Warren Ellis e la Avatar Press
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Occhio di Agamotto
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QUOTE (Comics Garden @ Lunedì, 12-Lug-2021, 16:55) | QUOTE (warren @ Lunedì, 12-Lug-2021, 23:47) | QUOTE (Comics Garden @ Lunedì, 12-Lug-2021, 16:28) | QUOTE (warren @ Lunedì, 12-Lug-2021, 22:45) | QUOTE (Comics Garden @ Lunedì, 12-Lug-2021, 10:24) | Trovo sempre molto simpatico che quelli che scrivono pensieri del genere sono di solito gli stessi che negano l'esistenza della cancel culture.
Sarebbe così semplice dire: "Si, c'è e va benissimo così". |
La cancel culture infatti esiste giusto nelle menti che non accettano l'idea che ogni società sia in divenire. Di solito è gente di destra, gente che non ha molta esperienza nell'elaborare tematiche complesse, nerd che si rivoltano a quarantanni per scelte di casting de "La Sirenetta".
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Oppure gente che riesce ancora a distinguere il giudizio sulla condotta di una persona da quello della sua opera.
Per il resto, mi sa che ti sei perso la tempesta social scatenata dopo l'ultima dichiarazione del collettivo che ha spinto la "Image Comics" a rifiutare il progetto. La CC funziona proprio così.
Erano state le accusatrici a sostenere dal principio che non volevano compromettere la sua carriera. Se la prima volta si poteva credere nella loro buona fede adesso diventa molto più difficile.
Poi c'è la questione delle denunce mancanti, già evidenziata da altri.
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Peccato che, in questo caso, la condotta della persona e la sua opera sono strettamente connesse, dato che le molteplici accuse si riferiscono proprio a comportamenti legati al lavoro di Ellis e alla sua posizione. E la cancel culture continua ad essere una fantasia di chi non riesce a pensare ad un mondo privo di queste condotte riprovevoli.
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L'opera di Ellis non ha nulla a che vedere con il suo comportamento, a meno che non costringesse le donne in questione a fargli da ghostwriters e non mi sembra lo abbiano accusato di questo.
Nel frattempo è ormai un anno che non lavora per via di quella vicenda quindi ascrivere tutto come una fantasia è una pura e semplice negazione della realtà.
Ho aggiornato il mio post con un articolo che mostra come di condotte riprovevoli ce ne siano state anche in seno al movimento, che ha rovinato la vita ad una moltitudine di famiglie con un solo pugno di condanne poi confermate. Vorrei solo ricordare che Jill Messick si suicidò dopo essere rimasta vittima dell'odio in rete perché falsamente accusata di aver coperto Weinstein.
Capisco tu sia in pieno fervore rivoluzionario, ma dovresti fermarti un attimo a riflettere se veramente simili eventi possano essere valutati come danni accettabili per poter costruire la società perfetta da te sognata.
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Continui a fare finta di non capire. Ellis è stato accusato di usare la sua posizione per approfittare e tenere condotte riprovevoli. LUI STESSO l'ha confermato. Il resto era prevedibile e onestamente non mi sento di piangere per la perdita. Non capisco cosa possano centrare altri casi diversi da questo.
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Barbaro Cimmero
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QUOTE (warren @ Martedì, 13-Lug-2021, 12:16) | QUOTE (Comics Garden @ Lunedì, 12-Lug-2021, 16:55) | QUOTE (warren @ Lunedì, 12-Lug-2021, 23:47) | QUOTE (Comics Garden @ Lunedì, 12-Lug-2021, 16:28) | QUOTE (warren @ Lunedì, 12-Lug-2021, 22:45) | QUOTE (Comics Garden @ Lunedì, 12-Lug-2021, 10:24) | Trovo sempre molto simpatico che quelli che scrivono pensieri del genere sono di solito gli stessi che negano l'esistenza della cancel culture.
Sarebbe così semplice dire: "Si, c'è e va benissimo così". |
La cancel culture infatti esiste giusto nelle menti che non accettano l'idea che ogni società sia in divenire. Di solito è gente di destra, gente che non ha molta esperienza nell'elaborare tematiche complesse, nerd che si rivoltano a quarantanni per scelte di casting de "La Sirenetta".
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Oppure gente che riesce ancora a distinguere il giudizio sulla condotta di una persona da quello della sua opera.
Per il resto, mi sa che ti sei perso la tempesta social scatenata dopo l'ultima dichiarazione del collettivo che ha spinto la "Image Comics" a rifiutare il progetto. La CC funziona proprio così.
Erano state le accusatrici a sostenere dal principio che non volevano compromettere la sua carriera. Se la prima volta si poteva credere nella loro buona fede adesso diventa molto più difficile.
Poi c'è la questione delle denunce mancanti, già evidenziata da altri.
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Peccato che, in questo caso, la condotta della persona e la sua opera sono strettamente connesse, dato che le molteplici accuse si riferiscono proprio a comportamenti legati al lavoro di Ellis e alla sua posizione. E la cancel culture continua ad essere una fantasia di chi non riesce a pensare ad un mondo privo di queste condotte riprovevoli.
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L'opera di Ellis non ha nulla a che vedere con il suo comportamento, a meno che non costringesse le donne in questione a fargli da ghostwriters e non mi sembra lo abbiano accusato di questo.
Nel frattempo è ormai un anno che non lavora per via di quella vicenda quindi ascrivere tutto come una fantasia è una pura e semplice negazione della realtà.
Ho aggiornato il mio post con un articolo che mostra come di condotte riprovevoli ce ne siano state anche in seno al movimento, che ha rovinato la vita ad una moltitudine di famiglie con un solo pugno di condanne poi confermate. Vorrei solo ricordare che Jill Messick si suicidò dopo essere rimasta vittima dell'odio in rete perché falsamente accusata di aver coperto Weinstein.
Capisco tu sia in pieno fervore rivoluzionario, ma dovresti fermarti un attimo a riflettere se veramente simili eventi possano essere valutati come danni accettabili per poter costruire la società perfetta da te sognata.
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Continui a fare finta di non capire. Ellis è stato accusato di usare la sua posizione per approfittare e tenere condotte riprovevoli. LUI STESSO l'ha confermato. Il resto era prevedibile e onestamente non mi sento di piangere per la perdita. Non capisco cosa possano centrare altri casi diversi da questo.
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"Prevedibile" per l'America. Da quest'altro lato dell'oceano non è (ancora) così comune che uno si veda rovinata la carriera per aver fatto qualcosa di discutibile, ma non sanzionabile. Anche se si scusa subito come in questa circostanza.
Che la cosa ti stia bene si era capito. Ma bloccare il lavoro di un'artista per una questione attinente alla sua sfera personale è esattamente quella che si chiama cancel culture, vocabolario alla mano. Non puoi negarne l'esistenza e bearti dei suoi effetti in due commenti di seguito.
Gli altri casi sono una panoramica delle conseguenze che sta portando l'edificazione della tua società utopica in cui nessuno commette errori. Visto che nell'altro topic avevi scritto che ti andava bene pure che milioni di persone perdessero il posto contavo che almeno il suicidio di una donna ti portasse a riconsiderare la validità di certi metodi, ma come temevo era troppo tardi per quello.
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QUOTE (Luca2 @ Martedì, 13-Lug-2021, 11:42) | QUOTE (missi @ Martedì, 13-Lug-2021, 10:14) | QUOTE (Comics Garden @ Lunedì, 12-Lug-2021, 23:55) |
L'opera di Ellis non ha nulla a che vedere con il suo comportamento, a meno che non costringesse le donne in questione a fargli da ghostwriters e non mi sembra lo abbiano accusato di questo.
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ti quoto al 100%.
però spesso mi pongo una domanda che mi spaventa. se hitler fosse stato un eccellente pittore, riuscirei a valutare la sua opera? e soprattutto dovrei farlo?
missi
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Leni Riefenstahl era sicuramente compromessa col regime nazista, cionondimeno i suoi capolavori rimangono tali.
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E' un esempio che calza perfettamente con quello che volevo dire. Da un lato mi sento a disagio a pensare di ammirare qualcosa fatto da chi ha appoggiato il Reich, dall'altro il valore del suo lavoro non viene sminuito. Se ci fossimo trovati nel dopoguerra, sarebbe stato giusto farla lavorare (come poi ha fatto) o la si doveva escludere a favore di qualcuno meno bravo ma più corretto? Secondo me non è una domanda banale e da quando è partito il discorso su Ellis mi continua a tornare in mente. Invidio un pò il furore e la convinzione di chi come Warren ha una risposta sicura. Io non so, la posizione su Ellis è certamente più sfumata, le sue colpe sono molto meno chiare (anche se grossomodo confermate pure da lui).
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QUOTE (Comics Garden @ Martedì, 13-Lug-2021, 05:31) | QUOTE (warren @ Martedì, 13-Lug-2021, 12:16) | QUOTE (Comics Garden @ Lunedì, 12-Lug-2021, 16:55) | QUOTE (warren @ Lunedì, 12-Lug-2021, 23:47) | QUOTE (Comics Garden @ Lunedì, 12-Lug-2021, 16:28) | QUOTE (warren @ Lunedì, 12-Lug-2021, 22:45) | QUOTE (Comics Garden @ Lunedì, 12-Lug-2021, 10:24) | Trovo sempre molto simpatico che quelli che scrivono pensieri del genere sono di solito gli stessi che negano l'esistenza della cancel culture.
Sarebbe così semplice dire: "Si, c'è e va benissimo così". |
La cancel culture infatti esiste giusto nelle menti che non accettano l'idea che ogni società sia in divenire. Di solito è gente di destra, gente che non ha molta esperienza nell'elaborare tematiche complesse, nerd che si rivoltano a quarantanni per scelte di casting de "La Sirenetta".
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Oppure gente che riesce ancora a distinguere il giudizio sulla condotta di una persona da quello della sua opera.
Per il resto, mi sa che ti sei perso la tempesta social scatenata dopo l'ultima dichiarazione del collettivo che ha spinto la "Image Comics" a rifiutare il progetto. La CC funziona proprio così.
Erano state le accusatrici a sostenere dal principio che non volevano compromettere la sua carriera. Se la prima volta si poteva credere nella loro buona fede adesso diventa molto più difficile.
Poi c'è la questione delle denunce mancanti, già evidenziata da altri.
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Peccato che, in questo caso, la condotta della persona e la sua opera sono strettamente connesse, dato che le molteplici accuse si riferiscono proprio a comportamenti legati al lavoro di Ellis e alla sua posizione. E la cancel culture continua ad essere una fantasia di chi non riesce a pensare ad un mondo privo di queste condotte riprovevoli.
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L'opera di Ellis non ha nulla a che vedere con il suo comportamento, a meno che non costringesse le donne in questione a fargli da ghostwriters e non mi sembra lo abbiano accusato di questo.
Nel frattempo è ormai un anno che non lavora per via di quella vicenda quindi ascrivere tutto come una fantasia è una pura e semplice negazione della realtà.
Ho aggiornato il mio post con un articolo che mostra come di condotte riprovevoli ce ne siano state anche in seno al movimento, che ha rovinato la vita ad una moltitudine di famiglie con un solo pugno di condanne poi confermate. Vorrei solo ricordare che Jill Messick si suicidò dopo essere rimasta vittima dell'odio in rete perché falsamente accusata di aver coperto Weinstein.
Capisco tu sia in pieno fervore rivoluzionario, ma dovresti fermarti un attimo a riflettere se veramente simili eventi possano essere valutati come danni accettabili per poter costruire la società perfetta da te sognata.
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Continui a fare finta di non capire. Ellis è stato accusato di usare la sua posizione per approfittare e tenere condotte riprovevoli. LUI STESSO l'ha confermato. Il resto era prevedibile e onestamente non mi sento di piangere per la perdita. Non capisco cosa possano centrare altri casi diversi da questo.
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"Prevedibile" per l'America. Da quest'altro lato dell'oceano non è (ancora) così comune che uno si veda rovinata la carriera per aver fatto qualcosa di discutibile, ma non sanzionabile. Anche se si scusa subito come in questa circostanza.
Che la cosa ti stia bene si era capito. Ma bloccare il lavoro di un'artista per una questione attinente alla sua sfera personale è esattamente quella che si chiama cancel culture, vocabolario alla mano. Non puoi negarne l'esistenza e bearti dei suoi effetti in due commenti di seguito.
Gli altri casi sono una panoramica delle conseguenze che sta portando l'edificazione della tua società utopica in cui nessuno commette errori. Visto che nell'altro topic avevi scritto che ti andava bene pure che milioni di persone perdessero il posto contavo che almeno il suicidio di una donna ti portasse a riconsiderare la validità di certi metodi, ma come temevo era troppo tardi per quello.
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Continui a scrivere cose inesatte: non era la sua sfera personale, ma professionale. La cancel culture sul vocabolario credo nemmeno ci sia, a meno che non abbiano fatto un vocabolario apposta. Ah, continua ad essere tenera la ricerca di casi di supposti isolati suicidi per rappresentare un cambiamento che continua ad essere complesso e stratificato.
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Barbaro Cimmero
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QUOTE (warren @ Martedì, 13-Lug-2021, 16:11) | QUOTE (Comics Garden @ Martedì, 13-Lug-2021, 05:31) | QUOTE (warren @ Martedì, 13-Lug-2021, 12:16) | QUOTE (Comics Garden @ Lunedì, 12-Lug-2021, 16:55) | QUOTE (warren @ Lunedì, 12-Lug-2021, 23:47) | QUOTE (Comics Garden @ Lunedì, 12-Lug-2021, 16:28) | QUOTE (warren @ Lunedì, 12-Lug-2021, 22:45) | QUOTE (Comics Garden @ Lunedì, 12-Lug-2021, 10:24) | Trovo sempre molto simpatico che quelli che scrivono pensieri del genere sono di solito gli stessi che negano l'esistenza della cancel culture.
Sarebbe così semplice dire: "Si, c'è e va benissimo così". |
La cancel culture infatti esiste giusto nelle menti che non accettano l'idea che ogni società sia in divenire. Di solito è gente di destra, gente che non ha molta esperienza nell'elaborare tematiche complesse, nerd che si rivoltano a quarantanni per scelte di casting de "La Sirenetta".
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Oppure gente che riesce ancora a distinguere il giudizio sulla condotta di una persona da quello della sua opera.
Per il resto, mi sa che ti sei perso la tempesta social scatenata dopo l'ultima dichiarazione del collettivo che ha spinto la "Image Comics" a rifiutare il progetto. La CC funziona proprio così.
Erano state le accusatrici a sostenere dal principio che non volevano compromettere la sua carriera. Se la prima volta si poteva credere nella loro buona fede adesso diventa molto più difficile.
Poi c'è la questione delle denunce mancanti, già evidenziata da altri.
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Peccato che, in questo caso, la condotta della persona e la sua opera sono strettamente connesse, dato che le molteplici accuse si riferiscono proprio a comportamenti legati al lavoro di Ellis e alla sua posizione. E la cancel culture continua ad essere una fantasia di chi non riesce a pensare ad un mondo privo di queste condotte riprovevoli.
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L'opera di Ellis non ha nulla a che vedere con il suo comportamento, a meno che non costringesse le donne in questione a fargli da ghostwriters e non mi sembra lo abbiano accusato di questo.
Nel frattempo è ormai un anno che non lavora per via di quella vicenda quindi ascrivere tutto come una fantasia è una pura e semplice negazione della realtà.
Ho aggiornato il mio post con un articolo che mostra come di condotte riprovevoli ce ne siano state anche in seno al movimento, che ha rovinato la vita ad una moltitudine di famiglie con un solo pugno di condanne poi confermate. Vorrei solo ricordare che Jill Messick si suicidò dopo essere rimasta vittima dell'odio in rete perché falsamente accusata di aver coperto Weinstein.
Capisco tu sia in pieno fervore rivoluzionario, ma dovresti fermarti un attimo a riflettere se veramente simili eventi possano essere valutati come danni accettabili per poter costruire la società perfetta da te sognata.
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Continui a fare finta di non capire. Ellis è stato accusato di usare la sua posizione per approfittare e tenere condotte riprovevoli. LUI STESSO l'ha confermato. Il resto era prevedibile e onestamente non mi sento di piangere per la perdita. Non capisco cosa possano centrare altri casi diversi da questo.
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"Prevedibile" per l'America. Da quest'altro lato dell'oceano non è (ancora) così comune che uno si veda rovinata la carriera per aver fatto qualcosa di discutibile, ma non sanzionabile. Anche se si scusa subito come in questa circostanza.
Che la cosa ti stia bene si era capito. Ma bloccare il lavoro di un'artista per una questione attinente alla sua sfera personale è esattamente quella che si chiama cancel culture, vocabolario alla mano. Non puoi negarne l'esistenza e bearti dei suoi effetti in due commenti di seguito.
Gli altri casi sono una panoramica delle conseguenze che sta portando l'edificazione della tua società utopica in cui nessuno commette errori. Visto che nell'altro topic avevi scritto che ti andava bene pure che milioni di persone perdessero il posto contavo che almeno il suicidio di una donna ti portasse a riconsiderare la validità di certi metodi, ma come temevo era troppo tardi per quello.
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Continui a scrivere cose inesatte: non era la sua sfera personale, ma professionale. La cancel culture sul vocabolario credo nemmeno ci sia, a meno che non abbiano fatto un vocabolario apposta.
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Ne hanno fatti almeno tre: , e . Il suicidio di Messick non è stato il solo "danno collaterale" e lo sai benissimo. Da parte mia non vedo nulla di tenero nel tuo continuo rifiuto di vedere la realtà. Magari rispondi anche alla domanda di Wretchik, spiegando quali regole avrebbe violato sul posto di lavoro. QUOTE (Wretchik) | Anzi se ben ricordo proprio la prima accusatrice di Ellis scriveva di stare bene attenti a scindere il Warren viscido lumacone dall'Ellis professionista, a cui doveva la carriera e si premurava di ringraziare per il sostegno che le aveva dato. |
Non solo lei. Va' dato atto che hanno trovato un modo molto originale per ringraziarlo.
E per dare un colpo alla botte, aggiungo che la scelta di Ellis di ignorare per mesi le loro e-mail fornisce un ulteriore indizio sulla sincerità delle sue scuse generiche.
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Paolo Papa |
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QUOTE (kool @ Mercoledì, 14-Lug-2021, 10:26) | QUOTE (MinCulPop @ Mercoledì, 14-Lug-2021, 11:18) | QUOTE (killy81 @ Martedì, 13-Lug-2021, 20:28) | Succede quando l'opinione pubblica sostituisce il giudizio che spetterebbe solo agli organi di giustizia :
Il buon Warren dovrebbe prendere esempio da Kevin Spacey e cercare lavoro oltreoceano. Lo vedrei bene a lavorare sulla BD Francese |
Ellis su Tex! altro che deodato. |
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ilmacina |
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QUOTE (missi @ Martedì, 13-Lug-2021, 13:48) | QUOTE (Luca2 @ Martedì, 13-Lug-2021, 11:42) | QUOTE (missi @ Martedì, 13-Lug-2021, 10:14) | QUOTE (Comics Garden @ Lunedì, 12-Lug-2021, 23:55) |
L'opera di Ellis non ha nulla a che vedere con il suo comportamento, a meno che non costringesse le donne in questione a fargli da ghostwriters e non mi sembra lo abbiano accusato di questo.
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ti quoto al 100%.
però spesso mi pongo una domanda che mi spaventa. se hitler fosse stato un eccellente pittore, riuscirei a valutare la sua opera? e soprattutto dovrei farlo?
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Leni Riefenstahl era sicuramente compromessa col regime nazista, cionondimeno i suoi capolavori rimangono tali.
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E' un esempio che calza perfettamente con quello che volevo dire. Da un lato mi sento a disagio a pensare di ammirare qualcosa fatto da chi ha appoggiato il Reich, dall'altro il valore del suo lavoro non viene sminuito. Se ci fossimo trovati nel dopoguerra, sarebbe stato giusto farla lavorare (come poi ha fatto) o la si doveva escludere a favore di qualcuno meno bravo ma più corretto? Secondo me non è una domanda banale e da quando è partito il discorso su Ellis mi continua a tornare in mente. Invidio un pò il furore e la convinzione di chi come Warren ha una risposta sicura. Io non so, la posizione su Ellis è certamente più sfumata, le sue colpe sono molto meno chiare (anche se grossomodo confermate pure da lui).
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anche D'Annunzio continuiamo a studiarlo a scuola o sbaglio?
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