Glass di M. Night Shyamalan
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Come quasi tutti i film di Shyamalan
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fiocotram |
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Di ritorno dal cinema. Filmone. Mi sono commosso e ho riprovato le stesse emozioni di Unbreakable. Ma non pensiate che sia una replica... no qui abbiamo davvero l'incontro tra due film diversi, tra l'angoscia di Split e la voglia di Credere agli eroi. Queste due emozioni vengono miscelate e la storia ci fa arrivare alclassico twist del regista regalandoci in piu' un nuovo senso complessivo al mosaico. Questo film sarebbe piaciuto al Morrison di Supergods e piace a ME che nei supereroi ho sempre visto una narrativa forse ingenua e commerciale ma al tempo stesso emblematica di tutta la forza positiva che la mente umana attraverso il mito e il fumetto e'*riuscita non solo a raccontare ma a tramandare, si'questa e la parola giusta. Il film si erge elegante come una ballerina nei cieli dalle proprie difficolta' economiche e produttive, grazie all'occhio del regista che e' riuscito davvero a portare una parte dell'estetica narrativa dei fumetti usando con intelligenza e forza espressiva i movimenti di macchina le inquadrature ardite fantasiose come se Kubrick di Shining stesso fosse venuto a suggerire a M. Night le sperimentazioni con le geometrie prospettiche, il punto di fuga centrale che diventa creativo, che diventa racconto. Vi piacciono i supereroi? Allora dovreste correre a vederlo perche' QUESTA e'epica, non Infinity minchione. Questo e'il senso dei supereroi è questo film e' per voi e s'e non lo capite allora mi spiace ma non capite un cazzo, detta scherzosamente quanto vi pare, se vi offendete vi offro pure un caffe' ma credetemi non capite un cazzo. Come non capisce un cazzo la critica che ha messo DUE stelline... o le stelline questi le hanno in testa, oppure verrebbe voglia di pensare che SIAMO all'interno del film e che quel finale ci rappresenta, che e'*tutto un complotto ordito contro chi celebra la diversita' e l'accettazione, chi crede che sia sbagliato fare del proprio dramma personale la propria origine, risorgere come il piu' meraviglioso dei eroi. .
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QUOTE (fiocotram @ Giovedì, 17-Gen-2019, 10:22) | Di ritorno dal cinema. Filmone. Mi sono commosso e ho riprovato le stesse emozioni di Unbreakable. Ma non pensiate che sia una replica... no qui abbiamo davvero l'incontro tra due film diversi, tra l'angoscia di Split e la voglia di Credere agli eroi. Queste due emozioni vengono miscelate e la storia ci fa arrivare alclassico twist del regista regalandoci in piu' un nuovo senso complessivo al mosaico. Questo film sarebbe piaciuto al Morrison di Supergods e piace a ME che nei supereroi ho sempre visto una narrativa forse ingenua e commerciale ma al tempo stesso emblematica di tutta la forza positiva che la mente umana attraverso il mito e il fumetto e'*riuscita non solo a raccontare ma a tramandare, si'questa e la parola giusta. Il film si erge elegante come una ballerina nei cieli dalle proprie difficolta' economiche e produttive, grazie all'occhio del regista che e' riuscito davvero a portare una parte dell'estetica narrativa dei fumetti usando con intelligenza e forza espressiva i movimenti di macchina le inquadrature ardite fantasiose come se Kubrick di Shining stesso fosse venuto a suggerire a M. Night le sperimentazioni con le geometrie prospettiche, il punto di fuga centrale che diventa creativo, che diventa racconto. Vi piacciono i supereroi? Allora dovreste correre a vederlo perche' QUESTA e'epica, non Infinity minchione. Questo e'il senso dei supereroi è questo film e' per voi e s'e non lo capite allora mi spiace ma non capite un cazzo, detta scherzosamente quanto vi pare, se vi offendete vi offro pure un caffe' ma credetemi non capite un cazzo. Come non capisce un cazzo la critica che ha messo DUE stelline... o le stelline questi le hanno in testa, oppure verrebbe voglia di pensare che SIAMO all'interno del film e che quel finale ci rappresenta, che e'*tutto un complotto ordito contro chi celebra la diversita' e l'accettazione, chi crede che sia sbagliato fare del proprio dramma personale la propria origine, risorgere come il piu' meraviglioso dei eroi. . |
Vediamo se fa la lo sgambetto a "AQUAMAN" e lo spodesta dal primo posto. Marco "Doc Ock" Poggi
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QUOTE (ocramiggop @ Giovedì, 17-Gen-2019, 10:24) | QUOTE (fiocotram @ Giovedì, 17-Gen-2019, 10:22) | Di ritorno dal cinema. Filmone. Mi sono commosso e ho riprovato le stesse emozioni di Unbreakable. Ma non pensiate che sia una replica... no qui abbiamo davvero l'incontro tra due film diversi, tra l'angoscia di Split e la voglia di Credere agli eroi. Queste due emozioni vengono miscelate e la storia ci fa arrivare alclassico twist del regista regalandoci in piu' un nuovo senso complessivo al mosaico. Questo film sarebbe piaciuto al Morrison di Supergods e piace a ME che nei supereroi ho sempre visto una narrativa forse ingenua e commerciale ma al tempo stesso emblematica di tutta la forza positiva che la mente umana attraverso il mito e il fumetto e'*riuscita non solo a raccontare ma a tramandare, si'questa e la parola giusta. Il film si erge elegante come una ballerina nei cieli dalle proprie difficolta' economiche e produttive, grazie all'occhio del regista che e' riuscito davvero a portare una parte dell'estetica narrativa dei fumetti usando con intelligenza e forza espressiva i movimenti di macchina le inquadrature ardite fantasiose come se Kubrick di Shining stesso fosse venuto a suggerire a M. Night le sperimentazioni con le geometrie prospettiche, il punto di fuga centrale che diventa creativo, che diventa racconto. Vi piacciono i supereroi? Allora dovreste correre a vederlo perche' QUESTA e'epica, non Infinity minchione. Questo e'il senso dei supereroi è questo film e' per voi e s'e non lo capite allora mi spiace ma non capite un cazzo, detta scherzosamente quanto vi pare, se vi offendete vi offro pure un caffe' ma credetemi non capite un cazzo. Come non capisce un cazzo la critica che ha messo DUE stelline... o le stelline questi le hanno in testa, oppure verrebbe voglia di pensare che SIAMO all'interno del film e che quel finale ci rappresenta, che e'*tutto un complotto ordito contro chi celebra la diversita' e l'accettazione, chi crede che sia sbagliato fare del proprio dramma personale la propria origine, risorgere come il piu' meraviglioso dei eroi. . |
Vediamo sefa la lo sgambetto a "AQUAMAN" e lo spodesta dal primo posto. Marco "Doc Ock" Poggi |
Ma che si fotta pure AQUAMAN e che cazzo. State sempre a parlare di incassi, soldi, biglietti, classifiche come se sta roba fossero soldi vostri. Andate a vedere i film, possibilmente al cinema, fatevi coinvolgere Entrate nella storia che vuole raccontare il regista. Questo e' un film che emoziona davvero. E'non importa se lo vedranno in due o in tre milioni, la sua potenza visiva ed emotiva rimane inalterata. E lo stesso sara'per AQUAMAN se andate a vederlo parlate del film delle emozioni che vi dà non sempre di incassiincassi e che palle.
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QUOTE (fiocotram @ Giovedì, 17-Gen-2019, 10:38) | QUOTE (ocramiggop @ Giovedì, 17-Gen-2019, 10:24) | QUOTE (fiocotram @ Giovedì, 17-Gen-2019, 10:22) | Di ritorno dal cinema. Filmone. Mi sono commosso e ho riprovato le stesse emozioni di Unbreakable. Ma non pensiate che sia una replica... no qui abbiamo davvero l'incontro tra due film diversi, tra l'angoscia di Split e la voglia di Credere agli eroi. Queste due emozioni vengono miscelate e la storia ci fa arrivare alclassico twist del regista regalandoci in piu' un nuovo senso complessivo al mosaico. Questo film sarebbe piaciuto al Morrison di Supergods e piace a ME che nei supereroi ho sempre visto una narrativa forse ingenua e commerciale ma al tempo stesso emblematica di tutta la forza positiva che la mente umana attraverso il mito e il fumetto e'*riuscita non solo a raccontare ma a tramandare, si'questa e la parola giusta. Il film si erge elegante come una ballerina nei cieli dalle proprie difficolta' economiche e produttive, grazie all'occhio del regista che e' riuscito davvero a portare una parte dell'estetica narrativa dei fumetti usando con intelligenza e forza espressiva i movimenti di macchina le inquadrature ardite fantasiose come se Kubrick di Shining stesso fosse venuto a suggerire a M. Night le sperimentazioni con le geometrie prospettiche, il punto di fuga centrale che diventa creativo, che diventa racconto. Vi piacciono i supereroi? Allora dovreste correre a vederlo perche' QUESTA e'epica, non Infinity minchione. Questo e'il senso dei supereroi è questo film e' per voi e s'e non lo capite allora mi spiace ma non capite un cazzo, detta scherzosamente quanto vi pare, se vi offendete vi offro pure un caffe' ma credetemi non capite un cazzo. Come non capisce un cazzo la critica che ha messo DUE stelline... o le stelline questi le hanno in testa, oppure verrebbe voglia di pensare che SIAMO all'interno del film e che quel finale ci rappresenta, che e'*tutto un complotto ordito contro chi celebra la diversita' e l'accettazione, chi crede che sia sbagliato fare del proprio dramma personale la propria origine, risorgere come il piu' meraviglioso dei eroi. . |
Vediamo se fa la lo sgambetto a "AQUAMAN" e lo spodesta dal primo posto. Marco "Doc Ock" Poggi |
Ma che si fotta pure AQUAMAN e che cazzo. State sempre a parlare di incassi, soldi, biglietti, classifiche come se sta roba fossero soldi vostri. Andate a vedere i film, possibilmente al cinema, fatevi coinvolgere Entrate nella storia che vuole raccontare il regista. Questo e' un film che emoziona davvero. E'non importa se lo vedranno in due o in tre milioni, la sua potenza visiva ed emotiva rimane inalterata. E lo stesso sara'per AQUAMAN se andate a vederlo parlate del film delle emozioni che vi dà non sempre di incassiincassi e che palle.
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A) Dal 6 gennaio, ho già sotterrato il pur divertente "AQUAMAN" con il nuovo Ralph Spaccatutto, i moschettieri di Veronesi, le bambole militareggianti di Zemeckis e, soprattutto lo Spider-man di Bob Persichetti e Peter Ramsey, uscito il 25 dicembre, che qualitativamente fa fare un balzo in avanti ai cinecomics, pur essendo solo un prodotto animato. B) Non per difendere i forumisti di Comicus, ma c'è chi fra questi è tornato bambino guardando le avventure di Arthur Curry ed ha goduto nel vedere un film DC sui supereroi incassere un miliardo di $ in pochi giorni. C) Ero sicuro che i critici italiani avrebbero capito poco di questo film del regista indiano, per questo lo andrò a vedere infischiandome dei loro commenti.
Marco "Doc Ock" Poggi
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Alcune cose che dice la critica non le trovo del tutto sbagliate, in realtà. Più che altro non capisco come possano costituire la base di una bocciatura così netta.
Per esempio, è vero che la dipendenza di Glass dai precedenti film è troppo forte. Questo potrebbe essere un problema per chi non ha visto i precedenti, nonostante la serialità sia bella che sdoganata. Ma basta per dire che il film è brutto? No. Guardati i film precedenti e poi guarda questo oppure accetta di capire solo il 30%. Oltretutto è girato in una maniera così bella che il divertimento e l'immedesimazione secondo me rimangono.
Altre cose invece mi trovano completamente in disaccordo. In primis le critiche alle performance degli attori, perché mcAvoy è STRAORDINARIO e gli altri fanno esattamente quello che il ruolo richiede. Gli appunti sulla scrittura o entrano nel campo del "io il film l'avrei scritto così e non cosà" che è un approccio critico che mi ha sempre lasciato indifferente (chissenefrega come lo scriverei io, valuto come l'hai fatto tu), o fanno appunti su cose che trovano chiarificazione nel finale o ancora puntano il dito contro caratteristiche che sono praticamente la base dell'universo di Unbreakable, come il didascalismo da nerd che commenta le cose che aderiscono alla logica dei fumetti. Alle mie orecchie suona come uno che va al cinema a guardare Guerre Stellari e si lamenta per tutte quelle stronzate sui Jedi.
A me pare che il maggior difetto che ha Glass agli occhi "del sistema" è quello di cui nessuno parla, ossia il fatto che Shyamalan sia riuscito a chiudere una storia in tre atti, tre film di genere che spaziano dall'horror ai supereroi, spendendo DUE SPICCI. Che abbia mostrato quanto la visione di un regista, il suo occhio e il suo stile, sia più importante per lo spettacolo della pianificazione pluriennale di gente che non ha un briciolo di senso artistico.
Insomma nella sua semplicità e bellezza GLASS mette in crisi un sistema e questo ovviamente doveva essere in qualche modo ostacolato. Se lo spettatore si mette assieme a questa logica, a mio avviso, va contro se stesso. Perché fare film di genere con idee e costi contenuti significa portare a NOI più divertimento, mentre le grosse produzioni con zero idee che prolificano prima o poi collasseranno su se stesse.
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QUOTE (fiocotram @ Venerdì, 18-Gen-2019, 02:24) | Alcune cose che dice la critica non le trovo del tutto sbagliate, in realtà. Più che altro non capisco come possano costituire la base di una bocciatura così netta.
Per esempio, è vero che la dipendenza di Glass dai precedenti film è troppo forte. Questo potrebbe essere un problema per chi non ha visto i precedenti, nonostante la serialità sia bella che sdoganata. Ma basta per dire che il film è brutto? No. Guardati i film precedenti e poi guarda questo oppure accetta di capire solo il 30%. Oltretutto è girato in una maniera così bella che il divertimento e l'immedesimazione secondo me rimangono.
Altre cose invece mi trovano completamente in disaccordo. In primis le critiche alle performance degli attori, perché mcAvoy è STRAORDINARIO e gli altri fanno esattamente quello che il ruolo richiede. Gli appunti sulla scrittura o entrano nel campo del "io il film l'avrei scritto così e non cosà" che è un approccio critico che mi ha sempre lasciato indifferente (chissenefrega come lo scriverei io, valuto come l'hai fatto tu), o fanno appunti su cose che trovano chiarificazione nel finale o ancora puntano il dito contro caratteristiche che sono praticamente la base dell'universo di Unbreakable, come il didascalismo da nerd che commenta le cose che aderiscono alla logica dei fumetti. Alle mie orecchie suona come uno che va al cinema a guardare Guerre Stellari e si lamenta per tutte quelle stronzate sui Jedi.
A me pare che il maggior difetto che ha Glass agli occhi "del sistema" è quello di cui nessuno parla, ossia il fatto che Shyamalan sia riuscito a chiudere una storia in tre atti, tre film di genere che spaziano dall'horror ai supereroi, spendendo DUE SPICCI. Che abbia mostrato quanto la visione di un regista, il suo occhio e il suo stile, sia più importante per lo spettacolo della pianificazione pluriennale di gente che non ha un briciolo di senso artistico.
Insomma nella sua semplicità e bellezza GLASS mette in crisi un sistema e questo ovviamente doveva essere in qualche modo ostacolato. Se lo spettatore si mette assieme a questa logica, a mio avviso, va contro se stesso. Perché fare film di genere con idee e costi contenuti significa portare a NOI più divertimento, mentre le grosse produzioni con zero idee che prolificano prima o poi collasseranno su se stesse. |
Dopo aver letto quel che hai scritto sul film di MNS, mi è aumentata la voglia di vederlo. Spero, dopo la visione, d'essere entusiasta come lo sei tu. Marco "Doc Ock" Poggi
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