Samuel Stern
Moscarda |
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Uomo Mascherato
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QUOTE (Luca2 @ Giovedì, 05-Set-2019, 22:38) | quindi questo nuovo editore può permettersi di pagare le tariffe della Bonelli? |
Il che potrebbe voler dire che questa iniziativa editoriale sia meno abborracciata di quanto potesse sembrare... ...o che alla Bonelli non ci sia più abbastanza lavoro per tutti i disegnatori e chi può ne accetta anche altri (pure se pagati meno) per arrotondare lo stipendio
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Brandino |
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Asterix
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Se sono liberi professionisti non hanno tutto il diritto di fare anche altro oltre ai lavori per Bonelli?
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Fedemone |
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Detective dell'Impossibile
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QUOTE (f-yes93 @ Giovedì, 05-Set-2019, 21:38) | QUOTE (Fedemone @ Giovedì, 05-Set-2019, 14:19) | QUOTE (f-yes93 @ Giovedì, 05-Set-2019, 12:53) | Secondo me hanno fatto bene a prendere i disegnatori Bonelli. Sanno già come funziona quel formato, hanno esperienza alle spalle. Dovevano per forza prendere disegnatori inesperti con quel formato? Un errore fatto da molte testate bonellidi è stato quello di prendere sconosciuti con risultati inferiore al livello medio Bonelli. Così facendo le testate partita graficamente in svantaggio. Ora tocca solo alle sceneggiature dimostrare un'alternativa. Che sono anche ciò che latita quasi totalmente nel mensile di Dylan Dog (eccetto Bilotta e talvolta Ambrosini). Lì si gioca la partita.
Il fatto che sia esterofilo non è una novità. Fare una serie ambientata in Lombardia non penso possa avere lo stesso appeal, sennò la stessa Bonelli avrebbe Martino Mistero che lavora a Firenze, Marino Cane investigatore romano e così via. |
Sono diventato meno esterofilo col tempo e una serie ambientata in italia avrebbe potuto dare molto (il medrioce The Professor ha avuto una storia molto buona, quella ambientata a Napoli, tanto per dirne una). UNa serie ambientata in Lombardia non avrebbe avuto stesso impatto? Pupi Avati, con il suo cinema di provincia, ci fa ben capire che certe zone possono eccome essere fonte di sovrannaturale. Come ben detto, tutto sta allo sceneggiatore. E in questo ha ragione Recchioni, ti poni come il nuovo e l'alternativa e cadi nei cliché che più cliché non si può... Anche fumetti storici ambientati in italia hanno ben funzionato nel passato: (e non cito Mercurio Loi apposta, visto che di stoprico ha più l'ambientazione) Fumetti di criminalità e violenza (da Storia di Cani di ferrandino a 5 è il numero perfetto) hanno potuto dare il loro contributo significativo. Insomma, pure io avrei preferito si battessero altre strade. |
Tutte operazioni che non hanno portato soldi e che non sono durate nel lungo periodo. Il lettore come lo spettatore italiano non vede di buon occhio le storie ambientate in Italia, o meglio le attacca con più facilità vedendole come baracconate per vedersi serie inferiori stranieri. é un qualcosa di culturale più che altro.
Per quanto io stimi il lavoro di Bilotta e di Ferrandino che secondo me sono due dei migliori sceneggiatori dell'ultimo trentennio è anche vero che il successo nelle edicole non c'è stato con le storie nominate.
Si sta criticando l'operazione senza averla letta solo perché il protagonista ha dei caratteri vaghi che ricordano Dylan Dog più il genere horror e i disegnatori di Dylan Dog.
Per dire lo stesso Dylan Dog era il clichè dei cliché poi le "citazioni" che Sclavi e altri sceneggiatori hanno inserito l'hanno fatto diventare Dylan Dog.
Facendo il paragone con il wrestling è come se si criticasse la AEW perché ha preso alcuni lottatori della WWE ed entrambe fanno wrestling con cinture in palio come motivazione di base per i lottatori e personaggi che usano lo stesso archetipo del luchadores.
Anch'io sono favorevole al fare serie ambientate in Italia ma se le serie più vendute sono ambientate all'estero e hanno personaggi con le iniziali uguali e hanno tutta una serie di cliché che probabilmente le hanno aiutate perché dovrei fare qualcosa di totalmente diverso? Al massimo adatterò questa struttura/ base alla sensibilità attuale e al mio sentire con modifiche nel tempo.
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Il tuo discorso ahimé non fa una piega. Proponevo un discorso sulla possibilità di una storia di pari valore, anche se l'impatto editoriale / vedita è certamente guidato sia da steretopi collaudati (quindi fruibili, per quanto sia gli esperti del settori che semplici appassionati con tanto tempo a disposizione possano mugugnare a riguardo) che da preferenze socialmente accertate, vedi la famosa esterofilia, di cui non son certamente immune. Il problema, fumetto a parte e visto che si chiacchiera, è il depauperamento progressivo della cultura in generale, dove si perde consenso e per inseguire il pubblico (?) in generale si tende a non battere più certe strade
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Masticatore |
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Yellow Kid
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Non so se è stata una precisa strategia o un puro caso, ma a me capita a fagiolo, abbandonerò la regolare di Dylan Dog col 400 e lo sostituirò provando Samuel Stern.
Poi vediamo com'è.
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cartman |
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Asterix
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QUOTE (Masticatore @ Venerdì, 06-Set-2019, 12:12) | Non so se è stata una precisa strategia o un puro caso, ma a me capita a fagiolo, abbandonerò la regolare di Dylan Dog col 400 e lo sostituirò provando Samuel Stern.
Poi vediamo com'è. |
Sarebbe un'idea di marketing straordinaria se iniziassero col n. 401
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Kowalsky |
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Nonno Bassotto
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QUOTE (f-yes93 @ Giovedì, 05-Set-2019, 21:38) | QUOTE (Fedemone @ Giovedì, 05-Set-2019, 14:19) | QUOTE (f-yes93 @ Giovedì, 05-Set-2019, 12:53) | Secondo me hanno fatto bene a prendere i disegnatori Bonelli. Sanno già come funziona quel formato, hanno esperienza alle spalle. Dovevano per forza prendere disegnatori inesperti con quel formato? Un errore fatto da molte testate bonellidi è stato quello di prendere sconosciuti con risultati inferiore al livello medio Bonelli. Così facendo le testate partita graficamente in svantaggio. Ora tocca solo alle sceneggiature dimostrare un'alternativa. Che sono anche ciò che latita quasi totalmente nel mensile di Dylan Dog (eccetto Bilotta e talvolta Ambrosini). Lì si gioca la partita.
Il fatto che sia esterofilo non è una novità. Fare una serie ambientata in Lombardia non penso possa avere lo stesso appeal, sennò la stessa Bonelli avrebbe Martino Mistero che lavora a Firenze, Marino Cane investigatore romano e così via. |
Sono diventato meno esterofilo col tempo e una serie ambientata in italia avrebbe potuto dare molto (il medrioce The Professor ha avuto una storia molto buona, quella ambientata a Napoli, tanto per dirne una). UNa serie ambientata in Lombardia non avrebbe avuto stesso impatto? Pupi Avati, con il suo cinema di provincia, ci fa ben capire che certe zone possono eccome essere fonte di sovrannaturale. Come ben detto, tutto sta allo sceneggiatore. E in questo ha ragione Recchioni, ti poni come il nuovo e l'alternativa e cadi nei cliché che più cliché non si può... Anche fumetti storici ambientati in italia hanno ben funzionato nel passato: (e non cito Mercurio Loi apposta, visto che di stoprico ha più l'ambientazione) Fumetti di criminalità e violenza (da Storia di Cani di ferrandino a 5 è il numero perfetto) hanno potuto dare il loro contributo significativo. Insomma, pure io avrei preferito si battessero altre strade. |
Tutte operazioni che non hanno portato soldi e che non sono durate nel lungo periodo. Il lettore come lo spettatore italiano non vede di buon occhio le storie ambientate in Italia, o meglio le attacca con più facilità vedendole come baracconate per vedersi serie inferiori stranieri. é un qualcosa di culturale più che altro.
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Gli autori Bonelli hanno sempre detto che quando si ambientano le storie in Italia le vendite aumentano.
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Mist |
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Berserk
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QUOTE (Kowalsky @ Domenica, 08-Set-2019, 10:42) | QUOTE (f-yes93 @ Giovedì, 05-Set-2019, 21:38) | QUOTE (Fedemone @ Giovedì, 05-Set-2019, 14:19) | QUOTE (f-yes93 @ Giovedì, 05-Set-2019, 12:53) | Secondo me hanno fatto bene a prendere i disegnatori Bonelli. Sanno già come funziona quel formato, hanno esperienza alle spalle. Dovevano per forza prendere disegnatori inesperti con quel formato? Un errore fatto da molte testate bonellidi è stato quello di prendere sconosciuti con risultati inferiore al livello medio Bonelli. Così facendo le testate partita graficamente in svantaggio. Ora tocca solo alle sceneggiature dimostrare un'alternativa. Che sono anche ciò che latita quasi totalmente nel mensile di Dylan Dog (eccetto Bilotta e talvolta Ambrosini). Lì si gioca la partita.
Il fatto che sia esterofilo non è una novità. Fare una serie ambientata in Lombardia non penso possa avere lo stesso appeal, sennò la stessa Bonelli avrebbe Martino Mistero che lavora a Firenze, Marino Cane investigatore romano e così via. |
Sono diventato meno esterofilo col tempo e una serie ambientata in italia avrebbe potuto dare molto (il medrioce The Professor ha avuto una storia molto buona, quella ambientata a Napoli, tanto per dirne una). UNa serie ambientata in Lombardia non avrebbe avuto stesso impatto? Pupi Avati, con il suo cinema di provincia, ci fa ben capire che certe zone possono eccome essere fonte di sovrannaturale. Come ben detto, tutto sta allo sceneggiatore. E in questo ha ragione Recchioni, ti poni come il nuovo e l'alternativa e cadi nei cliché che più cliché non si può... Anche fumetti storici ambientati in italia hanno ben funzionato nel passato: (e non cito Mercurio Loi apposta, visto che di stoprico ha più l'ambientazione) Fumetti di criminalità e violenza (da Storia di Cani di ferrandino a 5 è il numero perfetto) hanno potuto dare il loro contributo significativo. Insomma, pure io avrei preferito si battessero altre strade. |
Tutte operazioni che non hanno portato soldi e che non sono durate nel lungo periodo. Il lettore come lo spettatore italiano non vede di buon occhio le storie ambientate in Italia, o meglio le attacca con più facilità vedendole come baracconate per vedersi serie inferiori stranieri. é un qualcosa di culturale più che altro.
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Gli autori Bonelli hanno sempre detto che quando si ambientano le storie in Italia le vendite aumentano.
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Scusa ma parlano di serie o di storie singole? Sono cose un pò diverse, una serie ambientata a Ney York con un' occasionale visita in Italia è una cosa, tutta la serie ambientata in Italia è un'altra cosa.
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MarkGor |
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Sidekick
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QUOTE (absoluto @ Domenica, 08-Set-2019, 18:58) | Solo così, en passant, Edimburgo è in Scozia e con l'Inghilterra non c'entra una fava. |
Ma la Scozia non è in Inghilterra??
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Ric777 |
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Asterix
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QUOTE (MarkGor @ Lunedì, 09-Set-2019, 01:35) | QUOTE (absoluto @ Domenica, 08-Set-2019, 18:58) | Solo così, en passant, Edimburgo è in Scozia e con l'Inghilterra non c'entra una fava. |
Ma la Scozia non è in Inghilterra?? |
Beh, no. La Scozia è.. in Scozia, e fa parte del Regno Unito come anche l'Inghilterra.
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