POLITICA ESTERA, Vol. IV
Rosencrantz |
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Pezzo Grosso Superiore
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anarchik |
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Indagatore dell'Incubo
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me ne vado subito, tranquilli, ma ste immagini di masse di gente seminuda legata sotto un tendone non si possono vedere, eh............. ripigliatevi tanti auguri a tutti ciao ciao
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Neutron |
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Anti-Monitor
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QUOTE (lasec @ Martedì, 19-Lug-2016, 09:02) | QUOTE (Neutron @ July 19, 2016 01:14 am) | [...]
soprattutto il golpe continua ad essere , per forza di cose , a tinte fosche. le notizie passano col contagocce, pesantamente manipolate... insomma, difficile farsi un idea precisa. |
E cosa ti aspettavi?
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sinceramente? un po più di cautela a saltare sull'ennesimo carro(armato) della libertà. lo so, sono un inguaribile sognatore.
QUOTE |
QUOTE | comunque gli alleati Nato evidentemente hanno fatto orecchie da mercante.. impossibile che tutto l'intelligence del blocco atlantico non sapessero nulla di un golpe militare così di alto livello. li hanno lasciati fare, imho. |
L'amministrazione USA è oramai bloccata. Il presidente è a pochissimi mesi dalla scadenza e si entra nel vivo della campagna elettorale che si preannuncia pesantissima (e quasi sicuiramente bagnata di sangue) soprattutto per il fronte interno. Sulla politica estera, la "fronda" al Presidente ha l'appoggio esterno di Hillary. Ricordiamoci la notizia di un mese fa delle firme di un gruppo di senatori democratici per sostenere i bombardamenti contro Assad.
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io non parlo manco di supporto militare, ma a livello di intelligence proprio. manco un mezzo 007 occidentale ha annusato un possibile golpe ed ha avvisato il governo Erdogan? proprio nessuno nessuno? considerando pure che la turchia sarà un guazzabuglio di spie e controspie da tutto il mondo? un po difficile da credere... l'hanno proprio lasciato solo (si parla addirittura di asilo politico negato da parte di Francia,Germania e UK) e la cosa potrebbe essere un ulteriore spinta all'isolamento diplomatico... a fanculo l'europa,fanculo la nato, faccio quel che mi pare.e già lo stava facendo allegramente... figuriamoci ora...
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sherlock |
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Spirito con la Scure
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Da Colpita la scuola. Nonostante le prese di distanza e gli ammonimenti dell'Ue, degli Usa, di Berlino, e di altri governi, le purghe, in Turchia, continuano senza tregua. Nel mirino di Erdogan, dopo polizia, magistratura e esercito, entra ora l'informazione. E il mondo della scuola e dell'istruzione, pubblica e privata. Il Consiglio per l'alta educazione (Yok), organo costituzionale responsabile della supervisione delle università turche, ha chiesto le dimissioni dei 1.577 tra decani e rettori universitari. Tra questi, 1.176 sono di università pubbliche e il resto di fondazioni universitarie. Sono inoltre stati sospesi con effetto immediato oltre 15.200 tra impiegati e funzionari del ministero della Pubblica Istruzione, mentre il ministero dell'Educazione ha revocato la licenza d'insegnamento a 21 mila docenti che lavorano in scuole private. Gli insegnanti sono sospettati di essere legati al Feto, come è chiamato ufficialmente il movimento islamista, definito una mera organizzazione terroristica, facente capo al predicatore Fethullah Gulen, ex alleato e ora nemico numero uno del presidente Recep Tayyip Erdogan, che lo accusa di essere dietro il tentato golpe.
La censura sull'informazione. Giro di vite sull'informazione, dopo il tentato golpe. Il Consiglio supremo per la Radio e la Televisione (Rtuk) ha deciso all'unanimità di revocare le licenze di 24 emittenti radio o tv "collegate o sostenitrici" del movimento ispirato a Gulen. Tra queste, la tv Samanyolu, l'emittente Can Erzincan e radio Dunya. Sono invece finiti sotto inchiesta 370 dipendenti della tv pubblica Trt.
Quasi 10 mila arresti. Le purghe volute da Erdogan, e criticate dalla comunità internazionale, hanno preso di mira anche i gangli dell'esercito, della pubblica amministrazione e della magistratura. Il premier Binali Yildirim ha giustificato la pesante repressione con l'intenzione di "voler mettere in sicurezza il Paese". E così è salito a 9.322 il numero delle persone arrestate finora con l'accusa di complicità. Sospesi dall'incarico non solo novemila dipendenti del ministero dell'Interno, ma anche circa tremila giudici e procuratori.
Purghe tra gli 007. L'organizzazione dell'intelligence nazionale turca ha intanto sospeso 100 persone, la maggior parte delle quali non erano agenti attivi, perché sospettati di avere legami con il movimento religioso di Gulen.
Epurati gli imam. La Presidenza turca per gli Affari religiosi (Diyanet), massima autorità islamica che dipende dallo Stato, ha annunciato di aver allontanato 492 dipendenti - tra cui imam e docenti di religione - per lo stesso sospetto. La Diyanet ha anche annunciato che non permetterà lo svolgimento dei funerali islamici per i golpisti uccisi.Sinceramente, mi sembra che l'Europa e gli USA non abbiano bisogno delle minacce di reintroduzione della pena di morte per indignarsi. Ce n'è già abbondante motivo. E magari per qualcosa di più dell'indignazione. Parecchio di più. Disgustoso!
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