POLITICA ITALIANA VOL. LXI, Povertà no more!
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Barbaro Cimmero
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L'"Individualista Feroce" ci sforna un su struttura e reali effetti della flat tax italiana. Da' un forte contributo ai miei timori iniziali e quel che è peggio, e suppongo che kelith possa concordare, e' l'alta probabilità che in futuro la manovra assurgerà a spauracchio per rinsaldare la tassazione progressiva.
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Neutron |
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Anti-Monitor
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QUOTE (kelith @ Lunedì, 01-Ott-2018, 14:02) | a me sembra il governo dell'incentivo al nero.
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bè, mi pare abbastanza assodata come cosa.. - condono fiscale- assistenzialismo incontrollato centri per l'impiego che dovranno controllare e gestire il reddito di cittadinanza sono già al collasso: - Detrazioni fiscali tagliate (unico vero incentivo a pretendere fattura e/o documentazione regolare) Un grande «pozzo» di risorse da recuperare è quello delle cosiddette «tax expenditures», le agevolazioni fiscali a vario titolo concesse. Togliendo quelle «intoccabili», come le detrazioni Irpef per spese di reddito o per familiari a carico, ce ne sono 466 che valgono 54 miliardi l’anno. Alcune in queste settimane sono già state individuate come eliminabili, sia pure facendo arrabbiare chi ne beneficia: parliamo dei bonus fiscali per le fonti energetiche fossili per agricoltori e trasportatori, delle detrazioni per le spese veterinarie e i sussidi per le spese funerarie, le assicurazioni e le cooperative. Possibili novità anche per le agevolazioni alle imprese: potrebbe saltare l’Ace. insomma, ripeto, tutti felici tranne chi è già in regola. sulla flat tax sinceramente non c'ho capito molto..devo leggere meglio e di più PS ottimo sito Comics Boy. mi ha fatto ridere molto..
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MinCulPop |
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Signore di Latveria
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E se non cresciamo dell’1,6%? E se non riusciamo a trovare 13 miliardi da tagliare? Eccoci al punto: «Se la scommessa sulla crescita verrà persa o solo parzialmente vinta, i programmi conterranno una clausola che prevede la revisione della spesa in modo che l’obiettivo di deficit per i prossimi anni non sia superato rispetto al limite posto», spiega tranquillo Tria. In altre parole, se la crescita sarà più bassa ci saranno tagli alla spesa di pari importo. Tenete conto che un singolo decimale di Pil vale circa 1,2 miliardi di euro. Dovessimo crescere dell’1,2%, per dire, i tagli alla spesa saranno pari a 18 miliardi per mantenere invariata la quota di deficit e di investimenti stimata per i prossimi anni. Il tutto, per mandare 400mila persone in pensione prima del tempo. Chissà come sarà contento, il popolo. da linkiesta
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Anti-Monitor
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QUOTE (MinCulPop @ Lunedì, 01-Ott-2018, 14:41) | E se non cresciamo dell’1,6%? E se non riusciamo a trovare 13 miliardi da tagliare? Eccoci al punto: «Se la scommessa sulla crescita verrà persa o solo parzialmente vinta, i programmi conterranno una clausola che prevede la revisione della spesa in modo che l’obiettivo di deficit per i prossimi anni non sia superato rispetto al limite posto», spiega tranquillo Tria. In altre parole, se la crescita sarà più bassa ci saranno tagli alla spesa di pari importo. Tenete conto che un singolo decimale di Pil vale circa 1,2 miliardi di euro. Dovessimo crescere dell’1,2%, per dire, i tagli alla spesa saranno pari a 18 miliardi per mantenere invariata la quota di deficit e di investimenti stimata per i prossimi anni. Il tutto, per mandare 400mila persone in pensione prima del tempo. Chissà come sarà contento, il popolo.
da linkiesta
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ma è una banalità a cui, chiunque abbia un po di dimestichezza con le dinamiche italiche, è già arrivato. tentano lo zompo, se non riesce partono i tagli (che sono già partiti) quindi si taglierà nei soliti posti: istruzione, sanità e servizi al cittadino...
tutto già visto. sempre in nome del liberismo bello... quello che pretende il culo coperto dallo stato ma meno tasse per tutti...
Berlusconi vinceva parlando di meno tasse, questi vincono parlando di soldi agggratis perchè hanno capito che ormai il lavoro non ce l'ha più nessuno quindi pure promettere meno tasse non serve più..
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robi54bd |
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Indagatore dell'Incubo
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QUOTE (Comics Boy @ Lunedì, 01-Ott-2018, 14:38) | QUOTE (Neutron @ Lunedì, 01-Ott-2018, 14:11) | ottimo sito Comics Boy. mi ha fatto ridere molto.. |
Per le magliette o il tributo a Zanza?
Un altro molto interessante, seppure non attivissimo, è quello degli "Immoderati" a cui ho avuto anche l'opportunità di collaborare.
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tutto ciò che è cultura politica mi interessa ma... il sito "immoderati" mi sembra defunto dai.
Per l' "irriducibile individualista" ho letto su flat tax (ma in realtà è tutto da vedere quando avremo il testo, non credo si applicherà ai meri ricavi eh) su zanda (ma se era un mito allora anche berlusconi...). Molto interessante l'articolo su tennis-williams-sessismo-businness turbocapitalistico.
Poi non ho guardato tutto ma... c'è anche un elogio della Fornero ?
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Barbaro Cimmero
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QUOTE (robi54bd @ Lunedì, 01-Ott-2018, 16:03) | tutto ciò che è cultura politica mi interessa ma... il sito "immoderati" mi sembra defunto dai.
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L'ultimo articolo è sul Morandi. Non mi sembra così indietro.
QUOTE | Per l' "irriducibile individualista" ho letto su flat tax (ma in realtà è tutto da vedere quando avremo il testo, non credo si applicherà ai meri ricavi eh) su zanda (ma se era un mito allora anche berlusconi...). |
Peccato che il povero Zanza non fosse milionario, a quanto mi risulta. Pare tra l'altro che addirittura le madri gli mandassero le figlie per svezzarle...
QUOTE | Molto interessante l'articolo su tennis-williams-sessismo-businness turbocapitalistico. |
Non so a cosa tu ti riferisca nel dettaglio con il quarto punto, ma ho serie ragioni per dubitare sia incluso.
QUOTE | Poi non ho guardato tutto ma... c'è anche un elogio della Fornero ? |
"[...]La Fornero prevedeva l’aumento della soglia di età (a 67 anni) per permettere una continuità lavorativa aggiunta. Il sistema contributivo è indubbiamente migliore di quello retributivo ma presenta delle carenze di un certo spessore. La mia proposta è una modifica radicale ma razionale della Fornero, riducendo la soglia di età pensionistica e provvedendo a elaborare un piano di anticipazione del “reddito pensionistico minimo”, soltanto se il cittadino o cittadina in questione ha lavorato per un sostanzioso numero di anni e ha pagato la somma richiesta di tributi allo Stato, riducendola leggermente, istituendo un sistema pensionistico contributivo a capitalizzazione, in alternativa al metodo retributivo.[...]"
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Era da gennaio 2012 che il tasso di disoccupazione in Italia non scendeva sotto al 10%. Ma i dati di agosto dell’Istat mostrano per la prima volta negli ultimi 6 anni un’inversione di tendenza: la percentuale è scesa al 9,7% con un calo di 0,4 punti percentuali su luglio e 1,6 punti su agosto 2017. L’Istituto nazionale di statistica evidenzia però che aumentano i giovani disoccupati (al 31%) e i lavoratori a termine, mentre è record storico dall’inizio delle serie – cioè dal 1977 – dell’occupazione, che si attesta al 59%.
È record dall’inizio delle serie storiche – cioè dal 1992 – però, per il lavoro a termine ad agosto: nel mese – rileva l’Istat – gli occupati a tempo determinato erano 3.143.000 con una crescita di 45.000 unità (+1,5%) su luglio e di 351.000 unità (+12,6%) su agosto 2017. Il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni ad agosto sale di 0,2 punti al 31% rispetto a luglio mentre cala di 3,5 punti rispetto ad agosto 2017. Il tasso di occupazione dei giovani diminuisce al 17,4%. Tra gli anziani (50-64 anni) il tasso di occupazione sale ancora, al 60,8% mentre il tasso di disoccupazione si riduce di 0,6 punti sul mese e di 1,3 punti su agosto 2017 al 5,5%.però.... L’occupazione cresce ma è presto per alzare i calici e brindare. Confesercenti smorza l’entusiasmo che circola in queste ore dopo la diffusione dei dati Istat che fotografano, dopo il calo dei mesi precedenti, un aumento del numero dei lavoratori.
Secondo l’istituto di statistica, il tasso di occupazione raggiunge il 59%, mentre la disoccupazione si riduce ( -5,5%, circa 154 mila persone). Ma questa espansione si concentra fortemente tra i lavoratori a termine ( + 351 mila unità su base annua). Per questo, l’associazione che rappresenta le imprese ha provato a contenere gli effetti euforici della notizia, spiegando che bisogna tener conto della corsa al rinnovo dei contratti da parte delle imprese prima che diventi completamente operativo il dl Dignità.
Sul boom degli occupati a tempo indeterminato potrebbe incidere la volontà delle aziende di approfittare del periodo di transizione previsto dal decreto e che dura fino al prossimo 31 ottobre per i lavoratori già assunti a tempo al momento dell’approvazione del provvedimento voluto fortemente dal ministro del lavoro Luigi Di Maio.
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Spirito con la Scure
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