Mercurio Loi, la serie, Comicus.it
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Barbaro Cimmero
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Ora mi ammazzerete, ok per il bonellide a colori, almeno per le nuove mini e serie, ma se Le Storie era b/n, ok pignolo mode on , verra' ristampato a colori quel numero? Cosi, per collezionismo
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gvrubino |
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Sidekick
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QUOTE (RRobe @ Domenica, 05-Giu-2016, 10:30) | QUOTE (Slum King @ Sabato, 04-Giu-2016, 11:46) | Probabilmente la scelta dei colori è data dal fatto che così si vende molto più velocemente ai mercati esteri come Francia e USA. |
Esatto. Orfani è stata la serie che si è venduta più in fretta all'estero e in mercati che prima ci era difficile raggiungere, compresa la Francia. Inutile dire che l'esperienza ci ha insegnato qualcosa. Anche i samurai saranno a colori.
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Non per questo si devono per forza pubblicare a colori per poterli vendere all'estero. I francesi e gli americani vendono comunque in Italia, con formati e tipologie di pubblicazioni non certo bonellidi. E poi il bianco e nero ha i suoi pregi, non a caso Sergio Bonelli diceva sempre di preferirlo, visto che il colore in certi casi maschera le capacità del disegnatore.
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rob.seven |
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Asterix
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QUOTE (gvrubino @ June 05, 2016 08:56 am) | Non per questo si devono per forza pubblicare a colori per poterli vendere all'estero. I francesi e gli americani vendono comunque in Italia, con formati e tipologie di pubblicazioni non certo bonellidi. |
Non ho capito. Se certi mercati esteri sono interessati a pubblicare materiale italiano solo se è a colori, tu come a fai a fargli cambiare idea?
Vai là a dirgli "ma in Italia pubblichiamo anche roba in formati differenti dal nostro standard"? E a loro cosa gliene dovrebbe fregare?
Il punto mi pare semplice, o vai incontro anche alle esigenze degli editori esteri, o limiti il tuo mercato all'Italia... cosa che alla Bonelli andava benissimo in passato, ma che nella situazione attuale è decisamente penalizzante per un grosso editore.
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"Questa storia è un po' come la vita: non vuol dire niente, ma è talmente stupida che lo dice lo stesso." (Tiziano Sclavi)
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dedalus |
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Uomo Mascherato
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QUOTE (Il_Buon_Mario @ Domenica, 05-Giu-2016, 16:20) | QUOTE (RRobe @ Domenica, 05-Giu-2016, 15:56) | QUOTE (KP @ Domenica, 05-Giu-2016, 04:37) | Certo che se è il colore a fare la differenza, siamo messi abbastanza male... |
Il colore fa la differenza per la vendita all'estero, dove i fumetti sono prodotti principalmente a colori. Che c'è di così significativo?
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Scusa ma da autore non troveresti "significativo" che venisse imposto il colore ad una serie che hai proposto (o già scritto, o che è un'idea, o che stai realizzando con altri, o quant'altro) per una questione di vendita all'estero? Non capisco |
non capisco il tuo commento
da quando il colore è un "imposizione"? I mercati mostrano che i fumetti vanno verso il colore, storicamente, ciò che giustifica il bianco e nero è una questione economica, non certo estetica (detto da uno che adora il bianco e nero, sia chiaro) - o non vi ricordate i vecchi topolini con le pagine a colori alternate a quelle in b&n?
al giorno d'oggi, in italia, un professionista come Bilotta deve saper lavorare col colore e col b&n - dubito assai che il colore sia stato qualcosa che gli è stato "imposto" dalla Bonelli
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Il_Buon_Mario |
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Panda Ruler
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QUOTE (dedalus @ Domenica, 05-Giu-2016, 17:48) | QUOTE (Il_Buon_Mario @ Domenica, 05-Giu-2016, 16:20) | QUOTE (RRobe @ Domenica, 05-Giu-2016, 15:56) | QUOTE (KP @ Domenica, 05-Giu-2016, 04:37) | Certo che se è il colore a fare la differenza, siamo messi abbastanza male... |
Il colore fa la differenza per la vendita all'estero, dove i fumetti sono prodotti principalmente a colori. Che c'è di così significativo?
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Scusa ma da autore non troveresti "significativo" che venisse imposto il colore ad una serie che hai proposto (o già scritto, o che è un'idea, o che stai realizzando con altri, o quant'altro) per una questione di vendita all'estero? Non capisco |
non capisco il tuo commento
da quando il colore è un "imposizione"? I mercati mostrano che i fumetti vanno verso il colore, storicamente, ciò che giustifica il bianco e nero è una questione economica, non certo estetica (detto da uno che adora il bianco e nero, sia chiaro) - o non vi ricordate i vecchi topolini con le pagine a colori alternate a quelle in b&n?
al giorno d'oggi, in italia, un professionista come Bilotta deve saper lavorare col colore e col b&n - dubito assai che il colore sia stato qualcosa che gli è stato "imposto" dalla Bonelli
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Nemmeno io, anche perché mi pare che tu riduca diverse questioni ad una sola.
Il discorso storico/commerciale (?) mirerebbe a dimostrare che una scelta o una preferenza non esistono e non esistono autori che concepiscono le proprie opere in funzione dell'uno o dell'altro, se comprendo bene. E che, dunque, beh, si, i fumetti sono/devono essere a colori e se li facevamo/facciamo uscire in b/n è stato ed è solo e sempre per risparmiare qualcosa.
Diversi professionisti preferiscono la stampa in b/n dei propri lavori. Che poi nel seriale da edicola non possano avere l'agio di scegliere che probabilmente avrebbero pubblicando un volume (una graphic novel, argh!) è ovvio. Seriale da edicola, poi...ormai questi prodotti Bonelli sono concepiti già per la libreria, in una forma più vicina al volume (o buona per entrambi i canali) a quanto sembra, no?
Sul discorso del professionista che sa lavorare con entrambi: certo, puoi anche dire che per lavorare deve saper fare i fumetti che propongono a lui di fare gli editor - ed è assolutamente vero. O continuare a fare i fumetti che hanno fatto e faranno altri. Magari pure senza nemmeno mai vederli in faccia e/o dovendone recuperare minima/perfetta nozione. Difatti una gran parte dela creazione o della modifica ai propri lavori/idee dipende da cosa vende al momento o da esigenze comunque prettamente economiche...e mica le proposte le fa sempre l'autore.
Per logica, gli autori possono a) non avere idee in proposito b) preferire una cosa o un'altra ma ritenere la questione secondaria per quello che hanno in mente c) ritenere di fondamentale importanza una scelta piuttosto che un'altra. In tutti i casi mi sembra comunque significativo, quindi non comprendevo molto bene un autore che considerasse la questione priva d'importanza. Fosse Bonelli in persona lo capirei di più, per questo specificavo "da autore".
Il concetto di "imposizione" è piuttosto scivoloso e può darsi che io abbia sbagliato la parola. Se ti dicono "Guarda, noi le miniserie adesso le pubblichiamo quasi solo a colori perché qui e perché là" oppure "Guarda, cerca di farla più storica e meno assurda questa serie, perché oggi va bene tutto quel filone, in questo momento preferiamo pubblicare quel tipo di storie"...decidi tu se, quanto e cosa ti stiano imponendo o meno...
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