Forse il migliore delle prime tre storie dell'anno, dopo "Sangue Kiowa" e "La figlia del Mutante".
Dai testi di Altariva non bisogna attendersi chissà quali colpi di scena o chissà quali spettacolari azioni di Zagor, tuttavia la storia è onesta e fila via bene, a volte un po' scontata (mi sembrava di leggere a tratti il buon Tex) ma comunque godibile. Mi pare che sia la prima storia di Altariva... beh, secondo me ha superato altri recenti sceneggiatori debuttanti pur senza indiani, inseguimenti a rotta di collo, strategie di assedio, colpi di scena eclatanti.
Disegni di Russo buoni, un po' incostanti le somiglianze dei visi tra i primi piani e quelli più lunghi ma va molto meglio dei disegnatori dell'ultimo Maxi, per esempio...
Voto? Se "Sangue Kiowa" e "La figlia del Mutante" promettevano tanta carne al fuoco e alla fine si sono "consumati" troppo in fretta, questo racconto non delude. Il voto sta sull'8, per me.
Vi faccio notare che finalmente si è vista una scenetta tutta di Cico, con Cico e per Cico: erano tanti anni che non ne leggevo una così non-corta e così godibile (non è il massimo ma è molto simpatica)... cosa che mi ha colpito molto positivamente e che finalmente dimostra un altro lato del carattere di Cico che non è il solito panzone-perennemente-affamato come ci viene presentato da altri svogliati sceneggiatori (e non dico niente sui tempi di Nolitta perché tanto lo sappiamo tutti...).
Speriamo bene per le future storie!
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