L'ultimo film che ho visto, Il Cineplex di Comicus, VIII Capitolo
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Unregistered
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QUOTE (Mau78 @ Giovedì, 02-Apr-2020, 09:57) | Ľ inganno perfetto, con Helen Mirren e Ian Mckellen |
Che sòla, lo spiegone finale ammazza tutto quanto di buono fatto in precedenza
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tom sawyer |
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Indagatore dell'Incubo
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2019 Vivarium di Lorcan Finnegan con Imogen Poots e Jesse Eisenberg Film che sta passando stranamente inosservato, mi sembra. Forse perche' il trailer lo spaccia come una commedia surreale alla "Ricomincio da capo" in salsa distopica, in realta' gli accenni di commedia sono solo quelli che si vedono nel trailer, per il resto e' un'angosciosa e nerissima storia "ai confini della realtà", che mi sento di sconsigliare a chi non sta prendendo bene questi giorni di quarantena... oppure si', presa come una roba catartica; vedi il successo che sta ottenendo "Il buco". Leggo in giro che molti lo prendono come una satira sociale di uno stile di vita da "villette a schiera", a me e' sembrata piu' una rappresentazione grottesca e ultra-cinica della genitorialita'. Questo tipo di film basati su un'unica situazione surreale, perfetti per i tempi tv (quindi appunto Twilight Zone o Black Mirror), in genere non reggono benissimo l'ora e mezza dei film. Con la sua atmosfera da brutto trip questo invece regge bene, con gli autori che qui e la' saltano i momenti piu' didasalici e fanno procedere la storia a salutari scatti.
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manu_ramone |
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Uomo Mascherato
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QUOTE (fiocotram @ Giovedì, 02-Apr-2020, 06:51) | QUOTE (Kagehisha @ Mercoledì, 01-Apr-2020, 13:52) | QUOTE (fiocotram @ April 01, 2020 11:18 am) | Inoltre le chiavi di lettura di The Witch sono molteplici: il nesso tra l'orrore e la scoperta della propria sessualità è solo una di esse, poi c'è il rapporto tra le idee inconsce, l'immaginario e la costruzione della realtà (dei propri spazi vitali), c'è la dissezione del concetto di famiglia...
Il fatto che la Strega esista o meno penso sia poco influente, dato che il grosso del lavoro lo fanno i personaggi stessi della storia, che si autodistruggono da soli. |
Io sono sulla stessa lunghezza d'onda di chi" lo ha apprezzato ma non esageriamo..." Le chiavi di lettura sono (furbescamente) molteplici, proprio perché, come è stato fatto notare, il regista è abile a mettere la carne sul fuoco, ma alla fine cuoce tutto a metà. Insomma non mi sembra abbia qualcosa di chiaro da dire però sparge indizi e sfiora tematiche cosicché il critico si possa sbizzarrire. Ancora aspetto e cerco una interpretazione che mi convinca. Al momento propendo per la paraculata di classe. La famiglia non si autodistrugge da sola, solo madre e figlia lo fanno, tutti gli altri sono fisicamente uccisi dalle streghe. Al massimo vola qualche parolone prima che finiscano tutti ammazzati, come in ogni horror, dal mostro di turno. Ma pure questi conflitti interni non mi avevano convinto molto. Dovrei rivedermelo. |
Fin dall'inizio del film la madre inizia ad attaccare la figlia. La strega è solo un catalizzatore delle sue accuse, che sarebbero arrivate comunque perché è GELOSA della figla, GELOSA della sua bellezza e dell'ascendente/turbamento che ha verso il padre. La ragazza e il suo inevitabile fiorire sono al centro della storia e costituiscono l'elemento centrale da cui si dipana il disastro. La "strega" o vecchia squinternata che fosse, non fa che stare ai margini e attendere, le uniche sue due azioni attive sono il rapimento/uccisione del neonato a fini predatori (certo, lo "sacrifica" a un non meglio specificato demone, ma i sacrifici sono sempre la scusa antropologica per allestire banchetti) e l'iniziazione sessuale del fratello. Come un animale feroce, rimane nascosta finché arriva il momento di avvantaggiarsi della situazione. Il resto i personaggi lo fanno tutto da soli. Non c'è NULLA di sovrannaturale nel film che non possa essere spiegato: il caprone si comporta da caprone, anche se è nero e associabile per superstizione al diavolo. Le allucinazioni potrebbero essere indotte da fame e privazioni o dalla mancata conoscenza degli effetti della vegetazione o del raccolto di cui si sono cibati. Il fratello muore di delirio e febbre e (cosa agghiacciante) non fa che riportare dialoghi storicamente VERI attribuiti a presunte streghe e indemoniati, i dialoghi che naturalmente venivano estorti con la tortura per far confessare di essere conniventi con Satana e permettere l'esecuzione capitale. I bambini si comportano in modo squilibrato, esattamente come ti aspetteresti che si comporterebbe qualcuno cresciuto nell'isolamento, con madre in follia progressiva e la persistente azione di traumi e spauracchi vari. Alla fine Thomasin abbraccia il male e diventa "strega" dopo essere stata l'unica testimone inerme della follia e della distruzione dei suoi familiari. Si unisce alle streghe dei boschi perché capisce che entrare in quel clan è l'unico modo per sopravvivere.
Il cuore della storia è la disgregazione di una famiglia, favorita dall'isolamento. Si presta naturalmente a chiavi di lettura più estese, perchè la famiglia è la più piccola unità sociale e quindi per forza di cose quel che avviene al suo interno è un po' lo specchio delle stesse tensioni che agitano contesti sociali più grandi. La strega che titola il film è l'irrazionale, il simbolo vivente della sconfitta di quel nucleo chiuso e bigotto, condannato alla fame dalla propria ostinazione a vivere secondo principi paranoci, di fronte alla natura che viene respinta dal religioso e si fa strada distruggendo le sue difese. Lo sviluppo sessuale, la tensione tra lo stato di natura e i ruoli gerarchici imposti dalla famiglia, l'estremismo, che qui è in chiave religiosa, ma il capofamiglia è un po' l'allegoria di chi rifiuta di cambiare- la comunità del New England che lo espelle è già mostrata a inizio film mista e aperta al commercio e allo scambio tra coloni e indiani (cosa peraltro storicamente accertata) viene mandato via perchè non accetta quel che il suo mondo sta diventando! Sono tutte cose che naturalmente si legano una all'altra, non c'è nessuna furbizia o voluta indeterminatezza. I dettagli che il film mette in campo sono minimi, anche per favorire l'immedesimazione, ma curati dal punto di vista storico e la rappresentazione di quel che succede (tipo tragedia annunciata) è chiara esattamente come lo era lo schema che Kubrick mise in scena per Shining. A inizio film infatti nessuno dubita che qualcosa non vada in Jack e nella sua famiglia, il gioco di non-detto (in realtà una scelta di Kubrick di lasciare sottointeso quel che King esplicitava nel libro a chiare lettere) e allo stesso modo quel che mette in scena Eggert è una famiglia già dichiaratamente sull'orlo dell'abisso. Lo spettatore a quel punto si mette comodo e attende il punto di rottura. Ma un film horror vive anche di questo. Non solo di sorprese (non tutti i film horror sono guidati da trame e colpi di scena, non devono per forza essere né gialli né thriller) ma anche di messe in scena che conosciamo ma che ci terrorizza poprio per il sapere cosa succede e star lì senza poterlo impedire. |
Ma infatti un modo di vedere il film è proprio questo: tutta la parte soprannaturale è un delirio della famiglia indotto dai loro raccolti "infettati" dalla segale cornuta, una muffa che induce allucinazioni ed altri simpatici effetti collaterali e che traè le altre cose sarebbe alla base delle visioni dei mistici dell'antichità e del fenomeno delle streghe.
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Kagehisha |
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QUOTE (fiocotram @ April 01, 2020 11:51 pm) | QUOTE (Kagehisha @ Mercoledì, 01-Apr-2020, 13:52) | QUOTE (fiocotram @ April 01, 2020 11:18 am) | Inoltre le chiavi di lettura di The Witch sono molteplici: il nesso tra l'orrore e la scoperta della propria sessualità è solo una di esse, poi c'è il rapporto tra le idee inconsce, l'immaginario e la costruzione della realtà (dei propri spazi vitali), c'è la dissezione del concetto di famiglia...
Il fatto che la Strega esista o meno penso sia poco influente, dato che il grosso del lavoro lo fanno i personaggi stessi della storia, che si autodistruggono da soli. |
Io sono sulla stessa lunghezza d'onda di chi" lo ha apprezzato ma non esageriamo..." Le chiavi di lettura sono (furbescamente) molteplici, proprio perché, come è stato fatto notare, il regista è abile a mettere la carne sul fuoco, ma alla fine cuoce tutto a metà. Insomma non mi sembra abbia qualcosa di chiaro da dire però sparge indizi e sfiora tematiche cosicché il critico si possa sbizzarrire. Ancora aspetto e cerco una interpretazione che mi convinca. Al momento propendo per la paraculata di classe. La famiglia non si autodistrugge da sola, solo madre e figlia lo fanno, tutti gli altri sono fisicamente uccisi dalle streghe. Al massimo vola qualche parolone prima che finiscano tutti ammazzati, come in ogni horror, dal mostro di turno. Ma pure questi conflitti interni non mi avevano convinto molto. Dovrei rivedermelo. |
Fin dall'inizio del film la madre inizia ad attaccare la figlia. La strega è solo un catalizzatore delle sue accuse, che sarebbero arrivate comunque perché è GELOSA della figla, GELOSA della sua bellezza e dell'ascendente/turbamento che ha verso il padre. La ragazza e il suo inevitabile fiorire sono al centro della storia e costituiscono l'elemento centrale da cui si dipana il disastro. La "strega" o vecchia squinternata che fosse, non fa che stare ai margini e attendere, le uniche sue due azioni attive sono il rapimento/uccisione del neonato a fini predatori (certo, lo "sacrifica" a un non meglio specificato demone, ma i sacrifici sono sempre la scusa antropologica per allestire banchetti) e l'iniziazione sessuale del fratello. Come un animale feroce, rimane nascosta finché arriva il momento di avvantaggiarsi della situazione. Il resto i personaggi lo fanno tutto da soli. Non c'è NULLA di sovrannaturale nel film che non possa essere spiegato: il caprone si comporta da caprone, anche se è nero e associabile per superstizione al diavolo. Le allucinazioni potrebbero essere indotte da fame e privazioni o dalla mancata conoscenza degli effetti della vegetazione o del raccolto di cui si sono cibati. Il fratello muore di delirio e febbre e (cosa agghiacciante) non fa che riportare dialoghi storicamente VERI attribuiti a presunte streghe e indemoniati, i dialoghi che naturalmente venivano estorti con la tortura per far confessare di essere conniventi con Satana e permettere l'esecuzione capitale. I bambini si comportano in modo squilibrato, esattamente come ti aspetteresti che si comporterebbe qualcuno cresciuto nell'isolamento, con madre in follia progressiva e la persistente azione di traumi e spauracchi vari. Alla fine Thomasin abbraccia il male e diventa "strega" dopo essere stata l'unica testimone inerme della follia e della distruzione dei suoi familiari. Si unisce alle streghe dei boschi perché capisce che entrare in quel clan è l'unico modo per sopravvivere.
Il cuore della storia è la disgregazione di una famiglia, favorita dall'isolamento. Si presta naturalmente a chiavi di lettura più estese, perchè la famiglia è la più piccola unità sociale e quindi per forza di cose quel che avviene al suo interno è un po' lo specchio delle stesse tensioni che agitano contesti sociali più grandi. La strega che titola il film è l'irrazionale, il simbolo vivente della sconfitta di quel nucleo chiuso e bigotto, condannato alla fame dalla propria ostinazione a vivere secondo principi paranoci, di fronte alla natura che viene respinta dal religioso e si fa strada distruggendo le sue difese. Lo sviluppo sessuale, la tensione tra lo stato di natura e i ruoli gerarchici imposti dalla famiglia, l'estremismo, che qui è in chiave religiosa, ma il capofamiglia è un po' l'allegoria di chi rifiuta di cambiare- la comunità del New England che lo espelle è già mostrata a inizio film mista e aperta al commercio e allo scambio tra coloni e indiani (cosa peraltro storicamente accertata) viene mandato via perchè non accetta quel che il suo mondo sta diventando! Sono tutte cose che naturalmente si legano una all'altra, non c'è nessuna furbizia o voluta indeterminatezza. I dettagli che il film mette in campo sono minimi, anche per favorire l'immedesimazione, ma curati dal punto di vista storico e la rappresentazione di quel che succede (tipo tragedia annunciata) è chiara esattamente come lo era lo schema che Kubrick mise in scena per Shining. A inizio film infatti nessuno dubita che qualcosa non vada in Jack e nella sua famiglia, il gioco di non-detto (in realtà una scelta di Kubrick di lasciare sottointeso quel che King esplicitava nel libro a chiare lettere) e allo stesso modo quel che mette in scena Eggert è una famiglia già dichiaratamente sull'orlo dell'abisso. Lo spettatore a quel punto si mette comodo e attende il punto di rottura. Ma un film horror vive anche di questo. Non solo di sorprese (non tutti i film horror sono guidati da trame e colpi di scena, non devono per forza essere né gialli né thriller) ma anche di messe in scena che conosciamo ma che ci terrorizza poprio per il sapere cosa succede e star lì senza poterlo impedire. |
Mi sembra molto azzardato dire che le streghe non esistano nel film. Bisogna proprio tirarla per i capelli di brutto. Il ragazzo che muore in preda ad allucinazioni non è stato stregato? ok. Muore da solo. La voce che sente la ragazza alla fine il fatto che vola in cielo, tutti simbolismi o allucinazioni? Ok. Il bambino che scompare in un batter d'occhio all'inizio? Il caprone che uccide il padre? Si comporta da caprone, ma guardacaso... I bamibini che scompaiono? Si, va ben oltre l'ambiguità qui. Fra l'altro, se ricordo bene, tutto viene messo in moto dalla morte del primo bimbo, quello indubbiamente opera della pazza/strega.LA stalla distrutta? le Capre squartate? Anche se non c'è conferma del sovrannaturale, c'è sicuramente conferma di un intervento esterno di un gruppo di pazze che si credono streghe e che li stanno massacrando. Dall'esterno. Al che la tua interpretazione della famiglia che si autoditrugge da sola vacilla assai. Cmq ripeto devo rivedermelo tenendo a mente questa interpretazione.
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fiocotram |
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Uberlogorrea
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QUOTE (Kagehisha @ Sabato, 04-Apr-2020, 05:13) | QUOTE (fiocotram @ April 01, 2020 11:51 pm) | QUOTE (Kagehisha @ Mercoledì, 01-Apr-2020, 13:52) | QUOTE (fiocotram @ April 01, 2020 11:18 am) | Inoltre le chiavi di lettura di The Witch sono molteplici: il nesso tra l'orrore e la scoperta della propria sessualità è solo una di esse, poi c'è il rapporto tra le idee inconsce, l'immaginario e la costruzione della realtà (dei propri spazi vitali), c'è la dissezione del concetto di famiglia...
Il fatto che la Strega esista o meno penso sia poco influente, dato che il grosso del lavoro lo fanno i personaggi stessi della storia, che si autodistruggono da soli. |
Io sono sulla stessa lunghezza d'onda di chi" lo ha apprezzato ma non esageriamo..." Le chiavi di lettura sono (furbescamente) molteplici, proprio perché, come è stato fatto notare, il regista è abile a mettere la carne sul fuoco, ma alla fine cuoce tutto a metà. Insomma non mi sembra abbia qualcosa di chiaro da dire però sparge indizi e sfiora tematiche cosicché il critico si possa sbizzarrire. Ancora aspetto e cerco una interpretazione che mi convinca. Al momento propendo per la paraculata di classe. La famiglia non si autodistrugge da sola, solo madre e figlia lo fanno, tutti gli altri sono fisicamente uccisi dalle streghe. Al massimo vola qualche parolone prima che finiscano tutti ammazzati, come in ogni horror, dal mostro di turno. Ma pure questi conflitti interni non mi avevano convinto molto. Dovrei rivedermelo. |
Fin dall'inizio del film la madre inizia ad attaccare la figlia. La strega è solo un catalizzatore delle sue accuse, che sarebbero arrivate comunque perché è GELOSA della figla, GELOSA della sua bellezza e dell'ascendente/turbamento che ha verso il padre. La ragazza e il suo inevitabile fiorire sono al centro della storia e costituiscono l'elemento centrale da cui si dipana il disastro. La "strega" o vecchia squinternata che fosse, non fa che stare ai margini e attendere, le uniche sue due azioni attive sono il rapimento/uccisione del neonato a fini predatori (certo, lo "sacrifica" a un non meglio specificato demone, ma i sacrifici sono sempre la scusa antropologica per allestire banchetti) e l'iniziazione sessuale del fratello. Come un animale feroce, rimane nascosta finché arriva il momento di avvantaggiarsi della situazione. Il resto i personaggi lo fanno tutto da soli. Non c'è NULLA di sovrannaturale nel film che non possa essere spiegato: il caprone si comporta da caprone, anche se è nero e associabile per superstizione al diavolo. Le allucinazioni potrebbero essere indotte da fame e privazioni o dalla mancata conoscenza degli effetti della vegetazione o del raccolto di cui si sono cibati. Il fratello muore di delirio e febbre e (cosa agghiacciante) non fa che riportare dialoghi storicamente VERI attribuiti a presunte streghe e indemoniati, i dialoghi che naturalmente venivano estorti con la tortura per far confessare di essere conniventi con Satana e permettere l'esecuzione capitale. I bambini si comportano in modo squilibrato, esattamente come ti aspetteresti che si comporterebbe qualcuno cresciuto nell'isolamento, con madre in follia progressiva e la persistente azione di traumi e spauracchi vari. Alla fine Thomasin abbraccia il male e diventa "strega" dopo essere stata l'unica testimone inerme della follia e della distruzione dei suoi familiari. Si unisce alle streghe dei boschi perché capisce che entrare in quel clan è l'unico modo per sopravvivere.
Il cuore della storia è la disgregazione di una famiglia, favorita dall'isolamento. Si presta naturalmente a chiavi di lettura più estese, perchè la famiglia è la più piccola unità sociale e quindi per forza di cose quel che avviene al suo interno è un po' lo specchio delle stesse tensioni che agitano contesti sociali più grandi. La strega che titola il film è l'irrazionale, il simbolo vivente della sconfitta di quel nucleo chiuso e bigotto, condannato alla fame dalla propria ostinazione a vivere secondo principi paranoci, di fronte alla natura che viene respinta dal religioso e si fa strada distruggendo le sue difese. Lo sviluppo sessuale, la tensione tra lo stato di natura e i ruoli gerarchici imposti dalla famiglia, l'estremismo, che qui è in chiave religiosa, ma il capofamiglia è un po' l'allegoria di chi rifiuta di cambiare- la comunità del New England che lo espelle è già mostrata a inizio film mista e aperta al commercio e allo scambio tra coloni e indiani (cosa peraltro storicamente accertata) viene mandato via perchè non accetta quel che il suo mondo sta diventando! Sono tutte cose che naturalmente si legano una all'altra, non c'è nessuna furbizia o voluta indeterminatezza. I dettagli che il film mette in campo sono minimi, anche per favorire l'immedesimazione, ma curati dal punto di vista storico e la rappresentazione di quel che succede (tipo tragedia annunciata) è chiara esattamente come lo era lo schema che Kubrick mise in scena per Shining. A inizio film infatti nessuno dubita che qualcosa non vada in Jack e nella sua famiglia, il gioco di non-detto (in realtà una scelta di Kubrick di lasciare sottointeso quel che King esplicitava nel libro a chiare lettere) e allo stesso modo quel che mette in scena Eggert è una famiglia già dichiaratamente sull'orlo dell'abisso. Lo spettatore a quel punto si mette comodo e attende il punto di rottura. Ma un film horror vive anche di questo. Non solo di sorprese (non tutti i film horror sono guidati da trame e colpi di scena, non devono per forza essere né gialli né thriller) ma anche di messe in scena che conosciamo ma che ci terrorizza poprio per il sapere cosa succede e star lì senza poterlo impedire. |
Mi sembra molto azzardato dire che le streghe non esistano nel film. Bisogna proprio tirarla per i capelli di brutto. Il ragazzo che muore in preda ad allucinazioni non è stato stregato? ok. Muore da solo. La voce che sente la ragazza alla fine il fatto che vola in cielo, tutti simbolismi o allucinazioni? Ok. Il bambino che scompare in un batter d'occhio all'inizio? Il caprone che uccide il padre? Si comporta da caprone, ma guardacaso... I bamibini che scompaiono? Si, va ben oltre l'ambiguità qui. Fra l'altro, se ricordo bene, tutto viene messo in moto dalla morte del primo bimbo, quello indubbiamente opera della pazza/strega.LA stalla distrutta? le Capre squartate? Anche se non c'è conferma del sovrannaturale, c'è sicuramente conferma di un intervento esterno di un gruppo di pazze che si credono streghe e che li stanno massacrando. Dall'esterno. Al che la tua interpretazione della famiglia che si autoditrugge da sola vacilla assai. Cmq ripeto devo rivedermelo tenendo a mente questa interpretazione. |
1) Io non ho detto che le streghe "non esistano". Qualcuno C'E'. Perché, come dici tu (ma come dicevo anch'io sopra, forse non hai letto) il neonato qualcuno lo rapisce. C'è un rapimento a inizio film, un membro della famiglia sparisce fisicamente e quello non può essere inteso come delirio, a differenza di tutto (ma proprio tutto) il resto. Io quindi non ho mai negato questo evento iniziale. E SI', esattamente come dici tu, anche io credo che ci sia COMUNQUE un intervento esterno di alcune pazze che si ritengono streghe. Ma per quale motivo dovrebbe essere una strega con poteri sovrannaturali e non una vecchia pazza con passione per culti antropofaghi? Cosa le vediamo fare di concretamente sovrannaturale?
2) Perché il caprone dovrebbe essere sovrannaturale? Un animale che attacca e può uccidere è sovrannaturale?
3)Perché Caleb non può essere morto di febbre, visto che viene trovato nudo e vagante nei boschi? Ammettiamo che sia pure stato stuprato e drogato, cosa ci farebbe pensare a una strega? Inoltre l'intossicazione da segale cornuta (basta una banale ricerca su wikipedia a confermartelo) ha tra i suoi sintomi il delirio allucinatorio.
Cito: Pare, ad esempio, riconducibile a ergotismo l'ondata di fenomeni registrati a fine Seicento a Salem, nel Massachusetts, che diedero origine alla più grande caccia alle streghe sul suolo americano. Probabilmente attribuibili a effetti allucinatori da ergotismo sono altri presunti fatti soprannaturali, caratterizzati dall'avvenire sempre in un contesto socio-economico di estrema povertà e di scarsa alfabetizzazione, in cui il nutrimento più diffuso era il pane di segale verosimilmente infetto da ergotismo e in cui i fenomeni allucinatori erano pesantemente influenzati dalle esperienze pregresse. Gli alcaloidi della segale cornuta, infatti, sono resistenti anche alle alte temperature dei forni di cottura del pane.
Toh, ma guarda, a me ricorda molto il modo in cui è morto Caleb. Eh, però sputa una mela intera. Una mela, con tutta la sua simbologia.... E noi non possiamo credere che la mela sia un'allucinazione, nonostante nel film si veda una donna che impazzisce e che crede di offrire il latte del suo seno a un bambino, mentre invece è beccata da un corvo? E' troppo inverosimile in effetti... se la madre è impazzita mangiando le stesse cose coltivate che mangiava il ragazzo, perchè dovrebbero avere allucinazioni quelli che mangiavano le stesse cose che mangiavano sia lei che il ragazzo?
4)Perché trovare animali squartati nel mezzo di una natura e di un bosco ostile dovrebbe sembrarti sovrannaturale?
5) Perché ti rende dubbioso il fatto che stabilirsi in un terreno che non si conosce, coltivando ciò che non si conosce, possa avere controindicazioni?
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fiocotram |
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Quanto sono belli invece i film lineari. Due battute che non fanno ridere, quattro esplosioni, uno spiegone con tanto di grafic e freccette nel mezzo, un paio di bullet time e poi tutti a casa, pronti a correre in bagno ed espellere dal proprio intestino il pranzo digerito tre ore prima, giusto in sincronia col tempo di visione. E poi tirare lo sciacquone e liberarsi di ogni ricordo o emozione connessi a ciò che ci ha intrattenuto. Perché invece guardare qualcosa che suscita emozioni e ci induce a fare domande... che magari resta volutamente ambiguo per lasciarci non solo lo spazio di riflessione ma anche il piacere del bilico di incertezza... NON SIA MAI. Sto reggista ce sta' a frega! Ce vole pijaa per culo! Nun famose fregà, che noi semo quelli bravi! Quelli che scovano i buchi di sceneggiatura come se fossero tartufi!
Cosa fa più paura in The Witch, l'autocannibalismo di una famiglia, lo scivolamento di una ragazza nella follia di un clan di sedicenti streghe o l'eventuale presenza del sovrannaturale? Io direi un po' tutte le cose insieme, ed è questa la sua bellezza. E' quindi così importante "risolvere" il film come se fosse un'equazione? Per il genere horror, che vive di incertezza (perché senza l'incerto non c'è paura) non è mai stato così.
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Kagehisha |
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Si va bene Fioco ma ogni interpretazione deve essere giustificata dagli elementi del film, se ciò non avviene bisogna abbandonare la propria interpretazione. E a quelli che vogliono solo film lineari fanno contraltare quelli che amano sovrainterpretare alla grande. Tornando al nostro discorso il punto che contestavo all'inizio non era la presenza del sovrannaturale (anche se allucinazioni e cose inspiegabili si sprecano) ma il fatto che la famiglia non sia attaccata dall'esterno. Il racconto di una famiglia che implode era certamente uno degli intenti dell'autore, ma è portato avanti goffamente da una sceneggiatura un pò contraddittoria. Quale famiglia non avrebbe problemi se una strega le rapisse un neonato per mangiarselo con le patate? E alla fine, come ho già detto, solo la madre muore per mano di un altro membro della famiglia tutti gli altri sono uccisi dai mostri (o i pazzi se ti piace così). Il film cerca l'ambiguità? la sospensione del giudizio, streghe o non streghe? O non la cerca? Non si capisce bene, perché fin dall'inizio vediamo una "strega" uccidere. Quindi l'ambiguità va subito un pò a ramengo. Spero che la sparata di prima di qui sopra non sia diretta a me. Un film non deve essere lineare ma deve essere coerente. Tutto se pò fa, azzeccando modi e stile, ma, personalmente amo i film che hanno qualcosa di chiaro da dire (e la dicono senza contraddirsi) e non si limitano ad accumulare suggestioni. Ripeto: parmi che Witch appartenga al secondo gruppo. Per cui "bello, ma..."
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