POLITICA ITALIANA Vol. LXII,, Il topic del cambiamento
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Ufo Robot
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QUOTE (fiocotram @ Lunedì, 14-Gen-2019, 14:59) | Alla fine del post Instagram Valentina Nappi lancia l’allarme sulla deriva che, a suo dire, sta subendo la nostra società: “Io non voglio vivere in un paese con una cultura ufficiale unica, cattolica di destra, nazionalpopolare. Io voglio vivere in un paese ateo, multietnico, con un’identità culturale che affondi le proprie radici nell’Illuminismo e nel marxismo più illuminato, e che sviluppi queste ultime all’altezza della modernità contemporanea. Il linguaggio grezzo, i modi spicci e i toni al limite del violento, invece, ci riportano a una cultura tribale che produce una violenza contro il diverso (come abbiamo potuto vedere) simile a quella che si dà in molte specie di primati non umani. Rispetto a tutto ciò, il genocidio è qualcosa di differente solo per grado”.
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...E se è così preoccupata e ce lo dice una che, per professione, è costretta spesso a prenderla nel di dietro, allora è vero che siamo nei guai . Questa si che poteva fare politica, altro che cicciolina!
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Comics Garden |
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Barbaro Cimmero
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QUOTE | “Sono stata ‘stuprata’ da Salvini perché al di là di aspetti anche condivisibili (che pure ci sono) delle sue scelte concrete, e al di là del fatto che molte responsabilità non sono solo sue, Salvini ha riabilitato la peggiore cultura identitaria nazionalista, quella rappresentata dalla triade Dio-Patria-Famiglia. Babbo Natale, la Befana, niente Ramadan, sì al panettone rigorosamente a Natale, la colomba a Pasqua, la cucina tradizionale, i gay sì ma la famiglia solo quella tradizionale, i crocifissi rigorosamente nelle aule, Dio nei discorsi degli esponenti politici e tutta la plebe unita comunitariamente dai vecchi ‘sani’ valori identitari nazionali tradizionali”.
La Nappi affronta anche il tema migranti: “Non so voi, ma questa io la chiamo cultura di sapore fascista. Ed è uno stupro culturale di proporzioni immani. La questione dell’immigrazione, al di là dei complessi aspetti pratici su cui non intendo dilungarmi (la mia opinione è che una gestione razionale dei flussi migratori è — e soprattutto sarà — necessaria), è una questione culturale”.
Alla fine del post Instagram Valentina Nappi lancia l’allarme sulla deriva che, a suo dire, sta subendo la nostra società: “Io non voglio vivere in un paese con una cultura ufficiale unica, cattolica di destra, nazionalpopolare. Io voglio vivere in un paese ateo, multietnico, con un’identità culturale che affondi le proprie radici nell’Illuminismo e nel marxismo più illuminato, e che sviluppi queste ultime all’altezza della modernità contemporanea. Il linguaggio grezzo, i modi spicci e i toni al limite del violento, invece, ci riportano a una cultura tribale che produce una violenza contro il diverso (come abbiamo potuto vedere) simile a quella che si dà in molte specie di primati non umani. Rispetto a tutto ciò, il genocidio è qualcosa di differente solo per grado |
Il messaggio nel complesso è sicuramente equilibrato e va' dritto al punto più di quanto facciano parecchi giornalisti di sinistra, ma la parte in grassetto è una pesante contraddizione, per quanto non ho dubbi siano molti a crederci.
L'Illuminismo è promotore di un individualismo raziocinante ed un perpetua contestazione, mentre il marxismo è assai dogmatico e collettivista nei suoi mezzi per quanto il fine non differisca particolarmente. Non riesco ad ipotizzare uno scenario in cui possano co-esistere.
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robi54bd |
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Indagatore dell'Incubo
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QUOTE (fiocotram @ Lunedì, 14-Gen-2019, 14:59) | La pornostar Valentina Nappi si è unita al coro dei “buonisti” anti-Salvini pubblicando su Instagram una foto scioccante con una didascalia provocatoria: “Sono stata “stuprata” da Salvini”. La denuncia di Valentina Nappi in poche ore è diventata virale e ha fatto il giro del web.
“Sono stata ‘stuprata’ da Salvini perché al di là di aspetti anche condivisibili (che pure ci sono) delle sue scelte concrete, e al di là del fatto che molte responsabilità non sono solo sue, Salvini ha riabilitato la peggiore cultura identitaria nazionalista, quella rappresentata dalla triade Dio-Patria-Famiglia. Babbo Natale, la Befana, niente Ramadan, sì al panettone rigorosamente a Natale, la colomba a Pasqua, la cucina tradizionale, i gay sì ma la famiglia solo quella tradizionale, i crocifissi rigorosamente nelle aule, Dio nei discorsi degli esponenti politici e tutta la plebe unita comunitariamente dai vecchi ‘sani’ valori identitari nazionali tradizionali”.
La Nappi affronta anche il tema migranti: “Non so voi, ma questa io la chiamo cultura di sapore fascista. Ed è uno stupro culturale di proporzioni immani. La questione dell’immigrazione, al di là dei complessi aspetti pratici su cui non intendo dilungarmi (la mia opinione è che una gestione razionale dei flussi migratori è — e soprattutto sarà — necessaria), è una questione culturale”.
Alla fine del post Instagram Valentina Nappi lancia l’allarme sulla deriva che, a suo dire, sta subendo la nostra società: “Io non voglio vivere in un paese con una cultura ufficiale unica, cattolica di destra, nazionalpopolare. Io voglio vivere in un paese ateo, multietnico, con un’identità culturale che affondi le proprie radici nell’Illuminismo e nel marxismo più illuminato, e che sviluppi queste ultime all’altezza della modernità contemporanea. Il linguaggio grezzo, i modi spicci e i toni al limite del violento, invece, ci riportano a una cultura tribale che produce una violenza contro il diverso (come abbiamo potuto vedere) simile a quella che si dà in molte specie di primati non umani. Rispetto a tutto ciò, il genocidio è qualcosa di differente solo per grado”.
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fioco e pornostar V.N. uniti nella lotta dai !
ps per vide80: non farti intimidire dai
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Peter Parker |
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Imperatrice spifferona
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QUOTE (Tex @ Lunedì, 14-Gen-2019, 13:06) | QUOTE (Vide80 @ Lunedì, 14-Gen-2019, 12:19) | QUOTE (fiocotram @ Lunedì, 14-Gen-2019, 10:55) | E quindi? Parker ha puntato il dito contro il termine e l'atteggiamento, non ha fatto preferenze di parte. Come il suo discorso vale per Tex, penso che valga anche per le pagine dei giornali e degli slogan che hai citato. |
Sottolineavo solamente come sia un termine fin troppo abusato in politica e abitualmente rivolto a chi non la pensa alla stessa maniera ( , se vogliamo). Non esprimevo giudizi di merito, voleva essere solo una battuta. Dimentico sempre che in certi topic è meglio non intervenire. |
Grazie vide80 per il link che dimostra l'ipocrisia di certi utenti xD
Scommetto che a suo tempo l'uso che fece Peter Parker di quel verbo era altamente democratico, mica come me.
D'altronde c'e' chi puo' e chi non puo'. Dipende tutto da come ti posizioni politicamente.
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Ma vuoi mettere davvero a confronto l'uso generico della parola in un dibattito interno a un partito con l'uso voluto che intendeva dimostrare che il voto democratico serve a cacciare le persone e non a portare un'alternanza?
Ma davvero avete il cervello così annacquato da non capire la differenza??
Su video80: io detesto le persone che arrivano, senza leggere niente, postano due foto e via e prendono una frase slegata da un contesto e la ficcano ovunque, tanto per dire. E che poi si rendono conto, quasi fossero degli imbecilli di passaggio, che qui non dovevano postare. Siete dei geni.
Fatevi un bell'esame di coscienza e un controllo dell'ossigeno al cervello, su cosa voglia davvero dire "argomentare" e partecipare a un confronto, che non ne avete i crismi, e avete davvero rotto le palle con sto modo di fare.
Il massimo che riuscite a fare è: postare link, immagini, e dire due frasi in croce, con tutte le banalità possibili e immaginabili.
E che cazzo.
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Tex |
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Spirito con la Scure
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QUOTE (fiocotram @ Lunedì, 14-Gen-2019, 15:59) | Io voglio vivere in un paese ateo |
Che va in Corea del Nord allora.
SUBITO
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Tex |
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Spirito con la Scure
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QUOTE (Peter Parker @ Lunedì, 14-Gen-2019, 18:12) | Ma vuoi mettere davvero a confronto l'uso generico della parola in un dibattito interno a un partito con l'uso voluto che intendeva dimostrare che il voto democratico serve a cacciare le persone e non a portare un'alternanza?
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Si certo che lo metto a confronto.
E su quali basi tautologiche parli di uso generico (il tuo) con uso voluto (il mio)?
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napoleone |
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Aquila della Notte
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QUOTE (robi54bd @ Lunedì, 14-Gen-2019, 16:59) | QUOTE (fiocotram @ Lunedì, 14-Gen-2019, 14:59) | La pornostar Valentina Nappi si è unita al coro dei “buonisti” anti-Salvini pubblicando su Instagram una foto scioccante con una didascalia provocatoria: “Sono stata “stuprata” da Salvini”. La denuncia di Valentina Nappi in poche ore è diventata virale e ha fatto il giro del web.
“Sono stata ‘stuprata’ da Salvini perché al di là di aspetti anche condivisibili (che pure ci sono) delle sue scelte concrete, e al di là del fatto che molte responsabilità non sono solo sue, Salvini ha riabilitato la peggiore cultura identitaria nazionalista, quella rappresentata dalla triade Dio-Patria-Famiglia. Babbo Natale, la Befana, niente Ramadan, sì al panettone rigorosamente a Natale, la colomba a Pasqua, la cucina tradizionale, i gay sì ma la famiglia solo quella tradizionale, i crocifissi rigorosamente nelle aule, Dio nei discorsi degli esponenti politici e tutta la plebe unita comunitariamente dai vecchi ‘sani’ valori identitari nazionali tradizionali”.
La Nappi affronta anche il tema migranti: “Non so voi, ma questa io la chiamo cultura di sapore fascista. Ed è uno stupro culturale di proporzioni immani. La questione dell’immigrazione, al di là dei complessi aspetti pratici su cui non intendo dilungarmi (la mia opinione è che una gestione razionale dei flussi migratori è — e soprattutto sarà — necessaria), è una questione culturale”.
Alla fine del post Instagram Valentina Nappi lancia l’allarme sulla deriva che, a suo dire, sta subendo la nostra società: “Io non voglio vivere in un paese con una cultura ufficiale unica, cattolica di destra, nazionalpopolare. Io voglio vivere in un paese ateo, multietnico, con un’identità culturale che affondi le proprie radici nell’Illuminismo e nel marxismo più illuminato, e che sviluppi queste ultime all’altezza della modernità contemporanea. Il linguaggio grezzo, i modi spicci e i toni al limite del violento, invece, ci riportano a una cultura tribale che produce una violenza contro il diverso (come abbiamo potuto vedere) simile a quella che si dà in molte specie di primati non umani. Rispetto a tutto ciò, il genocidio è qualcosa di differente solo per grado”.
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fioco e pornostar V.N. uniti nella lotta dai !
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La valentina nappi può dire quello che vuole..non ritengo però che la parola stupro sia adatta al caso di specie...è ovviamente una parola detta ad arte per far parlare di se..forse in ragione del fatto che i suoi film non sono belli come quelli di un tempo
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fiocotram |
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Uberlogorrea
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E' una provocazione, si direbbe oggi "clickbait". Salvini stesso è esperto in questo modo di comunicare e ne ha fatto uso e abuso, per cui inutile scandalizzarsi e forse sarebbe il caso di assimilare tutto il messaggio, non solo quello che fa più comodo. E' abbastanza comodo non soffermarsi sul contenuto del suo discorso e prendersela coi suoi film. In questi ultimi tempi purtroppo non sono molti ad affrontare temi del genere, per cui ben venga la Nappi, che non è mai stata nuova a provocazioni culturali, cosa che fa da diversi anni.
QUOTE | fioco e pornostar V.N. uniti nella lotta dai !
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Perché no? Fioco e pornostar, fioco e ingegnere, fioco e operaio, fioco e insegnante, fioco e cassiera del supermercato. Quale sarebbe il problema? Ne fai una discriminazione basata sul lavoro di chi parla? Non vi bastano gli extracomunitari?
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fiocotram |
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Uberlogorrea
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QUOTE | L'Illuminismo è promotore di un individualismo raziocinante ed un perpetua contestazione, mentre il marxismo è assai dogmatico e collettivista nei suoi mezzi per quanto il fine non differisca particolarmente. Non riesco ad ipotizzare uno scenario in cui possano co-esistere.
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La matrice illuministica da cui deriva anche il marxismo non è mai stata messa in dubbio. E' la prima volta che sento mettere in discussione una cosadel genere, a partire dalla scuola dell'obbligo. Riguardo al giudizio di merito, "dogmatico" non era certamente Marx che considerava il suo lavoro ancora da sviluppare e il cui pensiero rappresentava prima di tutto uno studio compiuto sui mezzi e sul contesto dell'epoca. Riguardo l'aggettivo "collettivista" non capisco cosa c'entri ma soprattutto non ne capisco il sottinteso negativo/di contrasto con cui lo usi. Il fatto che non riesci a ipotizzare un simile scenario è principalmente un tuo problema, la sinistra riformista coesiste con lo stato di diritto dalla sua fondazione. Ed è in questa matrice culturale che si è formata lei, come tutti noi, per cui è abbastanza scontato che vi faccia riferimento. Quindi, comicsboy, come al solito, contraddizioni abbastanza di parte quelle che evidenzi, un'antipatia di base per il marxismo supportata sul piano argomentativo abbastanza debolmente.
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