John Doe n.11, For Fans Only
Tom Strong |
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Nonno Bassotto
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QUOTE (missi @ Martedì, 30-Ago-2011, 11:38) | QUOTE (Kolok @ Martedì, 30-Ago-2011, 09:15) | QUOTE (Tom Strong @ Lunedì, 29-Ago-2011, 22:15) | ... John Doe rappresenta un collasso del meta-testo sulla narrazione intradiegetica? ... |
P.S. devo ancora leggerlo...ma so per certo che questa frase non mi sarà più chiara al termine della lettura |
secondo me centra parecchio lo scappellamento a destra....
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Chiedo scusa, nella foga mi sono partiti due paroloni di troppo Quello che volevo dire è: abbiamo un fumetto, John Doe, ovvero una narrazione. John Doe passa per essere un fumetto meta-narrativo. Ovvero in cui, all'interno della narrazione, si parla di John Doe esplicitamente come personaggio di finzione. Vengono mostrate pagine di sceneggiatura, si mostrano gli sceneggiatori. Ma c'è anche un passo ulteriore. Perché noi frequentatori di forum e lettori di blog abbiamo già a che fare con una quantità enorme di meta-narrazione, ovvero di discorsi e discussioni che vertono sul fumetto di finzione John Doe. La mia impressione, leggendo John Doe 11, è che sia stata cancellata la linea di confine fra la narrazione e "tutto quello che già sappiamo sulla narrazione" attraverso il web. Che John Doe e "tutto quello che puoi leggere di John Doe su Internet" siano diventati parte di un'unica opera. Scusate ancora la cervellocità del tutto, se sto delirando fate finta di niente.
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RRobe |
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Homo Superior
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QUOTE (Tom Strong @ Martedì, 30-Ago-2011, 06:31) | QUOTE (missi @ Martedì, 30-Ago-2011, 11:38) | QUOTE (Kolok @ Martedì, 30-Ago-2011, 09:15) | QUOTE (Tom Strong @ Lunedì, 29-Ago-2011, 22:15) | ... John Doe rappresenta un collasso del meta-testo sulla narrazione intradiegetica? ... |
P.S. devo ancora leggerlo...ma so per certo che questa frase non mi sarà più chiara al termine della lettura |
secondo me centra parecchio lo scappellamento a destra....
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Chiedo scusa, nella foga mi sono partiti due paroloni di troppo Quello che volevo dire è: abbiamo un fumetto, John Doe, ovvero una narrazione. John Doe passa per essere un fumetto meta-narrativo. Ovvero in cui, all'interno della narrazione, si parla di John Doe esplicitamente come personaggio di finzione. Vengono mostrate pagine di sceneggiatura, si mostrano gli sceneggiatori. Ma c'è anche un passo ulteriore. Perché noi frequentatori di forum e lettori di blog abbiamo già a che fare con una quantità enorme di meta-narrazione, ovvero di discorsi e discussioni che vertono sul fumetto di finzione John Doe. La mia impressione, leggendo John Doe 11, è che sia stata cancellata la linea di confine fra la narrazione e "tutto quello che già sappiamo sulla narrazione" attraverso il web. Che John Doe e "tutto quello che puoi leggere di John Doe su Internet" siano diventati parte di un'unica opera. Scusate ancora la cervellocità del tutto, se sto delirando fate finta di niente. |
E' una roba su cui Morrison ha scritto un sacco.
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missi |
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Barbaro Cimmero
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QUOTE (RRobe @ Martedì, 30-Ago-2011, 15:43) | QUOTE (Tom Strong @ Martedì, 30-Ago-2011, 06:31) | QUOTE (missi @ Martedì, 30-Ago-2011, 11:38) | QUOTE (Kolok @ Martedì, 30-Ago-2011, 09:15) | QUOTE (Tom Strong @ Lunedì, 29-Ago-2011, 22:15) | ... John Doe rappresenta un collasso del meta-testo sulla narrazione intradiegetica? ... |
P.S. devo ancora leggerlo...ma so per certo che questa frase non mi sarà più chiara al termine della lettura |
secondo me centra parecchio lo scappellamento a destra....
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Chiedo scusa, nella foga mi sono partiti due paroloni di troppo Quello che volevo dire è: abbiamo un fumetto, John Doe, ovvero una narrazione. John Doe passa per essere un fumetto meta-narrativo. Ovvero in cui, all'interno della narrazione, si parla di John Doe esplicitamente come personaggio di finzione. Vengono mostrate pagine di sceneggiatura, si mostrano gli sceneggiatori. Ma c'è anche un passo ulteriore. Perché noi frequentatori di forum e lettori di blog abbiamo già a che fare con una quantità enorme di meta-narrazione, ovvero di discorsi e discussioni che vertono sul fumetto di finzione John Doe. La mia impressione, leggendo John Doe 11, è che sia stata cancellata la linea di confine fra la narrazione e "tutto quello che già sappiamo sulla narrazione" attraverso il web. Che John Doe e "tutto quello che puoi leggere di John Doe su Internet" siano diventati parte di un'unica opera. Scusate ancora la cervellocità del tutto, se sto delirando fate finta di niente. |
E' una roba su cui Morrison ha scritto un sacco.
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pure troppo IMHO....
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indy4 |
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Asterix
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la cosa piu' bella di questo numero e concordo , è la parte in cui si leggono i commenti dei forum piu' comuni nel fumetto , e i nerd che fanno le domande alle convention al povero Recchioni. John Doe deve una bella parte del suo successo alla rete. Storco un po' il naso sul futuro , cioè sembra un po' la fine di La casa 2 , dove il protagonista viene proiettato nel medioevo. Spero sia solo un numero ambientato in quell'epoca.
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sherlock |
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Spirito con la Scure
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Finalmente letto pur'io, e non posso che unirmi al plauso generale. E si che NON sono un fan del "metafumetto", che mi rischia, per le mie corde, di scivolare con facilità nell'onanismo intellettuale. Ma in questo numero IMHO tutto è riuscito a meraviglia. Dai disegni con l'alternarsi di stili diversissimi a ... tutto. Rilanciando anche ai miei occhi, alla grande, una stagione che iniziava lievemente a perplimermi. E tra l'altro, le mille battute, sui nerd, sul lavoro degli "aiutanti" ecc ecc mi han fatto morire dal ridere, al livello del miglior Ratman.
Complimentissimi a tutti gli autori!
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tuttinicoc |
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Little Nemo
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Ordunque, dato per assodato che questo numero è piaciuto e ha rilanciato l'entusiasmo per JD, credo sia arrivato il momento del toto-continuazione... ...mò che cacchio succede???? my two cents: metto sotto spoiler giusto per, ormai il numero è uscito da un pò e dovrebbero averlo letto tutti. JD ora lotterà come un indemoniato per uscire dalla costrizione del fumetto di genere in cui è stato imprigionato, non so perchè ma sento che ritroveremo il vecchio hank the jank (a meno che non sia stato eliminato stagioni fa, e me lo son perso) |
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sherlock |
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Spirito con la Scure
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QUOTE (lonewolf_10 @ Martedì, 30-Ago-2011, 16:27) | chi mi spoila la trama (finale incluso, tanto per quando lo leggeró sará Natale)? |
OK, lo hai chiesto tu: JD affronta i suoi autori, convinto che essi siano le "alte sfere" che deve sconfiggere per essere libero. Ma in realtà le Alte Sfere sono i lettori, che decidono della fama o dell'oblio. Gli autori prevalgono (vabbè, RRobe lo sconfigge, sceneggiava lui quindi per forza si dipinge rockstar ) e condannano JD ad essere strumento di storie di puro intrattenimento, "di genere" insomma, fino a quando ...
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lonewolf_10 |
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Divoratore di Mondi
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barone1 |
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Sidekick
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Bel numero. Riflettendoci mi sembra che si sia chiuso un ragionamento, anche semplice, sul come un dio sia un personaggio (e non una persona). I personaggi sopravvivono agli autori ma non sopravvivono senza lettori che li tengono in vita (vedi Sherlock Holmes e Conan Doyle). Gli dei non sopravvivono senza fedeli adoranti, che ne determinano le caratteristiche adattandoli ai tempi (e questo è il motivo per cui oggi gli dei pagani ci sembrano ridicoli mentre accettiamo il dio delle tradizioni monoteistiche che, però, non ha niente a che fare col dio dell'inizio della tradizione). Tutto il discorso da sempre presente su JD in merito al suo essere libero e non essere condizionato dalle alte sfere viene a galla in tutta la sua finzione, e non gli servirà nemmeno ritornare ad essere una divinità per sfuggire a questo, visto che senza fedeli non potrà nemmeno essere questo (lo so che il discorso sulle divinità create dai fedeli sui fumetti è stato sviscerato da Gaiman in maniera più criptica mentre qui è spiattellato papale papale ma il succo non cambia). Quindi cosa possiamo attenderci per il futuro? Mah... A me piacerebbe vedere qualcosa che vada in controtendenza totale, tipo un numero di JD la cui lettura ti chiede più dei soliti 20 minuti, magari pieno di bei dialoghi verbosi alla Charlier (e anche di intrecci narrativi sempre di Charlier): questo sì che sarebbe qualcosa di veramente nuovo ed inaspettato (la versione manga già vista in alcuni episodi - e per versione manga intendo pagine piene di azione e di velocissima lettura - non è nuova rispetto a JD ma solo rispetto ai Bonelli). Oppure un JD a confronto con micro storie ordianrie di tutti i giorni, quelle magnificate da Eisner, senza ricorrere agli effetti speciali di scontri planetari e divinità incredibili, ma per arrivare al cuore del grande fumetto, quello che ti lascia un'emozione indelebile e che ricorderai per sempre, anche se lo hai letto tanti anni fa (penso a The building ma anche a "To the heart of the storm". Insomma la vera sfida, per me, sarebbe fare su JD un tipo di fumetto diverso (ma non nuovo in assoluto) che pieghi un personaggio con caratteristiche precise in un contesto diverso e lo faccia passare da Stephen King a Raymond Carver (ad esempio). Ancora un grazie agli autori per questo bel numero e aspettiamo un po' questo futuro
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Zak Fett |
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Asterix
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Ok, gran numero di quelli che restano impressi. Effettivamente solo Morrison è arrivato per oltre (senza appallare). Non mi aspettavo che JD perdesse... e ora viaggi nel tempo-alieni-etc..?
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