Dopo l'inutile numero del mese scorso, Slott riprende i fili narrativi (vabbè, per modo di dire) della sua gestione e ci trascina nel lancio, da parte di Tony, di Escape, la sua nuova piattaforma di realtà virtuale.
Trama niente di che, dove tutto è telefonato e prevedibile dall'inizio alla fine, con Machine Man che fa una breve apparizione, confermando di essere diventato una vera e propria macchietta.
Nel frattempo, continua la storyline sul Controllore, che fa il primo passo nel suo diabolico (per dire) piano.
Nelle note finali, Lavagna sbaglia (almeno secondo me) la citazione del film a cui fa riferimento Machine Man con Jocasta.
A mio parere, si tratta della scena finale di "Non per soldi..ma per amore" con John Cusack.
Nelle note, a vanvera, Lavagna cita "Moonlight".
Bah.