Altro numeraccio. Per carità, ci sarebbero anche alcune idee buone, come l'audizione di Tony davanti al Congresso dopo gli eventi di Escape e quindi la rivelazione di non essere al 100% il vero Tony Stark, ma tutto è gestito malamente.
Tra l'altro, questa continua forzatura di Slott (coadiuvato ai testi da Zub) per quanto riguarda i robot, con annessa manifestazione di protesta (son morto dal ridere, giuro
) lascia veramente il tempo che trova. La sensazione è di qualcosa di creato appositamente a fini narrativi senza però una base solida dietro, come d'altronde pare evidente dalle motivazioni di Jocasta.
Unico pregio dell'albo la parte finale con il ritorno di una vecchia conoscenza.