POLITICA ITALIANA VOL. XLVII, La Repubblica -2.0
Rosencrantz |
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Pezzo Grosso Superiore
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napoleone |
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Aquila della Notte
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QUOTE (henry angel @ Domenica, 11-Mar-2018, 06:50) | Come si concretizza la suggestione di un PD disposto al Governo _ o perlomeno a non sfiduciarlo_ , pronto all' uso una volta " de- renzizzato"?Dove collocate dunque Calenda in questo disegno? Importa sega che il ministro uscente fino al 04\03 avesse " di meglio" da fare che disturbarsi a prendere la tessara del partito? |
Cera un passo nel libro " lettera ad una professoressa" di don Milani ( o meglio scuola di barbiana) che recita piùo meno così: I ricchi ...i figli dei signori non vedono problemi Nello stare coi partiti dei poveri..dei lavoratori.purché siano a capo di quel partito...così si inquadra l'ascesa di renzi e cale nda al pd. Peccato che nel frattempo il pd sia diventato una scatola vuota. Privo degli ideali che gli dovrebbero esser propri
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Kowalsky |
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Nonno Bassotto
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Ancora sui CAF, dalla pagina facebook di Valigia Blu La vera "notizia" non sono le code ai Caf, la vera notizia è la disinformazione sistematica che inquina e avvelena. Il Mattino il 9 marzo ha pubblicato un articolo su questa vicenda parlando di assalto ai Caf, a dimostrazione dell'assalto ha usato una foto di una fila con didascalia "Uno dei Caf presi d'assalto per ottenere il reddito di cittadinanza". Bene la foto risale ad almeno il 2010, è una fila alle Poste (nella foto è stata tagliata la parte con l'insegna delle Poste). Questa informazione malata e tossica è la "notizia", il cuore del problema. Un altro quotidiano ha usato una foto, rilanciata anche da giornalisti "di peso", della fila ai Caf che in realtà risaliva al 2014. La vicenda degli assalti ai Caf per richiedere i moduli per il reddito di cittadinanza, notizia appunto risultata falsa (non c'è stato nessun assalto, né code, né caos), ha fatto emergere chiaramente alcune dinamiche non solo mediatiche ma anche rispetto al modo in cui processiamo l'informazione che riceviamo. Nel post di Valigia Blu abbiamo ricostruito, sentendo i sindacalisti e lo stesso giornalista del giornale locale che per primo ha pubblicato la notizia - anche lì esagerandone la portata -, che appunto la versione mediatica nazionale era falsa, una chiara distorsione dei fatti (una decina di casi di persone che chiedevano informazioni). Ma quel tipo di disinformazione si sposava perfettamente col pregiudizio di molti verso Sud fannullone e elettori 5 stelle idioti. Con un'altra più subdola forzatura figlia della strumentalizzazione politica: quelle persone sono cadute in trappola, una trappola tesa dai 5Stelle, sono state ingannate da Di Maio. Altra narrazione che si è affiancata poco dopo a questa è che sia stato il PD a diffondere quella 'fake news' (nel nostro post chiariamo che dai fatti emersi fino ad ora non ci sono evidenze a sostegno di questa versione). Cosa che a sua volta ha incontrato il pregiudizio negativo di molti verso PD. Chi è stato "ferito" dalla prima versione ha trovato in questa seconda versione una sorta di riscatto, di compensazione emotiva e quindi vi ha aderito senza nemmeno pensarci due volte. E così questa dinamica in entrambi i casi ha favorito la viralità di questi articoli. La disinformazione funziona perché siamo noi a farla funzionare, il nostro modo di processare le informazioni in base ai nostri pregiudizi, alla nostra faziosità diventa un tool, una piattaforma per diffondere disinformazione. La prima forma di alfabetizzazione non dovrebbe essere su come funzionano i media, ma ai nostri stessi processi cognitivi. In tutto questo alcuni giornalisti hanno pensato bene di attaccarci perché è chiaro: se fate un articolo del genere siete grillini e non vedete l'ora di salire sul carro dei vincitori. Eccolo qua l'ennesimo svelamento (ad opera dei social): Il vero male di gran parte (non tutto per fortuna) del giornalismo italiano è che pensa, produce e vive il giornalismo con arma di battaglia politica. Dosi quotidiane di inquinamento e avvelenamento immesse nell'ecosistema informativo. Un danno inestimabile al gioco democratico. Arianna Ciccone [Nell'immagine a sinistra la foto usata dal Mattino e a destra la foto originale risalente al 2010 qui 👉 ]
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napoleone |
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Aquila della Notte
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QUOTE (Kowalsky @ Domenica, 11-Mar-2018, 11:46) | Ancora sui CAF, dalla pagina facebook di Valigia Blu
La vera "notizia" non sono le code ai Caf, la vera notizia è la disinformazione sistematica che inquina e avvelena.
Il Mattino il 9 marzo ha pubblicato un articolo su questa vicenda parlando di assalto ai Caf, a dimostrazione dell'assalto ha usato una foto di una fila con didascalia "Uno dei Caf presi d'assalto per ottenere il reddito di cittadinanza". Bene la foto risale ad almeno il 2010, è una fila alle Poste (nella foto è stata tagliata la parte con l'insegna delle Poste). Questa informazione malata e tossica è la "notizia", il cuore del problema.
Un altro quotidiano ha usato una foto, rilanciata anche da giornalisti "di peso", della fila ai Caf che in realtà risaliva al 2014.
La vicenda degli assalti ai Caf per richiedere i moduli per il reddito di cittadinanza, notizia appunto risultata falsa (non c'è stato nessun assalto, né code, né caos), ha fatto emergere chiaramente alcune dinamiche non solo mediatiche ma anche rispetto al modo in cui processiamo l'informazione che riceviamo.
Nel post di Valigia Blu abbiamo ricostruito, sentendo i sindacalisti e lo stesso giornalista del giornale locale che per primo ha pubblicato la notizia - anche lì esagerandone la portata -, che appunto la versione mediatica nazionale era falsa, una chiara distorsione dei fatti (una decina di casi di persone che chiedevano informazioni). Ma quel tipo di disinformazione si sposava perfettamente col pregiudizio di molti verso Sud fannullone e elettori 5 stelle idioti. Con un'altra più subdola forzatura figlia della strumentalizzazione politica: quelle persone sono cadute in trappola, una trappola tesa dai 5Stelle, sono state ingannate da Di Maio.
Altra narrazione che si è affiancata poco dopo a questa è che sia stato il PD a diffondere quella 'fake news' (nel nostro post chiariamo che dai fatti emersi fino ad ora non ci sono evidenze a sostegno di questa versione). Cosa che a sua volta ha incontrato il pregiudizio negativo di molti verso PD. Chi è stato "ferito" dalla prima versione ha trovato in questa seconda versione una sorta di riscatto, di compensazione emotiva e quindi vi ha aderito senza nemmeno pensarci due volte.
E così questa dinamica in entrambi i casi ha favorito la viralità di questi articoli.
La disinformazione funziona perché siamo noi a farla funzionare, il nostro modo di processare le informazioni in base ai nostri pregiudizi, alla nostra faziosità diventa un tool, una piattaforma per diffondere disinformazione. La prima forma di alfabetizzazione non dovrebbe essere su come funzionano i media, ma ai nostri stessi processi cognitivi.
In tutto questo alcuni giornalisti hanno pensato bene di attaccarci perché è chiaro: se fate un articolo del genere siete grillini e non vedete l'ora di salire sul carro dei vincitori.
Eccolo qua l'ennesimo svelamento (ad opera dei social): Il vero male di gran parte (non tutto per fortuna) del giornalismo italiano è che pensa, produce e vive il giornalismo con arma di battaglia politica. Dosi quotidiane di inquinamento e avvelenamento immesse nell'ecosistema informativo. Un danno inestimabile al gioco democratico.
Arianna Ciccone
[Nell'immagine a sinistra la foto usata dal Mattino e a destra la foto originale risalente al 2010 qui 👉 ] |
quindi i tontoloni sarebbero quelli che hanno abboccato a questa notizia? ivi compresi quelli presenti sul forum?
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Kowalsky |
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Nonno Bassotto
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QUOTE (napoleone @ Domenica, 11-Mar-2018, 15:13) | QUOTE (Kowalsky @ Domenica, 11-Mar-2018, 11:46) | Ancora sui CAF, dalla pagina facebook di Valigia Blu
La vera "notizia" non sono le code ai Caf, la vera notizia è la disinformazione sistematica che inquina e avvelena.
Il Mattino il 9 marzo ha pubblicato un articolo su questa vicenda parlando di assalto ai Caf, a dimostrazione dell'assalto ha usato una foto di una fila con didascalia "Uno dei Caf presi d'assalto per ottenere il reddito di cittadinanza". Bene la foto risale ad almeno il 2010, è una fila alle Poste (nella foto è stata tagliata la parte con l'insegna delle Poste). Questa informazione malata e tossica è la "notizia", il cuore del problema.
Un altro quotidiano ha usato una foto, rilanciata anche da giornalisti "di peso", della fila ai Caf che in realtà risaliva al 2014.
La vicenda degli assalti ai Caf per richiedere i moduli per il reddito di cittadinanza, notizia appunto risultata falsa (non c'è stato nessun assalto, né code, né caos), ha fatto emergere chiaramente alcune dinamiche non solo mediatiche ma anche rispetto al modo in cui processiamo l'informazione che riceviamo.
Nel post di Valigia Blu abbiamo ricostruito, sentendo i sindacalisti e lo stesso giornalista del giornale locale che per primo ha pubblicato la notizia - anche lì esagerandone la portata -, che appunto la versione mediatica nazionale era falsa, una chiara distorsione dei fatti (una decina di casi di persone che chiedevano informazioni). Ma quel tipo di disinformazione si sposava perfettamente col pregiudizio di molti verso Sud fannullone e elettori 5 stelle idioti. Con un'altra più subdola forzatura figlia della strumentalizzazione politica: quelle persone sono cadute in trappola, una trappola tesa dai 5Stelle, sono state ingannate da Di Maio.
Altra narrazione che si è affiancata poco dopo a questa è che sia stato il PD a diffondere quella 'fake news' (nel nostro post chiariamo che dai fatti emersi fino ad ora non ci sono evidenze a sostegno di questa versione). Cosa che a sua volta ha incontrato il pregiudizio negativo di molti verso PD. Chi è stato "ferito" dalla prima versione ha trovato in questa seconda versione una sorta di riscatto, di compensazione emotiva e quindi vi ha aderito senza nemmeno pensarci due volte.
E così questa dinamica in entrambi i casi ha favorito la viralità di questi articoli.
La disinformazione funziona perché siamo noi a farla funzionare, il nostro modo di processare le informazioni in base ai nostri pregiudizi, alla nostra faziosità diventa un tool, una piattaforma per diffondere disinformazione. La prima forma di alfabetizzazione non dovrebbe essere su come funzionano i media, ma ai nostri stessi processi cognitivi.
In tutto questo alcuni giornalisti hanno pensato bene di attaccarci perché è chiaro: se fate un articolo del genere siete grillini e non vedete l'ora di salire sul carro dei vincitori.
Eccolo qua l'ennesimo svelamento (ad opera dei social): Il vero male di gran parte (non tutto per fortuna) del giornalismo italiano è che pensa, produce e vive il giornalismo con arma di battaglia politica. Dosi quotidiane di inquinamento e avvelenamento immesse nell'ecosistema informativo. Un danno inestimabile al gioco democratico.
Arianna Ciccone
[Nell'immagine a sinistra la foto usata dal Mattino e a destra la foto originale risalente al 2010 qui 👉 ] |
quindi i tontoloni sarebbero quelli che hanno abboccato a questa notizia? ivi compresi quelli presenti sul forum?
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Il punto dovrebbe essere smetterla di dividere il mondo in "gente intelligente che ha diritto di parola" e "gli imbecilli a cui dovrebbe essere tolto il diritto di parola". I pregiudizi cognitivi colpiscono anche le menti più brillanti del pianeta.
@Peter Parker: io sto semplicemente cercando di metterla sui numeri per mostrarti che, ammesso e non concesso che i fatti siano andati in un certo modo, non puoi parlare di "una grande parte dell'elettorato cinque stelle". A meno che tu non intenda invece "una parte minuscola di persone, che peraltro non possiamo dimostrare in nessuna maniera essere elettori del 5 stelle".
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Aquila della Notte
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kowlasky, io in effetti concordo con te. anche il fatto si fosse rivelato vero .. alla fine si sarebbe caratterizzato per l'infinita irrilevanza dello stesso alla luce dei numeri coinvolti. ma qui invece si è parlato di dabbenaggine generalizzata dell'elettorato 5 stelle. di assoluta indegnità intellettuale dello stesso, ect ect... però se vogliamo parlare di intelligenza dell'elettore forse, e dico forse, una certa qual riflessione si sarebbe dovuta fare anche a proposito dell'elezione di Casini a Bologna. cosa ci vuol significare un fatto del genere? quali insegnamenti traiamo da questo evento? che l'elettorato di Bologna avrebbe votato anche un cavallo se fosse stato candidato ? che Casini ha mostrato di aver abbracciato in pieno i valori del Pd e lo hanno eletto per questo ? forse però è più facile sparare a zero contro presunte persone (10? 100? 1000?) che avrebbero richiesto il reddito di cittadinanza il giorno dopo le elezioni, piuttosto che interrogarsi sulle persone certe che nel collegio 4 del Senato hanno eletto l'ex Udc con il 34,15%
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Nik88 |
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Barbaro Cimmero
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QUOTE (napoleone @ March 11, 2018 05:59 pm) | kowlasky, io in effetti concordo con te. anche il fatto si fosse rivelato vero .. alla fine si sarebbe caratterizzato per l'infinita irrilevanza dello stesso alla luce dei numeri coinvolti. ma qui invece si è parlato di dabbenaggine generalizzata dell'elettorato 5 stelle. di assoluta indegnità intellettuale dello stesso, ect ect...
però se vogliamo parlare di intelligenza dell'elettore forse, e dico forse, una certa qual riflessione si sarebbe dovuta fare anche a proposito dell'elezione di Casini a Bologna. cosa ci vuol significare un fatto del genere? quali insegnamenti traiamo da questo evento? che l'elettorato di Bologna avrebbe votato anche un cavallo se fosse stato candidato ? che Casini ha mostrato di aver abbracciato in pieno i valori del Pd e lo hanno eletto per questo ?
forse però è più facile sparare a zero contro presunte persone (10? 100? 1000?) che avrebbero richiesto il reddito di cittadinanza il giorno dopo le elezioni, piuttosto che interrogarsi sulle persone certe che nel collegio 4 del Senato hanno eletto l'ex Udc con il 34,15%
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quella del cavallo è probabile. o ad ogni modo l'elettorato di riferimento del pd di oggi è più affine a un casini che ad altri candidati (tipo vasco errani)
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