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> Ratman. Il lungo addio.
 
MrNobody
Inviato il: Sabato, 25-Mar-2017, 20:10
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Premessa.
Ritengo Ratman semplicemente quanto di meglio sia successo al fumetto comico, non solo italiano, negli ultimi 20 anni; lo seguo da ancora prima che iniziasse la serie regolare (sulla fanzine Made in USA) della quale possiedo tutti i numeri originali, speciali compresi, che colleziono gelosamente.
Mi ha divertito tantissimo per tanti anni e di questo sono riconoscente a Leonardo Ortolani.
Devo però ammettere che quest'ultima lunghissima saga sta mettendo alla prova la mia grande passione per la serie, sto facendo, per la prima volta, una certa fatica nel continuare a leggerla d'un fiato come ho sempre fatto e comincio ad aspettare il traguardo dell'ultimo numero con un po’ di impazienza...
Qua e la fanno ancora capolino alcune battute e trovate divertenti, la trama è encomiabilmente complessa e ben strutturata, addirittura si scorge un sottotesto "serio" piuttosto profondo.
Ma il tutto purtroppo, piuttosto che avvincere ed affascinare... spesso stanca.
Uno dei punti di forza di Ratman è sempre stato il nonsense che faceva capolino in trame comunque ben strutturate, l'assurdo di certe situazioni "fuori contesto" (vedi i "what if" tipo 300+1, Walking Rats e tante altre), l'esilarante non-plausibilità del protagonista e delle sue spalle che, continuamente si scontrava con la "concretezza" della trama delle singole miniserie.
Un equilibrio impeccabile che ha sempre funzionato alla grande ma che, ad andare ad analizzarlo con un pizzico di attenzione, vedeva il plot delle varie saghe e sottosaghe (ma anche degli episodi singoli) al servizio della potenza comica e demenziale del personaggio.
In questa ultima "stagione" invece il bilanciamento del carico si è invertito, la trama la fa da padrona e la componente comica è al suo servizio, risultandone purtroppo tarpata quando non annacquata.
Sì nota un grande, certosino lavoro dietro a queste pagine, uno sforzo creativo enorme dedito a trovare un modo per mettere tutti i tasselli disseminati in questi lunghi anni ognuno al proprio posto, allo scopo di chiudere la serie con un enorme puzzle completo. E risulta ancora più impressionante, questo lavoro, in quanto parecchi di questi tasselli non erano stati inizialmente pensati per agganciarsi agli altri in un unico grande disegno.
Ma ce n'era bisogno? E' di questo che i lettori di Ratman avevano bisogno?
No, assolutamente no. Ai lettori di Ratman non è mai interessato più di tanto che quanto successo nei primi numeri dovesse avere una spiegazione logica plausibile tale da potersi chiudere perfettamente negli ultimi.
Il destino finale di Thea, l'evoluzione criminosa di Topin, l'ambigua natura dell'Ombra, la rivalsa di Walker, la scomparsa e il ritorno del capitano Krik... in un singolo termine LA CONTINUITY, in un fumetto di questo genere, è soltanto un “di più”… utile magari, ma non indispensabile. Può funzionare e addirittura avvincere se e solo se rimane al servizio della natura comica e demenziale della serie, rischia invece di farle perdere inesorabilmente di interesse se prova ad imporsi essa stessa come fulcro del fumetto a discapito della comicità innata e straordinaria sulla quale aveva sempre poggiato le proprie basi.
Intendiamoci, va bene anche così. Anzi, questa necessità quasi compulsiva di mettere tutto in ordine prima di murare per sempre la porta di una casa dove hai vissuto a lungo la trovo, per quanto illogica, estremamente umana e commovente e dopo tutte le gioie che Leo ci ha dato sarebbe davvero ingiusto mettersi a criticarlo.
Quindi continuerò ad onorare e comprare Ratman fino alla fine, leggendolo sul treno tornando dal lavoro, come sempre.
Ma probabilmente, qualora doveste incrociarmi, non mi scorgerete ridere da solo, sotto i baffi, come vi sarebbe successo fino a qualche tempo fa. Noterete invece l’espressione stanca e un po’ annoiata e forse, guardando meglio, avvertirete addirittura un pizzico di malinconia.
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kebra
Inviato il: Sabato, 25-Mar-2017, 20:54
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QUOTE (MrNobody @ March 25, 2017 07:10 pm)
In questa ultima "stagione" invece il bilanciamento del carico si è invertito, la trama la fa da padrona e la componente comica è al suo servizio, risultandone purtroppo tarpata quando non annacquata.
Sì nota un grande, certosino lavoro dietro a queste pagine, uno sforzo creativo enorme dedito a trovare un modo per mettere tutti i tasselli disseminati in questi lunghi anni ognuno al proprio posto, allo scopo di chiudere la serie con un enorme puzzle completo. E risulta ancora più impressionante, questo lavoro, in quanto parecchi di questi tasselli non erano stati inizialmente pensati per agganciarsi agli altri in un unico grande disegno.
Ma ce n'era bisogno? E' di questo che i lettori di Ratman avevano bisogno?

Evidentemente, visto il lavoro e lo sforzo che ha compiuto, ne aveva bisogno l'Autore.

I lettori che vogliono sempre la stessa pappa si fottano
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La stessa cosa la fece con Venerdì 12 (con le debite proporzioni).

E creò il più bel finale di una storia a fumetti che abbia mai letto.
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MrNobody
Inviato il: Sabato, 25-Mar-2017, 21:31
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QUOTE (kebra @ Sabato, 25-Mar-2017, 19:54)
QUOTE (MrNobody @ March 25, 2017 07:10 pm)
In questa ultima "stagione" invece il bilanciamento del carico si è invertito, la trama la fa da padrona e la componente comica è al suo servizio, risultandone purtroppo tarpata quando non annacquata.
Sì nota un grande, certosino lavoro dietro a queste pagine, uno sforzo creativo enorme dedito a trovare un modo per mettere tutti i tasselli disseminati in questi lunghi anni ognuno al proprio posto, allo scopo di chiudere la serie con un enorme puzzle completo. E risulta ancora più impressionante, questo lavoro, in quanto parecchi di questi tasselli non erano stati inizialmente pensati per agganciarsi agli altri in un unico grande disegno.
Ma ce n'era bisogno? E' di questo che i lettori di Ratman avevano bisogno?

Evidentemente, visto il lavoro e lo sforzo che ha compiuto, ne aveva bisogno l'Autore.

I lettori che vogliono sempre la stessa pappa si fottano
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La stessa cosa la fece con Venerdì 12 (con le debite proporzioni).

E creò il più bel finale di una storia a fumetti che abbia mai letto.

Sì, anch'io credo ne avesse bisogno soprattutto lui.

Comunque il punto non è tanto che si debba per forza andare dietro ai lettori, anzi, piuttosto che in questo caso questo la storia alla lunga annoi, limite enorme per un fimetto comico.
E comunque tutta la serie Venerdì 12 al completo consta di molte meno pagine di questa ultima singola saga di Ratman il che forse potrebbe far riflettere sul fatto che un po' di prolissità di troppo forse ci sia...
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Mr O
Inviato il: Sabato, 25-Mar-2017, 21:45
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Little Nemo
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QUOTE (MrNobody @ Sabato, 25-Mar-2017, 19:10)
Premessa.
Ritengo Ratman [...]

condivido il tuo pensiero ma credo che quando scrivi "E' di questo che i lettori di Ratman avevano bisogno? No, assolutamente no." sopravvaluti i lettori di ratman che sono perlopiù nerd, e i nerd alla continuity ci tengono più che alla mamma.
senza contare che è un nerd anche Leo e quindi, come dice kebra, è proprio lui il primo ad averne bisogno.

certo sarebbero bastate due righe di riassunto in seconda copertina per far sì che quelli come te e me non perdessero il filo del racconto e parte del piacere della lettura (ma solo parte, che ancora mi diverto per le singole scene). Ma ogni volta che qualcuno lo fa notare c'è una levata di scudi da parte dei fan più accaniti che manco avessimo offeso la mamma di leo (o peggio, la continuity) "si fottano quelli che vogliono la pappa sempre pronta", "se non avete voglia di rileggervi ogni volta tutti i numeri precedenti, smettete di leggere ratman e non rompete i coglioni", "non ve lo meritate ratman, andate a leggervi topolino".
pare che per leggere ratman si debba far parte di una setta di eletti che non ha altri cazzi per la testa se non leggere e rileggere l'opera del Maestro.

i riassuntini (ma proprio ini, ini, giusto un'infarinata di quanto avvenuto nel numero precedente, per riprendere il bandolo della matassa) ci sono anche in walking dead, in black widow e in altri albi bimestrali, ma anche mensili, che leggo e mi aiutano a tenere il filo della narrazione.

capisco che non si voglia rinunciare alle bellerrime introduzioni di andrea plazzi e ai suoi irresistibili giri di parole atti a non dire essenzialmente niente se non che leo è il più grande autore marvel vivente e fletto i muscoli e sono nel vuoto, ma uno spaziettino in fondo no?


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Jack 95
Inviato il: Sabato, 25-Mar-2017, 21:54
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Le belle storie di una volta...
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Comunque no, non potrei essere meno d'accordo con tipo tutto quello che hai scritto, il fatto è che mi sembra che tu riduca Rat-Man al solo comico, quando ormai è da tipo 20 anni che Leo si fa un mazzo cosi per equilibrare questa sua componente che, si ci mancherebbe, è stata sempre il biglietto da visita della serie, con una certa profondità che è da anni e anni contraddistingue la serie, è davvero come il ridurre Scrubs a solo una serie comica quando è ben altro, io ho sempre visto cosi la serie, ovvero comico-drammatica e non solo questa sua prima componente come la predominante o anche solo la più importante, ma manco per niente.
In generale la continuity per me è anche una cosa fondamentale della serie, è quella che ha permesso appunto la maturazione della serie e personaggi che senza di essa è difficile che potesse avvenire, ed il collegare il tutto che sta facendo Leo, anche tutte le cose che inizialmente non erano previste è davvero un lavorone ma sopratutto una roba da applausi che davvero a pochi ho visto fare, per carità nessuno in senso stretto ne vedeva il bisogno (più che altro non ci avevo neanche pensato a una cosa del genere anche per la natura non progettata della prime storie, tranne per quanto riguarda Thea però), neanch'io che voleva solo vedere come continuava e finiva la serie, ma davanti a una cosa del genere, per quanto mi riguarda, posso solo applaudire.
In generale non vedo di che lamentarsi adesso sul finale visto che Rat-Man ha questa struttura da anni e anni, e per quanto mi riguarda va bene cosi.
Se la serie fosse stata solo comica e basta e senza una continuity, dubito che sarebbe potuto diventare uno dei miei fumetti italiani preferiti (e non solo) da top 3, anzi dubito che adesso lo starei ancora comprando
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Comunque queste cose ci mancherebbe che le voleva per primo Leo, la prima trilogia della serie la fece proprio perché non voleva rimanere intrappolato solo in parodie comiche e basta, già da allora si vedeva che voleva fare con Rat-Man anche altro, e non posso che ringraziarlo per questo guarda, in questo senso rileggetevi "La Storia Finita" che è tipo il manifesto di questa cosa.
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MrNobody
Inviato il: Domenica, 26-Mar-2017, 11:27
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QUOTE (Jack 95 @ Sabato, 25-Mar-2017, 20:54)
Le belle storie di una volta...
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Comunque no, non potrei essere meno d'accordo con tipo tutto quello che hai scritto, il fatto è che mi sembra che tu riduca Rat-Man al solo comico, quando ormai è da tipo 20 anni che Leo si fa un mazzo cosi per equilibrare questa sua componente che, si ci mancherebbe, è stata sempre il biglietto da visita della serie, con una certa profondità che è da anni e anni contraddistingue la serie, è davvero come il ridurre Scrubs a solo una serie comica quando è ben altro, io ho sempre visto cosi la serie, ovvero comico-drammatica e non solo questa sua prima componente come la predominante o anche solo la più importante, ma manco per niente.
In generale la continuity per me è anche una cosa fondamentale della serie, è quella che ha permesso appunto la maturazione della serie e personaggi che senza di essa è difficile che potesse avvenire, ed il collegare il tutto che sta facendo Leo, anche tutte le cose che inizialmente non erano previste è davvero un lavorone ma sopratutto una roba da applausi che davvero a pochi ho visto fare, per carità nessuno in senso stretto ne vedeva il bisogno (più che altro non ci avevo neanche pensato a una cosa del genere anche per la natura non progettata della prime storie, tranne per quanto riguarda Thea però), neanch'io che voleva solo vedere come continuava e finiva la serie, ma davanti a una cosa del genere, per quanto mi riguarda, posso solo applaudire.
In generale non vedo di che lamentarsi adesso sul finale visto che Rat-Man ha questa struttura da anni e anni, e per quanto mi riguarda va bene cosi.
Se la serie fosse stata solo comica e basta e senza una continuity, dubito che sarebbe potuto diventare uno dei miei fumetti italiani preferiti (e non solo) da top 3, anzi dubito che adesso lo starei ancora comprando
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Comunque queste cose ci mancherebbe che le voleva per primo Leo, la prima trilogia della serie la fece proprio perché non voleva rimanere intrappolato solo in parodie comiche e basta, già da allora si vedeva che voleva fare con Rat-Man anche altro, e non posso che ringraziarlo per questo guarda, in questo senso rileggetevi "La Storia Finita" che è tipo il manifesto di questa cosa.

Forse non mi sono spiegato bene.
Non mi disturba che il tono del fumetto non sia sempre comico ma vi siano molte altre componenti, è parte della bellezza della serie.
Nè che ci sia una macrotrama che prova a mettere insieme gli avvenimenti principali.
Ma è una questione di equilibrio.
Finora aveva funzionato quasi sempre perchè Leo era riuscito a mettere il plot e le divagazioni seriose al servizio della comicità della serie (che è la sua natura).
In questi ultimi numeri invece non è quasi mai così o comunque non al livello delle saghe precedenti (e non parlo necessariamente dei soli primi numeri, anche di sottotrame di 2-3 anni fa).
Questa struttura narrativa sarà anche ingegnosa ma si è fatta troppo pesante, vuole che tutto sia al suo servizio e finisce per togliere freschezza e divertimento alla storia.
E Ratman non può e non deve annoiare altrimenti non è più Ratman (lo stesso discorso varrebbe per Scrubs).
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kebra
Inviato il: Domenica, 26-Mar-2017, 15:04
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Spirito con la Scure
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Kowalsky
Inviato il: Domenica, 26-Mar-2017, 15:27
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Nonno Bassotto
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QUOTE (Mr O @ Sabato, 25-Mar-2017, 20:45)
QUOTE (MrNobody @ Sabato, 25-Mar-2017, 19:10)
Premessa.
Ritengo Ratman [...]

condivido il tuo pensiero ma credo che quando scrivi "E' di questo che i lettori di Ratman avevano bisogno? No, assolutamente no." sopravvaluti i lettori di ratman che sono perlopiù nerd, e i nerd alla continuity ci tengono più che alla mamma.
senza contare che è un nerd anche Leo e quindi, come dice kebra, è proprio lui il primo ad averne bisogno.

certo sarebbero bastate due righe di riassunto in seconda copertina per far sì che quelli come te e me non perdessero il filo del racconto e parte del piacere della lettura (ma solo parte, che ancora mi diverto per le singole scene). Ma ogni volta che qualcuno lo fa notare c'è una levata di scudi da parte dei fan più accaniti che manco avessimo offeso la mamma di leo (o peggio, la continuity) "si fottano quelli che vogliono la pappa sempre pronta", "se non avete voglia di rileggervi ogni volta tutti i numeri precedenti, smettete di leggere ratman e non rompete i coglioni", "non ve lo meritate ratman, andate a leggervi topolino".
pare che per leggere ratman si debba far parte di una setta di eletti che non ha altri cazzi per la testa se non leggere e rileggere l'opera del Maestro.

i riassuntini (ma proprio ini, ini, giusto un'infarinata di quanto avvenuto nel numero precedente, per riprendere il bandolo della matassa) ci sono anche in walking dead, in black widow e in altri albi bimestrali, ma anche mensili, che leggo e mi aiutano a tenere il filo della narrazione.

capisco che non si voglia rinunciare alle bellerrime introduzioni di andrea plazzi e ai suoi irresistibili giri di parole atti a non dire essenzialmente niente se non che leo è il più grande autore marvel vivente e fletto i muscoli e sono nel vuoto, ma uno spaziettino in fondo no?

Trovo molto divertente che si chiami "sopravvalutare" l'apprezzare una trama complessa.
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Owen Crawford
Inviato il: Domenica, 26-Mar-2017, 21:35
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Anti-Monitor
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l'addio a ratman è iniziato con il numero 100.
con il countdown a quell'albo è partita la solfa di "rat-man chiude?".
superato quell'albo (una bellissima storia di metafumetto... la scena in cui leo torna indietro nel tempo per schiaffeggiarsi vale il prezzo speso per l'acquisto di 20 anni di fumetti
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) è partita la solfa "ma allora quand'è che rat-man chiude?".
se non ci credete leggete pure i topic di commenti alle storie. sono un paio di anni che praticamente non vengono quasi più commentate.
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poi leo ha deciso che era arrivato il momento di chiudere la serie (cosa annunciata già nel 2002 o 2003) e da allora siamo nel delirio (quello riportato sopra da voi
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)

mi chiedo: ma quelli che volevano la chiusura della serie, una volta che avranno ottenuto quanto desiderato che faranno?
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absoluto
Inviato il: Domenica, 26-Mar-2017, 22:21
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Fletto i muscoli e sono nel vuoto
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QUOTE (kebra @ March 26, 2017 02:04 pm)
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jordan
Inviato il: Domenica, 26-Mar-2017, 22:31
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QUOTE (kebra @ Domenica, 26-Mar-2017, 14:04)
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Io gli ho sempre invidiato questa capacita' di sintesi. In 4 vignette ti racchiude un mondo di sentimenti e di emozioni.
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skull
Inviato il: Domenica, 26-Mar-2017, 23:24
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Anziano Inside
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Rat-Man vecchia formula poteva continuare all'infinito: basta leggere le recensioni del Leo per capire quante gag e quante parodie poteva ancora fare con il Ratto, non ci sono limiti.

O meglio, ce n'è uno solo: la volontà insindacabile dell'autore.

E se Leo ha deciso che la vecchia formula pian piano aveva perso di senso per lui in primis che doveva farla, noi non possiamo far altro che accettarlo.

E' chiaro che la nuova formula, l'evoluzione a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, è un'altra cosa: ma è anche quello che voleva e che vuole narrare Leo, il suo modo per far crescere e poi salutare - raccontata la Storia - il personaggio.

Non è negoziabile, e sicuramente ritroveremo la verve leggera delle parodie del Ratto in mille altre opere dopo questa.
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fiocotram
Inviato il: Domenica, 26-Mar-2017, 23:55
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Uberlogorrea
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Riduttivo è considerare la cosiddetta continuity del Ratto per l'appunto solo "continuity".
Attraverso Ratman, i suoi mille flashback del passato, i misteri che si riannodavano continuamente e che solo in questi ultimi numeri stanno trovando l'origine della matassa, Leo non ha fatto altro che raccontarci la maturazione, la crescita, l'amore. Anche il cambiamento di tanti punti di vista e modi di vedere il mondo, forse cambiamenti da parte dell'autore stesso e della sua vita (o mi piace pensarlo così, un work in progress in cui anche le modifiche nell'animo dell'artista hanno contribuito alla necessità di aggiungere parti non ancora raccontate).
I tasselli della saga non hanno significato solo come parti di un puzzle da comporre per sentirsi mnemonicamente e fideisticamente nerd, ma come lo sviluppo di un percorso narrativo, complicato o poco immediato che sia, un "romanzo di formazione".


Ratman non è più-solo-un fumetto comico dal numero 1 della Collection.
Dalla prima storia con Thea.
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Mr O
Inviato il: Lunedì, 27-Mar-2017, 00:36
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Little Nemo
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QUOTE (Kowalsky @ Domenica, 26-Mar-2017, 14:27)
QUOTE (Mr O @ Sabato, 25-Mar-2017, 20:45)
QUOTE (MrNobody @ Sabato, 25-Mar-2017, 19:10)
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Trovo molto divertente che si chiami "sopravvalutare" l'apprezzare una trama complessa.

e c'era bisogno di quotare il mio messaggio, che non c'entra niente con quello che dici, per farcelo sapere?


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leo
Inviato il: Lunedì, 27-Mar-2017, 10:19
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Sidekick
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Eh, quando devi portare a casa la storia di circa una ventina di personaggi diversi, le cose si fanno un po' complesse.
Succede abbastanza spesso, quando si vuole chiudere una serie.

VENERDI' 12, quando chiuse, da storielline semplici e divertenti di sei pagine, necessitò di tre numeri interi, per chiudere degnamente e c'erano solo quattro protagonisti.
Figuratevi 20 anni di Rat-Man...

Coraggio, non durerà ancora per molto!
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