Avengers 13 (#117), La "morte" di She-Hulk
Spider_sp |
|
Spirito con la Scure
Gruppo: Members
Messaggi: 1714
Utente Nr.: 7596
Iscritto il: 24-Mar-2012
Città: La Spezia
|
Storia decisamente meta-fumettistica quella che ci propone Aaron in questo interessante tie-in della Guerra dei Regni. Interessante non tanto per i (trascurabili) legami con il croossover, quanto per il fatto che si concentri interamente sul nuovo alter ego di Jennifer Walters, facendone una profonda analisi e inducendo il lettore a parecchie riflessioni, anche su come sia cambiata l'industria dei comics su certe tematiche. Ovviamente si parla della nuova She-Hulk (anzi, Hulk e basta), che diciamolo, non piace proprio a nessuno, almeno non a chi conosce il personaggio dalla sua epoca migliore, quella di Byrne. Partendo da una versione "giudiziaria" delle famose sedute psicologiche che vedevano Bruce Banner confrontarsi con le varie versioni di Hulk, anche Jennifer si trova a dover fare i conti con le sue diverse incarnazioni, che mettono sotto accusa la nuova She-Hulk di non essere più quel personaggio divertente che i lettori amavano. Ma il momento che pone delle riflessioni su più livelli è quando, in una sequenza a dir poco geniale, è lo stesso Deadpool, personaggio che noi sappiamo (e anche lui!) dovere tanto alle storie della She-Hulk di Byrne, a chiedere il perché sia cambiata così, la risposta è "perché voglio essere libera di essere brutta". E con questa frase Aaron ci fa pensare che, in un'epoca in cui anche il fumetto americano, causa diversi scandali sessuali proprio come nell'industria del cinema, sta prestando maggiore attenzione alle tematiche di discriminazione delle donne, forse non c'è più posto per la She-Hulk sexy e ammiccante degli anni 80. Insomma, come a volerci dire che una Marvel che ha messo i pantaloni a Carol Danvers e Jessica Drew considera la She-Hulk di Byrne una figura sessista. Deriva femminista? Ricerca del politicamente corretto a tutti i costi? O invece è nella stragrande maggioranza di lettori maschi che Aaron cerca di smuovere dell'autocritica? Voi cosa ne pensate?
|
|
|
cartman |
|
Asterix
Gruppo: Members
Messaggi: 747
Utente Nr.: 12490
Iscritto il: 07-Apr-2017
Città: Schio
|
Interessante analisi. Mi viene da dire solo: fortuna che non leggo queste storie.
--------------------
DADOPARDO quando si mette a pancia all'aria segna 6
|
|
|
Adv |
Adv
|
Città:
|
|
|
|
Fumettomane |
|
Asterix
Gruppo: Members
Messaggi: 800
Utente Nr.: 11126
Iscritto il: 24-Giu-2015
Città:
|
Il fatto che una Donna resa Sexy su carta venga ritenuta sessista e dunque resa "brutta" perché lo impone la moda nel momento mi fa ricordare i tempi dei signori Benito , Adolph e Josep . Storia parasedere e che fa capire perché Hickman sia linciato negli Usa
|
|
|
Fumettomane |
|
Asterix
Gruppo: Members
Messaggi: 800
Utente Nr.: 11126
Iscritto il: 24-Giu-2015
Città:
|
QUOTE (MinCulPop @ Martedì, 03-Dic-2019, 11:16) | QUOTE (Fumettomane @ Martedì, 03-Dic-2019, 10:55) | Il fatto che una Donna resa Sexy su carta venga ritenuta sessista e dunque resa "brutta" perché lo impone la moda nel momento mi fa ricordare i tempi dei signori Benito , Adolph e Josep . Storia parasedere e che fa capire perché Hickman sia linciato negli Usa |
i fumetti hanno sempre seguito le mode che io ricordi, magari sono le singole mode che non ci piacciono.
|
Seguire mode non equivale a piegarsi alle stesse . Questa She Hulk invece ne è un esempio . Evidentemente la stupidità nel personaggio femminile attuale della Walters non è ritenuta come stereotipo sessista negativo , se accompagnata da un sottotesto populistico , rispetto alla bellezza o presunta tale . Lo stesso si può dire del Thor fesso al quadrato sulla stessa testata . Che ci si concentri sul caratterizzare un personaggio rendendolo per un Wannabe poi ...
|
|
|
Mist |
|
Berserk
Gruppo: Members
Messaggi: 9139
Utente Nr.: 5800
Iscritto il: 28-Ott-2010
Città:
|
QUOTE (Fumettomane @ Martedì, 03-Dic-2019, 12:59) | QUOTE (MinCulPop @ Martedì, 03-Dic-2019, 11:16) | QUOTE (Fumettomane @ Martedì, 03-Dic-2019, 10:55) | Il fatto che una Donna resa Sexy su carta venga ritenuta sessista e dunque resa "brutta" perché lo impone la moda nel momento mi fa ricordare i tempi dei signori Benito , Adolph e Josep . Storia parasedere e che fa capire perché Hickman sia linciato negli Usa |
i fumetti hanno sempre seguito le mode che io ricordi, magari sono le singole mode che non ci piacciono.
|
Seguire mode non equivale a piegarsi alle stesse . Questa She Hulk invece ne è un esempio . Evidentemente la stupidità nel personaggio femminile attuale della Walters non è ritenuta come stereotipo sessista negativo , se accompagnata da un sottotesto populistico , rispetto alla bellezza o presunta tale . Lo stesso si può dire del Thor fesso al quadrato sulla stessa testata . Che ci si concentri sul caratterizzare un personaggio rendendolo per un Wannabe poi ...
|
Spesso si va da un estremo all'altro: da personaggi dal comportamento completamente asessuato a personaggi dal comportamento ipersessuato. Stessa cosa per She-hulk da bomba iper-sexy a bruttona, si direbbe che una misura media non si possa proprio fare.
|
|
|
Spider_sp |
|
Spirito con la Scure
Gruppo: Members
Messaggi: 1714
Utente Nr.: 7596
Iscritto il: 24-Mar-2012
Città: La Spezia
|
Ma poi, se vogliamo dire le cose come stanno, non è che la rappresentazione di She-Hulk di Byrne fosse così sessista, semmai era il contrario. Byrne usava il fanservice per prendere in giro il fanservice. "Mettiamo una scena dove fai la doccia per alzare le vendite", "freghiamocene del comic code" e via così. Era chiaramente una serie con intenti parodistici e se guardiamo bene il personaggio, non era affatto una donna oggetto o sottomessa agli uomini, bensì chiaramente indipendente ed emancipata. E in più occasioni si prendeva gioco dei personaggi maschili.
Il caso Weinstein ha scoperchiato il vaso di Pandora portando a ripercussioni in vari media, compresi i comics. E la Marvel ha avuto un paio di casi analoghi che improvvisamente hanno portato i vertici a stare più attenti a queste tematiche, ripercuotendosi sulla rappresentazione dei personaggi femminili. Via body e gonne, tutti sostituiti da pantaloni; serie con protagoniste femminili quasi tutte scritte da donne; eroi rimpiazzati dalle loro controparti femminili a volte con buoni risultati (La Potente Thor) a volte discutibili e forzati (Riri Williams)... E come spesso succede, è facile scadere nell'estremismo. Perché come una certa corrente femminista è passata dal battersi per i diritti delle donne al fare un'irrazionale guerra all'universo maschile e al tanto sbandierato "patriarcato", alcune aziende dell'intrattenimento sembrano aver sposato la causa di quest'ultima corrente estremista. Nel caso della Marvel qualche sospetto c'era stato con la (secondo me poco discussa) questione di Jessica Drew, donna eterosessuale senza problemi riproduttivi, che decideva di punto in bianco di concepire un figlio senza il padre.
Tornando alla questione di She-Hulk, ribadendo il concetto che a me la storia di Aaron è piaciuta, come ho gradito le numerose citazioni di momenti diversi della vita del personaggio (il paparazzo che la fotografò in topless, il supercriminale che la palpeggiò mentre lei lo stava pestando, sono tutte cose accadute davvero in storie passate), non ho capito però se l'autore volesse fare la morale ai lettori che non apprezzano questa nuova She-Hulk non-divertente e non-sexy, o se fosse un modo per dire "anche noi autori la preferivamo com'era prima, ma la nuova politica aziendale non ce lo permette".
|
|
|
Cap.Crumb |
|
MR. NATURAL
Gruppo: Members
Messaggi: 31725
Utente Nr.: 450
Iscritto il: 13-Lug-2004
Città: --Teramo--
|
QUOTE (Spider_sp @ Martedì, 03-Dic-2019, 21:52) | Ma poi, se vogliamo dire le cose come stanno, non è che la rappresentazione di She-Hulk di Byrne fosse così sessista, semmai era il contrario. Byrne usava il fanservice per prendere in giro il fanservice. "Mettiamo una scena dove fai la doccia per alzare le vendite", "freghiamocene del comic code" e via così. Era chiaramente una serie con intenti parodistici e se guardiamo bene il personaggio, non era affatto una donna oggetto o sottomessa agli uomini, bensì chiaramente indipendente ed emancipata. E in più occasioni si prendeva gioco dei personaggi maschili.
Il caso Weinstein ha scoperchiato il vaso di Pandora portando a ripercussioni in vari media, compresi i comics. E la Marvel ha avuto un paio di casi analoghi che improvvisamente hanno portato i vertici a stare più attenti a queste tematiche, ripercuotendosi sulla rappresentazione dei personaggi femminili. Via body e gonne, tutti sostituiti da pantaloni; serie con protagoniste femminili quasi tutte scritte da donne; eroi rimpiazzati dalle loro controparti femminili a volte con buoni risultati (La Potente Thor) a volte discutibili e forzati (Riri Williams)... E come spesso succede, è facile scadere nell'estremismo. Perché come una certa corrente femminista è passata dal battersi per i diritti delle donne al fare un'irrazionale guerra all'universo maschile e al tanto sbandierato "patriarcato", alcune aziende dell'intrattenimento sembrano aver sposato la causa di quest'ultima corrente estremista. Nel caso della Marvel qualche sospetto c'era stato con la (secondo me poco discussa) questione di Jessica Drew, donna eterosessuale senza problemi riproduttivi, che decideva di punto in bianco di concepire un figlio senza il padre.
Tornando alla questione di She-Hulk, ribadendo il concetto che a me la storia di Aaron è piaciuta, come ho gradito le numerose citazioni di momenti diversi della vita del personaggio (il paparazzo che la fotografò in topless, il supercriminale che la palpeggiò mentre lei lo stava pestando, sono tutte cose accadute davvero in storie passate), non ho capito però se l'autore volesse fare la morale ai lettori che non apprezzano questa nuova She-Hulk non-divertente e non-sexy, o se fosse un modo per dire "anche noi autori la preferivamo com'era prima, ma la nuova politica aziendale non ce lo permette". |
azz, hai detto il 200% delle cose che volevo dire io! posso solo aggiungere: miglior numero della gestione Aaron. e si, la frase QUOTE | voglio essere libera di essere brutta |
sarebbe anche toccante (ed almeno rispetta la continuity del personaggio), ma sul serio è stucchevole A se si pensa che è una donna vera B se si pensa alla shulkie di Byrne un passo indietro per le donne, imho innegabile. allora a questo punto la facessero lesbica e/o bisex
|
|
|
Utenti totali che stanno leggendo la discussione: 1 (1 Visitatori e 0 Utenti Anonimi)
Gli utenti registrati sono 0 :
|