbosi “pen-ultimatum” a Julia, come premessa di un finale aperto che promette ovviamente un futuro nuovo capitolo sulla lesbica sbarellata amorale serial killer , incline ad una “visionarietà autoanalitica” in cui , con puntuto sarcasmo, passa in rassegna ogni pezza giustificativa del suo (mal)essere senza peraltro concedere scorciatoie assolutorie alla sua “natura”. Tra le righe Berardi e Mantero ammettono che i cardini narrativi dell’episodio sono oliati con premesse già sfruttate, che comunque concedono ( tento di rimanere alla larga da spoiler…) una affannata scena d’azione spettacolare , per poi incanalarsi sostanzialmente in una indagine sociologica sul disagio, la precarietà e la solitudine in tempi di crisi e rottura di quei “patti” di convivenza che servivano , senza per carità idealizzarli idilliacamente . La disperazione arriva a “far gioco” perfino ai contorti piani della sadica Myrna ( come avveniva “alla buona” se vogliamo pure nel terzo numero di “Diabolik”!) . Ehm, interessante, però questo contorno esplorativo si mangia buona parte delle pagine e lascia il retrogusto di un episodio “di servizio”, di raccordo e passaggio per un sostanzioso proseguimento (?). Ed è quasi paradossale che risulti originale nell’impostazione il coinvolgimento allarmato ma abbastanza minoritario della stessa Julia. Boraley torna affidabile sui ritratti tirati (nel senso dell’epidermide …)della piuttosto giovane criminale, anche se sembra volersi divertire a rendere le donne (e qualche uomo…)anziane e/o non particolarmente avvenenti , trovando in genere la misura su rughe e posture. Delicatamente ingentilite invece le mezze tinte dei flashback ed apprezzabile la stesura delle ombreggiature sugli edifici , specie in esterni , mentre sporadicamente si avverte una certa piattezza bidimensionale nel riempire il vissuto di alcune stanze, beninteso che anche questo accompagna la comprensione dei protagonisti.
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QUOTE (henry angel @ February 05, 2018 05:12 pm) |
JULIA n.ro 233 Myrna : la via della libertà SBE. 132pp., b/n. 4,00€. Testi_ Giancarlo Berardi e Maurizio Mantero / Disegni_ Steve Boraley. Totemico nella serie, ogni ritorno ( ciclico, nella sua mefistofelica ineluttabilità…) di Myrna Harrod vellica _ con un pizzico di disincanto_ la curiosità del lettore di come gli sceneggiatori sapranno soggiungere stille di originalità ad un personaggio largamente sviscerato nei suoi aspetti deviati,sempre pronto a lanciare morbosi “pen-ultimatum” a Julia, come premessa di un finale aperto che promette ovviamente un futuro nuovo capitolo sulla lesbica sbarellata amorale serial killer , incline ad una “visionarietà autoanalitica” in cui , con puntuto sarcasmo, passa in rassegna ogni pezza giustificativa del suo (mal)essere senza peraltro concedere scorciatoie assolutorie alla sua “natura”. Tra le righe Berardi e Mantero ammettono che i cardini narrativi dell’episodio sono oliati con premesse già sfruttate, che comunque concedono ( tento di rimanere alla larga da spoiler…) una affannata scena d’azione spettacolare , per poi incanalarsi sostanzialmente in una indagine sociologica sul disagio, la precarietà e la solitudine in tempi di crisi e rottura di quei “patti” di convivenza che servivano , senza per carità idealizzarli idilliacamente . La disperazione arriva a “far gioco” perfino ai contorti piani della sadica Myrna ( come avveniva “alla buona” se vogliamo pure nel terzo numero di “Diabolik”!) . Ehm, interessante, però questo contorno esplorativo si mangia buona parte delle pagine e lascia il retrogusto di un episodio “di servizio”, di raccordo e passaggio per un sostanzioso proseguimento (?). Ed è quasi paradossale che risulti originale nell’impostazione il coinvolgimento allarmato ma abbastanza minoritario della stessa Julia. Boraley torna affidabile sui ritratti tirati (nel senso dell’epidermide …)della piuttosto giovane criminale, anche se sembra volersi divertire a rendere le donne (e qualche uomo…)anziane e/o non particolarmente avvenenti , trovando in genere la misura su rughe e posture. Delicatamente ingentilite invece le mezze tinte dei flashback ed apprezzabile la stesura delle ombreggiature sugli edifici , specie in esterni , mentre sporadicamente si avverte una certa piattezza bidimensionale nel riempire il vissuto di alcune stanze, beninteso che anche questo accompagna la comprensione dei protagonisti. |
Gli episodi con Myrna sono da non perdere, sempre belli, sempre sorprendenti, anche questo non si smentisce.
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Spirito con la Scure
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Per il finale: che Berardi si sia stufato di Myrna e voglia definitivamente toglierla di mezzo? Se sì, spero che gli dedichi almeno un trittico di albi, come per l'inizio della serie.
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Nonno Bassotto
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QUOTE (tribale @ February 09, 2018 08:31 am) | Per il finale:
che Berardi si sia stufato di Myrna e voglia definitivamente toglierla di mezzo? Se sì, spero che gli dedichi almeno un trittico di albi, come per l'inizio della serie.
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Ci pensavo anche io leggendo questo numero, ma con un'idea contrapposta, ossia se la porterà dietro fino alla fine della serie, lasciando a lei l'onere della conclusione
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KP |
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Indagatore dell'Incubo
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QUOTE (rimatt @ February 09, 2018 06:01 pm) | Magari per un bel finale tragico, alla |
spero proprio di no o meglio: il finale tragico ci può stare benissimo ma non una cosa così poco ispirata e frettolosa come quella che citi...
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tribale |
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Spirito con la Scure
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vabbe' ma... non mi sembra che Julia sia a rischio chiusura, quindi, se la "presunta" dipartita di Myrna sarà il finale, non la vedremo sulle pagine del mensile per paaarecchio tempo.
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Blizzard |
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Ovviamente potrei essere smentito dai fatti ma ogni volta che alla fine di un episodio Myrna è libera, promette cose che aumentano il pathos. Per quale motivo adesso dovrebbe essere differente non me lo so davvero spiegare. Nel prossimo "episodio" che probabilmente ci sarà entro i 24 numeri a venire, Julia rischierà la vita ma verrà salvata a tre pagine dal finale. Per il resto, si, credo probabile che Myrna sarà parte dell'ultimo numero, che allo stato attuale non è in previsione. Ucciderla perchè Berardi se ne sarebbe stancato è follia. E secondo me quando vi sarà l'episodio finale Julia non morirà. Il pubblico di Julia è solo in parte lo stesso di KP, e dubito che accetterebbe di buon grado una simile conclusione. Ma stiamo parlando di qualcosa relativo ad un futuro ancora lontanissimo. Prima di vedere la chiusura di Julia, dovreste dire addio a tutti i vostri personaggi Bonelli esclusi Tex e DD. In pratica l'Apocalisse.
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