Vabbè ma che vuol dire, mica sono qui a mostrare la vita di Kurt Cobain o di Layne Staley come un fulgido esempio da seguire. Il fatto che il cantante sia un aspirante suicida, come dici tu, e/o che abbia grossi problemi di droga ecc non dice nulla sulla bontà della sua musica.
Tra l'altro ok, nella corrente hair metal c'è questa atmosfera festaiola che dici tu ma per il resto mi pare che nel metal non ci sia tutta questa allegria. Nella scena black metal non si contano i fuori di testa: tra suicidi, omicidi, roghi, simpatie naziste e chi più ne ha più ne metta non basterebbe un esercito di psicologi; eppure sono stati scritti capolavori. Non parliamo della scena doom nata dalla musica dei Black Sabbath. E anche nei sottogeneri più di successo (il thrash e la NWOBHM) non è che ci fossero tutti questi sorrisi.
Insomma, quello che sto cercando di dire è che:
1) Bisognerebbe distinguere la vita dei musicisti con tutti i loro problemi personali dai loro lavori: come ho già detto persone molto disturbate - per usare un eufemismo - hanno scritto dei dischi spettacolari. Il grunge ha lasciato tanti ottimi dischi e il suo impatto sulla storia della musica è stato notevole, del resto poco mi importa.
2) Tu hai citato il glam o hair metal, che dir si voglia, che per altro oggettivamente ha lasciato poco in eredità. Gli appassionati come te giustamente continuano ad ascoltare quella musica, però se parliamo di metal i generi che hanno avuto più successo numericamente e che ancora oggi tirano sono il thrash e la new wave di Iron Maiden, Angel Witch e compagnia: ecco, mi pare che anche lì l'atmosfera sia sempre stata pesantina eh
Mi sa che rimarremo ognuno sulle sue posizioni, pace