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Comicus Forum > Italia > CANI SCIOLTI. SESSANTOTTO di Manfredi-Casalanguida |
Inviato da: OLIMPIA il Lunedì, 28-Mag-2018, 13:56 |
Giudizio un pò sospeso su questa uscita...il volume in sè è molto bello, bianco e nero, cartonato e di grande formato. I due episodi, di una sessantina di pagine l'uno, sono ambientati il primo nel 68 del titolo, il secondo vent'anni dopo. La storia è corale, ruota su 6 personaggi, ventenni nel 68, ben distribuita però è un pò anomala, bisognerà vedere più avanti come procede, per ora non sono deluso ma neanche entusiasta, forse è un tipo di narrazione come dire, un pò particolare, almeno per me, e come detto sopra aspetto le prossime uscite per farmi un'idea più precisa. Contrariamente a quel che temevo, anche se Manfredi era un sessantottino, non ho trovato una narrazione particolarmente nostalgica. |
Inviato da: bgh il Lunedì, 28-Mag-2018, 13:58 |
A me convince poco poco il disegnatore. La serie comunque la prenderò di sicuro, è una delle poche che mi attira del progetto Audace. |
Inviato da: Dago il Lunedì, 28-Mag-2018, 15:59 |
queste due storie verranno ristampate nella serie regolare come per la nuova serie di Dragonero? |
Inviato da: Jack 95 il Lunedì, 28-Mag-2018, 16:19 | ||
Si. |
Inviato da: OLIMPIA il Lunedì, 28-Mag-2018, 17:27 | ||||
Masiero aveva detto che in edicola sarebbe uscito a partire da Ottobre |
Inviato da: Luca2 il Lunedì, 28-Mag-2018, 22:13 |
Doveva uscire il 24 o il 25, giusto? Devo passare in fumetteria a prenderlo. |
Inviato da: Starshadow il Martedì, 29-Mag-2018, 04:05 |
È soddisfacente anche così o è proprio solo un prologo? |
Inviato da: OLIMPIA il Martedì, 29-Mag-2018, 06:53 | ||
No, non è un prologo, diciamo che il primo episodio ovviamente inquadra un pò i personaggi, ma il tutto è comunque leggibilissimo |
Inviato da: kento il Martedì, 29-Mag-2018, 14:11 |
Attendo Cani Sciolti con molta curiosità , poiché parlerà dei grandi avvenimenti della nostra Storia recente da un punto di vista di persone "normali"... E poi, da milanese, mi sarà molto il tuffo nella Milano degli anni'70 e '80... |
Inviato da: Starshadow il Mercoledì, 30-Mag-2018, 04:47 | ||||
è dunque paragonabile a una storia di un tex o un Dylan qualunque (ovviamente con i debiti distinguo ) ? Comunque penso lo prenderò, il periodo e Manfredi mi intrigano... |
Inviato da: OLIMPIA il Mercoledì, 30-Mag-2018, 06:15 | ||||||
Direi di si, considerando però che è un tipo di narrazione tranquilla, riferita a persone normali, non c'è niente di epico nè di particolarmente avventuroso, sono quasi spezzoni di vita quotidiana, nel loro contesto storico, però non mi è dispiaciuto e proseguirò sicuramente. |
Inviato da: Starshadow il Giovedì, 31-Mag-2018, 02:48 | ||||||||
Certamente. Quello era implicito , grazie ancora! |
Inviato da: Luca2 il Giovedì, 31-Mag-2018, 13:03 |
Mah, l'ho letto e mi è sembrato molto introduttivo, si mettono i pezzi sulla scacchiera e si accenna a degli eventi passati ma ancora non succede nulla, se non la "molla" che fa scattare la riunione dei sei. Comunque mi ha incuriosito e il volume cartonato è bello, anche se un po' sprecato per i disegni di Casalanguida. Sicuramente è un fumetto che si fa apprezzare per le atmosfere che sa ricostruire, e in questo mi sembra che abbia fatto centro. |
Inviato da: JhonSavor il Mercoledì, 13-Giu-2018, 15:32 |
non mi è dispiaciuto anzi, una lettura divertente e che in effetti vede realizzate le intenzioni di Manfredi. la si può leggere tranquillamente come fosse una graphic novel autoconclusiva. |
Inviato da: Angelo1961 il Venerdì, 21-Set-2018, 12:09 |
Qualcuno ha notizie? La serie non doveva partire a ottobre? Ma tutto tace... |
Inviato da: JoeyJoeJoeJr.Shabadoo il Venerdì, 21-Set-2018, 12:16 | ||
In effetti non si è più saputo nulla riguardo alla data. |
Inviato da: bgh il Venerdì, 21-Set-2018, 12:51 |
Veramente l'annuncio della serie da edicola è apparso già sull'ultimo Anteprima (pag. 27) https://issuu.com/previewbb/docs/preview_35 |
Inviato da: Angelo1961 il Venerdì, 21-Set-2018, 12:54 |
Ottimo!!! Con 7 euro mi porto a casa quello che avrei dovuto pagare circa 20!!! |
Inviato da: JoeyJoeJoeJr.Shabadoo il Venerdì, 21-Set-2018, 16:46 | ||
Mi era sfuggita. Meglio così allora. |
Inviato da: Kolok il Sabato, 10-Nov-2018, 21:07 |
Arrivato e preso oggi a Trento. Mi è sempre piaciuto Manfredi ma sono zero dico zero attratto dal periodo storico trattato. Storia bdn scritta, ottimi dialoghi e personaggi credibili....ma non è la mia tazza di tè. Però nel prossimo ci dovrebbe essere un salto temporale interessante. Si prova il prossimo poi vedrò. |
Inviato da: tom sawyer il Domenica, 11-Nov-2018, 00:11 |
Ero quasi dubbioso se prenderlo, invece mi ha totalmente convinto. Per fortuna il Manfredi fumettista batte in profondita' ed efficacia il Manfredi polemista facebookiano, portando a casa un racconto minimale e anti-retorico, in cui i grandi temi sono toccati e filtrati attraverso i dialoghi ironici e senza enfasi dei protagonisti. I comunque ottimi disegni di Casalanguida, come immaginavo, trasmettono poco o nulla dell'aria dei tempi, ma la loro neutralita', volontaria o meno, contribuisce allo spirito anti-nostalgico della miniserie. Ottimo. E non avrei detto. |
Inviato da: ginco il Domenica, 11-Nov-2018, 00:41 |
Visto in edicola, sfogliato e lasciato là. Questo mese devo già prendere troppa roba e devo selezionare gli acquisti. Anche se mi piace Manfredi, come kolok, non sono granchè interessato all'argomento e in più i disegni essenziali di Casalanguida, in quel formato maggiorato, non mi hanno fatto un bella impressione Piuttosto (e scusate l'OT ma non mi sembrava il caso di aprirci un topic apposta), qualcuno ha letto la il Maxi Tex di Manfredi? Com'è, merita? In edicola c'era ancora anche quello, e devo dire che mi attirava di più GC |
Inviato da: Benjamin Linus il Domenica, 11-Nov-2018, 18:54 | ||
Hai colto il punto. Per me Manfredi è il miglior sceneggiatore insieme a Boselli, però negli ultimi anni, conoscendolo su Facebook ho deciso di smettere di seguirlo sia sui social che nei suoi fumetti tanta era l'antipatia che mi dava. A parte le polemiche, i post sono troppo spesso schierati politicamente. E vacci a discutere che ti si scagliano contro pure i follouersssssss leccaculo Detto questo mi rincuora che la retorica di sinistra (per cui pende Manfredi) sia ben lontana da questo sessantotto, che in teoria avrebbe tutte le carte per essere retorico e di sinistra |
Inviato da: robi54bd il Lunedì, 12-Nov-2018, 13:08 | ||
Premetto di non conoscere più i prodotti Bonelli da un trent'anni (salvo il bellissimo n.1 IL BOIA DI PARIGI di Barbato). Insomma sono rimasto al Tex di Galep dai. Letto questo albetto (tra l'altro non mi sembra a buon mercato eh). Disegni: beh forse son abituato troppo bene essendo fanatico della BD ma il confronto mi sembra impietoso (salvo solo qualche tavola grande contenente edifici milanesi). La storia poi, più che minimale mi sembra inutile. Unica cosa che riconosco è la fedelta ai riferimenti storici ed... architettonici (avendo frequentato quei luoghi universitari da figlio e da padre). Mi chiedo a chi possa interessare i siparietti dei sei giovani protagonisti. Imho |
Inviato da: Angelo1961 il Lunedì, 12-Nov-2018, 13:43 |
Un solo commento: bellissimo! |
Inviato da: kento il Lunedì, 12-Nov-2018, 13:45 |
Davvero ci si aspetta che, al di fuori del suo lavoro, Manfredi non sia schierato a sinistra?! Che poi, anche Magico Vento non è che esprima proprio una visione del mondo "da destra"... |
Inviato da: tom sawyer il Lunedì, 12-Nov-2018, 15:27 | ||||
Non ho capito che relazione c'e' tra il mio post e il tuo auto-imbrodarti. Le bd, come qualsiasi altro tipo di fumetto, le leggo anch'io se questo era il tema. |
Inviato da: robi54bd il Lunedì, 12-Nov-2018, 16:45 | ||
Non conosco Manfredi ma questo albo SESSANTOTTO non mi sembra nè di destra nè di sinistra e così anche la presentazione dell'opera di 3 pagine. Mi sembra opera politicamente neutra. Imho |
Inviato da: bruce banner il Martedì, 13-Nov-2018, 08:52 |
Ma è una serie regolare o una mini? Non mi sembra di averlo letto da nessuna parte. |
Inviato da: kento il Martedì, 13-Nov-2018, 09:31 |
20 numeri in lavorazione. Se va bene, si prosegue. |
Inviato da: JhonSavor il Martedì, 13-Nov-2018, 10:08 | ||
Secondo voi sarà una maxi-mini (tipo Lukas) oppure fin che la barca va’? |
Inviato da: Jack 95 il Martedì, 13-Nov-2018, 12:17 | ||||
Al momento è proprio una mini programmata di 20 numeri. |
Inviato da: Cap.Crumb il Martedì, 13-Nov-2018, 18:00 |
insomma, lo si prova? |
Inviato da: Angelo1961 il Martedì, 13-Nov-2018, 19:31 |
Dal mio punto di vista è superfluo suggerirti di sì. |
Inviato da: Brandino il Martedì, 13-Nov-2018, 19:40 |
Addirittura 20 numeri? Mio padre è molto contento di ciò. |
Inviato da: tom sawyer il Martedì, 13-Nov-2018, 20:16 |
20 numeri? Pensavo fosse l'ormai solita miniserie di 6 o 7. |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Martedì, 13-Nov-2018, 22:37 |
Preso oggi in edicola |
Inviato da: napoleone il Martedì, 13-Nov-2018, 23:17 |
Preso. Incipit classico ma linsieme mi piace |
Inviato da: Kolok il Mercoledì, 14-Nov-2018, 09:49 | ||
Guarda ho avuto la stessa impressione, volevo saltarlo proprio perchè il tema trattato non mi attrare più di tanto e temevo inoltre che Manfredi lo "politicizzasse" troppo e troppo con una lettura di "parte" diciamo o comunque sbilanciata a sinistra in maniera fastidiosa. Invece questo primo albo sorvola a volo d'uccello sugli accadimenti dandone una visione d'insieme piuttosto asettica e distaccata, ok al momento le caratterizzazioni sono tutte di personaggi di sx e nessuno dell'altra parte della barricata (che so, un commissario alle prese con l'ordine pubblico e i dubbi su come gestire il tutto, condito da frasi tipo "..ma sono ragazzi perdio! i nostri ragazzi"!!!)) ma devo dire che mi è piaciuto per questo al momento. Sono cresciuto con decine di pranzi da parenti in toscana iper di sinistra, gli zii del '68 li chiamo io, persone che hanno fatto tutte le tappe di quel percorso, dai sit-in, alle occupazioni, alle sassaiole ecc...e avevo du palle a sentirli ancora nei primi anni '80 a parlare dopo i pranzi di Natale delle loro battaglie...che temevo che Manfredi mi avrebbe infastidito riportandomi alla mente questo strazio. Quindi si prosegue almeno un altro paio di numeri come detto. Unica pecca di questo nuovo prodotto è il prezzo come detto da altre parti, 3.5 € per 64 pagine sono tantini imho, anche se raffrontati ai 7.90 del Commissario Ricciardi che ho tirato su 3 secondi dopo dall'espositore: il triplo, TRIPLO delle pagine, a colori, cura dei materiali mila volte meglio, ecc... Boh |
Inviato da: giorgiol il Mercoledì, 14-Nov-2018, 13:29 |
Dico la mia: numero 1 carino, non entusiasmante. Continuerò perché mi interessa l'argomento. C'è un dettaglio che non ho capito: il primo protagonista maschio, quello che appare alla grata dell'università nelle prime pagine - Deb, mi pare che si chiami - di che colore ha i capelli? Nelle pagine interne il "colore" è completamente bianco, che solitamente nel b/n indica i capelli molto chiari (biondi o castano chiari). In copertina li ha castano scuri... Concordo con chi dice che il prezzo è proprio alto: alla fine saranno 70€ per l'intera serie, mica poco. Per 64 pagine b/n si doveva stare sotto i 3€. Leggendo l'editoriale iniziale che parlava di canzoni, mi è venuta in mente la miglio rappresentazione fumettistica degli anni '70: il Commissario Spada, nella trilogia dei terroristi. Anche lì uno dei protagonisti è un cantautore, e Gonano gli fa scrivere delle canzoni inventate apposta. Vedremo il prosieguo. |
Inviato da: Jack 95 il Mercoledì, 14-Nov-2018, 15:13 |
Raga vi hanno abituati troppo bene in Bonelli, e in generale purtroppo alla pratica dei fumetti tanto al chilo di cui i Maxi sono sempre stati dei portavoce. |
Inviato da: kento il Giovedì, 15-Nov-2018, 16:43 |
Davvero un bell'esordio, per questi Cani Sciolti. A mio modo di vedere si sentiva il bisogno, anche in ambito bonelliano, di una serie che affrontasse di petto la Storia del nostro Paese (ma non solo) degli ultimi 50 anni, quindi aspetto con piacere di vedere i 6 ragazzi alle prese con i grandi eventi che hanno segnato le ultime dacadi, come lo stragismo, i golpe sudamericani, il brigatismo, il crollo delle ideologie. Manfredi, poi, utilizza un approccio assai distaccato nonché molto ironico, il che va a beneficio della narrazione. Bel lavoro anche da parte di Casalanguida, da milanese ho apprezzato i riferimenti ancora riconoscibili e frequentabili in città dopo tutti questi anni (il bar Magenta, l'Università Cattolica, il castello in zona Sant'Ambrogio)... Insomma, sarà pur vero che "piove, Airoldi ladro" ma se ha messo lo zampino nel lancio di questa etichetta Audace, beh finora tanti complimenti. |
Inviato da: bigoi75 il Venerdì, 16-Nov-2018, 14:41 | ||
3,5€ non sono pochi ma visto che faccio poche serie posso sopportarlo. Vediamo come prosegue, sicuramente almeno il n°2 lo prendo. |
Inviato da: Dago il Venerdì, 16-Nov-2018, 15:53 |
provato e discretamente apprezzato. Non è stato amore a prima lettura come Deadwood Dick, ma ho deciso per ora di sostenere tutte le proposte Audace, a meno di incappare in clamorose quanto improbabili ciofeche, quindi proseguo. |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Sabato, 17-Nov-2018, 22:45 |
Soddisfatto anche io di questa nuova mini serie ... che non pensavo fosse di ben 20 numeri visto che Deadwood Dick è di soli 7 numeri ... ma va bene così |
Inviato da: Brandino il Domenica, 18-Nov-2018, 03:24 |
Forse avrei apprezzato di più il contrario. |
Inviato da: hellrick il Lunedì, 19-Nov-2018, 19:23 |
Non male come primo numero. Vediamo un po' come procede |
Inviato da: robi54bd il Lunedì, 19-Nov-2018, 20:24 | ||
20 numeri, però. Ma è settimanale o... ? |
Inviato da: Cap.Crumb il Lunedì, 19-Nov-2018, 20:55 | ||
ciofeche no, ma è un "prequel" bello e buono, a cui non puoi rinunciare al n°2 viste le premesse... un pò deluso dalla "ciccia" di questo n°1, che a ben guardare praticamente non c'è... altri 3,50 ce li metto, ma imho DD un altro passo proprio. |
Inviato da: kento il Martedì, 20-Nov-2018, 08:59 | ||
Invece, a mio modo di vedere, il valore aggiunto di questa serie potrebbe essere proprio questo: mostrare un gruppo di persone normali alle prese non solo con i grandi cambiamenti della Storia ma anche con i piccoli/grandi eventi della vita di tutti i giorni. |
Inviato da: robi54bd il Martedì, 20-Nov-2018, 11:58 | ||||
Faccio un paragone con Jonas Fink di Vittorio Giardino (di cui i primi 2 tomi li ho apprezzati, il terzo no): anche qui delle persone normali vivono i grandi cambiamenti storici, ok. Il problema è cosa e come racconti. In parole povere, il racconto anche su fatti minimali deve in qualche modo avvincerti: se racconto che faccio 2 chiacchiere con una ragazza e non c'è nient'altro, il racconto non mi interessa e al massimo ne apprezzo le tavole. Non che nelle prime 64 pp. nulla succede però... Va beh vedremo in dicembre il n.2 dai. |
Inviato da: Cap.Crumb il Martedì, 20-Nov-2018, 12:44 | ||||||
io cerco solo di dire che senza n°2 questo n°1 è illeggibile, chi ci vede "cose" me le spiegasse perchè forse sono cieco. (click to show/hide) e poi? ...compra il n°2. |
Inviato da: kento il Martedì, 20-Nov-2018, 13:03 |
Mah, sarà che sono milanese, ma un po' l'atmosfera del periodo e della città dell'epoca credo che Manfredi sia riuscita a recuperarla... (click to show/hide) Io poi vedo questi "Cani Sciolti" come un romanzo a puntate... Difficile, se non impossibile, giudicare un romanzo dal primo capitolo. |
Inviato da: tribale il Martedì, 20-Nov-2018, 16:28 |
Visto che anche il prossimo è disegnato da Casalanguida, questo primo numero è solo la prima parte di un'unica storia, un po' come Deadwood Dick, o è leggibile a sé? |
Inviato da: kento il Martedì, 20-Nov-2018, 16:57 | ||
Credo che sia collegato, il numero 1 serviva soprattutto a presentare i personaggi ed il contesto. Gli sbalzi temporali dovrebbero comunque essere una caratteristica della serie. |
Inviato da: Mr. Glass il Martedì, 20-Nov-2018, 17:04 |
Mi è piaciuto, e non avrei mai pensato. Tema più lontano e meno sentito del '68 per me non ci poteva essere, eppure è trattato con leggerezza e disincanto, senza patetiche nostalgie o fastidiose tirate politiche. Per ora si prosegue. |
Inviato da: napoleone il Martedì, 20-Nov-2018, 18:36 | ||||||
non so se hai visto la "meglio Gioventù"... ma credo che il fil rouge che si voglia seguire può essere in parte ritrovato in quel film |
Inviato da: robi54bd il Martedì, 20-Nov-2018, 19:03 | ||||||||
si anch'io avevo notato il parallelismo con le 6 puntate TV de LA MEGLIO GIOVENTU'... serie che mi era piaciuta. |
Inviato da: Comics Garden il Mercoledì, 21-Nov-2018, 07:08 |
Non mi dispiacerebbe si continuasse a sperimentare la linea narrativa a due binari. Ho apprezzato poi la scelta di non far pesare pateticamente la malinconia dei personaggi per le speranze del periodo inevitabilmente naufragate. Ne approfitto per fare una domanda che non è legata strettamente col fumetto. A che sappiate Manfredi ha mai parlato di voler proseguire la serie di "Shanghai Devil". |
Inviato da: Cap.Crumb il Giovedì, 22-Nov-2018, 11:58 | ||
imho DD nonostante il primo numero fosse introduttivo, mette in quelle pagine molta ciccia per "invogliarti" nel proseguire, questo invece ti lascia con la gola secchissima, ma a stò punto alzo le mani e la metto sul "de gustibus"... vediamo se il n°2 saprà farmi cambiare idea ma imho strutturalmente, se vuoi fare una storia "a puntate" così, devi lavorare molto meglio le pagine che hai a disposizione... p.s. la meglio gioventù è una delle produzioni televisive italiane migliori di sempre, il paragone ci può stare, ma siamo ancora lontanissimi da quel livello qualitativo, e si lo dico avendo letto solo il n°1 di questa serie. |
Inviato da: Paolo Papa il Venerdì, 23-Nov-2018, 23:36 |
Grande Manfredi, è sempre una garanzia di qualità, è riuscito a farmi piacere un fumetto sul 68 che, se fosse stato scritto da qualcheduno altro, non avrei mai comprato. Ottimo anche questo nuovo formato che consente di stravolgere il vecchiume del canone bonelli e manfredi ha subito capito come sfruttare le potenzialità, tanto che non ci si sta a pensare che le pagine siano di meno. Anche casalanguida bravissimo. Insomma, bello bello questo primo numero |
Inviato da: Jack 95 il Giovedì, 13-Dic-2018, 15:03 |
Un po' meh il fatto che le cover siano semplicemente delle vignette appiccicate in copertina. |
Inviato da: KP il Giovedì, 13-Dic-2018, 16:48 | ||
senza voler fare polemica, ma sinceramente non vedo come pochi(ssimi) cm in più e meno pagine per albo possano essere considerati uno "stravolgimento" del cosiddetto "vecchiume bonelliano" formato tra l'altro non nuovo e già utilizzato anche dalla Bonelli negli anni '80 |
Inviato da: Angelo1961 il Giovedì, 13-Dic-2018, 16:51 |
Preso anche il secondo oggi. E concordo: se lo tengo in mano da solo non mi accorgo nemmeno che sia (impercettibilmente) più grande del classico... |
Inviato da: Jack 95 il Giovedì, 13-Dic-2018, 16:57 |
Vabbè no dai, che sia più grande del bonellide classico si nota, personalmente anche quando apro e vedo i disegni che comunque sono per forza di cose più ""grandi"". |
Inviato da: giorgiol il Giovedì, 13-Dic-2018, 17:56 | ||||
L'ho notato anch'io, ma ripensandoci credo che sia il contrario: è la copertina che è ripresa in una vignetta interna. Infatti, vedendo anche la cover del 3, mi pare chiaro che come copertina si è fatta la scelta di usare sempre immagini di gruppo, che si richiamano tra loro e che danno l'idea che non ci sia un singolo protagonista.
Idem |
Inviato da: Angelo1961 il Giovedì, 13-Dic-2018, 19:02 | ||
Vedrai che tra due-tre anni, quando avrai la mia età, con la vista che cala non noterai grandi differenze di formato... Ps. Avrei preferito qualche millimetro in meno e qualche pagina in più... |
Inviato da: kento il Venerdì, 14-Dic-2018, 12:24 |
Bello, bello... Ancora meglio del primo numero. Una storia divertente e intensa allo stesso tempo, in cui Manfredi affronta con tatto e sensibilità, senza rinunciare ad un pizzico di ironia, argomenti scottanti e profondi: la resistenza, il tempo che passa inesorabilmente, le disillusioni, la povertà vista dall'Occidente, ed infine i piccoli/grandi problemi della vita di ognuno di noi. Mi aspetto grandi cose anche dai prossimi numeri , con la curiosità di vedere come si sono evolute (o involute) le vite dei sei ex ragazzi. Ad esempio: (click to show/hide) Bel lavoro anche da parte di Casalanguida, che riesce ad essere credibile anche nel mostrare il trascorrere degli anni sui volti dei sei protagonisti. Impresa non facile. Le copertine ad un primo momento hanno lasciato perplesso pure me, ma forse l'intenzione (anche la terza lo lascerebbe credere) è proprio quella di considerarle... fotografie. Per ora, comunque, non posso che dirmi molto soddisfatto di tutte le proposte Audace. Per l'anno prossimo, attendo con particolare curiosità il mistery "Il confine". |
Inviato da: giorgiol il Venerdì, 14-Dic-2018, 14:55 |
Buono anche il secondo, meglio del primo. Resta sempre una serie un po'... come dire... lenta, stenta a decollare e sembra che ogni volta succeda poco. Però mi pare che ci sia un grande approfondimento storico e psicologico, finora non ho trovato praticamente nessun luogo comune pur parlando di '68 e resistenza che sono argomenti a rischio di banalità. Ho l'impressione che andrà letta tutta in fila alla fine, e ne risulterà un grande affresco. Inoltre mi piace - e mi strania anche un po', non essendoci abituato - il fatto che sia una serie completamente corale, senza un protagonista singolo. Ciao Giorgio |
Inviato da: robi54bd il Sabato, 15-Dic-2018, 16:29 |
Il disegno mi sembra scarso, la saga ed il commento dell'autore sono interessanti. Imho. ps: si sa quanti numeri sono previsti? |
Inviato da: bgh il Sabato, 15-Dic-2018, 16:35 |
20. |
Inviato da: robi54bd il Sabato, 15-Dic-2018, 17:02 | ||
Grazieeeee. ps: quasi 2 anni! troppo per me ma... magari mi appassiona dai |
Inviato da: tom sawyer il Sabato, 15-Dic-2018, 17:54 | ||
Concordo. Ero molto dubbioso su una serie minimalista e realistica in stile Bonelli, ma devo dire che Manfredi sembra aver beccato il tono giusto. Certo in questi primi due numeri contano molto i disegni di Casalanguida, da verificare la tenuta con altri disegnatori. |
Inviato da: kento il Domenica, 16-Dic-2018, 11:56 | ||
Vero. Lo staff dei disegnatori è tuttora avvolto nel mistero... I prossimi due numeri sono di Pedro Mauro, io credo che si pescherà parecchio tra i disegnatori di Adam Wild. Intanto Manfredi su FB ha detto che: 1) tutti gli episodi saranno doppi; 2) se la serie va bene, non ci ferma al numero 20. |
Inviato da: Blizzard il Lunedì, 17-Dic-2018, 22:47 | ||
In realtà è proprio lo stesso Manfredi che ti sconsiglia questa pratica. Ti riporto ciò che ha scritto pochi giorni fa su Fb proprio in merito alla questione (click to show/hide) |
Inviato da: Angelo1961 il Martedì, 18-Dic-2018, 09:51 |
Bello, forse migliore il secondo del già splendido primo numero. Questo è quasi commovente in certi punti... Non seguirò il consiglio di Manfredi e leggerò uno per uno... |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Martedì, 18-Dic-2018, 16:53 | ||
Si è commovente sopratutto per me, che sono di Milano ed anche se non ho fatto il 68 (sono del 59) ho fatto il 77 che è un po la fine del 68 e quei personaggi (o simili) li ho conosciuti di persona... e questo un pochino mi ha commosso |
Inviato da: Angelo1961 il Martedì, 18-Dic-2018, 18:01 |
Il '77 l'ho fatto pure io, anche se non sono di Milano... Al liceo erano quasi tutti rossi e allora, per fare il bastian contrario... |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Martedì, 18-Dic-2018, 19:48 | ||
Fidati che anche io (pur essendo di sinistra) non ho mai amato i "rossi", i comunisti "puri", anche io ero un "cane sciolto"..... termine (tra l'alto) coniato proprio per i dissidenti del 77, come me, Anarchici, Indiani Metropolitani, Autonomi, ecc. e non nel 68 |
Inviato da: absoluto il Mercoledì, 26-Dic-2018, 22:04 |
Io mi sono già innamorato di questa serie (ok, ho l‘innamoramento facile, ma questa è un‘altra storia...). Il gruppo dei personaggi principali mi è già entrato nel cuore e ho le mie opinioni (abbastanza nette) su ciascuno dei sei, vedremo se Manfredi saprà spiazzarmi a riguardo... Casalanguida non lo conoscevo e mi ha davvero impressionato. Che bello che Bonelli sia stata così coraggiosa da presentare una serie del genere in edicola. |
Inviato da: Paolo Papa il Mercoledì, 26-Dic-2018, 22:33 |
Per me questa davvero è la serie più audace della bonelli perché la più anacronistica e senza appeal di sempre. Però dopo due numeri posso dire che mi ha conquistato. È l'esempio di come si possa scrivere una storia per mature readers senza bisogno di metterci le parolacce. |
Inviato da: pangio il Giovedì, 27-Dic-2018, 16:30 | ||
Effettivamente ci vuole un bel coraggio a pubblicare una serie con questo argomento e con questa ambientazione storica. Mi auguro per la Bonelli che venda bene. |
Inviato da: robi54bd il Sabato, 12-Gen-2019, 16:38 |
Questo terzo albo mi sembra più scarso dei precedenti. Chi ha nostalgia dell'epoca può continuare. Io no, dato che già ero perplesso sui primi due numeri. Ps: il cambio di disegnatore non si nota, direi. |
Inviato da: Jack 95 il Sabato, 12-Gen-2019, 16:44 |
Preso ieri il terzo numero, per il momento la serie mi convince molto, ai protagonista ci si affeziona anche abbastanza in fretta, e il tema e periodo della serie, in questo senso quasi completamente inedito o originale in Bonelli, tra l'altro anche bei dialoghi, del tutto non ingessati, e insomma per il momento si continua visto che per me è al momento la miglior cosa pubblicata dalla Audace tra le (ancora poche) proposte, speriamo che continui cosi. |
Inviato da: tom sawyer il Domenica, 13-Gen-2019, 01:59 |
Ben riuscito anche il terzo numero, che lascia da parte politica ed esistenzialismo e si concentra sul versante del costume, col sempre suggestivo tema dei viaggi e delle vacanze estive. Bei dialoghi e intrecci minimalisti interessanti, ma come temevo si fa sentire il cambio del disegnatore. Dai disegni precisi e dal gusto cinematografico di Casalanguida si passa ai disegni dal gusto onestamente un po' vecchiotto di Pedro Mauro, un po' da rivista cheap anni 80. |
Inviato da: Starshadow il Domenica, 13-Gen-2019, 04:49 |
Perdonatemi se entro a gamba tesa -e probabilmente sarà già stato detto- ma questa (mini)serie durerà 10/20/... numeri? E verrà proposta dapprima in bonellide e successivamente in cartonato (un po' il contrario dei Samurai di Recchioni) o il volume uscito mesi or sono mi pare era un caso isolato e serviva a lanciare una nuova proposta che sarebbe poi proseguita unicamente in edicola? |
Inviato da: Jack 95 il Domenica, 13-Gen-2019, 07:08 | ||
Al momento sono stati confermati un 20/22 numeri circa, che potrebbero aumentare nel caso abbia successo la serie. Per il resto al momento non mi pare si sia parlato di altri cartonati della serie, e quindi potrebbe rimanere un unico volume pubblicitario della serie vera e propria in bonellide, anche se mai dire mai ovvio. |
Inviato da: kento il Domenica, 13-Gen-2019, 11:48 | ||
Altro bel numero, anche se mi ha coinvolto finora meno dei primi due... In ogni caso bei personaggi, dialoghi brillanti e rubriche iniziali gustose. Un po' spogli i disegni di Pedro Mauro, anche se è indubbia una certa capacità di far recitare tutti i personaggi... Dal prossimo episodio, torna Casalanguida.
Manfredi su FB ne ha annunciati altri due per il 2019: il primo dedicato alla rivolta gay di Stonewell, il secondo a Piazza Fontana. |
Inviato da: tribale il Domenica, 13-Gen-2019, 13:06 |
Letto il primo dittico, mi è piaciuto molto, sia storia che disegni. Trovo che sia, assieme a Mercurio Loi, la cosa più particolare mai pubblicata dalla Bonelli. Non riesco a capire bene il focus della serie, sembra più incentrata sui personaggi che su un argomento, genere o tematica. Siamo più dalle parti delle vecchie serie de Il Giornalino, o delle cose che fa Vittorio Giardino, o le fiction RAI (detto senza intenzione denigratoria). La seguirò sicuramente, il cast mi ha già catturato. |
Inviato da: Starshadow il Lunedì, 14-Gen-2019, 02:08 |
Grazie a jack e kento! Quindi mi par di capire che in cartonato faranno una sorta di best of, mentre per seguire tutta le serie bisogna optare per il bonellide... |
Inviato da: napoleone il Lunedì, 14-Gen-2019, 07:44 |
Esco sal coro e quindi dalla serie .non ho trovato di mio gradimento la trama e i disehni e non ho capito minimamente la vicenda dell'ostello (click to show/hide) |
Inviato da: LondonOrbital il Lunedì, 14-Gen-2019, 11:15 |
Non l'ho capita neanche io e confido che le spiegazioni arriveranno. Sono interessatissimo a questa serie e alle sue tematiche (prima che il protagonisti del 68 tramontino e ce ne venga propinata una versione completamente distorta). Però questo episodio è veramente debole e, a tratti, sono stato disturbato da inquietanti echi da SAPORE DI SALE, film nostalgia sugli anni 60 che veramente non vorrei tornasse a galla. Senz'altro migliori gli episodi precedenti. Ho anche deciso, d'ora in poi, di leggere più volumetti insieme, perché davvero non mi trovo a mio agio con queste rapidissime letture mensili in cui, appena riesco a entrare in sintonia con l'atmosfera, mi ritrovo già all'ultima pagina... Per il momento, le introduzioni testuali sono la parte migliore! |
Inviato da: tom sawyer il Lunedì, 14-Gen-2019, 11:42 |
Non credo che l'episodio dell'ostello verrà ripreso. Era semplicemente gente che si nascondeva, latitanti o lavoratori in nero per qualche faccenda legata ad ambienti mafiosi (i due "picciotti" che fanno la guardia). Come scritto nell'introduzione è la ricostruzione di un fatto realmente accaduto a Manfredi e suoi amici in quegli anni, come non credo Manfredi abbia mai saputo cosa davvero c'era sotto non lo sapremo neanche noi lettori, immagino. A me piace questa soluzione realistica. Tra l'altro mi sembra l'episodio peggio servito dai disegni di Mauro, che smorza la gag grottesca degli uomini nella stanza che scappano, e caratterizza male il padrone dell'ostello, descritto nei dialoghi come una persona in là con gli anni, cosa che dai disegni non si direbbe. |
Inviato da: bgh il Lunedì, 14-Gen-2019, 11:46 | ||
Bellissima quella dedicata agli investigatori privati |
Inviato da: napoleone il Lunedì, 14-Gen-2019, 12:53 | ||
si certo nell'introduzione viene detto che la vicenda è reale.... solo che bho!!! sfugge la necessità di metterla qui. serviva senz'altro per far andare i protagonisti nella costa amalfitana e presentare la mamma annoiata... solo che tutto insieme, messo così lascia perplesso e mi ha spinto a dire "basta" non proseguirò. spiace pensavo che la miniserie potesse essere qsa di diverso. qui siamo invece ai livelli di "davvero" della Barbato |
Inviato da: Angelo1961 il Lunedì, 14-Gen-2019, 13:30 |
Non sapevo che Manfredi si fosse espresso a favore di Battisti... Chissà se troveremo tracce in questa serie... Per quanto non la condivida, vedrei con interesse una sua posizione tradotta in fumetti... |
Inviato da: Paolo Papa il Lunedì, 14-Gen-2019, 13:41 | ||
sono d'accordo con manfredi mogol non l'ho mai sopportato |
Inviato da: Angelo1961 il Lunedì, 14-Gen-2019, 14:19 |
Mi riferivo a Cesare... L'irredentista trentino impiccato dagli austriaci... |
Inviato da: nostalgico2019 il Lunedì, 14-Gen-2019, 14:24 | ||||
belle le canzoni con panella |
Inviato da: robi54bd il Lunedì, 14-Gen-2019, 17:43 | ||
Neanch'io credo verrà ripreso: vanno tutti in vacanza da un altra parte eh. Non conosco Manfredi se non per questi 3 tomi: se sceneggiare è questo ricordare episodi vissuti e evidentemente non aggiungere nulla... siamo alla frutta. Il '68 si prestava a vari filoni interessanti, specie lotta politica, terrorismo, contestazione, droga, ma finora nulla di ciò si è visto o comunque nulla cattura l'attenzione mia. Tom Ponzi e i canti "tu mi fai girar come una bambola" sono puro nostalgismo e tutti quelli che hanno vissuto quegli anni potevano scrivere ciò che ha scritto Manfredi. I commenti di Manfredi ad inizio album sono interessanti ma poi la storia non avvince: ed è la storia che dovrebbe contare, giusto? Cmq son contento se a qualcuno piace eh, ognuno ha i suoi gusti. |
Inviato da: bgh il Lunedì, 14-Gen-2019, 17:45 | ||||
Arriveranno i temi che cerchi tu, non pensi? Già solo il fatto che uno dei prossimi volumi annunciati riguarda la strage di Piazza Fontana dovrebbe essere una garanzia. Sono i primi numeri: è ovvio che la serie si stia scaldando, e che Manfredi voglia presentare i personaggi con calma. |
Inviato da: LondonOrbital il Lunedì, 14-Gen-2019, 18:05 |
Manfredi lo apprezzo molto, però 3 numeri per riscaldare il motore mi sembrano un pò tanti. L'episodio realmente accaduto sarà stato anche interessante e significativo, ma allora non funziona la resa grafica, perché non si può dire che sia riuscito. già che ci sono aggiungo anche che, dopo 3 numeri usciti, posso dire con certezza che non mi piacciono affatto le copertine e che raramente Bonelli ha pubblicato cover così poco accattivanti. Già i disegni interni son così cosi, addirittura riproporli con copia e incolla in copertina. |
Inviato da: kento il Lunedì, 14-Gen-2019, 19:26 | ||
Ma Manfredi (giustamente) mica ha svelato tutte le carte. Ha già detto che alcune storie verteranno sullo stragismo e sul golpe cileno, più anni '70 e più impegnate di così... Mi aspetto episodi anche sul movimento del '77 e (forse) sull terrorismo rosso. A mio modo di vedere anche questa storia basata sui costumi dell'epoca, all'apparenza molto frivola, è assai azzeccata. Quelle due estati furono forse le ultime prima della perdita dell'innocenza che subì l'intero Paese, dovuta all'autunno caldo e all'inizio della strategia della tensione, eventi entrambi datati 1969. |
Inviato da: Paolo Papa il Lunedì, 14-Gen-2019, 19:45 | ||||
peraltro si sta giudicando il secondo episodio solo dalla prima parte. dai, ammettetelo che senza pistolettate e scazzottate varie non vi divertite |
Inviato da: napoleone il Lunedì, 14-Gen-2019, 19:48 |
Non nego che potranno esserci cose interessanti...ma per ora non ci sn state e mi fermo qui...se sentirò gridare al miracolo riprenderò...mi piace lambientazione italiana..ma al momento...bhe non mi interessa quanto narrato. |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Lunedì, 14-Gen-2019, 19:54 | ||
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Inviato da: LondonOrbital il Lunedì, 14-Gen-2019, 22:05 | ||
Napoleone, Ein Moment, stai diaccio, non te ne tornare ad Ajaccio. Qui abbiamo la possibilità - storica - che un editore - tra i più stabili e attestatri nel paese- dia la possibilità ad uno dei protagonisti di quegli anni - peraltro provvisto di grande talento narrativo - di ambientare una storia di ampio respiro in anni a torto o a ragione ritenuti essenziali per stabilire dove siamo adesso, e noi stiamo anche a valutare se sostenere o meno l'impresa? Ragazzi, volete forse che siano Salvini, Di Maio, Renzi o Meloni che ci spieghino cosa successe in Italia prima che loro nascessero? NO GRAZIE. Preferisco ascoltare la storia di chi era lì e che seppe esprimersi, già allora, in canzoni che ancora oggi mettono i brividi. MA CHI L'HA DETTO CHE NO C'E? |
Inviato da: napoleone il Lunedì, 14-Gen-2019, 23:57 |
non so che dirti.. al momento davvero i disegni e la storia (con la s minuscola) mi hanno fatto cadere le palle..ero partito interessato.. ma è stato un calando. e quindi stacco. |
Inviato da: LondonOrbital il Martedì, 15-Gen-2019, 12:54 | ||
Certo. Più avanti ti facciamo sapere se ci sono stati dei miglioramenti. |
Inviato da: Blizzard il Domenica, 20-Gen-2019, 00:42 |
Quando sentii parlare di questa serie in preparazione avevo dei dubbi. Ed avevo alcune delle remore espresse dai pochi "dissidenti" che si sono fatti avanti nelle ultime pagine. Pensavo "meh.. che scocciatura una serie che parte dal '68. Come si può trasporre in fumetto una cosa del genere?" Però gente.. Questa serie è una bomba. Mi domando come si possa dire che non prende, che non sia interessante. Allora, come detto da qualcuno più su, davvero volete solo pistolettate e supereroi? Mah Le copertine: sono particolari perchè utilizzate per presentare tutti i personaggi e, credo, per trasmettere al lettore il fatto che non esiste un solo protagonista. Ed anzi, come detto da Manfredi, in alcuni numeri sembrerà essere uno, in altri un altro e via via si aggiungeranno anche altri personaggi a fare un tratto di percorso con i 6 iniziali. Un pò come la vita di tutti in cui ci sono persone che vanno e vengono ed altre che restano al nostro fianco per tutto il viaggio. Ma già dal quarto numero non compaiono tutti e sei in copertina.. E soprattutto: davvero riprendiamo a giudicare il prodotto solo dalla confezione come fatto per esempio con AW? Ma anche no, grazie! Il vero, unico, grande difetto di questa serie - a mio avviso - è che l'albo finisce sempre troppo presto! Non altro. |
Inviato da: Neutral Avenger il Domenica, 20-Gen-2019, 14:05 |
Letto il primo numero. Mi è piaciuto molto. Il tutto raccontato secondo me con abbastanza leggerezza e spensierattezza nonostante i temi trattati che all'epoca sicuramente facevano scalpore. Sopratutto non ci sono evidenti connotazioni politiche che potevano saltar fuori in una storia del genere. |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Domenica, 20-Gen-2019, 14:53 |
Fin qui una serie molto interessante su un argomento ancora difficile e caustico; parlo del periodo che va dal 68 agli anni di piombo, fine 70 e anni 80. Direi che questa collana Audace tra Deadwood Dick e questi Cani Sciolti è iniziata molto, molto bene |
Inviato da: napoleone il Domenica, 20-Gen-2019, 19:35 |
IL PROBLEMA è CHE AL MOMENTO LA SERIE NON MANTIERNE QUEL CHE PROMETTE. Nè A LIVELLO GRAFICO, Nè CONTENUTISTICO. |
Inviato da: rimatt il Domenica, 20-Gen-2019, 19:39 |
Boh, non so: cosa avrebbe mai promesso che non sta ora mantenendo? |
Inviato da: bgh il Domenica, 20-Gen-2019, 19:46 | ||
Non lo sa neanche lui |
Inviato da: napoleone il Lunedì, 21-Gen-2019, 07:39 |
Quello che la serie...non ha saputo mantenere riguarda le impressioni che ne ho ricevuto.e quindi sn fatti meramente personali. Se ad altri i primi tre albi sn piaciuti vuol dire che nin sono stato in grado di capirli in maniera compiuta |
Inviato da: napoleone il Lunedì, 21-Gen-2019, 08:20 |
Tanto per intenderci.. mi hanno lasciato perplesso diverse questuoni presenti nellultimo albo...come ad esempio la questione dell'ostello la modalità di caratterizzare il personaggio dell'olandese...la moglie dellimprenditore libertina.. l'imprenditore che si sente in colpa.. sn tutte cose che mi spingono a non proseguire. Mi sembra una trattazione da fotoromanzo ( magari é voluta) solo non mi garba. |
Inviato da: Blizzard il Lunedì, 21-Gen-2019, 10:22 |
Lungi da me il chiudere la bocca a qualcuno. Però la considerazione che sto per fare è d'uopo. Hai espresso il tuo parere (negativo per motivi soggettivi a tuo stesso dire) su questo fumetto. Qualcuno (me incluso anche se non mi riferivo a persone specifiche) te lo ha "contestato" o quanto meno non concordava con i tuoi commenti e tu nei post qui sopra hai avuto anche modo di specificare perchè non ti piaccia. Bene. Adesso però mi sento di dire: è stato un piacere ciao. Nessuno nega agli altri la possibilità di esprimere la propria opinione, anche quando negativa. Generalmente solo a me è vietato questo privilegio in quanto sono stato diverse volte attaccato se qualcosa non mi piaceva. Però una volta che hai espresso il tuo parere, a meno che tu non torni a comprarlo, credo sia lecito non ritrovarsi più tuoi commenti qui. Lo dico perchè guardando l'elenco di tutti gli interventi tu sei al quarto posto a soli 2 post di distanza da chi ha aggiunto più reply. E non si parla del singolo albo ma di tutta la serie, addirittura da prima che iniziasse. E per come la vedo io, un conto è esprimere il proprio dissenso, un altro provare a convincere gli altri di aver ragione e che anche loro dovrebbero smettere di comprare un certo prodotto. Dirai che non è così, ma questo è quello che potrebbe sembrare. Nulla di personale sia chiaro. Però questo esposto è un dato di fatto. |
Inviato da: rimatt il Lunedì, 21-Gen-2019, 11:33 | ||
Capisco: era una questione di tue aspettative, insomma. Be', nulla da dire, allora. |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Lunedì, 21-Gen-2019, 14:37 | ||
la moglie dell'imprenditore libertina.. l'imprenditore che si sente in colpa. Sono tutte cose che realmente succedevano in quegli anni il caso del marchese Casati e lo scandalo che ne conseguì ne è un valido esempio.... anche se li i parametri erano diversi.... voyeurismo ecc. |
Inviato da: napoleone il Lunedì, 21-Gen-2019, 17:04 |
ma per carità.. io non nego l'abilità di metterle sulla carta... solo che una storia messa su così come un fotoromanzo non mi acchiappa. colpa mia. probabilmente. |
Inviato da: NiComicO il Lunedì, 21-Gen-2019, 19:44 |
Letto tutti e tre i numeri usciti fin adesso... parte bene ma il terzo numero lo trovo un disastro anche per i disegni. |
Inviato da: napoleone il Lunedì, 21-Gen-2019, 19:51 |
i disegni secondo me scontano molto la volontà di dare al terzo numero un effetto vintage. |
Inviato da: Neutral Avenger il Mercoledì, 23-Gen-2019, 19:58 | ||
Non so quanto siano contenti i lettori della Sicilia o la gente del Sud dopo aver visionato questo numero... Sinceramente non viene fuori una bella idea di quelle zone d'Italia, per il resto questa serie continua a piacermi molto. |
Inviato da: napoleone il Giovedì, 24-Gen-2019, 00:04 |
Io sinceramente nn sn riuscito nemmeno a capire a cosa lautore volesse alludere...magari quelli nella stanza segreta erano pure oppositori della mafia...chi ci capisce è bravo |
Inviato da: Brandino il Giovedì, 24-Gen-2019, 00:52 | ||||
Trovo ci sia poco da offendersi. |
Inviato da: Angelo1961 il Giovedì, 24-Gen-2019, 09:50 |
Potrebbero querelare Manfredi e la Bonelli come i napoletani che vogliono querelare Celentano... |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Giovedì, 24-Gen-2019, 14:49 | ||||||
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Inviato da: absoluto il Domenica, 27-Gen-2019, 18:24 |
Piaciuto il terzo numero come pure i disegni di Pedro Mauro. Effettivamente l’episodio dell’ostello non è chiarissimo: non saprei dire se per scelta di sceneggiatura o resa non brillante. Tolto questo neo, nulla da eccepire. |
Inviato da: Jack 95 il Venerdì, 01-Feb-2019, 13:28 |
Inviato da: giorgiol il Sabato, 02-Feb-2019, 20:49 |
Buon ultimo, arrivo anche io con la lettura del terzo numero. Numero in effetti interlocutorio, un numero in cui succede poco. Per quanto riguarda (click to show/hide) Probabilmente sarebbe meglio aspettare di leggere i numeri tutti in fila, come sto facendo con La corsa del lupo. Comunque per ora resto a bordo. |
Inviato da: LondonOrbital il Sabato, 02-Feb-2019, 23:36 |
Anche io mi sto organizzando in modo da leggere LUPO in un unico blocco e CANI SCIOLTI (caspita quanto canidi?!) dopo aver raccolto un bel pò di numeri per una full immersion. Non vorrei che questa novità di dividere tutto a puntate fosse un passo falso dell'editore. Ricordiamoci che non tutti sono disposti a comprare subito e dover aspettare 2.3 mesi per poter apprezzare la lettura. In questo senso anche TEX WILLER mi sembra pericolosamente "intermittente" (inteso come poche pagine e cliffhanger, poche pagine e cliffhanger, ecc.) |
Inviato da: Starshadow il Domenica, 03-Feb-2019, 02:15 | ||
E fra un po' con pure i Bastardi in via Buonarroti aprono il canile... |
Inviato da: Paolo Papa il Mercoledì, 06-Feb-2019, 16:42 |
sulla repubblica di napoli, c'è un'intervista a manfredi sui numeri 3-4 di cani sciolti (il quarto è ambientato in costiera) |
Inviato da: Denny Colt il Giovedì, 07-Feb-2019, 13:34 | ||
Sono settant'anni che le storie di Tex vengono pubblicate a puntate, dove sarebbe la novità? Casomai la novità erano state le storie autoconclusive di Dylan Dog nel'86. Se è il lettore a voler leggere tutto insieme è una preferenza sua, mica lo dice chi le storie le realizza e le pubblica, anzi... |
Inviato da: Angelo1961 il Giovedì, 07-Feb-2019, 15:10 |
In realtà la "novità" dell'albo autoconclusivo è cominciata con i primi ( ma non i pare proprio con il primo) albi di Storia del West, ovvero nel 1967. Erano autoconclusivi Judas nel 1979, Gil nel 1982 e Bronco & Bella (tra l'altro nel formato simile a quello ora proposto per Cani sciolti etc...) Per dire che Bonelli ha sperimentato tante cose da sempre... Concordo comunque che la "norma" era l'albo a puntate, anche se non a puntate come lo si intende oggi, cioè con multipli di albo. Oggi l'albo è l'unità di misura delle storie. Una volta l'unica unità di misura era... la pagina! |
Inviato da: Denny Colt il Giovedì, 07-Feb-2019, 15:19 | ||
Giustissimo. Non li ho citati perché volevo fare l'esempio di una delle serie che durano ancora oggi. Se no ancora prima c'era stato anche Ken Parker (a voler essere pignoli, per la Storia del West c'era stato un cambiamento in corsa per i primissimi episodi che erano strutturati su 64 pagine e la collana Rodeo, con le ristampe di vecchie serie, proponeva anche storie a puntate). Il Comandante Mark addirittura pubblicava storie intere di Mark e storie a puntate del comprimario (Alan Mistero e tutti gli altri). Tutto questo per dire che meravigliarsi degli albi a puntate per una nuova serie di Tex, che salvo i numeri celebrativi o quelli fuori serie propone SEMPRE storie a puntate era quantomeno strano. |
Inviato da: LondonOrbital il Giovedì, 07-Feb-2019, 15:58 | ||||
Hai ragione, mi ero espresso male. Non c'è niente di nuovo questo è certo. La dose mensile di un Audace è poca e per giunta ti lascia in sospeso. Per me questo potrebbe essere un punto debole nella creazione di un pubblico vasto ed eterogeneo che non è sempre interessato e disposto ad acquistare tutti i numeri e tutte le collane. Non ci sono solo lettori completisti, ovvero i completisti da soli aihmé non bastano a tenere in vita una collana originale, inedita, mensile. Nel mio caso personale, che ovviamente non fa tendenza, ho deciso al momento di accantonare 3-4 libriccini per leggerli tutto insieme. Va a sapere se tra un pò di mesi mi sarò belle che stancato di comprare e accantonare. Naturalmente mi fa molto piacere conoscere le altre opinioni in merito, anche se non corcordi. ci mancherebbe è il bello della conversazione. La popolarità della collana di Tex e la sua longevità sono fuori discussione (acquistato oggi il 700!) quello che temo - ai fini del nostro ragionamento - è che tale modello serva poco di ispirazione per varare nuove serie (e per tenerle in vita). Oggi un nuovo fenomeno Tex non nasce, per cui andrà capito quali nuove formule possano reggere sul mercato. |
Inviato da: Angelo1961 il Giovedì, 07-Feb-2019, 16:42 | ||
'Azzo, dimenticavo il Comandante Mark... E colgo l'occasione per dire che la EsseGesse in 64 pagine riusciva a condensare una storia intera, anche articolata, che giammai pensavamo fosse troppo corta... Straordinari... |
Inviato da: Denny Colt il Giovedì, 07-Feb-2019, 17:05 | ||
Ecco, io personalmente penso che uno degli ostacoli alla nascita di nuovi fenomeni sia proprio la ricerca di una formula. Se fosse così semplice sarebbe alla portata di tutti, invece se da una parte i prodotti vincenti sono spessi quelli che esulano dalle formule. Le formule tutt'al più servono a garantire una "qualità" minima e a consolidare i prodotti di fascia media, ma dubito seriamente che i fenomeni abbiano origine dalle formule. Per dire, ci sono opere a cui l'uscita a puntate giova parecchio e leggerle tutte di fila in un certo senso le azzoppa. E in questo senso Cani sciolti mi sembra andare proprio in un'altra direzione per fortuna, così come un po' tutti i progetti Audace. |
Inviato da: LondonOrbital il Giovedì, 07-Feb-2019, 17:59 |
Alcune scelte sono di competenze degli autori e altre degli editori: nel miglior dei casi in una buona casa editrice regna l'armonia e rispetto tra le varie professionalità, ma questo non è scontato e non è detto che una ripartizione rigida delle competenze non dia buoni risultati. Poi se la parola formula non ti piace mi posso sempre sforzare di trovare un sinonimo che ti sia maggiormente gradito, l'importante è chiarire il concetto; con formula intendo: cadenza della pubblicazione, numero di pagine, costo e confezione dell'album, battage pubblicitario ecc. Non intendo invece soggetto, ambientazione, stile grafico della storia pubblicata. |
Inviato da: napoleone il Giovedì, 07-Feb-2019, 18:55 |
il problema è il bacino di interessati. puoi dipingere la gioconda... ma se al mondo ci sono tot interessati di pittura .. solo quel tot andrà a vederla(e magari manco tutto il tot in questione). così i fumetti. se non allarghi il bacino il numero diminuisce. |
Inviato da: Denny Colt il Giovedì, 07-Feb-2019, 19:36 | ||
No, aspetta, non è la parola formula che non mi piace, quel che intendo è che non esiste una ricetta per creare i fenomeni, tutto qui. Chi ne è in grado può farlo all'interno dei limiti posti dall'editore o dal mezzo con cui lavora, che sia tecnico o narrativo, chi non ne è in grado potrà ricevere qualche aiuto dalla macchina produttiva ma alla fine della fiera non lascerà comunque il segno. (Con questo non intendo che non ne possa uscire comunque qualcosa di meritevole, il discorso che faccio riguarda i fenomeni, come per l'appunto il citato Tex) |
Inviato da: LondonOrbital il Giovedì, 07-Feb-2019, 22:49 | ||||
Danny ti giuro che ti seguo cercando di mettere a frutto tutte le mie limitate facoltà. Però io mi ritrovo circondato da fenomeni (successo, popolarità, followers) che suscitano ai miei 5 sensi o un orrore assoluto o la più assoluta insofferenza. Taccio di fare nomi ed esempi perché non mi interessa minimamente urtare la sensibilità dei molti estimatori di questi best sellers. A me dei best sellers non è mai fregato niente e anzi molti dei miei scaffali sono ricolmo di libri e fumetti che sono ormai finiti nel dimenticatoio. Mi interessa invece il fenomeno che alcune delle mie serie Bonelli preferite sono state chiuse per mancanza si vendite e allora mi chiedo: ma cosa cazzo leggono questi coglioni da cui mi trovo circondato? Quest'ultima frase è scherzosa ed esagerata va ridimensionata... |
Inviato da: Denny Colt il Venerdì, 08-Feb-2019, 13:47 | ||
Questo è normale, penso che ogni appassionato di qualsiasi forma d'arte abbia a cuore insieme ai "capolavori" universalmente riconosciuti vagonate di "monnezza" che apprezza per ragioni più o meno soggettive. (per dire, io sono trent'anni che mi stupisco del successo di Vasco Rossi) E ci sono opere che a volte vengono scoperte in ritardo e altre che dopo un boom iniziale vengono poi dimenticate, è normale. Il fenomeno infatti si verifica quando le due condizioni avvengono nello stesso momento. E il fenomeno è quello che il pubblico non lo trova tra gli appassionati del genere ma lo attira da fuori, allargando il pubblico anche a chi abitualmente non legge, non guarda serie tv, non ascolta certi tipi di musica ecc... E spesso questo tipo di fenomeni crea un'onda lunga di opere che si inseriscono nel solco da esso tracciato. |
Inviato da: Blizzard il Venerdì, 15-Feb-2019, 20:01 |
Qualcuno lo ha trovato il numero di febbraio? |
Inviato da: Luca2 il Venerdì, 15-Feb-2019, 21:17 |
io stamattina in edicola l'ho visto. Datato 14 febbraio se non sbaglio. |
Inviato da: bgh il Venerdì, 15-Feb-2019, 21:20 |
Doveva uscire effettivamente ieri, ma neanche a Torino l'ho visto. |
Inviato da: rimatt il Sabato, 16-Feb-2019, 01:26 |
A Verona regolarmente uscito (e preso). |
Inviato da: Blizzard il Domenica, 17-Feb-2019, 19:38 |
Rimatt per curiosità, di solito da te escono il giorno indicato o uno o due prima? Te lo chiedo perchè da me generalmente escono il giorno indicato ed ancora non è arrivato nulla. Quindi vorrei capire se iniziare a preoccuparmi o se tutto sia nella "norma" |
Inviato da: robi54bd il Domenica, 17-Feb-2019, 22:10 |
Come è questo quarto episodio? |
Inviato da: quartomillennio il Lunedì, 18-Feb-2019, 00:55 | ||
A Torino è uscito puntuale il 14 febbraio. |
Inviato da: bgh il Lunedì, 18-Feb-2019, 00:58 | ||||
Azz, me lo sono perso allora. Spero di trovarlo domani. |
Inviato da: henry angel il Lunedì, 18-Feb-2019, 08:34 |
Sono riuscito a trovarlo il 4 ( ancora non letto...), mi manca il 3 ( Sic!). Due domande : _ Per vostra esperienza è fattibile che l' edicolante a cui l' ho richiesto riesca a recuperarmi l' albo tre? _ La continuità narrativa della serie mi pregiudicherà essenziali informazioni che non conosco se passo intanto a leggere direttamente il numero quattro? |
Inviato da: bgh il Lunedì, 18-Feb-2019, 08:37 |
Secondo me ti conviene aspettare il tre: a differenza del primo e del secondo episodio, che si svolgevano perlomeno su due piani temporali diversi, in questo caso il quarto è il vero e proprio seguito del terzo. Non che quest'ultimo abbia una gran trama (il riassuntino all'inizio dovrebbe essere più che sufficiente), però mi pare sia più carino leggerli entrambi. |
Inviato da: quartomillennio il Lunedì, 18-Feb-2019, 09:02 | ||
Consiglio la lettura di numeri tre e quattro di fila dato che il 4 è la continuazione diretta del numero 3. |
Inviato da: henry angel il Martedì, 19-Feb-2019, 05:13 |
Grazie ancora delle risposte, ma in effetti l' agile riassunto della trama mi ha invogliato a leggere comunque il 4 . Nell' introduzione testuale dell' albo Manfredi insiste molto nei riferimenti cinematografici, ma boh,ci trovo più un'aria da soap opera o di mini serie di RaiUno...Un fumetto che " sorprende" nel suo " minimalismo" che,pur gettando un occhio sui macro avvenimenti del 1968 ( in poi...) Si risolve nel vissuto della quotidianità. Non so se mi piace( ra’). |
Inviato da: napoleone il Martedì, 19-Feb-2019, 07:58 |
Non so a me è parsa una versione sesantottina di davvero della barbato. |
Inviato da: Kolok il Martedì, 19-Feb-2019, 09:42 | ||
Stra-quototi al 1000%. Durante la lettura di questo 4to numero ho avuto le stesse sensazioni...una sorta di dejavù ai primi anni 80 quando leggevo giornaletti a casa di mio zio in Toscana...di cui non ricordo i nomi delle testate ma di cui conservo queste "sensazioni" di lettura. Saranno stati anche i disegni (volutamente?) vintage/retrò/caserecci..forse la vicenda familiare con finale tragico un pò da soap come dici tu...boh... Eppure sarà che vado per i 45..questo fumetto così fortemente anacronistico ha il suo perchè...una sorta di fascino misterioso che mi impedice di dropparlo...si da soap proprio...cosa succederà nella prossima PUNTATA!? Ridge sposerà la figlia? CHe è la figlia del marajà che pareva morta ma invece era viva in Sudan sposata con uno sceicco affetta da perdita della memoria??!?! |
Inviato da: Blizzard il Martedì, 19-Feb-2019, 10:37 | ||
In teoria si. Nella pratica dipende dal distributore e dalla voglia dell'edicolante di darti una mano, cosa questa non sempre scontata e che da sola non è sufficiente a risolvere il problema. Ti porto un esempio pratico: l'edicolante da cui avevo preso tutti i numeri di creepy past non ricevette il n.5 nonostante fosse in bolla. Probabilmente il distributore lo consegnò per errore ad altra edicola che non avendolo in contabilità se lo è tenuto. Ho penato un mese e mezzo, rassicurato dall'edicolante del fatto che ogni giorno pressasse il distributore a portarglielo una volta restituito dal collega o tra i resi una volta uscito il 6. Ebbene, quel numero ho dovuto comprarlo in fumetteria, dopo un mese e mezzo di attesa vana. In precedenza era capitato che gli chiedessi numeri arretrati (del mese precedente) ed il giorno dopo me li aveva fatti trovare. Quindi il mio suggerimento è, se ne hai la possibilità, di tagliare la testa al toro e prenderlo in fumetteria. |
Inviato da: tom sawyer il Martedì, 19-Feb-2019, 23:22 |
A me e' piaciuto anche questo quarto numero, una commedia drammatica disillusa, con diverse battute e situazioni ben centrare. Boh, se la materia e' "soap" e da fiction RAI allora lo era anche quella dei film di Antonioni a Pietrangeli, a volte se tutto sembra ricondurre a certi schemi forse bisognerebbe rivedere i propri termini di paragone piuttosto che imputarli agli autori. Rispetto all'albo precedente molto piu' convincente e rifinita la prova di Pedro Mauro, che pero' continua a dare un'aria piu' 80s che non fine 60s. Molto interessanti e pieni di spunti gli editoriali di Manfredi. |
Inviato da: henry angel il Mercoledì, 20-Feb-2019, 07:10 | ||
Prendo atto del tuo stimolante intervento, e per carità faccio ammenda dei miei limiti culturali, ma...Mi pare altresì vero che gli "Autori" tentino di rifarsi comunque ed a prescindere ad "Archetipi" pur facendo serialità spinta , pettegola e "trashona". A sentire il Recchioni, lui e Shakespeare sono culo e camicia. Lessi che il Bardo , d'altronde, era fonte primaria d'ispirazione degli autori televisivi di "Forum" su Canale 5 ,tra gli altri. Citare il cinema del '68 è ovviamente filologicamente corretto nella serie, ma evocarlo oggi mi pare _oltre che stereotipo_ l'operazione nostalgia di quello che prende badilate di Viagra ma rammenta ai bei tempi i poderosi "alzabandiera"sfogliando certe sezioni del catalogo Postalmarket ;-). Non escluderei neanche che Manfredi ami un Alberto Cavallone piuttosto che un Fernando Di Leo , chissà. |
Inviato da: tom sawyer il Mercoledì, 20-Feb-2019, 10:51 |
Ma che gli autori di fumetti sparino spesso e volentieri riferimenti a casaccio per le loro opere sono d'accordo. Solo che in questo caso vengono citati titoli di film (nessun capolavoro e parecchie trashatine sensazionaliste: niente di cui vantarsi) di cui poi in effetti il fumetto ripropone un certo tipo di situazioni e atmosfere. L'operazione in quel senso e' riuscita: conoscendo quelli e' facili ritrovarli in questo. |
Inviato da: RRobe il Mercoledì, 20-Feb-2019, 19:08 | ||||
Non sai vivere senza citarmi, eh? Shakespeare lo cito quando è citato nel mio lavoro. |
Inviato da: henry angel il Sabato, 23-Feb-2019, 08:17 |
Ma appunto! Scrivi situazioni para incestuose e te le rivendi come " cupo dramma shakespeariano". La Palombelli come avanguardia dell' "Italia che cambia", coi suoi autori " shakespeariani" pure loro, che dovendo vagamente rendere credibili tizi che si sputtanano a sangue in TV inventano saghe familiari e torbide dispute ereditarie... Un po',del resto,come i registi dal ' 68 in poi che incaricano i loro film( etti) di tette,culi e violenza citando l' antico testamento... Semmai son curioso di sapere se Manfredi ha scritto della ragazza olandese in topless avendo " esclusivamente" in mente i suoi ricordi e trascorsi o pensava pure all' oggi (# MeToo...). |
Inviato da: absoluto il Mercoledì, 27-Feb-2019, 22:40 |
A me continua a convincere, soprattutto Manfredi riesce a dare spessore a tutti i personaggi pur con le poche pagine a disposizione. |
Inviato da: Paolo Papa il Mercoledì, 27-Feb-2019, 23:19 |
Anche a me continua a piacere molto. Grande Manfredi che ci ha donato questa serie così fuori da tutto |
Inviato da: hellrick il Giovedì, 28-Feb-2019, 13:47 |
Gli ultimi due numeri mi sono piaciuti decisamente meno dei primi due. Speriamo che la qualità risalga nei prossimi |
Inviato da: kento il Venerdì, 15-Mar-2019, 13:27 |
Nessuno ha letto il numero cinque? Complice il ritorno ai pennelli di Casalanguida (davvero bravo nel dotare tutti i personaggi delle più diverse espressioni facciali), Manfredi imbastisce secondo me l'episodio finora più riuscito di questa bella e sorprendente serie. Talvolta spassosa, talaltra intesa e profonda, questa storia conferma che Manfredi, quando è al lavoro su propri progetti, è un fuoriclasse. Piacevoli come sempre anche le rubriche iniziali, di carne al fuoco del resto ce n'è tantissima tanto che, se lo sceneggiatore le ampliasse sfornando un bel volume di ricordi ed aneddoti sull'italia di quegli anni, correrei di filata in libreria a comprarlo! |
Inviato da: Angelo1961 il Venerdì, 15-Mar-2019, 14:01 |
Personalmente ho apprezzato moltissimo i primi due albi, ma sono rimasto piuttosto deluso dal 3 e 4... Ma siccome sono albi troppo brevi, e si sviluppano, pare, tutti su un dittico, attenderò aprile per leggere insieme 5 e 6... |
Inviato da: OLIMPIA il Venerdì, 15-Mar-2019, 14:45 | ||
Piaciuto molto anche a me, bel numero, una spanna sopra i due precedenti, che un pò mi avevano annoiato. |
Inviato da: giorgiol il Sabato, 16-Mar-2019, 00:19 |
A me continua a piaciucchiare ma non entusiasmare. Mi pare chiaro che i personaggi sono interessanti, la coralità funziona, ma a volte è un po' una scusa per presentare la caratterizzazione del periodo, e a volte le due parti (la narrazione e la Storia) non si amalgamano bene. Stavolta (click to show/hide) Anche io devo imparare a leggere gli albi a coppie: il 5 è stato un vero coitus interruptus. Questo formato a 64 pagine mi annoia. |
Inviato da: tom sawyer il Lunedì, 18-Mar-2019, 10:53 |
Letto il quinto numero. Per me un piccolo capolavoro di abilità narrativa. Manfredi sembra aver trovato lo stile perfetto. Scenette veloci che uniscono dramma e commedia, finendo spesso con una battuta, un'allusione, una trovata molto efficaci, con tre piani narrativi che si intersecano in maniera apparentemente svagata, ma in realtà uniti da molti fili conduttori: sessualità, famiglia, denaro. Siamo dalle parti della miglior commedia all'italiana, che però all'epoca non seppe raccontare proprio quella generazione se non per raccontarne l'inafferabilitá ("Ciao, Michele" di Monicelli). Il tratto elegante e preciso di Casalanguida fa il resto. Anche a me il formato non piace e da l'impressione di qualcosa che si interrompe troppo presto, ma l'attesa di due mesi sarebbe peggio. E mi resta il dubbio che il fumetto classico bonelliano sia il veicolo migliore per questo tipo di narrazione, soprattutto a livello grafico. Però intanto |
Inviato da: robi54bd il Lunedì, 18-Mar-2019, 11:27 | ||
"Caro Michele" |
Inviato da: tom sawyer il Lunedì, 18-Mar-2019, 15:45 |
Hai ragione. E c'ho pure il libro omonimo da cui e' tratto in vista. |
Inviato da: bgh il Lunedì, 18-Mar-2019, 15:54 |
Anche a me è piaciuto questo quinto albo. Sono contento, perché - pur non essendo disprezzabili - i numeri 3 e 4, come rilevato da altri, non erano all'altezza degli ottimi esordi della serie. Mi fa piacere che Manfredi abbia per così dire ritrovato la strada. Il prossimo episodio si preannuncia estremamente interessante. |
Inviato da: robi54bd il Lunedì, 18-Mar-2019, 18:37 |
sbaglio o questa serie può piacere solo a... over 50 o peggio over 60 ? in altre parole, che interesse può trovarvi un ventenne ? |
Inviato da: bgh il Lunedì, 18-Mar-2019, 18:40 |
Io di anni ne ho (parecchi) meno di trenta, e la serie la sto apprezzando. |
Inviato da: kento il Lunedì, 18-Mar-2019, 19:00 |
Io ho da poco superato i 40, mi devo preoccupare?? Scherzi a parte, può interessare ai giovani di tutte le età interessati alla nostra Storia più recente, raccontati da un bravo scrittore che "c'era". |
Inviato da: robi54bd il Lunedì, 18-Mar-2019, 19:05 | ||
beh allora son contento di essermi sbagliato. |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Lunedì, 18-Mar-2019, 21:23 | ||
Tu sei una mosca bianca. Invidio il tuo entusiasmo e ti riconosco una grandissima conoscenza del medium (per la tua giovane età)..... BRAVO! |
Inviato da: Jack 95 il Lunedì, 18-Mar-2019, 21:38 | ||
Boh, sarà che sono vecchio dentro allora, vuol dire che compenserà il fatto di apparire più giovane fuori. |
Inviato da: Angelo1961 il Martedì, 19-Mar-2019, 10:51 |
E quindi una serie sull'antica Roma può interessare solo a chi ha 2000 anni... |
Inviato da: Kolok il Martedì, 19-Mar-2019, 11:29 | ||
Non male questa Un Angelo1961 che si sta scaldando ragazzi, occhio a tutti sul forum! |
Inviato da: Angelo1961 il Martedì, 19-Mar-2019, 11:50 |
Certe battute me le permetto solo verso Robi... |
Inviato da: Brandino il Martedì, 19-Mar-2019, 11:58 | ||
Io ne ho 25 e l'apprezzo. |
Inviato da: robi54bd il Martedì, 19-Mar-2019, 12:36 | ||
grazieeee ps: che poi a me la serie non piace e a Te mi par di si (come al solito ci dividiamo il mercato eh). |
Inviato da: henry angel il Giovedì, 21-Mar-2019, 07:20 | ||
Interessa ai gay latenti innamorati di Alberto Angela . ( ) |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Giovedì, 21-Mar-2019, 19:13 |
Letto solo oggi il #5 Trovo questa serie molto interessante e fatta molto bene.... sarà perchè; anche se sono un poco più giovane dei protagonisti quegli anni li ricordo bene... bravo Manfredi |
Inviato da: absoluto il Domenica, 31-Mar-2019, 17:04 |
Che bella questa serie! Ma sto Casalanguida dove lo tenevano nascosto? È un mostro. Unico appunto, la vignetta finale: (click to show/hide) |
Inviato da: alessandro di nocera il Lunedì, 01-Apr-2019, 17:19 |
Casalanguida disegna splendidamente James Bond 007 per la Dynamite Entertaiment. In Italia lo pubblica la Panini. |
Inviato da: kento il Lunedì, 01-Apr-2019, 18:44 |
Per la Bonelli ha realizzato, invece, alcuni numeri del Lukas di Medda e, in tempi più recenti, qualche Dylan Dog. |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Lunedì, 01-Apr-2019, 19:05 | ||
Lo abbiamo visto anche su Orfani Nuovo Mondo se non ricordo male |
Inviato da: Starshadow il Lunedì, 01-Apr-2019, 22:09 |
Sinceramente a me pare discretamente mediocre. |
Inviato da: bgh il Lunedì, 01-Apr-2019, 22:14 | ||
Idem. Né lui né Mauro mi soddisfano. Per fortuna i testi sono di gran livello. |
Inviato da: Starshadow il Lunedì, 01-Apr-2019, 22:24 | ||||
Concordo. Mauro non entra manco in classifica. |
Inviato da: kento il Martedì, 02-Apr-2019, 10:53 |
Invece secondo me Casalanguida è stato molto bravo nel rappresentare i personaggi invecchiati, e nel dotarli di variegate espressioni facciali. Concordo su Mauro, invece. Vediamo invece come se la cava Rinaldi, alle prese con la storia di Piazza Fontana. |
Inviato da: rimatt il Martedì, 02-Apr-2019, 11:30 |
Su Mauro si può discutere, ma trovo che Casalanguida sia decisamente un fuoriclasse. |
Inviato da: giorgiol il Venerdì, 12-Apr-2019, 22:37 |
Casalanguida veramente bravo anche secondo me. Questo numero in edicola a mio parere è bellissimo. Non che succeda poi moltissimo, ma le dinamiche tra i personaggi sono veramente ben caratterizzate. A questo punto la serie mi pare decollata. Anche il prossimo numero, "Autunno caldo", mi interessa molto. Peò ho paura di restare lì in sospeso, come per gli altri numeri dispari... finora gli albi vanno a coppie... |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Sabato, 13-Apr-2019, 13:37 |
Letto stamane appena sveglio... devo dire che al'inizio i disegni di Casalanguida non mi sono piaciuti molto... poi però piano, piano.... non mi sono dispiaciuti |
Inviato da: Angelo1961 il Lunedì, 15-Apr-2019, 10:30 |
Ho letto insieme il 5 e il 6... Capolavoro. Sicuramente la storia migliore tra le 3 pubblicate fin'ora... Viene subito voglia di leggere le prossime... |
Inviato da: absoluto il Sabato, 27-Apr-2019, 18:40 |
Manfredi questa volta ha colto subito nel segno e sta gestendo benissimo tempi, ritmi e sviluppi della trama e dei personaggi. Con la chiusura di Mercurio Loi, è la mia serie preferita al momento. |
Inviato da: kento il Mercoledì, 12-Giu-2019, 12:19 |
Non mi pare il caso di aprire una discussione apposita sull'ultima storia dei Cani Sciolti visto che, purtroppo, qua sul forum siamo rimasti in quattro gatti (facciamo tre, vah) a leggere questa bella serie... Però, ecco, due parole vorrei spenderle su quest'altro ottimo episodio doppio in cui vengono trattati per la prima volta i tragici eventi del nostro Paese accaduti nel 1969... L'autunno caldo, la lotta per le rivendicazioni sociali, la strage di Piazza Fontana, la manipolazione della verità, lo strapotere dei media, la ricerca del "mostro". Non era certo facile raccontare certi argomenti, in un fumetto popolare e con un linguaggio (sia narrativo sia visivo) accessibile a tutti. Manfredi lo fa con il giusto garbo, a tratti quasi con distacco, in altri la rabbia prende giustamente il sopravvento. Di fondo, rimane comunque una certa atmosfera malinconica che regala un tono agrodolce all'intera serie. Da quello che ho letto su vari libri, due cose soprattutto sono ben rappresentate: l'incredulità dell'intera popolazione ed il silenzio, la compostezza della città nel giorno dei funerali. Rinaldi fa un buon lavoro, non sarà un fenomeno e avrà uno stile retrò, ma la sua Milano è molto accurata. Da far leggere assolutamente ai tanti, troppi connazionali che ignorano la nostra storia più recente, e a coloro che credono che la strage di Piazza Fontana sia stata fatta dalle brigate rosse. |
Inviato da: Angelo1961 il Mercoledì, 12-Giu-2019, 12:26 |
Ieri ho preso il numero 8 e alla prima occasione (forse già oggi) me lo pappo assieme al 7... Quindi ancora non dò un giudizio su questa doppia, tenuto conto che fin'ora mi hanno deluso solo gli albi 3 e 4... Ma intervengo per dire che spero tu ti sbagli e che siamo in più che soli 4 gatti... Ma almeno un marea di cani sciolti... E' un'ottima serie, ingiustamente snobbata da qualcuno... |
Inviato da: quartomillennio il Mercoledì, 12-Giu-2019, 13:39 |
Ecco il quinto gatto per me la più bella serie Bonelli attuale insieme a mister no revolution. |
Inviato da: robi54bd il Mercoledì, 12-Giu-2019, 14:33 | ||
Questa non l'avevo mai sentita. In genere, dai settanta in poi, sentivo parlare sempre di terrorismo nero e per anni c'erano tanti che sostenevano che i terroristi rossi fossero un'invenzione. |
Inviato da: Kowalsky il Mercoledì, 12-Giu-2019, 14:51 | ||||
Qualche anno fa venne fatto un sondaggio tra studenti delle superiori e molti risposero che Piazza Fontana venne fatta dalle BR, altri dalla mafia. D'altra parte, come si può pretendere che un ragazzo nato decenni dopo i fatti conosca la storia se a scuola si arriva, quando va bene, al 1945? Per non parlare poi di tutta la pubblicistica che in forma di romanzi, film, saggi e quant'altro continua a propagandare l'idea che dietro a ogni fatto di sangue si debba cercare l'intervento del Mossad, del KGB, della Spectre... |
Inviato da: kento il Mercoledì, 12-Giu-2019, 14:55 | ||||
Era un'iperbole per dire che spesso si mette in un unico calderone le stragi nere, Moro, il terrorismo rosso, le stragi di mafia, ecc. Comunque ricordo di averlo letto su un quotidiano, era un sondaggio per capire se la popolazione fosse a conoscenza della strage. |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Mercoledì, 12-Giu-2019, 19:03 | ||||
all'inizio fu affibbiata agli Anarchici e per molti anni la borghesia ha sempre pensato che fossero stati i rossi..... e le nuove leve italiane, essendo italiane e quindi prive totalmente di memoria storica lo affibbiano alla mafia Caro Roby i terroristi sono stati sia neri che rossi |
Inviato da: Fraldo il Mercoledì, 12-Giu-2019, 20:52 | ||
Sei |
Inviato da: Cerebus il Mercoledì, 12-Giu-2019, 21:42 |
Sette, anche se sono soltanto al secondo numero. Fumetto bellissimo, se l'avessi scoperto poco prima l'avrei usato per le mie lezioni sugli anni di piombo. Comunque i miei alunni conoscono il colore del terrorismo di piazza Fontana. |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Mercoledì, 12-Giu-2019, 21:48 | ||
Beato te.... io ho le prime e le seconde in una scuola superiore a MILANO e praticamente nessuno aveva sentito parlare di Piazza Fontana solo una minoranza sapeva qualche cosa sugli anni di piombo e il terrorismo per loro, o per lo meno si ricordavano solo delle BR ma una esigua minoranza e tanta tanta confusione oltre (e questo fa più male) al disinteresse |
Inviato da: Cerebus il Mercoledì, 12-Giu-2019, 23:01 | ||||
Ma i miei alunni lo conoscono perché gliene ho parlato io il problema non è tanto il disinteresse degli alunni quanto il fatto che in quinta si arrivi col programma a malapena alla seconda guerra mondiale. Io quest'anno li ho presi che manco avevano fatto la restaurazione! Ho tagliato selvaggiamente e spudoratamente il programma per riuscire ad arrivare alla fine degli anni di piombo e fare in modo approfondito i totalitarismi. |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Giovedì, 13-Giu-2019, 22:05 | ||||||
Purtroppo io ho una cattedra di chimica e fisica....posso solo scambiare idee su quell'argomento |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Venerdì, 14-Giu-2019, 10:05 |
Letto stamane il #8 "La strage" Devo dire che CS è fatto molto bene, io poi sono di Milano e di pochi anni più giovane dei protagonisti quindi i fatti dell'epoca li ricordo bene, molto belli e realistici i paesaggi, gli scorci della Milano dell'epoca, bravo Roberto Rinaldi, bel lavoro ... la storia è una storia "comune" migliaia di milanesi come me si possono identificare con i personaggi... e qui bravo Manfredi |
Inviato da: rimatt il Sabato, 15-Giu-2019, 00:34 |
Appena finito di leggere i numeri 7 e 8... Davvero buoni, secondo me i migliori di una collana che sta iniziando a dimostrare tutto il suo potenziale. Aggiungo che le 64 pagine sono gestite da Manfredi piuttosto bene. Rinaldi non è all'altezza di Casalanguida in quanto a espressività, ma è preciso e meticoloso e, grazie al suo tratto ordinato e descrittivo, si dimostra particolarmente adatto a illustrare questa storia: in complesso una prova molto efficace, la sua. |
Inviato da: sherlock il Sabato, 15-Giu-2019, 15:08 |
Sono un'altro dei gatti che legge questa serie, e devo dire che mi sta prendendo sempre di più. Un modo eccezionale di raccontare storia, politica e persone mediante il fumetto. I miei assoluti complimenti a Manfredi e ai disegnatori! |
Inviato da: Cerebus il Sabato, 15-Giu-2019, 15:20 | ||||||||
Quest'anno ho organizzato una lezione congiunta con la collega di fisica sul progetto manhattan, è stata ina gran figata! Scusate l'OT |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Sabato, 15-Giu-2019, 16:10 |
@Cerebus .... suggerisco un altro possibile ed interessante argomento: Nikola Tesla |
Inviato da: Flavio Claudio Giuliano il Sabato, 15-Giu-2019, 16:23 | ||
Potresti fare una lezione sugli allucinogeni che si prendeva negli anni '70 |
Inviato da: hellrick il Domenica, 16-Giu-2019, 12:03 |
In edicola questo fumetto è praticamente introvabile... gli edicolanti nemmeno lo conoscono |
Inviato da: Brandino il Domenica, 16-Giu-2019, 15:48 |
A Milano e provincia l'ho sempre trovato con facilità. |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Domenica, 16-Giu-2019, 21:38 | ||||
Meglio di no |
Inviato da: Blizzard il Martedì, 18-Giu-2019, 00:20 | ||
E' introvabile perchè la copia che mandano sono già passato prenderla io |
Inviato da: Angelo1961 il Martedì, 18-Giu-2019, 08:48 |
Davvero bellissima la storia del 7-8. Sembra di essere presenti a Milano in quegli anni... Per quanto mi dicono i miei gusti sull'Audace, Deadwood Dick mi ha deluso, Mister No mi ha lasciato in parte perplesso, ma Cani Sciolti mi ha conquistato... |
Inviato da: robi54bd il Martedì, 18-Giu-2019, 11:32 | ||
va beh dai, mi avete convinto. mi ero fermato con lo scadente n.3, ripartirò col 7 e 8. Speriamo che oltre alla bella Milano (che amo) ci sia anche una storia avvincente. |
Inviato da: Angelo1961 il Martedì, 18-Giu-2019, 11:45 |
E' la Storia di quegli anni a essere avvincente... La bellezza di questa serie è che, in fondo, i protagonisti sono ragazzi comuni che non fanno nulla di diverso da quello che avremmo fatto noi.. Non ci sono eroi o supereroi. Non a caso, la storia più debole (a mio avviso), quella dei volumi 3-4, è la meno Storica e quella in cui i personaggi agiscono di più (si fa per dire...). E' come se chi ha vissuto quegli anni ce li raccontasse a tavola. Come peraltro fa Deb alla figlia. E come, in fondo, fa Manfredi... Ok. magari i personaggi sono un po' troppo dichiaratamente "comunisti" per te, ma se fai come me e li guardi con un sorriso (non di scherno, ma di disillusione)... |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Mercoledì, 19-Giu-2019, 19:01 | ||
Esatto; come avevo già detto, in migliaia a Milano (e non solo) si possono identificare con quei personaggi, che erano ragazzi comuni come noi .... e come me (in questo caso) erano di sinistra (io non sono MAI stato comunista ma di sinistra sì ) |
Inviato da: Benjamin Linus il Sabato, 22-Giu-2019, 14:58 |
Ho iniziato questa serie col numero 7, quindi con molto ritardo. Il contesto storico in cui vivono i protagonisti è molto interessante, e forse tra i meno studiati e ricordati. Alla scuola superiore sembra che la storia si sia fermata al 1945, ed ecco che molte persone (oggi trentenni/ quarantenni) quando sentono parlare di "piazza fontana", BR etc etc hanno solo una vaga idea di quello che sia realmente successo, e ci si limita solo all'appellativo di fascio, figlio dei fiori, figlio di papà, comunista....con molta superficialità insomma. Manfredi è uno che la storia la sa raccontare benissimo, ma la mia paura più grande è che essendo schierato apertamente (basta seguirlo su Facebook), il tutto si sarebbe risolto con un fumetto fazioso e schierato. E non c'è cosa peggiore che la Storia raccontata da un fazioso. Fortunatamente però questo non avviene Come dicevo ho letto il numero 7, quindi sono entrato nella vicenda dei protagonisti con le trame già ben avviate, per cui qualcosa credo mi sia sfuggito... (click to show/hide) I protagonisti però, come anche in Magico Vento, sono solo di sfondo alla storia (autunno di protesta, lo spettro del golpe fascista, l'ombra dei colonnelli grechi....tutto molto interessante anche poco conosciuto e ricordato ai giorni nostri). E Non ho idea di quanto sia lunga la serie, ma spero che arrivi molto in avanti. Leggerla è davvero un piacere...e infatti ho appena ordinato su eBay i primi 6 |
Inviato da: giorgiol il Sabato, 22-Giu-2019, 15:08 |
Sono d'accordo con chi scrive prima di me sulla qualità di questa serie. Manfredi scrive la Storia da un punto di vista "parziale", che è evidentemente il suo di ex sessantottino, ma "onesto", cioè disilluso e distaccato. Sono curioso di vedere se la parte di trama che si dipana negli anni '80 arriverà anche alla caduta del Muro. Nell'ultimo albo ho trovato una nota stonata nei redazionali, quando si usa la parola "assassinio" per la morte di Pinelli. Non so, è una storia oscura, avrei pesato diversamente le parole. In generale, l'ultima coppia di albi l'ho trovata meno riuscita dei numeri 5-6 perché è troppo "didascalica", troppo racconto da libro di storia. Anche il cliffhanger di fine albo n° 7 si risolve in due pagine nell'8, pensavo che ci fosse qualche conseguenza nei rapporti con Pablo, oppure che si introducesse il tema degli aborti clandestini, invece niente. Comunque sempre tanta roba e una bella serie, da avere. Mi disturba solo il formato degli albi a coppie: a questo punto pubblicatela bimestrale come Martin Mystere, ma spezzare così gli albi per me non ha senso |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Sabato, 22-Giu-2019, 21:20 | ||
questa è una pagina oscura della storia italiana e su questo sono d'accordo con te Ma ti invito a riflettere su queste verità insindacabili Pinelli era innocente Sei d'accordo? Pinelli aveva una moglie (Licia) e 2 figlie piccole (Claudia e Silvia) Sei d'accordo? Ora la mia domanda è semplice; Perchè un padre di famiglia (con 2 bimbe piccole) che ha un lavoro (ferroviere) e soprattutto SA di essere innocente, per quale motivo deve suicidarsi? Più probabile che ci siano andati giù duri, in questura, con gli interrogatori e il Pinelli ha fatto la fine di Cucchi, solo che all'epoca hanno pensato bene di inscenare un finto suicidio Sia ben chiaro io penso sia andata più o meno così, ma penso anche che Calabresi non era presente al momento... ma dubito che non sapesse la verità |
Inviato da: LondonOrbital il Domenica, 23-Giu-2019, 14:15 |
Beh, direi che per essere una "serie Bonelli" di novità questa serie ne sta portando a bizzeffe. Non si parla, sia chiaro, nè di poster esclusivi in allegato nè di countdown alla meteora (che sarà, l imagine, una specie di mega-clistere cosmico)... ma, più semplicemente, della storia italiana degli ultimi decenni, che alcuni tra noi forumisti hanno vissuto in prima persona (anche se in giovane età). Da questo punto di vista direi che l'editore più chiacchierato su questo forum una novità VERA è riuscira ad immetterla sul mercato, e per una volta un fumetto italiano non si contenta di creare una realtà fittizia e fuori dal tempo per ambientare avventure intriganti quanto improbabili. A me ancora CANI SCIOLTI non ha convinto pienamente, nel senso che troppi protagonisti, alquanti scialbi, e delle cui vicende poco mi importa, ma lo sfondo storico è degno di attenzione e Manfredi si conferma arlista di talento, non fosse altro per l'impegno a presentarci uno scenario nel quale - questo è un altro fattore di interesse - anche lettori (e forumisti!) di diverso orientamento politico vi trovano motivo di inteteresse. Diamine, Ma ciò non accade neanche a PORTA A PORTA. La tesi di sottofondo è alquanto esplicita e diretta: certi fenomeni che viviamo oggi hanno avuto orgine in quegli anni, e che i partiti politici attuali non hanno nessuna possibilità di intervenire per cambiare tali tendenze in maniera (si tratta di un contesto internazionale e di problematiche globali) casomai possono tentare di farci credere che alcuni piccoli interventi (tipo un barcone stoppato al largo?) siano fattori in decisivi, in grado di procurare un immediato e tangibile miglioramento delle mie -proprio MIE - condizioni di vita. Pensa un pò... Insomma non capitava da mooooolto tempo che un fumetto stimolasse riflessioni di questo tipo. Si continua a leggere--- |
Inviato da: Benjamin Linus il Mercoledì, 03-Lug-2019, 20:04 | ||
Su questo sono pienamente d'accordo. Ma è meglio non entrare nel tema politico diretto: ognuno ha la sua idea che non è necessariamente migliore di chi la pensa diversamente. Comunque ho provveduto a recuperare su eBay tutti i mancanti. Ho letto tutto d'un fiato i primi 2 numeri. La storia non parte velocissima, e sembra più che altro un ricordo nostalgia di Manfredi che quegli anni li ha vissuti. I protagonisti alcuni li trovo simpatici altri un po irritanti. Soprattutto sta cosa di chiamare "fascio" qualsiasi mosca che si muove contro di loro. Ma è una contraddizione evidenziata volontariamente, come quella di essere rivoluzionari in piazza, ma avere la cameriera in casa o il papà banchiere. SI parla continuamente di "rivoluzione" ma senza mai dire chiare cosa si vorrebbe "rivoluzionare" Non si fa riferimento inoltre al movimento studentesco che ha preceduto quello milanese...credo che quel movimento stia alla base di tutto il '68... |
Inviato da: henry angel il Giovedì, 04-Lug-2019, 07:18 | ||||
Anche la governante di Margherita dichiarerà apertamente di essere antifascista E pure DeB è " un figlio di papà "... |
Inviato da: Angelo1961 il Lunedì, 15-Lug-2019, 08:41 |
Letto il 9 e per me si tratta di un notevole passo indietro come storia. Il tutto peggiorato da disegni (per me) indigeribili! |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Lunedì, 15-Lug-2019, 12:52 | ||
Si questo episodio è forse il più scarso dei 9 |
Inviato da: giorgiol il Mercoledì, 17-Lug-2019, 22:17 |
Detto che vista l'atmosfera vacanziera che lo accomuna agli albi 3-4 non mi aspetto molto da questo numero, gradirei leggerlo :-) Invece ho fatto il giro in 7 edicole diverse in zona Brescia e dintorni e non sono riuscito a reperirlo... Va detto che venerdì e sabato l'ho cercato in un'edicola soltanto, ho cominciato a battere le edicole più intensamente solo da lunedì. Uno (quello dove lo compro di solito) mi dice che è arrivato in poche copie e sono finite, l'altro che non è ancora arrivato, il terzo che è da gennaio che non glielo mandano più (evidentemente in quell'edicola non vendeva). Qualcuno della zona sa dirmi se l'ha trovato? Grazie Giorgio |
Inviato da: robi54bd il Giovedì, 18-Lug-2019, 11:47 | ||||
più scarso anche del tremendo n.3 (da cui ho lasciato) ? |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Giovedì, 18-Lug-2019, 23:03 | ||||||
Sul genere.... si vede che CS quando parla di vacanze e periodo estivo... brutti risultati CS #3 E la chiamano estate CS #9 Cartoline dalle vacanze è meglio quando parlano di politica ... e di antifascismo militante |
Inviato da: Angelo1961 il Venerdì, 19-Lug-2019, 09:02 |
Sì, hai ragione. Anche perchè delinea benissimo gli stati d'animo dell'epoca e questo (almeno per me è così) aiuta anche a vedere meglio il presente. All'epoca c'era una reale paura (e probabilmente anche un reale rischio) di ritorno di dittature con connotazioni fasciste e la gente (e i giovani soprattutto) lo percepivano. Insomma, lì sì che era lecito gridare "Occhio al fascismo..." |
Inviato da: giorgiol il Martedì, 30-Lug-2019, 14:18 | ||||||
Ma no, dai... alla fine l'ho recuperato e non è una perla, ma la sufficienza secondo me la prende. Rispetto al 3 almeno non ci sono scene incomprensibili come quella del castello. Qualcuna è inutile (la scena in Francia, per esempio), ma le altre sono un bello spaccato di vita dell'epoca, a me interessa anche per quello. Si delineano sempre meglio i personaggi (Milo, Marghe, l'abilità affaristica di Turi), inoltre il personaggio della zia è interessante (mentre la "guest star" dei numeri 3-4, l'olandesina, la trovai sciapa). Un po' troppo sfacciato il fanservice della seconda tavola, ma è estate, fa caldo, andrà bene così. I disegni effettivamente soffrono un po' il confronto con Casalanguida: questi personaggi sono i "suoi". Comunque è evidente che è un'avventura da leggere in due parti, come tutte finora. L' "estate scorsa" (numeri 3-4) trovai il 4 peggio del 3. Ora vediamo il 10. Pensiero generale: un plauso alla Bonelli per portare in edicola una serie così atipica. E' una cosa a metà tra il diario e il sussidiario di storia del costume. Molto diverso da qualsiasi altra cosa, secondo me. Certo non mi aspetto grandi vendite, secondo me vanno in perdita (anche se le pagine sono poche e in b/n per 3,90€, magari aiuta). |
Inviato da: kento il Giovedì, 15-Ago-2019, 08:56 |
Vado un po' in controtendenza, a me questo doppio episodio vacanziero ha divertito, e parecchio anche... Anzi, un paio di battute di Deb mi hanno strappato delle sonore risate!... E' una serie di cui apprezzo il carattere dolceamaro, quell'alternarsi continuo tra dramma e commedia, l'accuratezza della ricostruzione storica, la diversità caratteriale di tutti i protagonisti (dallo strepitoso Deb alla fredda ed indecifrabile Lina, passando per il malinconico Milo e il "fighettume" di Marghe). Assieme a Tex, Cani Sciolti attualmente è l'uscita mensile bonelliana che attendo con maggiore trepidazione. E ora sotto con un noir anni '70, un poliziottesco milanese che (grazie anche ai disegni di Gerasi) promette di fare scintille! |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Giovedì, 15-Ago-2019, 16:29 | ||
Anche a me ha divertito questo numero e poi mi ha toccato nei ricordi.... io non ero all'isola di Wight nel 70 .... ma c'ero al Parco Lambro nel 76 il mio primo Festival .... il Festival di Rè Nudo |
Inviato da: cartman il Giovedì, 15-Ago-2019, 17:22 |
Doppio episodio decisamente più leggero dei precedenti e proprio per questo apprezzabile: un amarcord è fatto di momenti cupi ma anche di ricordi solari. Il giusto equilibrio di dolceamaro è quello che mi piace di più in questa serie. |
Inviato da: Angelo1961 il Lunedì, 19-Ago-2019, 08:53 |
Letto. Piacevole, meglio la seconda parte che quella del mese scorso. |
Inviato da: giorgiol il Lunedì, 19-Ago-2019, 09:58 |
Discordo, e ritiro le parole speranzose scritte dopo il 9. Seconda parte peggio della prima, doppietta estiva ampiamente dimenticabile. Mi dà fastidio il fatto che ci siano infilate di aneddoti, episodietti, elementi che forse (probabilmente) sono autobiografici, ma che restano a sé stanti nello sviluppo della storia. Uno ogni tanto, tipo "cameo", va bene. Così sono troppi. Cosa resterà della (click to show/hide) E ora si salta al 1976... ora che arriva la "ciccia", gli anni '70, si saltano sei anni. Mah... vedremo. |
Inviato da: Christian il Venerdì, 13-Set-2019, 09:58 |
Davvero ottimi i disegni di Gerasi nel numero 11. E bella anche la storia! |
Inviato da: kento il Venerdì, 13-Set-2019, 11:18 |
Sì, molto divertente anche questo episodio in cui Deb e la futura moglie hanno un ruolo dominante. Anzi, arrivati a metà della serie, direi che proprio Deb (come avvenuto in passato, ad esempio, per Poe e Risto) è il personaggio che si eleva rispetto agli altri, quello meglio caratterizzato e che Manfredi riesce a rendere più simpatico. Anche stavolta si oscilla tra dramma e farsa, e la rappresentazione dell'Italia dell'epoca è assai intrigante. A volte troppo esasperati nelle espressioni dei volti, invece, i disegni di Gerasi. Forse non è la serie più adatta al suo indiscutibile talento.... |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Venerdì, 13-Set-2019, 15:06 |
La storia è bellina...... ma il titolo è Pugni e pistole, poi nelle prefazioni si fa riferimento agli Anni di Piombo..... io mi aspettavo un episodio dove i nostri eroi si confrontavano con la "lotta armata" i "cattivi compagni" alla Tony Negri; che inneggiavano alla Lotta Armata.... ma qui si parla di droga, non di ideali, Secondo me il titolo è sbagliato e fuorviante ...il titolo giusto è Strisce e Pippotti o qualche cosa del genere Senza dubbio il problema droga esplose in quegli anni ma con gli anni di piombo secondo me centra poco |
Inviato da: cartman il Lunedì, 16-Set-2019, 09:58 |
Mah, nuvole, non condivido la tua critica al titolo e spiego il perché: Pugni e pistole non mi ha fatto pensare agli anni di piombo, ma ai poliziotteschi anni 70, ai quali questo episodio mi pare ispirarsi. In quest'ottica anche lo stile caricaturale di Gerasi si rivela adeguato: c'è più commedia che tragedia nel 1971 di Deb e Turi. Certo, poi nel 1976 tutto si fa più cupo, ma -penso- ci sarà occasione in seguito di affrontare la questione degli anni di piombo. |
Inviato da: Fedemone il Lunedì, 16-Set-2019, 10:57 |
S' effettivamente le pistole del titolo sono quella della mala, che passa da "ligera" (leggera in dialetto Milanese, lo scopro dalla prefazione stessa) a quella a mano armata. Insmma si sente il clima del tempo. Mi ha ricordato anche il film Il Belpaese con Villaggio, alla lontana ovviamente. |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Lunedì, 16-Set-2019, 11:37 | ||
Probabilmente hai ragione tu, ma nella prefazione si fa riferimento anche ad Anni di piombo, il film sui terroristi della Baader Meinhof (RAF), ma è molto più probabile che la chiave di lettura è quella che menzioni tu |
Inviato da: Angelo1961 il Lunedì, 16-Set-2019, 11:55 |
Anche secondo me il titolo è appropriato. Certo mi invoglia molto di più che un albo intitolato "Strisce e Pippotti o qualche cosa del genere" |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Lunedì, 16-Set-2019, 13:01 | ||
Anche se è di quello che si parla: Pugni, Pistole e Pippotti |
Inviato da: cartman il Lunedì, 16-Set-2019, 15:48 |
Ma cos'è un Pippotto? |
Inviato da: Paolo Papa il Lunedì, 16-Set-2019, 16:22 | ||
è gergo jurassico! |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Lunedì, 16-Set-2019, 18:53 | ||||
Voce del verbo pippare...sniffare, inalare, con il naso sostanze stupefacenti Un pippotto, una striscia, una riga, una pista, una sniffata... ecc. ec. |
Inviato da: henry angel il Martedì, 17-Set-2019, 05:27 | ||||
Per forza, l'ha ambientato nel '76. Picio! ( ) |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Martedì, 17-Set-2019, 08:19 | ||||||
All'epoca si chiamavano pippotti.... adesso non saprei |
Inviato da: Brandino il Martedì, 17-Set-2019, 12:31 |
Credo si usi ancora, io l'ho sentito dire. |
Inviato da: Angelo1961 il Lunedì, 14-Ott-2019, 09:55 |
Mamma mia che bella storia... Talmente bella che i (per me) pessimi disegni non sono riusciti a rovinarla! |
Inviato da: giorgiol il Lunedì, 14-Ott-2019, 14:23 |
Concordo. Storia avvincente, disegni assolutamente inadatti. |
Inviato da: Brandino il Lunedì, 14-Ott-2019, 19:43 |
I disegni non mi sono piaciuti per nulla, la storia l'ho trovata abbastanza noiosa. I cani sciolti mi convincono sempre meno... |
Inviato da: robi54bd il Martedì, 15-Ott-2019, 08:01 |
Vedo che i pareri discordanti continuano, quelli critici sono in calo... ma perché parecchi delusi come me hanno presto abbandonato eh. |
Inviato da: Dago il Martedì, 15-Ott-2019, 09:29 |
questa serie a me sta piacendo davvero tanto, ogni numero è meglio del precedente p.s.: i disegni di Gerasi brutti? |
Inviato da: Angelo1961 il Martedì, 15-Ott-2019, 10:43 |
Beh, per quanto mi riguarda orribili... Al livello di Dick Drago... Di tutt'altro livello il prossimo di Patrizia Mandanici. Ma la differenza, almeno per me, è evidente... Tieni comunque presente che ti parlo da fruitore di fumetti, non da critico. |
Inviato da: rimatt il Martedì, 15-Ott-2019, 11:06 | ||
Boh, premetto che per me è un disegnatore straordinario, però può anche essere che il suo tratto sia adatto per una serie come Cani sciolti (specifico però che non ho ancora letto questa storia). |
Inviato da: giorgiol il Martedì, 15-Ott-2019, 11:15 | ||
Più che brutti, inadatti. Molto inadatti. Questo è un albo con una forte componente "cronachistica" delle vicende dell'epoca. Sarebbe stato più opportuno un tratto più fotografico. Magari scuro, cupo come la vicenda, ma più netto e leggibile. Mosca, per esempio. Il tratto di Gerasi a volte è tanto deformante da essere caricaturale. L'ho apprezzato molto su Mercurio Loi, dove anche il colore aiutava a risolvere i problemi di leggibilità, permettendo di apprezzare meglio la vena surreale degli albi che usciva rafforzata dai disegni. Qui non si sposa proprio con la vicenda. Nell'albo precedente ho capito solo a pagina 10 che Deb era Deb. In quest'albo, in cui si descrivono ragazze bellissime, il disegno le fa sembrare sgraziate. |
Inviato da: Dago il Mercoledì, 16-Ott-2019, 11:32 | ||||
Mosca mi sembra molto diverso dai disegnatori visti finora su Cani Sciolti, Gerasi invece lo trovo in linea con lo stile grafico scelto da Manfredi |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Mercoledì, 16-Ott-2019, 23:37 | ||||
Inadatti....è il termine giusto, sono d'accordo con te ... i personaggi ho fatto fatica a riconoscerli anche io |
Inviato da: rimatt il Giovedì, 17-Ott-2019, 09:19 |
Letto ieri la storia, e boh, a sfogliare l'albo qualche dubbio ce l'avevo anch'io, ma poi quando è stato il momento di leggerlo il discorso è cambiato, e di parecchio: che il tratto non sia canonico è vero, ma l'abilità di Gerasi nel raccontare è tale che i suoi disegni funzionano benissimo anche in questo contesto, peraltro nemmeno particolamente nuovo per lui (che è milanese, e che ha realizzato un gn che si intitola Un romantico a Milano). Che i personaggi "non si riconoscano", poi, mi sembra un discorso - scusate - legato più che altro alla pigrizia del lettore: a parte che le fisionomie di Gerasi sono più che corrette, che reali possibiltà di confusione ci sono quando in scena c'è un personaggio alto, dinoccolato, con il naso aquilino che si chiama Turi che si muove assieme a un altro biondo, con baffi e un po' sovrappeso che si chiama Armando detto Deb? Qualcuno può davvero pensare che si tratti di personaggi nuovi, venuti fuori da chissà dove, che solo per caso hanno nome e aspetto dei protagonisti degli scorsi 10 numeri? Se è così, vi consiglio di non guardare mai certi film di Buñuel o Lynch, non ne uscireste. |
Inviato da: bgh il Giovedì, 17-Ott-2019, 09:35 |
In effetti a me davvero cascano le braccia, a leggere certi commenti... |
Inviato da: giorgiol il Giovedì, 17-Ott-2019, 12:31 | ||
Grazie al piffero che se ci sono i nomi e i cognomi riconosco i personaggi. Guarda, ti dirò di più: li posso riconoscere anche senza i nomi e i cognomi, andando a senso per quello che succede. Però per riconoscere i personaggi dai nomi e dai cognomi, o da quello che succede, posso leggere un romanzo in prosa. Da un fumetto pretenderei che a colpo d'occhio, guardando la vignetta senza leggerla, o aprendo l'albo a caso, possa riconoscere i personaggi ricorrenti. Se tu ti accontenti che Turi sia uno "alto, dinoccolato, con il naso aquilino", buon per te. Sei di bocca buona. Io leggo il fumetto, capisco che è Turi, e penso "ma questo non somiglia per niente a Turi!". Qualche volta, come in Mercurio Loi, va bene. Qui - e non solo qui - no. Quanto a Deb, parlavo dell'albo precedente. L'abbiamo visto in più versioni, a seconda dell'epoca: con la barba, sbarbato. Coi baffi non l'avevamo ancora visto. Poteva benissimo essere un tipo qualsiasi che abbordava una tipa qualsiasi, in un'introduzione dell'albo. Tra l'altro che Deb sia biondo è un'ipotesi tua: la copertina del prossimo albo lo fa biondo, quella del numero 10 ha i capelli bianchi, in quelle del 2 e del 3 ha i capelli castani. Evidentemente gli piace tingerseli. |
Inviato da: rimatt il Giovedì, 17-Ott-2019, 13:20 |
Boh, che ti devo dire, sarò di bocca buona io, allora, che mi accontento di un disegnatorino come Gerasi. Certo immagino i traumi e la confusione che alcuni lettori subirebbero leggendo Dylan Dog, dove lo staff di autori conta circa una quarantina di disegnatori e non ce ne sono due che disegnano Dylan allo stesso modo. "Ehi, aspetta, chi è questo tizio alto e con la giacca nera che guida il maggiolone bianco?". ...si scherza, eh. |
Inviato da: kento il Giovedì, 17-Ott-2019, 13:56 |
Non mi pare che nessuno metta in discussione l'abilità di Gerasi, mostrata più volte sia sulle pagine di DD che su quelle di Mercurio Loi. Però , a mio avviso, è innegabile che i suoi personaggi siano spesso sopra le righe, con espressioni facciali estreme, oserei dire con qualche accenno caricaturale. Molto meglio la seconda parte, comunque, anche se un paio di caratterizzazioni rimangono poco riuscite (il fratello spacciatore sembra un vecchio! ). La storia di Manfredi? Ottima, come al solito. Da milanese, è una vera goduria vedere riproposti alcuni "storici" luoghi della città! |
Inviato da: rimatt il Giovedì, 17-Ott-2019, 15:21 | ||
Mi spiego meglio: posso capire che alcuni ritengano il tratto di Gerasi "poco adatto" per questo tipo di storia (anche se a me non ha dato problemi, anzi, è stato un piacere ritrovarlo anche qui). Contesto semmai che si ritengano i personaggi "poco riconoscibili", perché per me è semplicemente un non problema (i fumetti non vanno sfogliati distrattamente, ma vanno letti, quindi sfido chiunque a non capire chi sono i protagonisti della storia che si sta leggendo). Bella la storia di Manfredi, che tra l'altro ci mostra almeno una scena parecchio insolita per un fumetto bonelliano ( (click to show/hide) |
Inviato da: Angelo1961 il Giovedì, 17-Ott-2019, 16:20 |
Il Deb mostrato all'inizio di Pugni e pistole poteva essere chiunque. Infatti per qualche pagina ho pensato che fosse un anziano frequentatore. Idem il Turi in palestra: ci ho messo meno, qualche vignetta, per capire che è lui. Ma a parto questo, è veramente il tratto di questo Gerasi che non mi piace. La storia, invece, è bellissima. |
Inviato da: kento il Giovedì, 17-Ott-2019, 19:59 |
Svelato dallo stesso Manfredi su FB l'arcano della "sospensione" della collana dopo il numero 14. Le successive storie usciranno direttamente in volumi da libreria. |
Inviato da: fede il Giovedì, 17-Ott-2019, 20:18 | ||
Non penso so ci si potesse aspettare qualcosa di diverso. Speravo arrivasse in questo formato alla fine programmata, ma visto il tema difficile forse è durata anche troppo. Mi chiedo però se ci saranno altre serie Audace da edicola nel 2020, dopo la conclusione di CS e Darwin. |
Inviato da: bruce banner il Giovedì, 17-Ott-2019, 20:19 | ||
Speriamo almeno in un formato stile Attica. Avere metà serie un cartonato e l’altra in albi non è il massimo. |
Inviato da: bgh il Giovedì, 17-Ott-2019, 20:24 |
Ecco, manovre come queste fanno davvero incazzare e perdere lettori (perlomeno, me). Sono seriamente amareggiato. |
Inviato da: kento il Giovedì, 17-Ott-2019, 20:41 | ||||
Il volume su Piazza Fontana costerà 22 euro... |
Inviato da: Moreno Roncucci il Venerdì, 18-Ott-2019, 03:52 | ||
Poi, quando la prossima serie audace (se ce ne saranno) non si azzarderà a comprarla nessuno, daranno la colpa alla chiusura delle edicole... Boh, per me è stato danneggiato dalla scelta del formato (che ha fatto lievitare il prezzo), con solo 10 albi in formato Bonelli normale probabilmente più gente avrebbe detto "vabbè, ormai già che ci sono arrivo alla fine". Comunque visto che mancavano solo 384 pagine alla fine avrebbero potuto provare a fare 1-2 speciali da edicola nel formato audace ma con più pagine e a prezzo maggiorato per starci nelle spese, giusto per non far incavolare chi ha preso la serie da edicola... Vabbè che è sempre facile parlare con i soldi degli altri, ma finora la Bonelli le miniserie le aveva sempre terminate: se iniziano a fare così, converrà aspettare che finiscano per comprarle nell'usato... |
Inviato da: napoleone il Venerdì, 18-Ott-2019, 06:07 |
Sempre Manfredi dice: Credo che la seconda parte uscirà in volumi da libreria, perché lì funzionano di più, anzi vanno benissimo. Mi preoccupano i prezzi perché quello che sta per uscire e che si troverà in anteprima a Lucca (12 DICEMBRE) dedicato alla strage di Piazza Fontana, costa 22 euro. |
Inviato da: bruce banner il Venerdì, 18-Ott-2019, 08:42 |
Ma i numeri 3 e 4 sono stati pubblicati in volume? A me risulta che per ora siano usciti due volumi con i numeri 1,2,5,6. E il prossimo raccoglie il 7 e l’8. |
Inviato da: napoleone il Venerdì, 18-Ott-2019, 09:14 | ||
e aggiungo che la cosa ha anche un senso. poniamo che la Bonelli su un albo da edicola guadagna il 50 % (percentuale indicativa) del costo della copertina poniamo che questo 50 % (percentuale indicativa) la guadagni anche sui volumi da libreria cossa succede? per guadaganare (su 4,00 euro) 1000 euro, deve vendere 500 albi su un cartonato (da 20 euro) per guadagnare 1000 euro, deve vendere 100 albi. et voilà che il gioco è fatto. e si capisce il perchè di tanti cartonati. vendere 1000 copie a 20 euro è meglio che venderne 10.000 a 4 euro |
Inviato da: giorgiol il Venerdì, 18-Ott-2019, 09:19 | ||
Concordo al 100%. Adesso la tentazione è di fermarmi direttamente. Così su due piedi mi verrebbe voglia, di rabbia, di rivendere anche i primi 12 numeri e lasciar perdere tutto. Poi alla fine comprerò in edicola finché si può (tanto ormai...). I volumi da libreria per conto mio restano sullo scaffale. Fra qualche anno li recupererò in qualche biblioteca, li leggerò e deciderò se vale la pena cercarli sul mercato dell'usato. Chissà, magari fanno come con Keller: prima in libreria, poi con calma in edicola in qualche formato strano. |
Inviato da: KP il Venerdì, 18-Ott-2019, 09:20 | ||||
se l'andazzo è questo, temo che nemmeno la nuova serie dello Sconosciuto vedremo in edicola... |
Inviato da: Angelo1961 il Venerdì, 18-Ott-2019, 09:22 |
Di avere volumi cartonati non me ne può fregar de meno. Però la serie è troppo bella, per cui andrò avanti anche con quegli inutili orpelli... L'importante è che poi non ci freghino proponendo, in futuro, anche volumi "poveri" da edicola... |
Inviato da: napoleone il Venerdì, 18-Ott-2019, 09:26 |
forse prenderò lo sconosciuto iun cartonato, forse. su cani sciolti purtroppo i disegni e il numero tre mi fecero desistere dall'acquisto anche della serie da edicola. |
Inviato da: tom sawyer il Venerdì, 18-Ott-2019, 09:41 | ||
Eccomi qua: ho fatto 6 numeri prima di stufarmi (per motivi estranei alla riuscita della serie), ma a quel punto avrei fatto tranquillamente 10. Invece sapendo di avere davanti quasi un altro anno e mezzo di pubblicazoni ho mollato. Formato pessimo, che per me funziona solo con le mini molto brevi di 5 - 6 numeri. |
Inviato da: lenuvoleparlanti il Venerdì, 18-Ott-2019, 09:42 |
Lo Sconosciuto lo prenderei anche io in fumetteria, è stata una serie stupenda e soprattutto ci saranno dei disegnatori con i contro fiocchi ... mentre CS in fumetteria.... no grazie Comprerò i numeri che usciranno e poi farò come ha deciso di fare l'amico giorgiol |
Inviato da: bgh il Venerdì, 18-Ott-2019, 09:55 | ||||
Cosa che tra l'altro si sarebbe potuta fare con pochissimo sforzo, riunendo le doppie in albi singoli. Mah, sono davvero deluso. E mi fa anche specie che lo stesso Manfredi sia il primo preoccupato dal prezzo dei volumi da libreria... Trovo sempre meno motivi per acquistare fumetti Bonelli |
Inviato da: kento il Venerdì, 18-Ott-2019, 10:01 | ||
Concordo, la serie è troppo bella per fermarsi... Il "rischio" che esca in edicola c'è, ad esempio hanno annunciato semiufficialmente che il romanzo Hollywoodland di Masiero/Baldazzini, arriverà in edicola (forse nelle Storie).... Da quel che ho capito, finché i volumoni vanno bene, di pensare alla versione da edicola non se ne parla. |
Inviato da: rimatt il Venerdì, 18-Ott-2019, 11:28 | ||
Credo che sia stata una scelta obbligata: in altre parole, che gli albetti da edicola vendessero davvero troppo poco per poter continuare. A dimostrazione che i tempi del "portiamo alla conclusione la miniserie anche se vende 1000 copie in croce" sono definitivamente terminati. |
Inviato da: Angelo1961 il Venerdì, 18-Ott-2019, 12:18 |
Comunque stiamo parlando di un volume di 120 pagine. Forse a 22 euro. Più o meno lo stesso prezzo di Magasin General o Atom Agency. per il quale non si batte ciglio. Senz'anima ha solo 80 pagine e anche lì non si batte ciglio. Quindi direi che comunque è un prezzo onesto. |
Inviato da: Mr. Glass il Venerdì, 18-Ott-2019, 13:56 |
Non sapevo della sospensione. Mi dispiace molto. Purtroppo, per il momento, dovrò farmi bene i conti in tasca prima di pensare di proseguire in volume. Peccato veramente. |
Inviato da: Fedemone il Venerdì, 18-Ott-2019, 15:23 |
Azz, proprio da qualche numero che mi ero deciso di saltare sul carrozzone... I volumi da libreria... non so davvero, oramai devo fare delle scelte e anche volumi grossi li guardo un po' storti. E i volumi cosmo altroché se batto ciglio, manco mi ci avvicino |
Inviato da: Dago il Venerdì, 18-Ott-2019, 17:20 |
l'unico a non aver avuto la continuazione in volumi è stato Mercurio Loi |
Inviato da: Moreno Roncucci il Venerdì, 18-Ott-2019, 17:58 | ||||
Non so le vendite delle precedenti miniserie, e quindi non so se alcune siano terminate in perdita, ma credo che in generale abbiano venduto di più delle serie Audace. Erano anche in generale serie più brevi (dai 3 ai 18 di Shangai Devil se non ricordo male, e Shangai Devil era il seguito di una mini che era andata abbastanza bene, non una nuova proposta) e più "tradizionali". Anche nel costo contenuto dell'albo Bonelli "classico" dell'epoca. Ma quando cominci a fare roba da 20-24 numeri, per me non stiamo più parlando di miniserie. Aggiungici il formato diverso, il costo, etc, mi dà (da esterno) molto più un impressione da "mah, proviamo, tanto se va male la chiudiamo prima" che non ispira molta fiducia nelle prossime proposte... Boh, con 10 albi formato storie se la cavavano (e ai lettori sarebbe costato molto meno - capisco che alla casa editrice piace incassare di più, ma poi se non vendi cosa incassi?), hanno voluto fare una roba molto più lunga e costosa e non ha funzionato... (Cani Sciolti, dati i tempi tipici della Bonelli, può darsi sia stata messa in cantiere quando c'era ancora Marcheselli e quindi forse anche per questo la nuova direzione non ci crede molto...) Se un dato formato non va, è normale non proseguirlo: quello che colpisce è il fatto che NON si è cercato (almeno finora) un formato che permettesse di proseguire la collana fino a conclusione (come dicevo, sono 384 pagine, li fai in un Maxi...), ma si dice direttamente "andate a comprare il cartonato". E chi lo dice che la serie in cartonato sarà conclusa? Sono ancora molto indietro rispetto alle storie da edicola. Si fa subito il cartonato con le storie inedite? E allora chi ha comprato finora solo i cartonati che fa, deve comprarsi gli Audace da edicola nel mezzo per capire la storia? E se poi i cartonati degli albi in mezzo non li fanno? La Bonelli è liberissima di fare le proprie scelte su cosa pubblicare, visto che ci mette i soldi. Ma anche io come acquirente sono libero di fare le mie scelte su cosa comprare, visto che ci metto i soldi. E visti i prezzi delle miniserie Bonelli nel mercato dell'usato (si trovano tranquillamente come nuove a meno di 2 euro ad albo), perchè dovrei rischiare con serie nuove che potrebbero non arrivare mai a conclusione? |