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Comicus Forum > DC Comics, Vertigo, Wildstorm, ABC > Animal Man di Morrison


Inviato da: kool il Martedì, 21-Feb-2017, 22:47
Letto il primo volume. Non l'avevo mai letto e devo dire che è davvero una lettura eccezionale e profonda. In questo primo volume Morrison ancora non è cervellotico chissà se cambierà rotta asd.gif

Complimenti alla Lion per l'edizione impeccabile!

Inviato da: Pedro il Mercoledì, 22-Feb-2017, 10:17
QUOTE (kool @ February 21, 2017 02:47 pm)
Letto il primo volume. Non l'avevo mai letto e devo dire che è davvero una lettura eccezionale e profonda. In questo primo volume Morrison ancora non è cervellotico chissà se cambierà rotta asd.gif

Complimenti alla Lion per l'edizione impeccabile!

La cambierà, la cambierà. E sarà meraviglioso wink_old.gif

Inviato da: Paolo Papa il Mercoledì, 22-Feb-2017, 12:03
Ho riletto in questi giorni tutto il ciclo nei miei volumi magic e il mio giudizio non è cambiato negli anni. Per me resta il capolavoro di Morrison, perché è cervellotico nei limiti accettabili e per questo è godibile dall'inizio alla fine.

Non posso dire lo stesso del resto, invisibles a parte

Inviato da: Cap.Crumb il Mercoledì, 22-Feb-2017, 12:45
ok, il 3d magari era vecchiotto: http://comicus.forumfree.org/index.php?&showtopic=12342&st=40 però consiglio sempre di fare un search prima di creare un 3d nuovo... dunno.gif

cmq la crema del ciclo è alla fine, ma se ripenso a tutta la sequenza della mosca e di lui che si "vendica" mi ci riviene la lacrima.

capolavoro del morry, ancora acerbo per eiaculare sul proprio lavoro. 21vs.gif

Inviato da: lenuvoleparlanti il Mercoledì, 22-Feb-2017, 20:51
rolleyes.gif Quanti albi saranno?
Mi sa che mi ordino anche l'uno prima che esaurisca.....non ho mai letto Animal Man huh1.gif

Inviato da: bgh il Mercoledì, 22-Feb-2017, 21:10
Tre o quattro.
Dico così perché l'annuncio originale diceva tre, ma qualche tempo fa hanno fatto errata corrige su FB dicendo quattro. Conoscendo la Lion, è possibilissimo che cambino di nuovo idea asd.gif

Inviato da: preacher il Giovedì, 23-Feb-2017, 13:22
QUOTE (bgh @ Mercoledì, 22-Feb-2017, 20:10)
Tre o quattro.
Dico così perché l'annuncio originale diceva tre, ma qualche tempo fa hanno fatto errata corrige su FB dicendo quattro. Conoscendo la Lion, è possibilissimo che cambino di nuovo idea asd.gif

Saranno quattro.

Inviato da: mgcgio il Sabato, 25-Feb-2017, 10:46
Letto il primo volume.

Il primo arco narrativo di 4 numeri non mi ha preso granchè, mentre è "Il vangelo del Coyote" è una bella storia in stile Morrison.
Anche le storie successive non sono male, mi sembra comunque un Morrison acerbo, con buone idee ma senza svilupparle adeguatamente. Insomma, per ora le mie alte aspettative sono rimaste deluse, ma so che il meglio viene dopo.

Spero solo che, se deve affrontare il tema "animalistico", lo faccia con meno superficialità di quanto visto in questo primo volume (trovo davvero fastidioso il dialogo tra Buddy e Roger a riguardo).

Inviato da: F.I.T.A. il Venerdì, 10-Nov-2017, 16:45
QUOTE (Paolo Papa @ Mercoledì, 22-Feb-2017, 11:03)
Ho riletto in questi giorni tutto il ciclo nei miei volumi magic e il mio giudizio non è cambiato negli anni. Per me resta il capolavoro di Morrison, perché è cervellotico nei limiti accettabili e per questo è godibile dall'inizio alla fine.

Non posso dire lo stesso del resto, invisibles a parte

Ho letto due volumi, mi manca il terzo, ma a questo punto posso dire che Animal Man di Morrison non mi piace e che questo non è per niente il miglior Morrison.
Intanto, diciamolo, graficamente è orrendo.
Proprio brutto sotto ogni aspetto: estetico, didascalico, espressivo...

Sui contenuti posso dire che si colgono gli spunti di certe tematiche morrisoniane che all'epoca dovevano essere innovative, ma sono trattate in modo davvero ingenuo.
La "riscrittura" metanarrativa del personaggio scimmiotta quanto Moore ha fatto egregiamente in Miracle Man. Il tema ambientale è spesso banalizzato.
È interessante il dilemma contestazione/terrorismo, ma i disegni e i colori tolgono ogni possibile atmosfera drammatica.
Mi è piaciuto l'episodio del Coyote e la battuta "ottima idea, facciamogli venire il cancro ai polmoni!".
Ma ho davvero faticato.
Ormai lo finirò. Ma che palle.

Inviato da: MrNobody il Sabato, 11-Nov-2017, 12:31
QUOTE (F.I.T.A. @ Venerdì, 10-Nov-2017, 15:45)
QUOTE (Paolo Papa @ Mercoledì, 22-Feb-2017, 11:03)
Ho riletto in questi giorni tutto il ciclo  nei miei volumi magic e il mio giudizio non è cambiato negli anni. Per me resta il capolavoro di Morrison, perché è cervellotico nei limiti accettabili e per questo è godibile dall'inizio alla fine.

Non posso dire lo stesso del resto, invisibles a parte

Ho letto due volumi, mi manca il terzo, ma a questo punto posso dire che Animal Man di Morrison non mi piace e che questo non è per niente il miglior Morrison.
Intanto, diciamolo, graficamente è orrendo.
Proprio brutto sotto ogni aspetto: estetico, didascalico, espressivo...

Sui contenuti posso dire che si colgono gli spunti di certe tematiche morrisoniane che all'epoca dovevano essere innovative, ma sono trattate in modo davvero ingenuo.
La "riscrittura" metanarrativa del personaggio scimmiotta quanto Moore ha fatto egregiamente in Miracle Man. Il tema ambientale è spesso banalizzato.
È interessante il dilemma contestazione/terrorismo, ma i disegni e i colori tolgono ogni possibile atmosfera drammatica.
Mi è piaciuto l'episodio del Coyote e la battuta "ottima idea, facciamogli venire il cancro ai polmoni!".
Ma ho davvero faticato.
Ormai lo finirò. Ma che palle.

I disegni sono disastrosi, vero. Mi pare di aver letto che Morrison abbia incontrato di persona Thoug solo una volta, in occasione di un evento o qualcosa del genere, e, decisamente scontento della sua opera, gli abbia a malapena rivolto la parola... La trama e la solidità come scrittore di Morrison vanno invece migliorando numero dopo numero, in effetti inizialmente l'influenza di Moore si sente e fa un po' da zavorra ma in breve tempo Lo scozzese riesce a lasciarsela alle spalle e la serie decolla. Sbaglieresti a mollarla.

Inviato da: Silver Surfer il Sabato, 11-Nov-2017, 15:51
Grant Morrison e' Animal Man e Doom Patrol.

Se non vi piacciono non vi piace Morrison.

Inviato da: Giulion il Sabato, 11-Nov-2017, 16:13
QUOTE (Silver Surfer @ Sabato, 11-Nov-2017, 14:51)
Grant Morrison e' Animal Man e Doom Patrol.

Se non vi piacciono non vi piace Morrison.

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Inviato da: Cap.Crumb il Sabato, 11-Nov-2017, 18:29
QUOTE (MrNobody @ Sabato, 11-Nov-2017, 12:31)
in effetti inizialmente l'influenza di Moore si sente e fa un po' da zavorra ma in breve tempo Lo scozzese riesce a lasciarsela alle spalle e la serie decolla. Sbaglieresti a mollarla.

quoto sullo sbagliare a mollare questa serie prima di leggere tutta la gestione.
poi sul morry che si lascia alle spalle le "influenze" di Moore...direi che ci ha basato la sua carriera...tuttora. 21vs.gif evil2.gif

Inviato da: F.I.T.A. il Domenica, 12-Nov-2017, 01:14
QUOTE (Silver Surfer @ Sabato, 11-Nov-2017, 14:51)
Grant Morrison e' Animal Man e Doom Patrol.

Se non vi piacciono non vi piace Morrison.

Allora non mi piace Morrison.
Invece chi ha scritto All Star Superman, Multiversity e Final Crisis?

Inviato da: absoluto il Domenica, 12-Nov-2017, 01:23
QUOTE (F.I.T.A. @ November 12, 2017 12:14 am)
QUOTE (Silver Surfer @ Sabato, 11-Nov-2017, 14:51)
Grant Morrison e' Animal Man e Doom Patrol.

Se non vi piacciono non vi piace Morrison.

Allora non mi piace Morrison.
Invece chi ha scritto All Star Superman, Multiversity e Final Crisis?

laugh2.gif

Inviato da: Janos Hunyadi il Domenica, 12-Nov-2017, 01:24
Bello Animal Man di Morrison!
Peccato per il finale.

Inviato da: absoluto il Domenica, 12-Nov-2017, 01:29
QUOTE (Janos Hunyadi @ November 12, 2017 12:24 am)
Bello Animal Man di Morrison!
Peccato per il finale.

E' una delle cose per cui viene ricordata maggiormente questa run.

De gustibus....

Inviato da: Moreno Roncucci il Domenica, 12-Nov-2017, 02:00
Il finale riscatta la serie.

Considero Animal Man un sostanziale fallimento per Morrison, dal punto di vista delle sue ambizioni (quelle dichiarate, se invece voleva farsi solo notare c'era riuscito). Un gran calderone in cui ha infilato di tutto, dall'animalismo alle metanarrazioni ai mondi paralleli, cercando (come sempre) di rubare a Moore senza farsi beccare, e fallendo. Alla fine aveva tanto incasinato la serie che un reboot era necessario.

Il finale, all'epoca mi era parso uno straordinario atto di sincerità (oggi non ne sono più tanto sicuro, mi sa che era solo narcisismo...), in cui ammette il suo fallimento, la futilità dei risultati, e descrive la difficoltà di comunicare con il pubblico. il giudizio positivo che davo in generale al suo ciclo era basato solo su quello.

Inviato da: Starshadow il Domenica, 12-Nov-2017, 02:32
Narcisismo non credo… All'epoca non era nessuno 21vs.gif

Inviato da: absoluto il Domenica, 12-Nov-2017, 10:16
QUOTE (Starshadow @ November 12, 2017 01:32 am)
Narcisismo non credo… All'epoca non era nessuno  21vs.gif

Pur "non essendo nessuno", credo che il suo ego soffe già sconfinato...

Inviato da: MrNobody il Domenica, 12-Nov-2017, 10:33
QUOTE (Moreno Roncucci @ Domenica, 12-Nov-2017, 01:00)
Il finale riscatta la serie.

Considero Animal Man un sostanziale fallimento per Morrison, dal punto di vista delle sue ambizioni (quelle dichiarate, se invece voleva farsi solo notare c'era riuscito). Un gran calderone in cui ha infilato di tutto, dall'animalismo alle metanarrazioni ai mondi paralleli, cercando (come sempre) di rubare a Moore senza farsi beccare, e fallendo. Alla fine aveva tanto incasinato la serie che un reboot era necessario.

Il finale, all'epoca mi era parso uno straordinario atto di sincerità (oggi non ne sono più tanto sicuro, mi sa che era solo narcisismo...), in cui ammette il suo fallimento, la futilità dei risultati, e descrive la difficoltà di comunicare con il pubblico. il giudizio positivo che davo in generale al suo ciclo era basato solo su quello.

Non sono d'accordo su niente.

Il calderone di spunti è da sempre presente come vero valore aggiunto in qualsiasi opera di Morrison. Ti da sempre mille argomenti da approfondire per conto tuo, come ogni buon maestro dovrebbe fare. Grazie a lui io ho imparato tanto (sbattendomi parecchio, ovviamente, ma è così che funziona) e di questo gli sarò sempre grato.

Nei primi numeri l'ispirazione è senz'altro Moore, come ha sempre ammesso, ma poi se ne allontana decisamente (ed è da li che la storia inizia a funzionare).

Il finale è ben lungi da essere un ammissione di fallimento (ciao) ma rappresenta la chiusura di un discorso metafumettistico, per l'epoca rivoluzionario, inizialmente solo accennato e poi via via sempre più presente nel corso della serie.

Ed infine smentisco che Morrison abbia "incasinato la serie"
Innanzitutto Animal Man è l'Animal Man di Morrison, in pratica l'ha creata lui la serie a partire da un personaggio a dir poco scadente e privo di qualsiasi attrattiva, quindi avrebbe potuto farne quello che voleva (come ha fatto) ed "incasinarla" a piacere.
Ed invece riuscì a renderla una delle poche serie davvero "complete": sviluppandola e concludendola in maniera perfetta, geniale e soprattutto elegantissima.
La chiusura riusciva ad essere potenzialmente definitiva, ma lasciava comunque carta bianca ad eventuali scrittori che avessero voluto provare a ripartire.
Il problema semmai fu che nessun altro scrittore poteva essere in grado di proseguire sugli stessi livelli (nemmeno i pur bravi autori che, negli anni successivi, si cimentarono con il personaggio).

Inviato da: fiocotram il Domenica, 12-Nov-2017, 15:23
Il finale di Animal Man è una delle cose più belle a livello di scrittura presenti nei supereroi di fine anni Ottanta. Ricordo ogni singola parola con delizia, il finale con il monologo del Morrison fumettistico che ricorda la sua infanzia e la volpe immaginaria con cui comunicava tramite una torcia è struggente, commuoverebbe anche le pietre.
Ma non solo quello.
Vorrei ricordare anche il Vangelo del Coyote, una storia di una potenza visionaria sconvolgente, forse il punto in cui Morrison si è distaccato maggiormente dall'ombra di Moore.
Un racconto potente e allegorico che mischia i cartoni Warner alle allegorie cristologiche e che in poche, allucinanti e surreali idee ci mostra concretamente cosa significa SOFFRIRE nel TENTATIVO di FARSI CAPIRE dagli altri, senza riuscirci, perché l'empatia è più un ideale irraggiungible che una potenzialità concreta dell'essere umano.
La pagina finale ha un posto indelebile in TUTTI i manuali di fumetto e narrazione, sia esso di critica, di storia del fumetto o anche solo di tecnica fumettistica.
Moore non aveva mai scritto cose del genere. Ne ha scritte di bellissime e per altri concetti, ma in quel caso la palma di qualcosa di nuovo va innegabilmente a Morrison.Oltre a ciò, nel personaggio dello PsicoPirata e nell'introduzione del Limbo vediamo l'anteprima di tutto il discorso che Morrison svilupperà a partire da Final Crisis/Superman Beyond terminando con il progetto Multiversity... ossia il recupero del passato per rielaborarlo in forma simbolica, facendo diventare l'ingenuità di letteratura per bambini di epoche passate un elaborato strumento di esorcizzazione dei sentimenti negativi e della depressione, tramite il recupero del potenziale simbolico di ciò che in altre mani diventa ingenuità retrò.

La serie inizia affettivamente come un lavoro ottimo, ma comunque in linea con cose già disponibili altrove. Supereroi, ecologia e genericamente impegno sociale non erano una cosa inedita per quei tempi (persone come Ann Nocenti introducevano in Daredevil tematiche ben più "da pulpito politico" di quanto non temesse di essere Morrison autoaccusandosi di ciò nell'ultimo episodio di Animal Man), ma la cosa che svettava e che faceva capire la bravura dello scrittore era la vena visionaria che riusciva a disciplinare e rendere interessante perfino il lavoro di disegnatori ordinari come Truog e Grummett, dirigendoli verso atmosfere surreali e interessanti (nonostante Morrison stesso mostrasse insofferenza verso i disegnatori che gli erano assegnati in questo tipo di storie io sono convinto che hanno comunque lavorato al meglio delle loro possibilità e soprattutto SEGUENDO la sceneggiatura). Oltre a ciò, la descrizione di Buddy e della sua famiglia, un vero e proprio viaggio nell'"uomo comune", nella vulnerabilità e nella totale assenza di toni epici o didascalici che avvicinano il messaggio al lettore. Un esempio mirabile nell'episodio dedicato alla vivisezione è il primo piano sul tizio trasformato da Bwana Beast che si trova a sperimentare la tortura sugli animali. O anche l'episodio dei gattini e della battuta di caccia, nella sua commovente descrizione della bestialità umana (che chi ha letto Supergods sa bene essere stato ispirato da un fatto quotidiano dell'allora vita di Morrison , fortunatamente finito meglio).
Il messaggio ecologista in Animal Man funzionava proprio perché nel rappresentare la brutalità degli abusi contrapponeva ad essa non un supereroe perfettino alla Cap o Superman, ma uno di noi che semplicemente metteva in scena la compassione e la voglia di fare il bene per la propria comunità.



Riguardo la presunzione. Morrison non è certamente l'autore più modesto del mondo ma contestualizziamo. Stando a quel che si può raccogliere in interviste e in SuperGods, quando iniziava a scrivere per la DC Morrison viveva ancora a casa coi suoi, col sussidio di disoccupazione e pochissimi lavori (sebbene in ambiti interessanti e prestigiosi come 2000 AD). La sua formazione nel fumetto è stata molto simile ai passi mossi da Moore, entrando nel fumetto da contesti di sfiga proletaria, conti non quadrati a fine mese, bagnati dal riscatto dei piccoli club in cui si faceva musica o arte, attraverso ambiti culturali underground (suonava Moore, suonava pure Morrison), esercitandosi nel racconto breve tentando di sperimentare quello che gli arrivava dalla letteratura e da altre forme espressive, non solo i fumetti (e anche qui le fonti in comune con quelle di Moore non mancano) e in ogni caso il successo di Moore ha fatto proprio da apripista per tutti quegli autori che provenivano da un background culturale simile al suo e che, come del resto molti di NOI che tornavano come lettori negli anni Ottanta, guardavano nuovamente ai supereroi perché ricominciavano a riproporre storie che potevano essere interessanti anche per un adulto, che potevano essere scritte in modo sperimentale. Gli editori cercavano palesemente persone che sapessero scrivere con atmosfere simili a Moore... quello era il modo più rapido all'epoca per farsi notare. L'ha fatto Morrison come lo faceva anche Gaiman, nei primi tempi.
Poi entrambi hanno trovato la loro strada.
Animal Man è uno degli esempi di quel che era la strada tracciata per Morrison. I primi critici e i fanzinari si facevano arrivare dall'America albi come Animal Man che in quegli anni rappresentavano i nomi elencati con frequenza come esponenti di un vero e proprio "Rinascimento" del fumetto americano. Le sperimentazioni metanarrative che iniziò lì, prima ancora che il concetto di "Fumetto Vertigo" o "suggested for mature readers" prendesse piede e venisse classificato come linea e proposta commerciale vera e propria, in questi albetti venduti assieme a tutta la roba commerciale Morrison riuscì a svettare con una scrittura personale e sperimentale a tempo stesso.
Merita di sentirsi un po' "arrogante" per questo.

Anche perché Animal Man arriva a un discorso diverso da quello dei vari Watchmen e assortimenti Mooriani (prima decostruttivi, poi nostalgici). Quando Buddy guarda il LETTORE non si sta SVELANDO per farsa, non sta cercando un COMPLICE. Metanarrativo sì, ma per un fine diverso, ossia mettere in comunicazione il mondo concettuale dei supereroi con chi li stava leggendo.
Comunicazione, attenti. Non distruzione.
Morrison voleva creare un rapporto diverso tra l'eroe e il suo lettore, un rapporto in cui la creatura immaginaria non dovesse semplicemente divenire un attaccapanni di sofferenze, disincanto e realismo (o messaggi condivisibili di istanze varie, come poteva essere la prima fase di Animal Man) ma un qualcosa in grado di comunicare al proprio lettore anche un'influenza positiva, un insieme di idee con cui confrontarsi e a cui fare riferimento.

Buddy nell'incontro con Morrison rivendica il suo diritto a esistere, anche nella finzione, e comporre per sè e per la famiglia una strada che potesse creare influssi per tornare a nutrire le menti di lettori adulti e sofisticati, in maniera analoga a come i supereroi degli anni Sessanta nutrivano l'immaginazione dei bambini.

Questa cosa diventa più evidente poi in Doom Patrol, nella quale Morrison perfeziona la sua abilità di narratore di favole psichedeliche moderne, una psichedelia che però ha origine proprio in Animal Man.



Inviato da: Janos Hunyadi il Domenica, 12-Nov-2017, 15:35
QUOTE (fiocotram @ November 12, 2017 03:23 pm)
Il finale di Animal Man è una delle cose più belle a livello di scrittura presenti nei supereroi di fine anni Ottanta. Ricordo ogni singola parola con delizia, il finale con il monologo del Morrison fumettistico che ricorda la sua infanzia e la volpe immaginaria con cui comunicava tramite una torcia è struggente, commuoverebbe anche le pietre.
[...]

Concordo.

Ma bella quanto vuoi ma per me elementi "meta" così espliciti più stanno lontani dai fumetti meglio è.

PER ME.



Inviato da: fiocotram il Domenica, 12-Nov-2017, 15:53
QUOTE (Janos Hunyadi @ Domenica, 12-Nov-2017, 07:35)
QUOTE (fiocotram @ November 12, 2017 03:23 pm)
Il finale di Animal Man è una delle cose più belle a livello di scrittura presenti nei supereroi di fine anni Ottanta. Ricordo ogni singola parola con delizia, il finale con il monologo del Morrison fumettistico che ricorda la sua infanzia e la volpe immaginaria con cui comunicava tramite una torcia è struggente, commuoverebbe anche le pietre.
[...]

Concordo.

Ma bella quanto vuoi ma per me elementi "meta" così espliciti più stanno lontani dai fumetti meglio è.

PER ME.

Il punto è che il fine di Morrison non era creare qualcosa di metanarrativo per stimolare l'idea che i fumetti di supereroi fossero gioco e finzione col lettore complice,
Ma l'esatto contrario.
Morrison voleva che alla fine della storia il lettore cominciasse a pensare che un ponte tra il suo mondo e quello immaginario potesse esistere, che dovesse esistere, perché creava benefici per entrambi i vasi comunicanti.
Quindi non sono d'accordo con te, questo genere di meta ha solo influenze positive per il fumetto e per la fantasia.


Infatti il senso di quella storia non è Morrison che ti svela che i fumetti sono una finzione e che lui li scrive per commissione, quanto semmai il viaggio che Budy compie per andare a dire al suo demiurgo ma che minchia stai combinando con le mie avventure? Qual è il senso della sofferenza che mi fai vivere?
E' lo scrittore che si arrende e che ammette che il personaggio ha diritto a vivere il suo percorso senza diventare lo SFOGATOIO di Morrison per le sue sfighe o pippe sociali.


Morrison non è Alan Moore (non parlo solo di bravura tecnica, lì vince il Bardo senza discussione). Ha una filosofia di base diversa nel modo in cui vede i supereroi, che io trovo condivisibile per molti versi.

Inviato da: Moreno Roncucci il Domenica, 12-Nov-2017, 16:07
Fiocotram, quello che hai descritto è il "mito" di Morrison, un mito che si è scritto da solo, costruendo la sua vita e le sue opere come una storia che lo vede eroe e geniale protagonista, una storia poi ripetuta insistentemente in ogni libro, in ogni intervista, fino a diventare lui stesso un personaggio. nella vita reale, di quelli che sceneggia.

Ma come con gli altri suoi personaggi, dietro quell'atteggiarsi, quella "figaggine" di facciata, non c'è niente.

Si atteggia a punk, ma punk non è mai stato. Parla della sua vita difficile in casa mantenuto dai suoi (che immane sofferenza...), mentre Moore puliva cessi in un albergo per portare qualche soldo a casa. Mentre Moore scriveva tutto per tutti, Morrison va in escandescenze e inizia una persecuzione personale durata decenni perchè Moore pone il veto su una sua storia per Marvelman (peraltro stupidotta e pretenziosa e che contrastava con le caratterizzazioni impostate da Moore). Soffre atrocemente per il fatto che sta percorrendo una strada aperta da Moore e che quindi gli deve tutta la sua fama... ma si guarda bene dal rifiutarla, e forgiarne una sua personale. No. La segue ma frigna. E attacca il suo benefattore mentre lo scopiazza. (la "metanarrazione" che secondo Morrison sarebbe la sua grande innovazione era già in Marvelman, Pictopia, Watchmen, Swamp Thing, etc.)

Come l'autore, tutte le sue opere iniziali sono pura facciata e pretenziosità. Zenith è pura scopiazzatura dei temi e delle tecniche di Moore, e diventa ben presto ripetitivo. Arkham Asylum è ridicolo e adolescenziale, persino McKean lo rinnegherà in seguito. Ma fanno già vedere una ulteriore differenza profonda fra Moore e Morrison, a parte le capacità: Moore, pur conoscendo benissimo e avendo amato i supereroi Marvel e DC, non li venera. Di Killing Joke dice che alla fine "non era che una storia di Batman", e nelle interviste successive a watchmen dice di come ormai gli stiano stretti i supereroi, di come voglia parlare di altre cose, di toccare cose più reali, che pur riconoscendo il valore dei supereroi come metafora, non è una metafora che va bene per tutto. E lascia il fumetto supereroistico che all'epoca lo acclamava per fare Shadowplay, A Small Killing, Big Numbers, Aaargh, From Hell, Lost Girls.

Morrison nei supereroi ci sguazza. È il luogo dove trova i suoi fanboys, che spesso ignorano le fonti da cui copia. I suoi tentativi al di fuori del ramo e sono comunque supereroi mascherati (Invisibles - comunque scopiazzato quasi totalmente da altre fonti non fumettistiche) o sostanziali fallimenti commerciali (almeno, per i suoi obiettivi). Dentro il mondo dei supereroi, a fare storie per Batman o Superman o la JLA, e pompandole di retorica per farle sembrare storie "importanti", trova finalmente la fama e l'acclamazione che cercava. Solo che ancora ci soffre nel vedere le sue velleità "artistiche" sottovalutate. E allora parte con i suoi pipponi sulla valenza mitiche dei supereroi, su quanto siano importanti e bla bla bla. Musica per le orecchie dei fanbous che leggono solko supereroi o quasi, e che si sentono validati insieme al loro autore. Una massa di colossali fregnacce per chiunque abbia una visione più globale e critica.

Su Animal man non trovo NIENTE di quello che citi. Non vedo tutta quella profondità. Non basta mettere un coyote nei panni di Gesù Cristo per dire che hai scritto una cosa profonda sull'arte e la religione. La devi proprio scrivere una cosa profonda! Non è una lista di check, di "temi trattati", "in questa storia Morrison ci mette una citazione del vangelo, check, una dai cartoni warner, check, una di x, check, accidenti quanto è profondo questo Morrison, ha fatto tre check"

"Se Gesù Cristo fosse La vecchina e Silvestro fosse satana, l'umanità in gabbia come titty troverebbe in lui la salvezza". È una stronzata che mi sono inventato in dieci secondi per questo post, ma guarda, ho fatto ben tre check! (gesù, satana, titty e silvestro), sono profondo come Morrison!

Cosa DICE davvero Animal Man, in concreto? E come lo dice? Niente, è vuoto, pura retorica, temi toccati per fare check e atteggiarsi una profondità inesistente, tante botte e sangue e violenza che all'epoca parevano una grandissima novità (qui Morrison copia Moore come tutti gli altri. Cioè malamente e pensando che quella fosse davvero la cosa fica in Watchmen). Il fatto che con l'ultima puntata Morrison ammettesse questi errori e il suo fallimento (o almeno, all'epoca questa mi era sembrata quella dichiarazione) me lo aveva fatto rivalutare, mi aveva fatto pensare "wow, questi qui allora ha capito, magari la sua prossima storia parlerà davvero di cose profonde, non sarà una cazzatina come questa". E allora l'ho seguito. per anni. Sprecando soldi e tempo. Fino a rendermi conto che era tutto lì. Che Morrison di profondo davvero non ha niente da dire, che solo atteggiarsi, e vittimismo passivo-aggressivo. Che il suo posto è davvero scrivere megacrossovers per fanboys alla DC, che più in là proprio non ci può arrivare. E che alla fine, più che una sincera autocritica, quel numero finale era un scusa per mettersi nei fumetti, farsi conoscere e fare pubblicità al suo "personaggio" principale: Grant Morrison, l'autore geniale e profondo che aspira ad essere e che vive solo nei (suoi) fumetti.

Inviato da: Janos Hunyadi il Domenica, 12-Nov-2017, 16:28
QUOTE (fiocotram @ November 12, 2017 03:53 pm)
QUOTE (Janos Hunyadi @ Domenica, 12-Nov-2017, 07:35)
QUOTE (fiocotram @ November 12, 2017 03:23 pm)
Il finale di Animal Man è una delle cose più belle a livello di scrittura presenti nei supereroi di fine anni Ottanta. Ricordo ogni singola parola con delizia, il finale con il monologo del Morrison fumettistico che ricorda la sua infanzia e la volpe immaginaria con cui comunicava tramite una torcia è struggente, commuoverebbe anche le pietre.
[...]

Concordo.

Ma bella quanto vuoi ma per me elementi "meta" così espliciti più stanno lontani dai fumetti meglio è.

PER ME.

Il punto è che il fine di Morrison non era creare qualcosa di metanarrativo per stimolare l'idea che i fumetti di supereroi fossero gioco e finzione col lettore complice,
Ma l'esatto contrario.
Morrison voleva che alla fine della storia il lettore cominciasse a pensare che un ponte tra il suo mondo e quello immaginario potesse esistere, che dovesse esistere, perché creava benefici per entrambi i vasi comunicanti.
Quindi non sono d'accordo con te, questo genere di meta ha solo influenze positive per il fumetto e per la fantasia.
[...]

Vabbè ad ognuno il suo,per me continuano ad essere una pestilenza.
A prescindere da chi le scriva.

Ma a Morrison non posso che essere grato per tutto il resto.


Inviato da: fiocotram il Domenica, 12-Nov-2017, 16:32
Ehm, no Roncucci, io stavo parlando delle storie, del ciclo di storie in sè e di quello che secondo me significano. Se te vuoi partire dal mio post per criticare quello che descrivi come il mito di Morrison, è un'altra cosa.


Riguardo quello che scrivi tu invece... io sto solo analizzando due contesti di partenza culturale simili, non certo fare un paragone di VITA ma solo evidenziare come due scrittori al centro di un movimento artistico fossero figli, anche se in modo diverso, del contesto che li ha prodotti. Il primo a sottolineare quanto Morrison sia derivativo di Moore e di altri scrittori sono io. Il primo ad aver liquidato abbastanza in fretta le escandescenze di Morrison per la storia di Marvelman e i suoi vuoti tentativi di scontro con Moore (più un tentato gioco pubblicitario per attirare attenzione che reale volontà di scontro) sono sempre io. Ma tralasciando la critica giustissima che possiamo fare all'atteggiamento dell'uomo, se parliamo dello scrittore essere derivativi non è certo un crimine se comunque si trova una propria dimensione, come Moore ne ha trovata una diversa. Moore non è rimasto nei supereroi (e non solo per motivi artistici, ma anche per l'inasprimento di certe dinamiche dietro le quinte) Morrison sì, ma il valore non si vede solo dal tipo di storie che fai. Non è che se dedichi storie a omicidi seriali di fine Ottocento sei più nobile di chi continua a campare con le tutine (anche perché Moore di tutine, anche sotto mentite spoglie, ne ha continuate a fare, vedi Supreme, Lega dei Gentleman, ABC), se i risultati della storia sono buoni io gusto e apprezzo entrambi. Morrison non "venera" i supereroi, semplicemente li vede come un mezzo narrativo per descrivere il suo bisogno di positività e contatto con il fantastico. La stessa cosa che ha fatto anche Moore in altre operazioni nostalgia (peraltro inventate prima di Morrison, mi sa che la palma di chi ha iniziato prima va comunque a lui, nonostante la reintroduzione del fascino per il supereroe vintage inizi in Animal Man) solo che Morrison ci ha lavorato più a lungo, perfezionandola in storie che è difficile liquidare come derivative, come All Star Superman, la quale nostalgica o meno è la definizione definitiva del mito di Superman e la sua ricostruzione.


Questo ci porta ad Animal Man. Il simbolismo inusuale nel Vangelo del Coyote c'è ed è evidente, che a te piaccia o non piaccia. Violenza? E' molto più frequente trovare la NEGAZIONE della violenza stessa e la sua demonizzazione che il contrario.

QUOTE

"Se Gesù Cristo fosse La vecchina e Silvestro fosse satana, l'umanità in gabbia come titty troverebbe in lui la salvezza". È una stronzata che mi sono inventato in dieci secondi per questo post, ma guarda, ho fatto ben tre check! (gesù, satana, titty e silvestro), sono profondo come Morrison!


Confondi il contenitore col contenuto, la genialità non sta nel riferimento pop, ma nel modo in cui sono elaborati i temi. E' come dire che Tarantino si riduce alle citazioni senza capire il modo in cui le sta usando. Morrison non è stato geniale per aver messo Willy il Coyote crocifisso, ma per la sua capacità di mostrare l'incomprensione del sacrificio, se non vedi queste cose è come spiegare una barzelletta, il filtro di antipatia per Morrison ti impedisce di goderti una bella storia.

Inviato da: Silver Surfer il Domenica, 12-Nov-2017, 19:53
QUOTE (F.I.T.A. @ Sabato, 11-Nov-2017, 17:14)
QUOTE (Silver Surfer @ Sabato, 11-Nov-2017, 14:51)
Grant Morrison e' Animal Man e Doom Patrol.

Se non vi piacciono non vi piace Morrison.

Allora non mi piace Morrison.
Invece chi ha scritto All Star Superman, Multiversity e Final Crisis?

Ahibo. Il resto è' tutta roba che poteva scrivere chiunque altro. (ASS non è nient'altro che l'applicazione di una formula perfezionata ad un personaggio, replicabile su altri cento, è disegnata da dio)

La vera novità e originalità furono quelle due serie.

Poi c'è chi lo ama (vedi Fiocotram, e chi lo detesta, vedi Roncucci), ma Grant Morrison e' quelle due serie, il resto è tutta rendita.

Inviato da: MrNobody il Domenica, 12-Nov-2017, 20:21
QUOTE (Moreno Roncucci @ Domenica, 12-Nov-2017, 15:07)
Fiocotram, quello che hai descritto è il "mito" di Morrison, un mito che si è scritto da solo, costruendo la sua vita e le sue opere come una storia che lo vede eroe e geniale protagonista, una storia poi ripetuta insistentemente in ogni libro, in ogni intervista, fino a diventare lui stesso un personaggio. nella vita reale, di quelli che sceneggia.

Ma come con gli altri suoi personaggi, dietro quell'atteggiarsi, quella "figaggine" di facciata, non c'è niente.

Si atteggia a punk, ma punk non è mai stato. Parla della sua vita difficile in casa mantenuto dai suoi (che immane sofferenza...), mentre Moore puliva cessi in un albergo per portare qualche soldo a casa. Mentre Moore scriveva tutto per tutti, Morrison va in escandescenze e inizia una persecuzione personale durata decenni perchè Moore pone il veto su una sua storia per Marvelman (peraltro stupidotta e pretenziosa e che contrastava con le caratterizzazioni impostate da Moore). Soffre atrocemente per il fatto che sta percorrendo una strada aperta da Moore e che quindi gli deve tutta la sua fama... ma si guarda bene dal rifiutarla, e forgiarne una sua personale. No. La segue ma frigna. E attacca il suo benefattore mentre lo scopiazza. (la "metanarrazione" che secondo Morrison sarebbe la sua grande innovazione era già in Marvelman, Pictopia, Watchmen, Swamp Thing, etc.)

Come l'autore, tutte le sue opere iniziali sono pura facciata e pretenziosità. Zenith è pura scopiazzatura dei temi e delle tecniche di Moore, e diventa ben presto ripetitivo. Arkham Asylum è ridicolo e adolescenziale, persino McKean lo rinnegherà in seguito. Ma fanno già vedere una ulteriore differenza profonda fra Moore e Morrison, a parte le capacità: Moore, pur conoscendo benissimo e avendo amato i supereroi Marvel e DC, non li venera. Di Killing Joke dice che alla fine "non era che una storia di Batman", e nelle interviste successive a watchmen dice di come ormai gli stiano stretti i supereroi, di come voglia parlare di altre cose, di toccare cose più reali, che pur riconoscendo il valore dei supereroi come metafora, non è una metafora che va bene per tutto. E lascia il fumetto supereroistico che all'epoca lo acclamava per fare Shadowplay, A Small Killing, Big Numbers, Aaargh, From Hell, Lost Girls.

Morrison nei supereroi ci sguazza. È il luogo dove trova i suoi fanboys, che spesso ignorano le fonti da cui copia. I suoi tentativi al di fuori del ramo e sono comunque supereroi mascherati (Invisibles - comunque scopiazzato quasi totalmente da altre fonti non fumettistiche) o sostanziali fallimenti commerciali (almeno, per i suoi obiettivi). Dentro il mondo dei supereroi, a fare storie per Batman o Superman o la JLA, e pompandole di retorica per farle sembrare storie "importanti", trova finalmente la fama e l'acclamazione che cercava. Solo che ancora ci soffre nel vedere le sue velleità "artistiche" sottovalutate. E allora parte con i suoi pipponi sulla valenza mitiche dei supereroi, su quanto siano importanti e bla bla bla. Musica per le orecchie dei fanbous che leggono solko supereroi o quasi, e che si sentono validati insieme al loro autore. Una massa di colossali fregnacce per chiunque abbia una visione più globale e critica.

Su Animal man non trovo NIENTE di quello che citi. Non vedo tutta quella profondità. Non basta mettere un coyote nei panni di Gesù Cristo per dire che hai scritto una cosa profonda sull'arte e la religione. La devi proprio scrivere una cosa profonda! Non è una lista di check, di "temi trattati", "in questa storia Morrison ci mette una citazione del vangelo, check, una dai cartoni warner, check, una di x, check, accidenti quanto è profondo questo Morrison, ha fatto tre check"

"Se Gesù Cristo fosse La vecchina e Silvestro fosse satana, l'umanità in gabbia come titty troverebbe in lui la salvezza". È una stronzata che mi sono inventato in dieci secondi per questo post, ma guarda, ho fatto ben tre check! (gesù, satana, titty e silvestro), sono profondo come Morrison!

Cosa DICE davvero Animal Man, in concreto? E come lo dice? Niente, è vuoto, pura retorica, temi toccati per fare check e atteggiarsi una profondità inesistente, tante botte e sangue e violenza che all'epoca parevano una grandissima novità (qui Morrison copia Moore come tutti gli altri. Cioè malamente e pensando che quella fosse davvero la cosa fica in Watchmen). Il fatto che con l'ultima puntata Morrison ammettesse questi errori e il suo fallimento (o almeno, all'epoca questa mi era sembrata quella dichiarazione) me lo aveva fatto rivalutare, mi aveva fatto pensare "wow, questi qui allora ha capito, magari la sua prossima storia parlerà davvero di cose profonde, non sarà una cazzatina come questa". E allora l'ho seguito. per anni. Sprecando soldi e tempo. Fino a rendermi conto che era tutto lì. Che Morrison di profondo davvero non ha niente da dire, che solo atteggiarsi, e vittimismo passivo-aggressivo. Che il suo posto è davvero scrivere megacrossovers per fanboys alla DC, che più in là proprio non ci può arrivare. E che alla fine, più che una sincera autocritica, quel numero finale era un scusa per mettersi nei fumetti, farsi conoscere e fare pubblicità al suo "personaggio" principale: Grant Morrison, l'autore geniale e profondo che aspira ad essere e che vive solo nei (suoi) fumetti.

Che bello se la gente ogni tanto si limitasse a dire "mi piace" "non mi piace".

No, siamo tutti talmente geniali (e incompresi) che se qualcosa non è nelle nostre corde allora è insindacabilmente merda... anzi, ormai non basta più stroncare un opera, bisogna stroncare anche l'autore, come essere umano proprio.

Inviato da: Moreno Roncucci il Domenica, 12-Nov-2017, 21:43
MrNobody, se non sai come rispondere o non sei in grado di argomentare, non è necessario rispondere insultando l'interlocutore: basta non rispondere...

Inviato da: fiocotram il Domenica, 12-Nov-2017, 21:59
QUOTE (Silver Surfer @ Domenica, 12-Nov-2017, 11:53)
QUOTE (F.I.T.A. @ Sabato, 11-Nov-2017, 17:14)
QUOTE (Silver Surfer @ Sabato, 11-Nov-2017, 14:51)
Grant Morrison e' Animal Man e Doom Patrol.

Se non vi piacciono non vi piace Morrison.

Allora non mi piace Morrison.
Invece chi ha scritto All Star Superman, Multiversity e Final Crisis?

Ahibo. Il resto è' tutta roba che poteva scrivere chiunque altro. (ASS non è nient'altro che l'applicazione di una formula perfezionata ad un personaggio, replicabile su altri cento, è disegnata da dio)

La vera novità e originalità furono quelle due serie.

Poi c'è chi lo ama (vedi Fiocotram, e chi lo detesta, vedi Roncucci), ma Grant Morrison e' quelle due serie, il resto è tutta rendita.

Beh, Silver Surfer... quante storie nella tua vita hai letto, tra quelle che ti sono piaciute, che non fossero l'applicazione di una formula replicabile su cento altri personaggi?
La metafora tratta dalla musica dovrebbe sempre guidarci: le note sono sette, ma è come si suona che definisce la vera arte o il vero mestiere. Le storie non funzionano in maniera dissimile.

In realtà io, specialmente negli ultimi anni, non mi vedo tra quelli che amano Morrison incondizionatamente. Tanto è vero che Multiversity non è che mi abbia fatto strappare i capelli, per quanto ci siano un sacco di meriti da riconoscerle. E di recente non posso fare a meno di notare che mentre Moore è al secondo romanzo, continua a scrivere nel panorama indipendente, lui mi fa la rivisitazione di Santa Claus...
però spero che sia solo una fase e che presto torni con qualcosa di veramente dirompente.

Ma Morrison ha comunque scritto tanto.
Soprattutto se penso a Kid Eternity, New Adventures of Hitler, The Filth, la stessa Doom Patrol, e Animal Man...per non parlare dei Seven Soldiers e della ridefinizione moderna della JLA... sinceramente non riesco a pensarle come cose che avrebbe potuto scrivere "qualcun'altro".

Inviato da: Silver Surfer il Domenica, 12-Nov-2017, 23:36
QUOTE (Moreno Roncucci @ Domenica, 12-Nov-2017, 13:43)
MrNobody, se non sai come rispondere o non sei in grado di argomentare, non è necessario rispondere insultando l'interlocutore: basta non rispondere...

Scusa ma io non ho visto nessun insulto all'interlocutore (se intendi te); al contrario nel tuo post invece ho letto offese ad un autore, tirando in ballo tra l'altro inutile diatriba con altro autore.

Qui si parla(va) di Morrison e del suo Animal Man; talebani di northampton alla larga.

Inviato da: filippo1 il Lunedì, 13-Nov-2017, 16:36
QUOTE (MrNobody @ Domenica, 12-Nov-2017, 19:21)
QUOTE (Moreno Roncucci @ Domenica, 12-Nov-2017, 15:07)
Fiocotram, quello che hai descritto è il "mito" di Morrison, un mito che si è scritto da solo, costruendo la sua vita e le sue opere come una storia che lo vede eroe e geniale protagonista, una storia poi ripetuta insistentemente in ogni libro, in ogni intervista, fino a diventare lui stesso un personaggio. nella vita reale, di quelli che sceneggia.

Ma come con gli altri suoi personaggi, dietro quell'atteggiarsi, quella "figaggine" di facciata, non c'è  niente.

Si atteggia a punk, ma punk non è mai stato. Parla della sua vita difficile in casa mantenuto dai suoi (che immane sofferenza...), mentre Moore puliva cessi in un albergo per portare qualche soldo a casa. Mentre Moore scriveva tutto per tutti, Morrison va in escandescenze e inizia una persecuzione personale durata decenni perchè Moore pone il veto su una sua storia per Marvelman (peraltro stupidotta e pretenziosa e che contrastava con le caratterizzazioni impostate da Moore). Soffre atrocemente per il fatto che sta percorrendo una strada aperta da Moore e che quindi gli deve tutta la sua fama... ma si guarda bene dal rifiutarla, e forgiarne una sua personale. No. La segue ma frigna. E attacca il suo benefattore mentre lo scopiazza. (la "metanarrazione" che secondo Morrison sarebbe la sua grande innovazione era già in Marvelman, Pictopia, Watchmen, Swamp Thing, etc.)

Come l'autore, tutte le sue opere iniziali sono pura facciata e pretenziosità. Zenith è pura scopiazzatura dei temi e delle tecniche di Moore, e diventa ben presto ripetitivo. Arkham Asylum è ridicolo e adolescenziale, persino McKean lo rinnegherà in seguito. Ma fanno già vedere una ulteriore differenza profonda fra Moore e Morrison, a parte le capacità: Moore, pur conoscendo benissimo e avendo amato i supereroi Marvel e DC, non li venera. Di Killing Joke dice che alla fine "non era che una storia di Batman", e nelle interviste successive a watchmen dice di come ormai gli stiano stretti i supereroi, di come voglia parlare di altre cose, di toccare cose più reali, che pur riconoscendo il valore dei supereroi come metafora, non è una metafora che va bene per tutto. E lascia il fumetto supereroistico che all'epoca lo acclamava per fare Shadowplay, A Small Killing, Big Numbers, Aaargh, From Hell, Lost Girls.

Morrison nei supereroi ci sguazza. È il luogo dove trova i suoi fanboys, che spesso ignorano le fonti da cui copia. I suoi tentativi al di fuori del ramo e sono comunque supereroi mascherati (Invisibles - comunque scopiazzato quasi totalmente da altre fonti non fumettistiche) o sostanziali fallimenti commerciali (almeno, per i suoi obiettivi). Dentro il mondo dei supereroi, a fare storie per Batman o Superman o la JLA, e pompandole di retorica per farle sembrare storie "importanti", trova finalmente la fama e l'acclamazione che cercava. Solo che ancora ci soffre nel vedere le sue velleità "artistiche" sottovalutate. E allora parte con i suoi pipponi sulla valenza mitiche dei supereroi, su quanto siano importanti e bla bla bla. Musica per le orecchie dei fanbous che leggono solko supereroi o quasi, e che si sentono validati insieme al loro autore. Una massa di colossali fregnacce per chiunque abbia una visione più globale e critica.

Su Animal man non trovo NIENTE di quello che citi. Non vedo tutta quella profondità. Non basta mettere un coyote nei panni di Gesù Cristo per dire che hai scritto una cosa profonda sull'arte e la religione. La devi proprio scrivere una cosa profonda! Non è una lista di check, di "temi trattati", "in questa storia Morrison ci mette una citazione del vangelo, check, una dai cartoni warner, check, una di x, check, accidenti quanto è profondo questo Morrison, ha fatto tre check"

"Se Gesù Cristo fosse La vecchina e Silvestro fosse satana, l'umanità in gabbia come titty troverebbe in lui la salvezza". È una stronzata che mi sono inventato in dieci secondi per questo post, ma guarda, ho fatto ben tre check! (gesù, satana, titty e silvestro), sono profondo come Morrison!

Cosa DICE davvero Animal Man, in concreto? E come lo dice? Niente, è vuoto, pura retorica, temi toccati per fare check e atteggiarsi una profondità inesistente, tante botte e sangue e violenza che all'epoca parevano una grandissima novità (qui Morrison copia Moore come tutti gli altri. Cioè malamente e pensando che quella fosse davvero la cosa fica in Watchmen). Il fatto che con l'ultima puntata Morrison ammettesse questi errori e il suo fallimento (o almeno, all'epoca questa mi era sembrata quella dichiarazione) me lo aveva fatto rivalutare, mi aveva fatto pensare "wow, questi qui allora ha capito, magari la sua prossima storia parlerà davvero di cose profonde, non sarà una cazzatina come questa". E allora l'ho seguito. per anni. Sprecando soldi e tempo. Fino a rendermi conto che era tutto lì. Che Morrison di profondo davvero non ha niente da dire, che solo atteggiarsi, e vittimismo passivo-aggressivo. Che il suo posto è davvero scrivere megacrossovers per fanboys alla DC, che più in là proprio non ci può arrivare. E che alla fine, più che una sincera autocritica, quel numero finale era un scusa per mettersi nei fumetti, farsi conoscere e fare pubblicità al suo "personaggio" principale: Grant Morrison, l'autore geniale e profondo che aspira ad essere e che vive solo nei (suoi) fumetti.

Che bello se la gente ogni tanto si limitasse a dire "mi piace" "non mi piace".

No, siamo tutti talmente geniali (e incompresi) che se qualcosa non è nelle nostre corde allora è insindacabilmente merda... anzi, ormai non basta più stroncare un opera, bisogna stroncare anche l'autore, come essere umano proprio.

Mah, io non condivido nulla dell'intervento di Roncucci e trovo pretestuosa la parte in cui giudica Morrison invece di giudicare le sue opere, ma per limitarti a "mi piace/non mi piace", inutile partecipare a un forum, non ti pare?

E onestamente, anche su questo forum, ben venga che ogni tanto si parli di fumetti letti e non solo di "è uscito/non è uscito".

Inviato da: Cap.Crumb il Martedì, 14-Nov-2017, 13:03
QUOTE (MrNobody @ Domenica, 12-Nov-2017, 10:33)
QUOTE (Moreno Roncucci @ Domenica, 12-Nov-2017, 01:00)
Il finale riscatta la serie.

Considero Animal Man un sostanziale fallimento per Morrison, dal punto di vista delle sue ambizioni (quelle dichiarate, se invece voleva farsi solo notare c'era riuscito). Un gran calderone in cui ha infilato di tutto, dall'animalismo alle metanarrazioni ai mondi paralleli, cercando (come sempre) di rubare a Moore senza farsi beccare, e fallendo. Alla fine aveva tanto incasinato la serie che un reboot era necessario.

Il finale, all'epoca mi era parso uno straordinario atto di sincerità (oggi non ne sono più tanto sicuro, mi sa che era solo narcisismo...), in cui ammette il suo fallimento, la futilità dei risultati, e descrive la difficoltà di comunicare con il pubblico. il giudizio positivo che davo in generale al suo ciclo era basato solo su quello.

Non sono d'accordo su niente.

Il calderone di spunti è da sempre presente come vero valore aggiunto in qualsiasi opera di Morrison. Ti da sempre mille argomenti da approfondire per conto tuo, come ogni buon maestro dovrebbe fare. Grazie a lui io ho imparato tanto (sbattendomi parecchio, ovviamente, ma è così che funziona) e di questo gli sarò sempre grato.

Nei primi numeri l'ispirazione è senz'altro Moore, come ha sempre ammesso, ma poi se ne allontana decisamente (ed è da li che la storia inizia a funzionare).

Il finale è ben lungi da essere un ammissione di fallimento (ciao) ma rappresenta la chiusura di un discorso metafumettistico, per l'epoca rivoluzionario, inizialmente solo accennato e poi via via sempre più presente nel corso della serie.

Ed infine smentisco che Morrison abbia "incasinato la serie"
Innanzitutto Animal Man è l'Animal Man di Morrison, in pratica l'ha creata lui la serie a partire da un personaggio a dir poco scadente e privo di qualsiasi attrattiva, quindi avrebbe potuto farne quello che voleva (come ha fatto) ed "incasinarla" a piacere.
Ed invece riuscì a renderla una delle poche serie davvero "complete": sviluppandola e concludendola in maniera perfetta, geniale e soprattutto elegantissima.
La chiusura riusciva ad essere potenzialmente definitiva, ma lasciava comunque carta bianca ad eventuali scrittori che avessero voluto provare a ripartire.
Il problema semmai fu che nessun altro scrittore poteva essere in grado di proseguire sugli stessi livelli (nemmeno i pur bravi autori che, negli anni successivi, si cimentarono con il personaggio).

imho la verità sta nel mezzo, ma sto con nobody. 21vs.gif



quoto fioco sul fatto che in discorso iniziato qui lo ha poi portato sulla roba più recente, e si, forse è l'unica cosa veramente originale di morry.
questo, ed invisibles.

per me l'AM di morry è tutt'ora il suo capolavoro, proprio perchè era ingenuo ed ancora non aveva "appesantito" i suoi concetti con montagne di presunzione. dunno.gif

devi avere una intenzione "limpida" per parlare schiettamente al personaggio che stai martoriando suggerendogli di dire che è tutto solo masochismo, chapeau.

vado a rileggerlo, và. cry_.gif

Inviato da: Silver Surfer il Mercoledì, 15-Nov-2017, 22:42
QUOTE (fiocotram @ Domenica, 12-Nov-2017, 13:59)
QUOTE (Silver Surfer @ Domenica, 12-Nov-2017, 11:53)
QUOTE (F.I.T.A. @ Sabato, 11-Nov-2017, 17:14)
QUOTE (Silver Surfer @ Sabato, 11-Nov-2017, 14:51)
Grant Morrison e' Animal Man e Doom Patrol.

Se non vi piacciono non vi piace Morrison.

Allora non mi piace Morrison.
Invece chi ha scritto All Star Superman, Multiversity e Final Crisis?

Ahibo. Il resto è' tutta roba che poteva scrivere chiunque altro. (ASS non è nient'altro che l'applicazione di una formula perfezionata ad un personaggio, replicabile su altri cento, è disegnata da dio)

La vera novità e originalità furono quelle due serie.

Poi c'è chi lo ama (vedi Fiocotram, e chi lo detesta, vedi Roncucci), ma Grant Morrison e' quelle due serie, il resto è tutta rendita.

Beh, Silver Surfer... quante storie nella tua vita hai letto, tra quelle che ti sono piaciute, che non fossero l'applicazione di una formula replicabile su cento altri personaggi?
La metafora tratta dalla musica dovrebbe sempre guidarci: le note sono sette, ma è come si suona che definisce la vera arte o il vero mestiere. Le storie non funzionano in maniera dissimile.

Ma Morrison ha comunque scritto tanto.
Soprattutto se penso a Kid Eternity, New Adventures of Hitler, The Filth, la stessa Doom Patrol, e Animal Man...per non parlare dei Seven Soldiers e della ridefinizione moderna della JLA... sinceramente non riesco a pensarle come cose che avrebbe potuto scrivere "qualcun'altro".

scusa mi nomini due serie assimilabili/paragonabili ad Animal Man e Doom Patrol ?

dellle altre opere che citi nessuna ha quella maturità o originalità (e nemmeno lunghezza) IMHO.

Kid Eternity abbastanza acerba.
New Adventurs of Hitler beh, confermo quanto sopra, tutta idea e replicabile a mille altri personaggi storici, classica variazione sul tema.
The Filth discreta cagatiella che si è potuto permettere di scrivere e veder pubblicata prioprio perchè era già "Morrison".

Da JLA la fine...

Salvabile altra roba Vertigo ma sempre cugina di quelle 2 serie (Flex Mentallo, Sebastian O, qualche storia di Hellblazer)

Inviato da: Gene Simmons il Giovedì, 16-Nov-2017, 10:38
A me Morrison NON piace, ma adoro il suo Animal Man e la sua Doom Patrol.
O meglio, Morrison mi piace, ma solo in quelle due opere.
Il suo precedente Zenith non è male, ma è acerbissimo.
Dopodichè, la sua JLA non era poi così speciale (meglio il successivo Waid), e tutto quello che è venuto dopo per me è pessimo (soprattutto X-Men, Final Crisis, Multiversity, Filth...), giusto Batman e ASS sono accettabili, pur non essendo poi nulla di che.

Eccezione al mio discorso: Invisibles. Non l'ho mai letto, quindi non posso giudicarlo. Ma anche i fan (di Morrison, di Invisibles, del Fumetto in generale) mi dicono che è un opera molto affascinante ma estremamente complessa. E di cose complesse ne ho già fin troppe quindi preferisco astenermi dal leggerlo.

Ma sì, credo che Animal Man e Doom Patrol siano dei capolavori! smile.gif
Infatti sto seguendo questa nuova ristampa di AM in volume (e chi li trova più i vecchi American Heroes? tongue1.gif )

Inviato da: Cap.Crumb il Giovedì, 16-Nov-2017, 13:20
vabè, diciamo pure che fra tutti i titoli elencati non c'è qualcosa di assimilabile nel "non buono", diciamo che a seconda dei gusti può piacere di più o meno, io adoro Ellis in ogni sua desinenza, ma me ne accorgo quando l'opera che leggo non è al massimo delle sue possibilità.

per dire, a me la JLA di Morry è piaciuta molto, dopo anni in cui il concetto stesso della lega era andato sfibrandosi, ha ripreso la mini di Waid (la riunione dei big 7) ed ha riraccontato la mitologia di mettere in gruppo gli eroi più forti esistenti. 21vs.gif

Inviato da: F.I.T.A. il Venerdì, 17-Nov-2017, 14:04
QUOTE (Silver Surfer @ Mercoledì, 15-Nov-2017, 21:42)
QUOTE (fiocotram @ Domenica, 12-Nov-2017, 13:59)
QUOTE (Silver Surfer @ Domenica, 12-Nov-2017, 11:53)
QUOTE (F.I.T.A. @ Sabato, 11-Nov-2017, 17:14)
QUOTE (Silver Surfer @ Sabato, 11-Nov-2017, 14:51)
Grant Morrison e' Animal Man e Doom Patrol.

Se non vi piacciono non vi piace Morrison.

Allora non mi piace Morrison.
Invece chi ha scritto All Star Superman, Multiversity e Final Crisis?

Ahibo. Il resto è' tutta roba che poteva scrivere chiunque altro. (ASS non è nient'altro che l'applicazione di una formula perfezionata ad un personaggio, replicabile su altri cento, è disegnata da dio)

La vera novità e originalità furono quelle due serie.

Poi c'è chi lo ama (vedi Fiocotram, e chi lo detesta, vedi Roncucci), ma Grant Morrison e' quelle due serie, il resto è tutta rendita.

Beh, Silver Surfer... quante storie nella tua vita hai letto, tra quelle che ti sono piaciute, che non fossero l'applicazione di una formula replicabile su cento altri personaggi?
La metafora tratta dalla musica dovrebbe sempre guidarci: le note sono sette, ma è come si suona che definisce la vera arte o il vero mestiere. Le storie non funzionano in maniera dissimile.

Ma Morrison ha comunque scritto tanto.
Soprattutto se penso a Kid Eternity, New Adventures of Hitler, The Filth, la stessa Doom Patrol, e Animal Man...per non parlare dei Seven Soldiers e della ridefinizione moderna della JLA... sinceramente non riesco a pensarle come cose che avrebbe potuto scrivere "qualcun'altro".

scusa mi nomini due serie assimilabili/paragonabili ad Animal Man e Doom Patrol ?

dellle altre opere che citi nessuna ha quella maturità o originalità (e nemmeno lunghezza) IMHO.

Kid Eternity abbastanza acerba.
New Adventurs of Hitler beh, confermo quanto sopra, tutta idea e replicabile a mille altri personaggi storici, classica variazione sul tema.
The Filth discreta cagatiella che si è potuto permettere di scrivere e veder pubblicata prioprio perchè era già "Morrison".

Da JLA la fine...

Salvabile altra roba Vertigo ma sempre cugina di quelle 2 serie (Flex Mentallo, Sebastian O, qualche storia di Hellblazer)

Leggerò il terzo volume perché l'ho comprato e perché persone più convincenti di Silver Surfer mi hanno invitato a farlo.
Alcuni anni fa discutevo, proprio su questo forum, con i detentori del verbo di Ellis, i quali ascrivevano l'autore all'olimpo dei geni e aggredivano le mie perplessità. Di recente mi sono trovato a "difendere" Ellis, che a mio parere produce oggi alcune delle migliori cose di sempre.

Fine OT, torniamo a Morrison. A me non sono piaciuti i primi due volumi di Animal Man, e nemmeno quelli della Doom Patrol. Si, avevano un registro narrativo simpatico e certe figate eccentriche, ma all'ennesimo universo parallelo mi veniva l'orchite.
Capisco (e ribadisco) che quelle serie abbiano avuto una rilevanza "storica" nel momento in cui sono uscite (proprio come Authority), ma oggi sono simili e peggiori di tante cose fatte prima e dopo.

Invece mi piace il Morrison "imbrigliato" nelle serie mainstream. Mi piaceva su Batman e su Superman, su Multiversity e su Final Crisis. mi piace anche quando eccede, ma non sempre. In Nameless tantissimo, in Invisibles tantissimo, in Flex Mentallo meno.

Ad ogni modo Morrison (di nuovo come Ellis) è uno che quando mette il nome in copertina io divento curioso. Perché è sempre interessante.

Quindi per me il buon Silver Surfer non ci capisce una mazza di Morrison.

Inviato da: fiocotram il Venerdì, 17-Nov-2017, 14:39
Paradossalmente FITA, se tu volessi fare solo una selezione di Animal man o DP comunque non potresti prescindere dall'ultimo volume di entrambi. Assieme agli episodi della saga di Flex Mentallo, della fratellanza Dada e il singolo su Mallah e Cervello gli ultimi episodi della serie sono i miei preferiti in assoluto, sono quelli che incarnano proprio lo spirito del revisionismo. Nel caso di Morrison diventa in realta' un revisionismo che non nega le premesse fantasiose o le costringe a crescere...ma anzi le rende se possibili piu' surreali Io ribadisco che la differenza con Moore e' questa. Moore prendeva di mira le ingenuita' dei supereroi e le usava come base di partenza per costruire storie piu' complesse, che diventano fantascienza, distopie...Morrison invece parte da un'ingenuita' e la rivisita in maniera piu' smaliziata ma finisce per farle conservare intatto tutto il potere visionario. La Doom Patrol era un gruppo di supereroi freak, con Morrison diventano ancora piu' freak e oscuri, soprattutto alcuni di loro.

Inviato da: Nighthawk il Mercoledì, 27-Mar-2024, 17:32
Recupero questa vecchia discussione per chiedere un parere sulle traduzioni e sulle edizioni.
La prima edizione italiana è stata su American Heroes tradotta da Alessandro Bottero con la supervisione di Leonardo Rizzi (da quanto ho capito).
Le successive edizioni Magic Press e RW-Lion hanno invece la traduzione di Rizzi.
Qualcuno ha mai fatto un confronto fra quella Play e le altre due? Ci sono differenze qualitative sostanziali o sono abbastanza equivalenti?
E a livello di edizioni, meglio quella Magic o quella RW-Lion come carta, stampa e resa?
Grazie a chi risponderà

Inviato da: Nik88 il Mercoledì, 27-Mar-2024, 20:35
QUOTE (Nighthawk @ March 27, 2024 05:32 pm)
Recupero questa vecchia discussione per chiedere un parere sulle traduzioni e sulle edizioni.
La prima edizione italiana è stata su American Heroes tradotta da Alessandro Bottero con la supervisione di Leonardo Rizzi (da quanto ho capito).
Le successive edizioni Magic Press e RW-Lion hanno invece la traduzione di Rizzi.
Qualcuno ha mai fatto un confronto fra quella Play e le altre due? Ci sono differenze qualitative sostanziali o sono abbastanza equivalenti?
E a livello di edizioni, meglio quella Magic o quella RW-Lion come carta, stampa e resa?
Grazie a chi risponderà

Io ho i volumi della Rw e sono molto ben fatti. Non ti so aiutare invece per il discorso traduzioni, non potendo fare il confronto 😉

Inviato da: lenuvoleparlanti il Mercoledì, 27-Mar-2024, 23:03
QUOTE (Nik88 @ Mercoledì, 27-Mar-2024, 19:35)
QUOTE (Nighthawk @ March 27, 2024 05:32 pm)
Recupero questa vecchia discussione per chiedere un parere sulle traduzioni e sulle edizioni.
La prima edizione italiana è stata su American Heroes tradotta da Alessandro Bottero con la supervisione di Leonardo Rizzi (da quanto ho capito).
Le successive edizioni Magic Press e RW-Lion hanno invece la traduzione di Rizzi.
Qualcuno ha mai fatto un confronto fra quella Play e le altre due? Ci sono differenze qualitative sostanziali o sono abbastanza equivalenti?
E a livello di edizioni, meglio quella Magic o quella RW-Lion come carta, stampa e resa?
Grazie a chi risponderà

Io ho i volumi della Rw e sono molto ben fatti. Non ti so aiutare invece per il discorso traduzioni, non potendo fare il confronto 😉

No, anche io ho solo i volumi Lion sad1.gif

Inviato da: Cap.Crumb il Giovedì, 28-Mar-2024, 10:54
QUOTE (lenuvoleparlanti @ Mercoledì, 27-Mar-2024, 23:03)
QUOTE (Nik88 @ Mercoledì, 27-Mar-2024, 19:35)
QUOTE (Nighthawk @ March 27, 2024 05:32 pm)
Recupero questa vecchia discussione per chiedere un parere sulle traduzioni e sulle edizioni.
La prima edizione italiana è stata su American Heroes tradotta da Alessandro Bottero con la supervisione di Leonardo Rizzi (da quanto ho capito).
Le successive edizioni Magic Press e RW-Lion hanno invece la traduzione di Rizzi.
Qualcuno ha mai fatto un confronto fra quella Play e le altre due? Ci sono differenze qualitative sostanziali o sono abbastanza equivalenti?
E a livello di edizioni, meglio quella Magic o quella RW-Lion come carta, stampa e resa?
Grazie a chi risponderà

Io ho i volumi della Rw e sono molto ben fatti. Non ti so aiutare invece per il discorso traduzioni, non potendo fare il confronto 😉

No, anche io ho solo i volumi Lion sad1.gif

io ho la magic, nulla da obbiettare, posso solo confrontarla con quella di american heroes ma è di bottero, tendo a preferire automaticamente la magic. 21vs.gif

visto che non è stata tirata in causa lo faccio io: c'è anche https://www.panini.it/shp_ita_it/animal-man-di-grant-morrison-m1veom006isbn-it08.html (ma non so chi abbia curato le traduzioni)

Inviato da: Nighthawk il Giovedì, 28-Mar-2024, 11:58
QUOTE (Cap.Crumb @ March 28, 2024 02:54 am)
io ho la magic, nulla da obbiettare, posso solo confrontarla con quella di american heroes ma è di bottero, tendo a preferire automaticamente la magic.  21vs.gif

visto che non è stata tirata in causa lo faccio io: c'è anche https://www.panini.it/shp_ita_it/animal-man-di-grant-morrison-m1veom006isbn-it08.html (ma non so chi abbia curato le traduzioni)

Grazie a tutti per le risposte.

Cap allora mi confermi che in effetti ci sono differenze nella traduzione tra la versione Magic e Play?
Sapevo dell'edizione Panini, ma l'ho esclusa a priori, non amo particolarmente il formato omnibus perché, per quanto bello come oggetto, come libro lo trovo scomodo da leggere.
Le traduzioni dovrebbero essere sempre di Rizzi comunque.

Inviato da: Cap.Crumb il Giovedì, 28-Mar-2024, 20:42
QUOTE (Nighthawk @ Giovedì, 28-Mar-2024, 11:58)
Cap allora mi confermi che in effetti ci sono differenze nella traduzione tra la versione Magic e Play?

se vuoi controllo, ma si la magic l'ho sempre ritenuta più "fluida". dunno.gif

Inviato da: Nighthawk il Giovedì, 28-Mar-2024, 23:58
QUOTE (Cap.Crumb @ March 28, 2024 12:42 pm)
QUOTE (Nighthawk @ Giovedì, 28-Mar-2024, 11:58)
Cap allora mi confermi che in effetti ci sono differenze nella traduzione tra la versione Magic e Play?

se vuoi controllo, ma si la magic l'ho sempre ritenuta più "fluida". dunno.gif

Se hai tempo e voglia di darci un'occhiata qua e là (magari la preghiera del coyote che è uno dei passaggi più delicati), ma mi sono già abbastanza convinto di mettermi a cercare una delle due versioni tradotte da Rizzi :-)

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