La guerra di Charley 1 Pat Mills Joe Colquhoun, Finalmente anche in Italia
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Occhio di Agamotto
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Ciao a tutti e mille volte a Nona Arte per averci finalmente editato in Italia il primo tomo di questa famosissima e bellissima serie che parla della prima guerra mondiale, serie Inglese uscita tra il 77 e il 1985, verrà editata in 10 numeri. Moltissime volte leggendo recensioni ed interviste si parlava di questa serie, ultimo Joe Sacco nel suo fumetto La grande guerra e tutti la indicano come la più bella storia in assoluto di un fumetto sulla guerra. Scritta da: Pat Mills e disegnata da: Joe Colquhoun B/N, cartonato, 22.5 x 30.5 cm 103 pagine + 8 di redazionale Nona Arte 19.90 €
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Occhio di Agamotto
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QUOTE (lasec @ Giovedì, 08-Set-2016, 10:56) | QUOTE (lenuvoleparlanti @ September 08, 2016 03:07 am) | Unico problema, anzi 2 è che saranno 10 numeri.....li pubblicheranno tutti? il volume è molto bello, un cartonato con ottima carta e qualità di stampa e con un bel redazionale ma costicchia e temo che se non vende? arrivano a 10 ? L'altro problema è quanto tempo ci metteranno a far uscire 10 volumi? |
Nona Arte sta facendo un eccellente lavoro. Immagino che le uscite saranno semestrali. 5 anni passano in fretta, dai! |
Si l'edizione è molto bella e Nona Arte lavora benissimo Tuttavia ha ragiona anche Rimatt, alla fine sono quasi 200 euro, per una storia anche scontata al 10% son sempre 180. Però sono strasicuro che farò volentieri questo sacrificio perchè la storia deve essere veramente bella ne aspetto anche 6 di anni
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lenuvoleparlanti |
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Occhio di Agamotto
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Stupendo lavoro di Nona Arte: Una splendida edizione fatta bene Inizia con 6 pagine di introduzione con una presentazione scritta dallo stesso Mills (2 pagine) con belle illustrazioni di copertine e il simpatico: il calendario di Charley Bourne (è il cognome del protagonista) 1981 le rimanenti 4 non le ho lette volutamente perchè è la cronologia di Charlley's war dal 79 all' 85 ma parla del racconto e se lo leggi ti togli il gusto di leggere il fumetto ......questa la trovo una mossa strana che si poteva pubblicare sull'ultimo albo ..... a mio avviso Il fumetto è stato pubblicato appunto tra il 79 e l' 85 sulla rivista Battle Picture Weekly, nota come Battle Action 4 tavole, pagine a numero, ma anche se ogni 4 pagine ti ritrovi il titolo in alto la storia non ne soffre in continuità visto che non ci sono riassunti o spigoni ogni volta, questo mi preoccupava ed invece , forse anche per questo, la lettura scorre via bene; inevitabilmente mi sono soffermato molto sui disegni molto particolareggiati e molto precisi di Joe Colquhoun, che io non conoscevo e mi ha ben impressionato. In fondo (5 pagine) sempre di Pat Mills il commento agli episodi, spiega tutti i 29 episodi pubblicati su questo primo albo, le ultime 3 pagine con anche foto storiche e non solo vignette "la collocazione di Charlye's war nel contesto storico" di Steve White......ma questo non lo ho ancora letto
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Kerdik |
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Homo Superior
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QUOTE (pangio @ Giovedì, 08-Set-2016, 16:04) | Prezzo per me proibitivo. Inoltre non so se è la mia tazza di te. Infine anche io temo che la pubblicazione della intera serie pssa trovare molte difficoltà. Forse , dico forse con una edizione meno lussuosa sipoteva ridurre il prezzo ad un livello più ragionevole e quindi assicurare maggiori vendite Io odio il fumetto per le elite, il fumetto realizzato in maniera lussuosa ( o anche no) ma che richiede un mutuo per comprarlo. Sono felice quando di un fumetto vengono realizzate edizioni diverse dalla super lussusosa,alla normnale alla economica in modo da garantirne il più possibile la diffusione. |
Potrai ripeterlo fino alla tomba, ma il tuo resta un discorso sbagliato e, per certi versi, dai multipli sottintesi offensivi e sprezzanti, in senso letterale.
Punto primo, tirare in ballo lussi, mutui e così via è grossolanamente sbagliato. Guarda quanto costa un libro, un dvd, un cd, un videogioco, un cena non dico giapponese, ma in pizzeria a livello birra+supplì+pizza. Esatto, meno, in alcuni casi MOLTO meno delle cifre di cui stiamo parlando. Per me un buon fumetto vale molto più di una pizza (a meno che non ti ritrovi nel deserto ciadiano, ovvio) non mi scandalizzo se ha un prezzo conseguente.
Punto secondo, non è che se un'opera che costa una certa cifra dimezza il prezzo raddoppia i lettori. ci sono opere che, per loro natura, oltre ad imporre determinati formati, determinate scelte, non potranno mai avere l'ambizione di vendere le decine di migliaia di copie necessarie per un prezzo popolare. e bada bene che persino gli editori che certi formati e certi prezzi hanno imposto sono oggi costretti a rivedere le loro strategie. Per come la vedo io, l'Elite, o meglio il numero dei lettori, spesso è causa a monte, non conseguenza.
Punto terzo, continui a vedere nel formato o nella cartonatura chissà cosa. Fai un salto in una qualsivoglia tipografia, scoprirai che è un dettaglio. Personalmente, una volta che sono chiamato a spendere comunque 10, preferisco pagare 12 e portarmi un oggetto che sfiderà i secoli e che, perché no, mi arrederà anche casa.
Bada bene, non sto dicendo che butto i deca dalla finestra... quando leggevo topolino e tex li compravo a scatola chiusa, oggi che compro bd cartonata opero una selezione, come del resto facevo da ragazzino in Francia. Senza per questo sentirmi un novello Tony Stark o Paperon de' Paperoni.
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lenuvoleparlanti |
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Occhio di Agamotto
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QUOTE (Kerdik @ Domenica, 11-Set-2016, 11:39) | QUOTE (pangio @ Giovedì, 08-Set-2016, 16:04) | Prezzo per me proibitivo. Inoltre non so se è la mia tazza di te. Infine anche io temo che la pubblicazione della intera serie pssa trovare molte difficoltà. Forse , dico forse con una edizione meno lussuosa sipoteva ridurre il prezzo ad un livello più ragionevole e quindi assicurare maggiori vendite Io odio il fumetto per le elite, il fumetto realizzato in maniera lussuosa ( o anche no) ma che richiede un mutuo per comprarlo. Sono felice quando di un fumetto vengono realizzate edizioni diverse dalla super lussusosa,alla normnale alla economica in modo da garantirne il più possibile la diffusione. |
Potrai ripeterlo fino alla tomba, ma il tuo resta un discorso sbagliato e, per certi versi, dai multipli sottintesi offensivi e sprezzanti, in senso letterale.
Punto primo, tirare in ballo lussi, mutui e così via è grossolanamente sbagliato. Guarda quanto costa un libro, un dvd, un cd, un videogioco, un cena non dico giapponese, ma in pizzeria a livello birra+supplì+pizza. Esatto, meno, in alcuni casi MOLTO meno delle cifre di cui stiamo parlando. Per me un buon fumetto vale molto più di una pizza (a meno che non ti ritrovi nel deserto ciadiano, ovvio) non mi scandalizzo se ha un prezzo conseguente.
Punto secondo, non è che se un'opera che costa una certa cifra dimezza il prezzo raddoppia i lettori. ci sono opere che, per loro natura, oltre ad imporre determinati formati, determinate scelte, non potranno mai avere l'ambizione di vendere le decine di migliaia di copie necessarie per un prezzo popolare. e bada bene che persino gli editori che certi formati e certi prezzi hanno imposto sono oggi costretti a rivedere le loro strategie. per cpme la vedo io, l'Elite, o meglio il numero dei lettori, spesso è causa, non conseguenza.
Punto terzo, continui a vedere nel formato o nella cartonatura chissà cosa. Fai un salto in una qualsivoglia tipografia, scoprirai che è un dettaglio. Personalmente, una volta che sono chiamato a spendere comunque 10, preferisco pagare 12 e portarmi un oggetto che sfiderà i secoli e che, perché no, mi arrederà anche casa.
Bada bene, non sto dicendo che butto i deca dalla finestra... quando leggevo topolino e tex li compravo a scatola chiusa, oggi che compro bd cartonata opero una selezione, come del resto facevo da ragazzino in Francia. Senza per questo sentirmi un novello Tony Stark o Paperon de' Paperoni.
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Anche io la penso come te
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