Nuove uscite USA DC, (e Vertigo, e WIldstorm, ecc.ecc.)
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Asterix
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Letti il terzo e quarto numero di Green Lantern di Morrison/Sharp. Un po' lenta e un Morrison più trattenuto del solito. In più, dalle interviste iniziali, avevo capito che sarebbe stato un Hal Jordan più urbano e terrestre, un po' tipo il Superman New 52 in jeans e maglietta dello stesso Morrison. Invece siamo sulla space opera. Però vediamo dove va.
Action Comics di Bendis invece ha pienamente seguito la tradizione del Superman di Morrison di cui sopra, ed è una seria molto bella, che intreccia bene storie e sembra abbia molto da raccontare, anche del rapporto tra Clark e Lois. Molto meglio invece dell'altra serie, Superman, che ancora non ha trovato una sua chiara direzione.
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QUOTE (Starshadow @ Domenica, 10-Feb-2019, 00:51) | Sicuro di vedere tutte queste somiglianze tra l'AC di Bendis e l'AC di Morrison? |
Solo a livello di ambientazione "urbana" o, se vuoi, "terrestre". Per il resto, trama complessiva e stile di scrittura tutto un altro mondo, siamo d'accordo.
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Qualcuno ha letto qualcosa delle storie di Superman di Tom King e Batman di Bendis che la DC sta pubblicando nei suoi alboni giganti che vende in esclusiva a Walmart? Ho visto che a Ottobre-Novembre le raccoglieranno in Hardcover e volevo capire se valeva la pena... Grazie!
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Letto il primo numero di GL di Morrison. E' stato come tornare a casa! Quanto mi mancava Hal (mi sono fermato poco dopo Johns) in un numero 1 da manuale. Presentazione del personaggio e della sua situazione, caso "poliziesco" e "grounded" da cui la vicenda ha origine, tessere di un mosaico più ampio (alla faccia delle dichiarazioni iniziali per cui lo scozzese avrebbe voluto attenersi ad una trama più terra-terra) che alludono a Rebirth-Doomsday Clock, Multiversity e ad una minaccia che si muove nell'ombra, atmosfera da space opera, ironia, avventura, freschezza, trovate psichedeliche ed esilaranti. Sharp perfetto per la serie con un tratteggio quasi "barocco": è evidente che si sta divertendo pure lui. Ottimo inizio e... grandi aspettative! (Spero solo prosegua oltre le ventilate 12 issues!)
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QUOTE (Starshadow @ Sabato, 30-Mar-2019, 22:25) | Letto il primo numero di GL di Morrison.
E' stato come tornare a casa! Quanto mi mancava Hal (mi sono fermato poco dopo Johns) in un numero 1 da manuale. Presentazione del personaggio e della sua situazione, caso "poliziesco" e "grounded" da cui la vicenda ha origine, tessere di un mosaico più ampio (alla faccia delle dichiarazioni iniziali per cui lo scozzese avrebbe voluto attenersi ad una trama più terra-terra) che alludono a Rebirth-Doomsday Clock, Multiversity e ad una minaccia che si muove nell'ombra, atmosfera da space opera, ironia, avventura, freschezza, trovate psichedeliche ed esilaranti. Sharp perfetto per la serie con un tratteggio quasi "barocco": è evidente che si sta divertendo pure lui.
Ottimo inizio e... grandi aspettative! (Spero solo prosegua oltre le ventilate 12 issues!) |
Ho proseguito. Pare incredibile che Morry giunga sulla testata solo ora: è palesemente nato per scrivere una serie del genere! By the way... amanti della decompressione ( ), qui non ne troverete neanche un po'! Ogni tavola ha un senso, nulla viene sprecato o diluito e in ogni issue accadono davvero parecchie cose... non ero quasi più abituato!
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Letti di fila Heroes in Crisis 6 e 7. Scritto divinamente, Clay Mann è una sicurezza alle matite (anche se nel 7 sembra un po' stanco e tira via in alcuni punti). E soprattutto, succede quel trick nella trama che di colpo rende anche tutta la storia molto interessante. Bel prodotto.
Batman 66 e 67: devo dire che la storyline Knightmares è la cosa meglio scritta da King dopo The War of Jokes and Riddles. Poca azione ma tanta bella roba. Il numero 67 è poi una specie di secondo crossover Batman/Looney Tunes, sempre con un grande Lee Weeks ai disegni.
Wildstorm 20 e 21: ci stiamo avvicinando alla fine e le varie pedine prendono posizione, con la versione di Authority di questo mondo che si prepara a prendere il testimone.
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QUOTE (The Catalyst @ Lunedì, 01-Apr-2019, 09:30) | Letti di fila Heroes in Crisis 6 e 7. Scritto divinamente, Clay Mann è una sicurezza alle matite (anche se nel 7 sembra un po' stanco e tira via in alcuni punti). E soprattutto, succede quel trick nella trama che di colpo rende anche tutta la storia molto interessante. Bel prodotto.
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Anche a me sta piacendo molto il modo di scrivere di King, anche se ogni tanto (spesso) mi va out of character... apprezzo quell'approccio colto e il gioco di non-detti alla faccia della decompressione. Occhio che Mann è sostituito in molte tavole.
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