Benvenuto Visitatore ( Connettiti | Registrati )

Cerca nel forum
Loading
Ricerca avanzata



Pagine : (4) « Prima ... 2 3 [4]   ( Vai al primo messaggio non letto ) Rispondi a questa discussioneInizia nuova discussioneNuovo Sondaggio

> Il Ciclo di Cyann, di Claude Lacroix e François Bourgeon
 
texhnolyze
Inviato il: Giovedì, 13-Ago-2020, 19:45
Quote Post


Spirito con la Scure
**

Gruppo: Members
Messaggi: 1719
Utente Nr.: 12720
Iscritto il: 09-Ott-2017
Città:



Sì, infatti ha più senso che avesse fatto solo i modellini e la roba preliminare, del resto ricordo che Bourgeon disse che Lacroix aveva realizzato una cupola grandissima, ma in quella stessa intervista disse che disegnavano entrambi; magari era per fare il modesto o ho interpretato male.

Sì, quei buoni non te li ridà ...


--------------------
Vendo
Boucq, Aldobrando, L'età della Convivenza, ecc. ecc.

Compro
Alvar Mayor 3
PMEmail Poster
Top
bgh
Inviato il: Venerdì, 14-Ago-2020, 22:43
Quote Post


Unregistered






Città:



Beh, alla fine mi sono messo su e l'ho finito. Non ho molto da fare in questi giorni di ferie (a parte leggere e tradurre fumetti...), e comunque l'ho comprato con i sudati risparmi, quindi tanto vale valorizzarli.

Il secondo episodio prosegue sulla scia del primo: è dunque ben disegnato (e ancor meglio colorato), anche se qualche cedimento già si nota nelle anatomie; ed è altrettanto terribilmente noioso, visto che la trama è un mero pretesto per mostrare questa volta non tanto il sistema sociale di Ilo - dal momento che il pianeta è quasi deserto -, ma il suo ecosistema. Il colpo di scena cui alludeva texhnolyze è davvero tirato per i capelli, ma soprattutto la risoluzione e le "scene clou" sono esattamente come l'escalation del primo tomo: senza alcun pathos, tanto sono veloci (e dire che lo spazio non mancava di certo, essendo un altro albo-monstre da 110 tavole).
Il terzo episodio, l'unico tutto sommato autoconclusivo, m'è parso il migliore della serie, con questo mondo alla Waterworld, il solo di cui Bourgeon e Lacroix dicano il giusto, senza trasformare le tavole in un trattato di geografia ambientale e umana. Niente di troppo originale, ma Aieia è un bel personaggio, e soprattutto i protagonisti hanno una ragione valida e incalzante che guida le loro mosse. Mi è piaciuta l'atmosfera un po' nichilista della conclusione, ambientata in questa città spettrale e vagamente inquietante.
Con il quarto volume si apre l'ultima sezione della serie, che trova la conclusione nel sesto tomo.
(click to show/hide)
è sempre un buon modo per appiattire una narrazione, e anche in questo caso le facilonerie si contano a bizzeffe. Non è male in sé la vicenda, ma è tutto orchestrato talmente a puntino che capito il meccanismo il prosieguo diventa assai prevedibile. Ritornano nuovamente le sezioni in cui gli autori si sentono in dovere di spiegare per filo e per segno il funzionamento dei mondi, che altro non servono se non a riempire le tavole: il sistema sociale di Marcade, per quanto interessante, non influisce infatti minimamente sulla narrazione.

L'atmosfera che permea il ciclo a partire dal terzo volume riscatta un po' il tutto, triste (nonostante i colori sempre squillanti) e ineluttabile, e molto tipica di certa fantascienza schiettamente europea (non solo a fumetti).
Il finale pieno di speranza (l'ultimissima didascalia è proprio bella) la rischiara, peccato che lo spiegone-deus ex (di nuovo, infilato con troppa precisione) ammazzi l'entusiasmo. "Ehi, lettore, mancano cinque pagine alla conclusione di una saga incubata nell'arco di vent'anni, quindi ora vogliamo assicurarci che chiuderai il libro senza nessun, ma proprio nessun punto in sospeso".

Il Ciclo di Cyann mi sembra incarni bene molti degli stereotipi peggiori che girano sul fumetto franco-belga (il che evidentemente non vuol dire che sia per forza un pessimo fumetto — cosa che NON penso, a dispetto di tutte le cattiverie che ho tirato fuori): la pretenziosità presentata sotto una veste patinata (con quel pizzico di erotismo gratuito). Quei rimproveri che le persone ignoranti pensano - nella loro ignoranza - di poter adattare a tutta una scuola nazionale, e che gli amatori come noi sanno bene che non sono altro che luoghi comuni.
Tuttavia, anche i luoghi comuni spesso un minimo di base fattuale ce l'hanno.
Top
 
texhnolyze
Inviato il: Sabato, 15-Ago-2020, 01:02
Quote Post


Spirito con la Scure
**

Gruppo: Members
Messaggi: 1719
Utente Nr.: 12720
Iscritto il: 09-Ott-2017
Città:



Beh, mi sembra un commento meno negativo rispetto a quello del primo tomo, ma non ho capito se ritieni che ne sia valsa la pena finirlo o meno.

Ma perché secondo te è pretenzioso? L'avessi detto per Il Sangue delle Ciliegie avrei anche capito a cosa potevi alludere, ma con Cyann? Leggendo il commento inizio col fare delle ipotesi, che poi mi servono anche per commentare, quindi mi porto avanti rispondendomi da solo.
Perché si soffermano su elementi che non influiscono sulla narrazione? Onestamente io non penso che debba essere tutto narrazione. Tutti i media sono strapieni di sezioni che riguardano solo l'ambiente o creano atmosfera. Anzi, è raro che questo avvenga nei fumetti francesi standard, essendo appunto tomi brevi e molto diretti, ma poi, certo, allargando se ne trovano a bizzeffe di tomi con poca narrazione. Ma in realtà fatico proprio a trovare un fumetto lunghetto che sia interamente narrazione. Poi uno potrebbe anche dire che approfondendo il contesto si capisce meglio come agiscono i personaggi.
Sì, il terzo volume è il migliore narrativamente parlando, tra l'altro è anche quello più classico, ma se ho detto che concordavo con il ritenere il primo il migliore è proprio per la poca presenza di narrazione propriamente detta, ma ha l'enorme vantaggio di farmi respirare l'aria di quel posto. Di certo è una mia opinione che non si deve estendere agli altri, ma se gli autori pensassero che il fumetto vive solo di narrazione lo farebbero in quel modo e ci guadagnerebbero anche di più.
O magari è perché pretende di fare cosmologia? Io non l'ho visto in questo modo, non hanno nessuna intenzione a farne un trattato e il tutto viene affrontato con molta leggerezza e giocosità. Del resto il protagonista è Cyann! Infatti anche l'aura nichilista, che, sì, c'è ma non mica è opprimente, e non solo per i colori accesi, anzi, se devo riassumere Cyann in 3 parole direi sense of wonder. Senza dimenticare che parliamo di fantascienza, di mondi diversi dalla Terra e senza personaggi terrestri, non trovo tanto assurdo lasciare spazio alla descrizione dei mondi.
Boh, Cyann mi sembra tutt'altro che pretenzioso (termine su cui raramente mi trovo d'accordo tra l'altro, ma qui non saprei proprio), infatti per quanto mi riguarda è alla portata di tutti. Io lo consiglierei a chiunque, anzi sarei proprio restio a consigliarlo a chi legge "graphic novel" e ha la puzza sotto il naso, ci siamo capiti, no?
Only registered users can see pictures
Registrati o Entra nel forum!

Direi che se non ha un'impronta popolare poco ci manca. Sia chiaro, ho detto popolare, non mainstream.
Oppure che non ha pathos?

Per te La Compagnia del Crepuscolo ha pathos? Anzi, dico diversamente, ma non ha una narrazione ancora più fredda e distaccata, soprattutto Malaterra? Quest'ultimo sì che incarna lo spirito del fumetto alla francese, moooolto più di Cyann. Beh, per lo meno ci so o molti più elementi lì che in Cyann, che invece deve moltissimo ai romanzi americani del periodo d'oro e direi proprio Van Vogt. Ah, ora che ci penso Lacroix illustrava proprio i romanzi di fantascienza. Tra l'altro è vero che la fantascienza a fumetti e al cinema è più nichilista in Europa (e anche in Giappone), ma nei romanzi americani non mancava.

Da che tomo per te diventa prevedibile?

Comunque sia, lo spiegone è il punto basso della serie e l'avrebbero potuto gestire diversamente, dal momento in cui gli elementi per capire c'erano ma ha comunque chiarito dei punti scuri.
E sì, quando tutto è troppo preciso si ha la sensazione che sia artefatto, ma a te non piacevano le trame ad orologeria di Charlier? Certo, per quanto mi riguarda non è tanto il fatto che siano più con i piedi per terra, quanto il fatto che ci sia l'umorismo che stempera, ma forse non apprezzi troppo la fantascienza e a leggere il fatto sui viaggi nel tempo probabilmente è così.
PMEmail Poster
Top
bgh
Inviato il: Sabato, 15-Ago-2020, 14:35
Quote Post


Unregistered






Città:



Ti sembra, e te lo confermo: il giudizio finale è un po' più positivo rispetto alle premesse.
Non sarà una lettura che mi porterò dentro, ma se non altro mi ha dato e mi sta dando modo di riflettere (anche in questa sede forumistica) su alcuni temi. Meglio di certo bonellume usa e getta.

Per quanto riguarda la pretenziosità, è un abito mentale, difficile da dissezionare.
E' una serie che vuol essere sofisticata, e che poi cade in tanti cliché tipici della BD.

QUOTE
Per te La Compagnia del Crepuscolo ha pathos? Anzi, dico diversamente, ma non ha una narrazione ancora più fredda e distaccata, soprattutto Malaterra? Quest'ultimo sì che incarna lo spirito del fumetto alla francese, moooolto più di Cyann. Beh, per lo meno ci so o molti più elementi lì che in Cyann, che invece deve moltissimo ai romanzi americani del periodo d'oro e direi proprio Van Vogt. Ah, ora che ci penso Lacroix illustrava proprio i romanzi di fantascienza. Tra l'altro è vero che la fantascienza a fumetti e al cinema è più nichilista in Europa (e anche in Giappone), ma nei romanzi americani non mancava.

Secondo me tutto il contrario. E' una serie piena di calore, di storie. Il solo racconto che Luce fa del ritrovamento di Anais, due tavole, mi sembra un pezzo di bravura migliore di tutto il Ciclo di Cyann (sono serio). Mi commosse sinceramente, così come lo fece la bellissima e crudele tavola in cui vediamo per la prima e ultima volta i soldati romani ne Gli occhi di stagno.
"Pathos" è emozione, coinvolgimento: quando arrivai per la prima volta all'apocalittica sequenza finale, giuro, trattenevo il respiro, per non far rumore.

Anche dal punto di vista della costruzione dell'ambiente il lavoro è molto più interessante. In primo luogo perché serve.
Se I colori di Marcade si fosse svolto sullo starwarsiano Bespin (per citare un altro pianeta... con le nuvole) non sarebbe cambiato nulla. La descrizione che gli autori fanno di questa società è aria, dal momento che gli unici marcadiani (si scriverà così?) con cui Cyann interagisce sono quei due passanti a cui chiede informazioni! Mentre leggevo i dialoghi sul sistema di 'compravendita', mi immaginavo gli sviluppi che potevano nascerne... peccato che gli autori non ci abbiano nemmeno provato a inserirlo nella narrazione. Lo stesso potrebbe dirsi, in misura minore, per Aldalarann, e anche per Olh: gli autori ci introducono alla vita dei rispettivi pianeti... e quando si tratta di "sfruttarla", l'albo si chiude. Nel caso di Olh, almeno la questione viene ripresa nell'ultima parte della serie, quindi proprio inutile non era stata.
È questo ciò a cui mi riferivo quando dicevo che il wordbuilding non può essere l'unico elemento di interesse (e invece purtroppo così è). Un po' come i libri per i giochi di ruolo che spiegano le ambientazioni (Forgotten Realms, Ravenloft, Planescape, Numenera, ecc...): interessanti, ma da soli, senza le partite, non servono a granché.
Al contrario, ne L'ultimo canto di Malaterra la descrizione ambientale passa quasi interamente attraverso le immagini (pure troppo, visto che molte cose le ho scoperte leggendo solo il saggio di Thiebaut!), e a parte questo - è il punto - quella storia è intimamente legata alla società medievale - e francese - rappresentata. Già trasferirla nello stesso anno ma in Italia significherebbe dover apportare sostanziali modifiche.
Il fatto che il Ciclo di Cyann si basi su un universo fittizio, e non su una realtà storica per così dire preconfezionata non basta a giustificarne le carenze.

In definitiva per me La Compagnia del crepuscolo, nella sua interezza, incarna sì lo spirito del fumetto francese, ma quello migliore.

QUOTE
Comunque sia, lo spiegone è il punto basso della serie e l'avrebbero potuto gestire diversamente, dal momento in cui gli elementi per capire c'erano ma ha comunque chiarito dei punti scuri.
E sì, quando tutto è troppo preciso si ha la sensazione che sia artefatto, ma a te non piacevano le trame ad orologeria di Charlier?

Intanto, io apprezzo lo Charlier di Blueberry, che non ho ritrovato in Barbarossa (e che per questo mi fa pensare fosse in quella sede profondamente influenzato dal talentuoso collega).

Si tratta di due tipi di racconto diversi. Là funziona, è una serie di puro escapismo senza alcuna ambizione di profondità narrativa (come in Italia molti fumetti Bonelli), qua no.

QUOTE
Certo, per quanto mi riguarda non è tanto il fatto che siano più con i piedi per terra, quanto il fatto che ci sia l'umorismo che stempera, ma forse non apprezzi troppo la fantascienza e a leggere il fatto sui viaggi nel tempo probabilmente è così.

A me la fantascienza piace, ma i viaggi nel tempo sono un meccanismo sempre impiegato in maniera dozzinale, non solo in questo Ciclo di Cyann.
Qual è il limite ai cambiamenti, una volta partiti con i viaggi a ritroso? E' un problema che gli autori o non si pongono, o si pongono in maniera molto tradizionale e binaria (il tempo non si può cambiare, andando indietro non seguiamo altro che il corso delle cose/il tempo si può cambiare, e sarebbe meglio non farlo).

Gli stessi Bourgeon e Lacroix lasciano la questione molto nebulosa: da un lato buttando lì il tema associandolo a una tecnologia come il teletrasporto, dall'altro fornendo una spiegazione sulla nave Intertempo assai sbrigativa. Un approfondimento maggiore sulla questione sarebbe stato molto più interessante della tabella riassuntiva "sei stata qui nell'anno x, là nell'anno y, là ancora nel decennio precedente ad x, ecc", e avrebbe forse permesso al lettore di farsi i collegamenti da sé senza bisogno di aiuti, evitando così la spiegazioncina consolatoria.
Top
bgh
Inviato il: Sabato, 15-Ago-2020, 17:30
Quote Post


Unregistered






Città:



Spoiler

A proposito, una domanda sulla trama: ma l'alias di Optech, il pingue giallovestito, chi è (il nome ora mi sfugge)? Lo vediamo nel quinto volume e ne sentiamo la storia, e ok. Ma all'inizio del sesto episodio dice in un dialogo "Cyann della mia infanzia" (traduzione mia): era già apparso nel primo albo, dunque?
Leggendo in lingua e con un'attenzione non elevatissima, forse me lo sono perso.
Top
 
texhnolyze
Inviato il: Sabato, 15-Ago-2020, 20:06
Quote Post


Spirito con la Scure
**

Gruppo: Members
Messaggi: 1719
Utente Nr.: 12720
Iscritto il: 09-Ott-2017
Città:



QUOTE
E' una serie che vuol essere sofisticata, e che poi cade in tanti cliché tipici della BD.

Ma secondo me non ha mai avuto questa pretesa, ha sempre presentato tutto molto superficialmente né si è soffermata sullo stato psicologico a fondo, mentre Aama ad esempio lo fa e non ha mai negato di essere qualcosa di sofisticato.

QUOTE
"Pathos" è emozione, coinvolgimento: quando arrivai per la prima volta all'apocalittica sequenza finale, giuro, trattenevo il respiro, per non far rumore.

Beh, che riesca a trasmettere emozioni è vero, sì, non è una storia apatica, ma dicevo che in realtà è narrato con maggiore distacco, senza mai accentuare il dramma per scadere nel melodrammatico. Nel caso della Compagnia le emozioni sono anche trasmesse a suon di fascino per il contesto storico, i miti, le leggende, su questo non c'è paragone.

QUOTE
Al contrario, ne L'ultimo canto di Malaterra la descrizione ambientale passa quasi interamente attraverso le immagini (pure troppo, visto che molte cose le ho scoperte leggendo solo il saggio di Thiebaut!), e a parte questo - è il punto - quella storia è intimamente legata alla società medievale - e francese - rappresentata. Già trasferirla nello stesso anno ma in Italia significherebbe dover apportare sostanziali modifiche.

Senza dubbio, però è anche uno storico, seppur con elementi fantastici.
Infatti
QUOTE
La descrizione che gli autori fanno di questa società è aria, dal momento che gli unici marcadiani (si scriverà così?) con cui Cyann interagisce sono quei due passanti a cui chiede informazioni!

avevo capito cosa intendevi, ma metti che non fornisca nessuna informazione su Marcade, ciò si traduce in qualche pagina in meno, ma Cyann agirebbe soltanto, va da punto A a B, e a quel punto sì che non c'è differenza se fosse ambientato a Marcade o Aflolol xD
Comunque sia, uno può dire "ma siete voi, autori, che avete impostato il tutto sui viaggi nel tempo e nello spazio" e chiaramente se quegli elementi avessero trovato un maggiore approfondimento, ergo pagine in più, sarebbe stato meglio ma ripeto che appunto non mi è mai sembrato che volessero essere sofisticati, ambiziosi sì.
Il fatto è che ti trovi in un pianeta che non conosci, è forse normale che tu sappia cose che possano servirti ma che non è detto che ti serviranno nel percorso. Il fatto dello scambio di informazioni a pagamento è certamente servito a Cyann, altre cose no, ma all'inizio come fai a saperlo? Altro punto che per me non rende del tutto inutili le info extra è che in un modo o nell'altro sono utili per farti paragonare Olh ad altri pianeti, ti fa capire cosa può essere migliorato su Olh o anche farti capire che tutto sommato sei fortunato ad essere su Olh, invece che su Aldaal.

QUOTE
La Compagnia del crepuscolo, nella sua interezza, per me incarna lo spirito del migliore fumetto francese.

Sì, ma non era una questione di qualità, quanto di francesismo. Infatti La Compagnia è francese, ti viene da pensarlo subito, mentre Cyann lo è solo in superficie. Un po' come dire che Tex è italiano, ma dove? In cosa rappresenta il fumetto italiano? Rappresenta solo la Bonelli. Blueberry non ha tanto una mentalità francese, e non perché è western e quindi ambientato in America, ma non ha quel tipico taglio francese che invece un'altra serie classica come Valerian ha. Blueberry si presenta in grande formato, a 4 strisce, parte A e B, numero elevato di vignette per pagina, tanti dettagli e questo è l'aspetto estetico del fumetto tipico francese ma né il modo di narrare, né la mentalità è quella che identifica il fumetto o i francesi in generale.

QUOTE
A me la fantascienza piace, ma i viaggi nel tempo sono un meccanismo sempre impiegato in maniera dozzinale, non solo in questo Ciclo di Cyann.
Qual è il limite ai cambiamenti, una volta partiti con i viaggi a ritroso? E' un problema che gli autori o non si pongono, o si pongono in maniera molto tradizionale e binaria (il tempo non si può cambiare, andando indietro non seguiamo altro che il corso delle cose/il tempo si può cambiare, e sarebbe meglio non farlo).

E vabbuò, ma alla fine è un meccanismo narrativo come un altro, solo che a differenza di tanti altri è legato alla fantascienza. Trovo comunque sempre interessante il tempo trattato come un unicum, quindi il passato influenza il futuro e il futuro influenza il passato, rendendo quindi il paradosso possibile, a differenza dell'altro tipo di viaggio nel tempo. Il guaio con questo tipo di narrazione è che non si sbaglia mai narrativamente, è come dire che gli autori avranno sempre ragione, da qui il discorso della precisione, per cui quando esageri sembra artefatto, ma si può sempre verificare l'atteggiamento dei personaggi, perché fanno una determinata scelta e in questo modo stabilire se gli autori hanno forzato la via da seguire.


QUOTE
A proposito, una domanda sulla trama: ma l'alias di Optech, il pingue giallovestito, chi è (il nome ora mi sfugge)? Lo vediamo nel quinto volume e ne sentiamo la storia, e ok. Ma all'inizio del sesto episodio dice in un dialogo "Cyann della mia infanzia" (traduzione mia): era già apparso nel primo albo, dunque?
Leggendo in lingua e con un'attenzione non elevatissima, forse me lo sono perso.

Optech lo vediamo a Marcade, ora non ricordo se quello che vediamo nel quinto e sesto sia un altro Optech, ma è sicuro che quando lui svela a Cyann che le ricordava da bambine, lei e sua sorella, anche Cyann dice "e Optech non è Optech".
Comunque sia, sì, è per forza un personaggio di Olh, ma di quello che dico non sono sicuro, e io durante la lettura pensai che fosse il tipo che poi muore nel secondo tomo, quello che se le voleva fare tutte, con la bandana. Perché l'ho pensato nonostante fosse morto? Perché aveva le stesse bruciature sul viso e poi parla del coso che suona Cyann, che non a caso le viene dato nel secondo volume. Poi non mi sono impegnato nell' andare a verificare se nel primo tomo Cyann avesse un nemico della sua età, più o meno.
Ecco, lì e non solo non ti spiega un accidente e lascia il compito al lettore, invece nel finale c'è lo spiegone.

Edit: Ricordavo male, la questione la risolsi poi, infatti sono andato a controllare cosa dice Optech e più avanti, nel sesto tomo, mentre organizza l'esplosione dice di voler morire da Bolgome, che è il nemico pubblico numero 1, ovvero colui che uccide la sorella di Cyann. In pratica tutta la storia che si verifica nel quinto volume, che coinvolge anche Nacara e Cyann vuole evitare.


--------------------
Vendo
Boucq, Aldobrando, L'età della Convivenza, ecc. ecc.

Compro
Alvar Mayor 3
PMEmail Poster
Top
bgh
Inviato il: Lunedì, 17-Ago-2020, 21:42
Quote Post


Unregistered






Città:



Ecchime, sono stato assente un paio di giorni.

Ti ringrazio per l'interessante scambio di opinioni, in particolare sulle descrizioni geografiche.
E per la delucidazione sulla trama, anche se qualcosa continua a sfuggirmi: proverò a risetacciare i volumi, il tarlo ormai si è infilato nella testa.
Top
 
texhnolyze
Inviato il: Lunedì, 17-Ago-2020, 23:56
Quote Post


Spirito con la Scure
**

Gruppo: Members
Messaggi: 1719
Utente Nr.: 12720
Iscritto il: 09-Ott-2017
Città:



Comunque in soldoni Optech è Bolgome.

Penso che questo sia il
Only registered users can see links
Registrati o Entra nel forum!

Se ti può servire, invece di rileggerlo.

E qui
Only registered users can see links
Registrati o Entra nel forum!
dice:
"Cyann philosophe maintenant avec Optech sur Marcande
l'histoire d'Optech (= en fait Bolgome) blessé sur la planète Fulguru"

Quindi direi che è confermato (vale anche per me, che stranamente ricordavo la prima impressione e non poi ciò che avevo capito).
PMEmail Poster
Top
 
Kagehisha
Inviato il: Sabato, 19-Set-2020, 22:47
Quote Post


Spirito con la Scure
**

Gruppo: Members
Messaggi: 1800
Utente Nr.: 1333
Iscritto il: 22-Lug-2005
Città:



Bravi, belle discussioni
Only registered users can see pictures
Registrati o Entra nel forum!
PM
Top
bgh
Inviato il: Domenica, 07-Mar-2021, 12:12
Quote Post


Unregistered






Città:



A 77 anni è morto Claude Lacroix.

Only registered users can see links
Registrati o Entra nel forum!
Top
Utenti totali che stanno leggendo la discussione: 1 (1 Visitatori e 0 Utenti Anonimi)
Gli utenti registrati sono 0 :

Topic Options Pagine : (4) « Prima ... 2 3 [4]  Rispondi a questa discussioneInizia nuova discussioneNuovo Sondaggio

 



[ Script Execution time: 0.0323 ]   [ 21 queries used ]   [ GZIP Abilitato ]