AMAZING SPIDER-MAN # 708, Contiene The Amazing Spider-Man #800
Spider_sp |
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Spirito con la Scure
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Così siamo arrivati (o quasi) alla fine della lunghissima gestione Slott. In verità l'ultimo suo racconto lo leggeremo nel prossimo numero, ma il finale de L'Ultimo Volteggio si può considerare il punto d'arrivo di questa epoca di Spidey, contestatissima ma anche ricca di emozioni e colpi di scena come non si assisteva dagli anni '90. E tutti questi elementi si ritrovano in questa lunga storia che occupa l'intero albo italiano, illustrata da quasi tutti i principali artisti che sono passati su Amazing nell'ultimo decennio. Una storia, a mio parere, epica. Se non una delle più epiche del Ragno. E anche un colpo al cuore, per un fatto che farà versare qualche lacrimuccia a parecchi Ragno-fan.
Eh sì, parliamo davvero di una storia scritta Dan Slott. Quello che iniziò a scrivere Spidey in uno dei periodi più sciagurati, quel post-OMD che impose un reset e un immobilismo narrativo che mi fece disinteressare quasi completamente alle vicende del Ragno. All'epoca lo scriveva alternandosi con i cosiddetti "Ragno-esperti", poi divenne l'unico sceneggiatore titolare di Amazing e gli fu concesso di far ripartire gli eventi, modificare status quo, introdurre situazioni rivoluzionarie. All'inizio lo fece con la grazia che può avere un fanboy al quale si lasciano scrivere le vicende del proprio personaggio preferito. Ne derivarono saghe sconclusionate come la tremenda Spider-Island, assistemmo al rapido degrado della personalità di Peter Parker, il quale, forse più per volontà dell'editore che dello stesso Slott, si trasformò presto in un bamboccione decerebrato che veniva smerdato da qualsiasi personaggio secondario. Per non parlare di quei dialoghi! Alcune delle frasi più imbarazzanti mai lette in un albo Marvel, quella roba da cinepanettoni (si parlo proprio di gag sulle scoregge!) che tanto piace agli americani, sia su carta che sul grande schermo, e che faceva inferocire noi lettori italiani.
Ma poi, pian piano, l'empatia di Slott col personaggio migliorò. Paradossalmente, in un momento in cui il protagonista non era neppure il vero Peter, ma Octopus che ne occupava il corpo, nell'anno di Superior Spider-Man. Forte anche dei dialoghi di Gage, ne uscì una saga meno stupida di quanto potesse sembrare all'inizio e a volte anche abbastanza matura rispetto ai tristi standard di quel periodo.
Poi, dalla conclusione di Superior, alternando situazioni assurde ad altre decisamente interessanti, seppur sempre funestate da dialoghi tremendi (se non quando si fregiava del supporto di Gage), Dan Slott ha saputo costruire intorno alla figura di Spider-Man un affresco di trame e personaggi come non si vedeva da tanto, arrivando addirittura a catapultarlo al di fuori della sua consueta dimensione narrativa (letteralmente, nella saga Ragnoverso) e a rivestirlo di uno status quo del tutto inedito (il periodo delle Parker Industries). Sempre idee audaci, capaci di far impazzire e/o infuriare i fan, ma sempre in grado di tenere alto l'interesse del lettore.
Soprattutto negli ultimi due anni l'ho visto maturare molto come scrittore. I dialoghi cominciavano a essere validi anche senza Gage e le ultime saghe, dal Complotto del Clone fino a questa saga conclusiva le ho trovate buone, a tratti anche ottime.
Per cui sì, lo ammetto. Anni fa avrei pagato per veder sparire Slott dalle pagine di Amazing, adesso invece un po' mi mancherà. Perché è innegabile che questo autore, nel bene e nel male, ha saputo scrivere un lunghissimo capitolo della storia di Spider-Man che resterà nella storia.
Chiudo con un parallelismo che mi è venuto in mente di recente.
Circa vent'anni fa, un certo John Byrne tornò alla Marvel accolto come una divinità e la prima cosa che disse fu: "Tutto quel che vogliono i fan io non lo farò." Forte di questo motto, riuscì a partorire il ciclo più noioso della carriera editoriale dell'Uomo Ragno e anche di Hulk. Dan Slott in questo decennio ha fatto l'esatto opposto. Ha buttato su carta idee quasi da fan fiction, ma proprio per questo la serie ha sempre destato l'interesse del pubblico. E alla fine aveva pure imparato a scrivere i dialoghi.
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lobo |
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Berserk
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bel commento devo dire che anche per me all'inizio Slott e gli altri autori non facevano gridare al miracolo e anzi, poi lo trovavo sempre peggio e bambinesco..da Superior invece ha avuto un impennata e ha concluso in maniera ottima. Si, questa saga è ottima, epica e disegnata anche meglio... Slott ha saputo utilizzare bene i vari personaggi, ha messo in bocca a Osborn e Peter dei bei dialoghi e ha pure ammazzato un personaggio importantissimo per la comunità del ragno. Sinceramente la sequenza però non m'è piaciuta molto, tra l'altro avrei preferito parlasse e poi morisse, mi è sembrato un po' senza pathos così...anche se con la scena del funerale chiude bene. La fine di Osborn mi ha ricordato un po' troppo il fato di Jim Carrey quando fa l'enigmista in Batman e Robin e poi un Osborn fuori di mente l'abbiamo già avuto ai tempi de La riunione dei Cinque o no?
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majinberto |
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Agente T.N.T.
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Slott mi è sempre parso uno scrittore "caciarone", nel senso che tutte le sue storie (She-Hulk, Spidey, Silver Surfer, Avengers) sono sempre piene zeppe di personaggi e di situazioni, che rimbalzano di qua e di là come un flipper. Detto ciò, in generale la sua gestione mi è piaciuta, ha tirato fuori situazioni e vecchi personaggi che non avrei mai pensato di rivedere (qualcuno ha detto cloni/Kaine???). Alla fine voleva anche lui farsi la sua Saga del Clone e ce l'ha fatta (Clone Conspiracy) ed ha ri-tirato fuori dal cappello il buon Ben Reilly in una veste inedita ed impensabile. Ma il top del top è stato indubbiamente Superior Spider-Man, un mini periodo per me eccezionale, in cui bramavo proprio tanto l'uscita del numero successivo (per dire, oggi mi succede con il Thor di Aaron) E poi, chi avrebbe mai pensato questo improbabile "switch of mind"? Peccato che è finito troppo presto. Per concludere, l'albo non l'ho ancora preso e penso lo leggerò nel weekend, anche se ho comprato l'800 americano e l'ho leggiucchiato, quindi sò già un pò come va a finire. Bye bye Dan...cerca di curare un pò questa tua bipolarità narrativa però neh...
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ocramiggop |
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Grande Capo Estiqaatsi
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Comperata oggi e letta subito, anzi al volo. Non male, ma le vette di Slott sono altre (Superior su tutte), buon uso dei comprimari che, in un modo o nell'altro, aiutano Peter a sconfiggere Goblin. Diciamo che, in questi ultimi 10 anni, ci si lamentava dl ritorno in vita di Harry Osborn, il miglior amico di Peter Parker morto in un'epica storia di J.M. De Matteis, e Dan Slott in questa saga ha fatto a cambio con Flash Thompson, che, narrativamente, lo ritenengo morto fin da quando ha perso le gambe in guerra . Ho notato una cosa: Dan Slott non da tregua all'azione, contrariamente ad autori come Bendis e Soule che chiacchereno all'infinito e poi si sbrigano a chiudre nelle ultime 10 pagine (a volte, anche di meno), qui d'azione ce n'è fin troppa, tanto che in certi momenti quest'avventura dell'Uomo Ragno sembra uno scontro fra Devilman e Satana di Go Nagai...anche se, poi, finisce con l'ennesimo nulla di fatto, anzi come ha scritto qualche post fa lobo, con un Norman Osborn rinchiuso in manicomio che sproloquia come l'Enigmista cinematografico di Jim Carrey . Grande il piccolo ruolo di Superior Spider-man, cioè del dottor Octopus, Più che una saga di Spider-man, questo è Batman nudo e crudo. Marco "Doc Ock" Poggi
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ocramiggop |
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Grande Capo Estiqaatsi
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QUOTE (Peter Parker @ Venerdì, 12-Ott-2018, 01:56) | Sta saga mi ha fatto ribrezzo.
Cose come Little Goblin e altre soluzioni narrative troppo facili dimostrano nuovamente come Dan Sott sia stato il peggiore scrittore di Spidey di tutti i tempi.
Pessimo. Grazie a dio che con il prossimo si leva definitivamente dalle palle. Io, comunque, ritengo la morte narrativamente debole. Sarebbe stato meglio fare sacrificare Jonah, che per tutta la saga si comporta come un emerito imbecille. |
A) Ti capisco, io è da tempo che ritengo il primo Goblin morto e sepolto. A parte "LA NOTTE DEI GOBLIN", di de Matteis e Romita Junior e i fantastici 12 numeri di Spider-man MK di Millar e Dodson del 2005/2006, sono succedute continue saghe ragnesche, con il primo Goblin come villain principale, che finiscono sempre a pari e patta, perché gli autori sono "furbi" e non hanno più intenzione di far fuori Norman Osborn...è troppo Lex Luthor infarinato con il Joker per farlo, invece sarebbe ora di cambiare, se no si replca all'infinito e tutto finisce com'è finita questa saga...o si arriva alle soglie del semi plagio alla Batman. B) Little Goblin potrebbe essere un buon rimpiazzo del primo Phil Urich, quello del Goblin buono, se scritto a modino, stiamo a vedere. C) Su J.Jonah Jameson non sono d'accordo; dopo ciò che ha scritto Chip Zdarsky in Spectacular non poteva essere lui l'agnello sacrificale di Norman Osborn. Anzi, se Jonah si fosse riscattato sparando davvero a Norman Osborn ci saremmo risparmiati un finale al manicomio preso pari pari dal film "BATMAN FOREVER" . D) Condivido ciò che pensi sulla morte di Flash Thompson, perché adesso che è un antieroe può sempre tornare in vita come qualsiasi personaggio Marvel, anzi credo che, prima o poi, dovremo sopportare diversi Flash Thompson antieroi che vengono da altri Spider-universi ...O no? E) A propoisito di Flash Thopnson ucciso da Norman Osborn...Era più vero quello della saga di Paul Jenkins e Humberto Ramos, del 2002, quando Flash era solo l'ex-bullo di sempre che Osborn aasunse alla Oscorp solo per colpire Peter (e infatti, manda Flash all'ospedale, in stato comatoso, spacciando il tutto per un qualsisi incidente stradale di un giovane alcolizzato)...Peccato che la storia fosse disegnata da un Ramos inguardabile...Quello era il Flash Thompson che doveva morire, non il supereroe, concordi ? Marco "Doc Ock" Poggi
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Marco Poggi
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FabrizioP |
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Little Nemo
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L'analisi di Spider_sp è lucida ed esaustiva. Quanto al resto... direi che l'espediente che potete leggere negli spoiler ha un po' stancato.
Così come Slott, del quale salvo (come molti) Superior e pochissimo altro. Si chiude un'era che comunque, nel bene e nel male, sarà ricordata nei secoli dei secoli, amen.
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ocramiggop |
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Grande Capo Estiqaatsi
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QUOTE (Peter Parker @ Venerdì, 12-Ott-2018, 12:51) | Il problema di Slott è che, anche in questo caso, scrive storie confusionarie mettendoci dentro di tutto, soprattutto troppi personaggi. Utilizzati sempre nella stessa maniera, ovvero per togliere le castagne dal fuoco al protagonista, con il rischio di esautorare il personaggio principale costantemente. Cosa che effettivamente succede anche qui, in più di una occasione. |
Infatti, un pò troppi comprimari (persino il figlio Harry) riescono a tenere testa a Green/Red Goblin, dovrebbe bastare Peter, anche se credo che in questa saga Dan Slott li abbia usati tutti per "salutare" i personaggi di Amazing che ha usato in questi anni. L'errore è aver reso troppo pubblica una guerra che sarebbe dovuta restare privata fra Parker e Osborn, ecco. Il primo Green Goblin ha già detto troppo; cambi, o torni nella tomba del 1973 da cui è uscito nel 1996! Marco "Doc Ock" Poggi
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ocramiggop |
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Grande Capo Estiqaatsi
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QUOTE (missi @ Sabato, 13-Ott-2018, 10:44) | mamma mia Slott chiude la sua gestione del Ragno con un finale che è la summa di tutto quello che non mi è piaciuto negli anni della sua gestione. pagine su pagine di scazzottate, interventi all'ultimo secondo, comportamenti inspiegabili (goblin-carnage che minaccia tutti e non ammazza nessuno, se non i soliti personaggi sconosciuti.... e poi mette una trappola dentro di loro giusto il tempo perchè qualcuno si sacrifichi), zero pathos.
Manco mi ero accorto della morte di Flash tanto è scritta in anticlimax (oddio, manco viene davvero mostrata).... un minestrone di caos e casino senza capo ne coda.
E' chiaro che i gusti sono cambiati, io sono cambiato ma la gestione Slott è veramente un calcio nelle palle alla marvel che fu, ai tempi in cui vedendo morire Gwen mi addoloravo sul serio, pensando che quel personaggio non lo avrei mai più visto.
Pessimo, addio Mr Slott.... credo che sarà difficile fare peggio.
Missi |
E' anche questo tipo di Goblin che non ha più nulla da dire, secondo me. Marco "Doc Ock" Poggi
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