TEX - 70 anni di un mito, settimanale (RCS MediaGroup)
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QUOTE (juan velasco @ Sabato, 16-Dic-2017, 00:21) | Non capisco nulla di strategie editoriali, né mi interessa venirne a conoscenza... Piuttosto mi dispiace che un personaggio inossidabile che ha resistito alle mode, ai cambiamenti nella società e che piaccia o non piaccia è ormai un simbolo nazional-popolare (in senso positivo del termine), siano riservate, negli ultimi tempi, queste continue attenzioni indesiderate... Perché non lasciarlo perdere? Perché tentare in tutti i modi di mandarlo a remengo? La bramosia di vendere una manciata di tomi allegati ad un giornale, manco le storie all’interno fosse paccottiglia alla pari di quella che ti rifilano quando acquisti un quotidiano (che ormai tutti si leggono comodamente su qualche dispositivo elettronico), fa dimenticare che queste strategie stanno stroncando questo fumetto... Invece del 70º anniversario mi sa che si commemorerà la dipartita di Tex (ormai lo sanno tutti che Airoldi è il vero figlio di Mefisto!), che come fatto notare prima o poi avrebbe chiuso lo stesso, ma con dignità... Perché un fumetto è qualcosa di più di un oggetto qualsiasi... ma la SBE da qualche tempo se n’è dimenticata...
p.s. a chi chiedeva se fossero storie significative, dico che la scelta è stata fatta oltretutto senza una logica che sia una... a parte il fatto che alcune (neanche tutte) sono note e già riproposte in tutte le salse... |
Giuro, ho letto due volte il post e non riesco a trovarci un senso
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pangio |
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QUOTE (tom sawyer @ Venerdì, 15-Dic-2017, 20:56) | QUOTE (pangio @ Venerdì, 15-Dic-2017, 19:35) | QUOTE (Zagrosky @ Venerdì, 15-Dic-2017, 19:12) | Ci saranno sempre venti-trentamila gonz....lettori fedelissimi che non aspettano altro che comprare la centesima ristampa...e che l'anno prossimo compreranno la centounesima...e che tra due anni... |
La penso come te anche se non li chiamerei gonzi ma solo ultrafan. Il vero problema, da quel che ho capito leggendo qua e e la è che non c'è quasi nessun ricambio generazionale, insomma Tex non attira nuovi lettori ( o ne attira pochissimi), per cui per ragioni diciamo di mortalità umana il numero dei lettori di Tex sembra destinato ad assottigliarsi sempre di più fino a sparire.
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Che prima o poi anche Tex chiudera' fa parte della natura delle umane cose... ma 'sta storia dei lettori di Tex vecchi che presto finiranno la sento dagli anni 80. E scommetto che girava gia' da prima.
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Io non ho interesse a dire male della Bonelli casa editrice che mi piace anche se non sono un suo fan hardcore, ma devo dire che questa faccenda dei lettori di Tex che invecchiano non me la sono inventata e può essere benissimo che questo fenomeno (invecchiamento e poi morte dei lettori ) sia in atto da anni. Per capire se è una storia farlocca ose è vera basterebbe avere il tempo e la possibilità di confrontare le vendite di Tex nel corso dei decenni.
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QUOTE (pangio @ Sabato, 16-Dic-2017, 01:34) | QUOTE (tom sawyer @ Venerdì, 15-Dic-2017, 20:56) | QUOTE (pangio @ Venerdì, 15-Dic-2017, 19:35) | QUOTE (Zagrosky @ Venerdì, 15-Dic-2017, 19:12) | Ci saranno sempre venti-trentamila gonz....lettori fedelissimi che non aspettano altro che comprare la centesima ristampa...e che l'anno prossimo compreranno la centounesima...e che tra due anni... |
La penso come te anche se non li chiamerei gonzi ma solo ultrafan. Il vero problema, da quel che ho capito leggendo qua e e la è che non c'è quasi nessun ricambio generazionale, insomma Tex non attira nuovi lettori ( o ne attira pochissimi), per cui per ragioni diciamo di mortalità umana il numero dei lettori di Tex sembra destinato ad assottigliarsi sempre di più fino a sparire.
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Che prima o poi anche Tex chiudera' fa parte della natura delle umane cose... ma 'sta storia dei lettori di Tex vecchi che presto finiranno la sento dagli anni 80. E scommetto che girava gia' da prima.
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Io non ho interesse a dire male della Bonelli casa editrice che mi piace anche se non sono un suo fan hardcore, ma devo dire che questa faccenda dei lettori di Tex che invecchiano non me la sono inventata e può essere benissimo che questo fenomeno (invecchiamento e poi morte dei lettori ) sia in atto da anni. Per capire se è una storia farlocca ose è vera basterebbe avere il tempo e la possibilità di confrontare le vendite di Tex nel corso dei decenni.
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Veramente per capirlo basta vedere in edicola l'età degli acquirenti, io che ho passato i 40 da un pezzo in confronto a quelli che vedo sono un pivello, la maggior parte ha passato i 60 e alcuni apparentemente pure i 70, al che se ne deduce che il vero nemico di Tex è il becchino...
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Gamanto |
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QUOTE (OLIMPIA @ Sabato, 16-Dic-2017, 07:41) | QUOTE (pangio @ Sabato, 16-Dic-2017, 01:34) | QUOTE (tom sawyer @ Venerdì, 15-Dic-2017, 20:56) | QUOTE (pangio @ Venerdì, 15-Dic-2017, 19:35) | QUOTE (Zagrosky @ Venerdì, 15-Dic-2017, 19:12) | Ci saranno sempre venti-trentamila gonz....lettori fedelissimi che non aspettano altro che comprare la centesima ristampa...e che l'anno prossimo compreranno la centounesima...e che tra due anni... |
La penso come te anche se non li chiamerei gonzi ma solo ultrafan. Il vero problema, da quel che ho capito leggendo qua e e la è che non c'è quasi nessun ricambio generazionale, insomma Tex non attira nuovi lettori ( o ne attira pochissimi), per cui per ragioni diciamo di mortalità umana il numero dei lettori di Tex sembra destinato ad assottigliarsi sempre di più fino a sparire.
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Che prima o poi anche Tex chiudera' fa parte della natura delle umane cose... ma 'sta storia dei lettori di Tex vecchi che presto finiranno la sento dagli anni 80. E scommetto che girava gia' da prima.
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Io non ho interesse a dire male della Bonelli casa editrice che mi piace anche se non sono un suo fan hardcore, ma devo dire che questa faccenda dei lettori di Tex che invecchiano non me la sono inventata e può essere benissimo che questo fenomeno (invecchiamento e poi morte dei lettori ) sia in atto da anni. Per capire se è una storia farlocca ose è vera basterebbe avere il tempo e la possibilità di confrontare le vendite di Tex nel corso dei decenni.
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Veramente per capirlo basta vedere in edicola l'età degli acquirenti, io che ho passato i 40 da un pezzo in confronto a quelli che vedo sono un pivello, la maggior parte ha passato i 60 e alcuni apparentemente pure i 70, al che se ne deduce che il vero nemico di Tex è il becchino... |
Assolutamente. Considerando quindi che negli anni Settanta Tex vendeva sul mezzo milione di copie, ed oggi circa duecentomila, e dal momento che, a quel che voi dite, nel frattempo il ranger non è riuscito a farsi neppure uno straccio di nuovo lettore, possiamo dedurne che trecentomila fan di Tex siano nel frattempo passati a miglior vita. Resistono un duecentomila vegliardi che comunque, prima o poi, passeranno la mano anche loro. Ragion per cui la SBE farebbe meglio ad attrezzarsi con un ufficio vendite per l'aldilà, visto che nell'aldiqua entro qualche anno Tex non se lo filerà più nessuno. Per intanto, sotto a bombardare questi duecentomila poveri vecchi rincoglioniti con l'ennesima riedizione di grandi classici, tanto questi neppure più sanno che cosa hanno in casa: è capace che comprino per la dodicesima volta la storia della mano rossa, pensando si tratti di una nuova avventura.
Acclarato che il thread ha preso una deriva umoristica, resterebbe una sola domanda: si tratta di comicità consapevole od involontaria? Ma poi non ha importanza. Grazie in ogni caso per l'istante di buonumore, che viene ad alleviare una faticosa giornata.
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bgh |
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Unregistered
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Ma è possibile che ogni discussione bonelliana deve tramutarsi in una sfilza di "quanti anni di vita rimangono a questa casa editrice"? Sono francamente basito
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Brandino |
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Asterix
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Io ho 25 anni e leggo Tex, ma capisco di essere abbastanza raro, mi piacciono cose che alla maggior parte dei miei coetanei non piacciono.
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lonewolf_10 |
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Divoratore di Mondi
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QUOTE (Gamanto @ Sabato, 16-Dic-2017, 14:28) | QUOTE (OLIMPIA @ Sabato, 16-Dic-2017, 07:41) | QUOTE (pangio @ Sabato, 16-Dic-2017, 01:34) | QUOTE (tom sawyer @ Venerdì, 15-Dic-2017, 20:56) | QUOTE (pangio @ Venerdì, 15-Dic-2017, 19:35) | QUOTE (Zagrosky @ Venerdì, 15-Dic-2017, 19:12) | Ci saranno sempre venti-trentamila gonz....lettori fedelissimi che non aspettano altro che comprare la centesima ristampa...e che l'anno prossimo compreranno la centounesima...e che tra due anni... |
La penso come te anche se non li chiamerei gonzi ma solo ultrafan. Il vero problema, da quel che ho capito leggendo qua e e la è che non c'è quasi nessun ricambio generazionale, insomma Tex non attira nuovi lettori ( o ne attira pochissimi), per cui per ragioni diciamo di mortalità umana il numero dei lettori di Tex sembra destinato ad assottigliarsi sempre di più fino a sparire.
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Che prima o poi anche Tex chiudera' fa parte della natura delle umane cose... ma 'sta storia dei lettori di Tex vecchi che presto finiranno la sento dagli anni 80. E scommetto che girava gia' da prima.
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Io non ho interesse a dire male della Bonelli casa editrice che mi piace anche se non sono un suo fan hardcore, ma devo dire che questa faccenda dei lettori di Tex che invecchiano non me la sono inventata e può essere benissimo che questo fenomeno (invecchiamento e poi morte dei lettori ) sia in atto da anni. Per capire se è una storia farlocca ose è vera basterebbe avere il tempo e la possibilità di confrontare le vendite di Tex nel corso dei decenni.
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Veramente per capirlo basta vedere in edicola l'età degli acquirenti, io che ho passato i 40 da un pezzo in confronto a quelli che vedo sono un pivello, la maggior parte ha passato i 60 e alcuni apparentemente pure i 70, al che se ne deduce che il vero nemico di Tex è il becchino... |
Assolutamente. Considerando quindi che negli anni Settanta Tex vendeva sul mezzo milione di copie, ed oggi circa duecentomila, e dal momento che, a quel che voi dite, nel frattempo il ranger non è riuscito a farsi neppure uno straccio di nuovo lettore, possiamo dedurne che trecentomila fan di Tex siano nel frattempo passati a miglior vita. Resistono un duecentomila vegliardi che comunque, prima o poi, passeranno la mano anche loro. Ragion per cui la SBE farebbe meglio ad attrezzarsi con un ufficio vendite per l'aldilà, visto che nell'aldiqua entro qualche anno Tex non se lo filerà più nessuno. Per intanto, sotto a bombardare questi duecentomila poveri vecchi rincoglioniti con l'ennesima riedizione di grandi classici, tanto questi neppure più sanno che cosa hanno in casa: è capace che comprino per la dodicesima volta la storia della mano rossa, pensando si tratti di una nuova avventura.
Acclarato che il thread ha preso una deriva umoristica, resterebbe una sola domanda: si tratta di comicità consapevole od involontaria? Ma poi non ha importanza. Grazie in ogni caso per l'istante di buonumore, che viene ad alleviare una faticosa giornata.
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new.devilman |
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Spirito con la Scure
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Tex è un ottima lettura, il problema è che ha un'ambientazione, il west, che non va più di moda da decenni e che è vista, erroneamente, nell'immaginario collettivo come qualcosa di vecchio e per vecchi.
Recchioni dice che non è una mossa per guadagnare sulle spalle di persone con problemini come i completisti ossessivi compulsivi, la domanda però che viene sempre in mente a noi è: perchè sempre e solo tex?
cioè, in edicola in questo formato ci sono andati anche altri per bonelli, da dylan dog a nathan never, martin mystere ecc. ma hanno poi raggiunto i lettori sperati? o lo fa solo tex per i motivi di cui sopra? dylan dog, una delle testate più forti della casa editrice ha chiuso al 50, le altre non le ho nemmeno seguite.
se vogliono far conoscere alcune loro testate al pubblico, perchè anzichè allegare tex, forse il più conosciuto, non allegano dragonero, julia, dampyr ecc.?
a mio avviso, e secondo molti, perchè comunque con tex ci si aspetta che perlomeno non si vada in perdita grazie ai gonzi.
solo che secondo me si sta tirando troppo la corda, troppe iniziative una attaccata all'altra per lo stesso personaggio.
ma finchè vende, che continuino pure, non c'è motivo per non andare avanti.
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tom sawyer |
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Indagatore dell'Incubo
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Ma secondo voi, perche' se entrare in una qualsiasi libreria trovate SEMPRE come minimo tre o quattro edizioni edizioni diverse e in piu' copie dei classici di Dostoevskij, Tolstoj e Cechov e capita spesso di non trovare neanche una copia di un'edizione dei non meno grandi e classici Lermontov, Puskin e Turgenev? Forse perche' e' normale che si stampino, ristampano e poi ancora ri-ristampino i nomi e i titoli piu' noti, i piu' venduti, quelli che tutti conoscono e che restano nell'immaginario collettivo? E sara' mica che nell'immaginario collettivo ci restano perche' continuano ad essere disponbili in mille forme ed edizioni?
Avete mai sentito un appassionato di letteratura lamentarsi di... chesso'... della cinquemillesima edizione delle opere di Kafka?
E se un giorno un editore italiano si decidera' finalmente di riproporre dopo decenni The Tenant of Wildfell Hall di Anne Bronte, non e' che lo si dovra' proprio alle diecimila edizioni diverse di Cime tempestose e Jane Eyre, che hanno mantenuto il nome delle Bronte un nome letto e vendibile?
Su questa nuova collana dedicata a Tex. Io ho completato la mia collezione di Tex gia da ragazzino una trentina di anni fa con TuttoTex. Quindi(?) in questi trent'anni non ho mai comprato mezza copia delle tre ristampe successive, di nessuna collana allegata ai quotidiani e nessuno delle decine di volumi nelle librerie. E quindi che ci sia o non ci sia questa ennesima collana, venda o non venda... a me che me frega?
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daftboy |
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Yellow Kid
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A chi già conosce bene il personaggio: è possibile che il piano dell'opera raccolga storie "in ordine cronologico" nel senso di vita di Tex e non di data di pubblicazione? Inoltre, visto il titolo "L'implacabile" di una delle prime uscite e contando che i volumi sono di 140 pagine è possibile che ci sia tutta la storia originale (che se non ricordo male era sviluppata in due o tre albi) o che abbiano tagliato alcune pagine?
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juan velasco |
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Asterix
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QUOTE (bgh @ Sabato, 16-Dic-2017, 00:25) | QUOTE (juan velasco @ Sabato, 16-Dic-2017, 00:21) | Non capisco nulla di strategie editoriali, né mi interessa venirne a conoscenza... Piuttosto mi dispiace che un personaggio inossidabile che ha resistito alle mode, ai cambiamenti nella società e che piaccia o non piaccia è ormai un simbolo nazional-popolare (in senso positivo del termine), siano riservate, negli ultimi tempi, queste continue attenzioni indesiderate... Perché non lasciarlo perdere? Perché tentare in tutti i modi di mandarlo a remengo? La bramosia di vendere una manciata di tomi allegati ad un giornale, manco le storie all’interno fosse paccottiglia alla pari di quella che ti rifilano quando acquisti un quotidiano (che ormai tutti si leggono comodamente su qualche dispositivo elettronico), fa dimenticare che queste strategie stanno stroncando questo fumetto... Invece del 70º anniversario mi sa che si commemorerà la dipartita di Tex (ormai lo sanno tutti che Airoldi è il vero figlio di Mefisto!), che come fatto notare prima o poi avrebbe chiuso lo stesso, ma con dignità... Perché un fumetto è qualcosa di più di un oggetto qualsiasi... ma la SBE da qualche tempo se n’è dimenticata...
p.s. a chi chiedeva se fossero storie significative, dico che la scelta è stata fatta oltretutto senza una logica che sia una... a parte il fatto che alcune (neanche tutte) sono note e già riproposte in tutte le salse... |
Giuro, ho letto due volte il post e non riesco a trovarci un senso |
Mi scuso per la poca chiarezza... Diciamo così... per molto tempo l’editore è stato parco nelle uscite e nelle pubblicazioni di libri che riproponevano “classici”... c’erano i Mondadori, ma in numero limitato... Da qualche tempo a questa parte è un continuo rilancio di offerte... tutta questa inflazione imho non fa per niente bene ad un fumetto che già fa fatica di suo a tirare avanti... Sarebbe meglio raddrizzare la serie classica, mentre le altre andrebbero chiuse, invece si pubblicano libri su libri con storie ormai possedute da tutti i lettori storici, persi i quali addio SBE... Si vede che non solo io ho dei dubbi sull’attuale gestione della testata...
Di tutto questo mi rimane una sensazione da svendita pre-chiusura, più che una geniale strategia editoriale...
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Moreno Roncucci |
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Detective dell'Impossibile
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QUOTE (new.devilman @ Domenica, 17-Dic-2017, 11:42) | Recchioni dice che non è una mossa per guadagnare sulle spalle di persone con problemini come i completisti ossessivi compulsivi, la domanda però che viene sempre in mente a noi è: perchè sempre e solo tex? |
Perchè è l'unica cosa Bonelli che vende DAVVERO.
Cioè, non è l'unica serie bonelli in attivo, ovviamente, ma vende da sola quanto una mezza dozzina delle altre. Quasi doppia la seconda classificata. E ha un bacino di "ex lettori" che non seguono più l'inedito ma si ricordano del personaggio che fa spavento.
Quindi, da una parte è normale che la Bonelli insista con le iniziative su Tex.
Dall'altra, è però sconfortante il vedere COME insistono. Con gadget di pessima qualità (le carte erano le più brutte mai fatte per un personaggio Bonelli, il confronto con quelle fatte da Lo Scarabeo è umiliante) o scollegati totalmente dal suo mito (il Monopoli di Tex? Tex agli speculatori gli sparava...), ristampe raffazzonate e pasticciate (o le fanno a colori, o le censurano, o modificano i disegni, o fanno taglia e cuci.... ma Xxxxxx xx xx Xxx, sono capaci almeno una volta di fare una ristampa DECENTE del Tex ORIGINALE?)
Non ci vedo una visione, non ci vedo un idea che non sia "spremiamo il lettore, finché dura", non ci vedo rispetto per il personaggio e nemmeno per i suoi lettori. Pubblicano ristampe di Tex come potrebbero vendere prosciutti. A fette e alterati con additivi.
Paradossalmente, in questo panorama desolante l'unica luce è la serie inedita, che sta pubblicando buone storie (e magari è anche per quello che Tex vende ancora molto di più di tanti altri), ma che temo sarà solo danneggiata da questa campagna di spremitura.
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Ciao, /\/\oreno.
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