Progetto ambizioso non c'è che dire, ma immagina che molti grandi artisti non sono per forza grandi disegnatori. Si può citare un Art Spiegelman fino a Gipi (dove la mia vita disegnata male ha un titolo che è tutto un programma).
Quello che conta maggiormente è saper narrare. E questo si impara con l'esperienza ed esercizio (che son ola stessa cosa in fondo).
Un corso di fumetto come hai intuito è ben diverso da un corso di disegno o di sceneggiatura cinematografica, ma ovviamente ha un poco in comune con entambi. Non essendo un fumettista non ti so dire che sia indispensabile, ma come si può dire che non serva? Ovviamente ci si avvicina ad un mondo da molteplici angolature ed esperienze, sono forze e debolezze che posso sminuire o aumentare l'approccio. DI questo non temere, ma sforzati piano piano, vedi il processo come va e prosegui, anche se spesso una direzione e una regia da parte di terzi è indispensabile soprattutto per i primissimi passi.
Per la tecnica: B/N di certo. Quasi nessuno inizia col colore (pur capaci), che è più difficile da proporre in generale, a meno che non tu pubblichi via web.
Consiglio storie brevi brevissime o scene di poche tavole tanto per iniziare. Anche per valutar eil tempo che ci vuole, le tecniche di volta in volta, le scansioni temporali necessarie e via dicendo. Alcuni riescono in una striscia alcuni hanno bisogno di centinaia di tavole. Devi comprendere mano mano cosa fare, in base al risultato del momento.
Un suggerimento mio personale, è prova innanzi tutto a fare riduzioni a fumetti dei film che ti piacciono. Questo significa sintetizzare, non copiare fotogrammi. Significa sceglier eil numero di tavole, quali elementi drammatizzano e quali invece creano una suspence, cosa fare per far comprendere ambiente e persone in gioco, cosa valgono gli sfondi e come si studia la scansione temporale (puoi leggereti Capire il fumetto di Scott McCloud o i saggi di Will Eisner).
Puoi sceglier eun tratto realistico o uno caricaturiale, se non proprio una versione grottesca, come fecero certe avanguardie pittoriche. Anche in contrasto con il film stesso, ma ricorda che è una tua versione. Puoi anche leggerti el varie parodie fatte, per capire cosa è stato colto, cosa è tolto e cosa è stato sottolineato. Nonché le scelte di regia e di composizione di tavola che ne derivano.
Puoi studiarti nel contempo i fumetti che leggi, n suggerimento visto che ti piace il giallo, Daniel Clowes. Il suo David Boring è stato giudicato adattissimo per il cinema ma infilmabile (come mai? prova a pensarci su cosa rende il nocciolo della questione traducibile in immagini statiche ma non quelle in movimento) mentre Ice Haven è un giallo dove l'autore decide di non mostrarti niente ma di suggerirti tutto. Il colpevole è chiarissimo ma no nsi vede una scena che sia una della vicenda di cui tutti parlano. E il movente non è un vero movente, ossia non è una spiegazione esatta e puntuale, ma vediamo cosa pensa e come si muovono tutti i personaggi.
E' un tipo di giallo opposto a quanto possa proporre la Bonelli, non è detto che sia il tuo approccio ma conoscenza e consapevolezza dei meccanismi è necessario tanto quanto la scelta di scartarli.
QUindi oltre lo studio della tecnica, i una scuola di formazione, hai la formaizone tua, l'analisi tua dei fumetti, la scrittura dei tuoi primi passi che porteranno scelte di composizione finale.
Per ill pubblico, esiste tutto e di più, dipende ovviamente dalla propria capacità di saper catturare, non dal genere che proponi (anche la roba più banale diventa interessante se ben narrata).
Per la pubblicazione, temo che questo necessiti una gavetta ben più lunga del tuo singolo progetto.
Non per scoraggiarti, ma per spronarti, puoi iniziare un blog dove posti le tue tavole, i tuoi esercizi, i tuoi pensieri sul personaggio e l'ambiente. Magari solo successivamente si legheranno tra di loro.
Poi ci sono le autopromozioni e il fumetto underground dove magari l'accesso è più semplice. Se il tuo lavoro sarà decisamente buono potrai proporti alle case editrici di nicchia ma che cercano talenti. Infine se tu fossi particolarmente bravo e rodato, potresti proporti ad una grande casa editrice che arriva fino alle edicole (sembra paradossale ma il fumetto popolare è un qualcosa di difficile da raggiungere!) ma difficilmente potrai proporre cose tue, soprattutto agli inizi.
Bene, inizia