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> Ric Roland - Edizione Completa, Recensione Albo per Albo
 
VIPERFRITZ
Inviato il: Venerdì, 19-Lug-2019, 10:18
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Little Nemo
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E' mia intenzione recensire, albo per albo, tutte le storie di Ric Roland, che sto recuperando mediante la collezione completa proposta qualche tempo fa dalla Gazzetta dello Sport.

Un modo come un altro per confrontarsi ricordando le letture (per chi lo ha già fatto) ed identificare eventualmente le migliori.

Perché leggere Ric Roland?
E’ una serie gialla, in quanto il nostro Ric è un giornalista con il vizio della curiosità.
Gli piace andare a fondo alle vicende, investigando al pari delle proprie amicizie all’interno della polizia.


In questo genere è uno dei più grandi classici dei fumetti, in questo caso della Bedè Franco-Belga. Scritta appunto dall’autore belga Duchateau e disegnata dal francese Gilbert Gascard, in arte Tibet.

A rendere poi particolarmente intrigante questa serie è l’arco temporale di pubblicazione così ampio, che ha fatto si di avere albi prodotti sino ai giorni nostri.
Come succede a Michel Vaillant e Buck Danny, altre due serie che adoro per gli stessi motivi.


Adoro quando una serie non è relegata al passato, ma è possibile apprezzarne tutta la sua evoluzione sino ai giorni nostri, con relativo ammodernamento del tratto e delle trame stesse, anche se quasi sempre questo comporta un passaggio di consegne negli autori.



Il mio ordine non rispetta quello della Gazzetta in quanto, come spesso accade, la raccolta non è stata improntata secondo l'ordine logico della cronologia delle pubblicazioni.

Parto quindi dal numero 7, che tuttavia presenta le prime 2 storie pubblicate nel 1966:

Firmato "Camaleonte" e Trappola a Le Havre.

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Nella prima storia il commissario Bourdon, amico stretto di Ric Roland, viene dapprima investito da un pirata della strada, e poi gli viene sottratto un dossier segretissimo. Mentre indaga sul responsabile, incapperà nei tranelli che questo architetterà per screditarlo, incastrando altri soggetti e facendo fare brutte figura al commissario finché non gli verrà dato qualche giorno di riposo nei quali si recherà nel suo chalet per pescare lontano dai frastuoni della città.
Questa mossa tuttavia faciliterà il piano del colpevole per mettere in pericolo la stessa vita del commissario.

Una storia intrigante per come l’indagine ci mette a fianco dei protagonisti nel tentativo di smascherare chi possa essere veramente il malfattore che ha pianificato queste malefatte.

Nella seconda storia, Trappola a Le Havre appunto, Ric Roland avrà a che fare con un rapimento.
Viene infatti rapito il piccolo figlio di un imprenditore, che chiede a Ric di aiutarlo, non riferendo però nulla alla polizia.

Questa volta quindi Ric affronterà l’indagine da solo, non potendosi avvalere dei propri amici nelle forze dell’ordine.
 Questa situazione volgerà particolarmente a sfavore quando i malintenzionati, dopo che Ric avrà recuperato il bambino intrufolandosi in un’imbarcazione e nascondendosi ai nemici dopo una rocambolesca fuga, segnaleranno Ric stesso come autore del rapimento.


Qui la parte di giallo è meno intrigante, con più spazio dato all’azione, anche se alla fine viene svelato l’autore del rapimento grazie ad un elemento inaspettato.



Due storie tutto sommato apprezzabili. Naturalmente con componenti di narrazione abbastanza classiche, ma bisogna pensare che si trattava pur sempre dei primi anni 60.

E comunque lo stile classico in certi casi mantiene il suo fascino.



Sui disegni segnalo aspetti altalenanti. Il tratto classico è buono, sebbene possieda una leggera sfumatura caricaturale, anche se appena percettibile, in linea del resto con lo spirito spensierato della narrazione, che alterna lo stile giallo serioso a situazioni disimpegnate ammiccanti.

Altro aspetto è la colorazione, che non mi ha lasciato altrettanto soddisfatto sui toni e l’utilizzo generale che ne viene fatto per le ombreggiature ed altri aspetti.

Non so quanto rispetti l’originale, ma nel complesso graficamente è pienamente sufficiente.



Questo è solo il primo albo di Ric Roland che ho recuperato. E’ in linea con le mie aspettative in merito ad una serie classica della Bedè a sfondo giallo, che come tante altre serie celebri ha inizio così indietro nel tempo come pubblicazioni.
Spero che in quelle successive sappia ben bilanciare lo spirito disimpegnato con quello serioso, dal mio punto di vista l’aspetto più critico per mantenermi appassionato a queste letture.


STORIA (Duchateau): 6,5
DISEGNI (Tibet): 6,5

GENERALE: 6,5


Se volete dare una sfogliata all'albo e visionare la videorecensione completa, come al solito la trovate sul mio canale Youtube.
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robi54bd
Inviato il: Sabato, 20-Lug-2019, 07:52
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Complimenti per la titanica impresa.
Nb: questo primo tomo di Ric è l'unico che contiene 2 storie di 30 pp. nello stesso albo. I prossimi saranno quasi tutti albi autoconclusivi salvo qualche raro dittico.
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cianfa88
Inviato il: Martedì, 30-Lug-2019, 15:14
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Yellow Kid


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Grazie e buona fortuna.
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VIPERFRITZ
Inviato il: Sabato, 21-Dic-2019, 12:37
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Little Nemo
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2° Capitolo

Caccia Al Reporter (N.10 Collana Gazzetta)

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Ric Roland viene inviato dal suo caporedattore in un’isoletta del sud della Francia, in quanto un collega di Ric, Bob Drumont, che era là per un servizio, non ha più dato notizia di sè da tempo e non rientra in albergo da 2 giorni.


Ric si fionda quindi a Porquerolles, l’isoletta di cui sopra. Neanche il tempo di raggiungere il traghetto a Tolone, che in un negozio di souvenir rinviene subito la catenina con il dente di squalo che il collega teneva sempre al collo.
Indagando viene a sapere che il negoziante lo aveva comprato da un pescatore dell’isola.


Giunto infine a Porquerolles, appena arriva in albergo trova la stanza del collega completamente rivoltata, come se qualcuno fosse entrato per cercare qualcosa.
A quel punto i sospetti che a Bob sia successo qualcosa di grave non fanno che aumentare, tanto più che Ric, non appena inizia ad indagare assiste ad episodi sempre più sospetti.

Il pescatore da cui si reca per ricavare informazioni su dove avesse trovato quella catenina viene centrato da una palla da bocce.
Non muore, ma non rivelerà più nulla a Ric.

Rientrato in albergo Ric riceve una lettera minatoria sotto la porta, in cui gli viene intimato di smettere di indagare oltre, altrimenti al suo amico sarebbe successo qualcosa di brutto.
A scriverla è il suo amico stesso che ovviamente sarà stato costretto a redigerla, ma che riesce ad inserirvi un messaggio cifrato per cercare di mettere su una pista il buon Ric Roland.


Ric allora si recherà nella tenuta di questi due fratelli ricconi, possibili indiziati.
Verrà sfidato a scacchi ed a sci nautico, e nel secondo evento, il barcaiolo alle dipendenze dei due ricconi, tenterà di fare fuori Ric, colpendolo alla testa e lasciandolo al Largo.

Nonostante ciò Ric riuscirà a trarsi in salvo e scoprirà poi uno strano passaggio, come una sorta di tunnel di scolo proveniente dalla villa dei ricconi, dove lo stesso pescatore rinsavito dal colpo di bocce, gli indicherà di aver ritrovato la catenina.

A quel punto l’indagine di Ric entrerà nel vivo. Il barcaiolo scomparirà, i due ricconi ovviamente si manifesteranno estranei ai fatti…nel frattempo altri sospetti si aggiungeranno alla lista, sull’isola giungerà l’ispettore Bourdon, e Ric, dato per morto da un turista che lo ha visto riverso a terra su una spiaggia e poi scomparso, giungerà a travestirsi per continuare la sua indagine in incognito.



---------------------------------

Sebbene si svolga su un albo per intero, ho trovato questo secondo capitolo più debole rispetto al primo.
Soprattutto dal punto di vista della trama, la sceneggiatura si dimostra più ingenua, facile da intuire nel suo dispiegarsi su chi possa essere a tramare alle spalle di Ric.

Certo, rimane da sapere perchè e come Ric riuscirà a far incastrare il colpevole, ma non riesce a tenere altrettanto incollati alle pagine.
Rimane quindi un albo nel complesso solamente sufficiente.

STORIA (Duchateau): 6
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robi54bd
Inviato il: Sabato, 21-Dic-2019, 19:30
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QUOTE (VIPERFRITZ @ Sabato, 21-Dic-2019, 11:37)
2° Capitolo

Caccia Al Reporter (N.10 Collana Gazzetta)

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Ric Roland viene inviato dal suo caporedattore in un’isoletta del sud della Francia, in quanto un collega di Ric, Bob Drumont, che era là per un servizio, non ha più dato notizia di sè da tempo e non rientra in albergo da 2 giorni.


Ric si fionda quindi a Porquerolles, l’isoletta di cui sopra. Neanche il tempo di raggiungere il traghetto a Tolone, che in un negozio di souvenir rinviene subito la catenina con il dente di squalo che il collega teneva sempre al collo.
Indagando viene a sapere che il negoziante lo aveva comprato da un pescatore dell’isola.


Giunto infine a Porquerolles, appena arriva in albergo trova la stanza del collega completamente rivoltata, come se qualcuno fosse entrato per cercare qualcosa.
A quel punto i sospetti che a Bob sia successo qualcosa di grave non fanno che aumentare, tanto più che Ric, non appena inizia ad indagare assiste ad episodi sempre più sospetti.

Il pescatore da cui si reca per ricavare informazioni su dove avesse trovato quella catenina viene centrato da una palla da bocce.
Non muore, ma non rivelerà più nulla a Ric.

Rientrato in albergo Ric riceve una lettera minatoria sotto la porta, in cui gli viene intimato di smettere di indagare oltre, altrimenti al suo amico sarebbe successo qualcosa di brutto.
A scriverla è il suo amico stesso che ovviamente sarà stato costretto a redigerla, ma che riesce ad inserirvi un messaggio cifrato per cercare di mettere su una pista il buon Ric Roland.


Ric allora si recherà nella tenuta di questi due fratelli ricconi, possibili indiziati.
Verrà sfidato a scacchi ed a sci nautico, e nel secondo evento, il barcaiolo alle dipendenze dei due ricconi, tenterà di fare fuori Ric, colpendolo alla testa e lasciandolo al Largo.

Nonostante ciò Ric riuscirà a trarsi in salvo e scoprirà poi uno strano passaggio, come una sorta di tunnel di scolo proveniente dalla villa dei ricconi, dove lo stesso pescatore rinsavito dal colpo di bocce, gli indicherà di aver ritrovato la catenina.

A quel punto l’indagine di Ric entrerà nel vivo. Il barcaiolo scomparirà, i due ricconi ovviamente si manifesteranno estranei ai fatti…nel frattempo altri sospetti si aggiungeranno alla lista, sull’isola giungerà l’ispettore Bourdon, e Ric, dato per morto da un turista che lo ha visto riverso a terra su una spiaggia e poi scomparso, giungerà a travestirsi per continuare la sua indagine in incognito.



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Sebbene si svolga su un albo per intero, ho trovato questo secondo capitolo più debole rispetto al primo.
Soprattutto dal punto di vista della trama, la sceneggiatura si dimostra più ingenua, facile da intuire nel suo dispiegarsi su chi possa essere a tramare alle spalle di Ric.

Certo, rimane da sapere perchè e come Ric riuscirà a far incastrare il colpevole, ma non riesce a tenere altrettanto incollati alle pagine.
Rimane quindi un albo nel complesso solamente sufficiente.

STORIA (Duchateau): 6
DISEGNI (Tibet): 6,5

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VIPER son contento che stimoli l'interesse per un personaggio mitico della Bd ma... 2 cose:
- raccontare la trama per filo e per segno che scopo ha?
- pensa che trovo questo uno tra gli episodi più belli e avvincenti...
PM
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VIPERFRITZ
Inviato il: Domenica, 22-Dic-2019, 11:07
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Little Nemo
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QUOTE (robi54bd @ Sabato, 21-Dic-2019, 18:30)

VIPER son contento che stimoli l'interesse per un personaggio mitico della Bd ma... 2 cose:
- raccontare la trama per filo e per segno che scopo ha?
- pensa che trovo questo uno tra gli episodi più belli e avvincenti...

Hai perfettamente ragione, ho approfondito troppo la stesura della trama.

Nei prossimi sarò molto più sintetico.


Davvero hai trovato questo uno degli episodi più avvincenti?
Non ti è sembrato scontato sin dal principio chi potesse essere il vero "colpevole"?
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robi54bd
Inviato il: Domenica, 22-Dic-2019, 14:04
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QUOTE (VIPERFRITZ @ Domenica, 22-Dic-2019, 10:07)
QUOTE (robi54bd @ Sabato, 21-Dic-2019, 18:30)

VIPER son contento che stimoli l'interesse per un personaggio mitico della Bd ma... 2 cose:
- raccontare la trama per filo e per segno che scopo ha?
- pensa che trovo questo uno tra gli episodi più belli e avvincenti...

Hai perfettamente ragione, ho approfondito troppo la stesura della trama.

Nei prossimi sarò molto più sintetico.


Davvero hai trovato questo uno degli episodi più avvincenti?
Non ti è sembrato scontato sin dal principio chi potesse essere il vero "colpevole"?

viper, i miei ricordi della storia sono un po' sbiaditi...
Forse la mia passione per questa storia (di cui ho anche la prima versione italiana: CLASSICI AUDACIA n.30 del maggio '66 e su ciò è curioso notare come la Gazzetta 50 anni dopo ne mantenga il titolo cambiato dai CLASSICI: il titolo originale è MISTERO A PORQUEROLLES, oltre ovviamente a mantenere il nome del personaggio che è ROLAND solo da noi)... è un po' nostalgica dai.
PM
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