Dylan Dog 385 - Perderai la testa, Baraldi e Tanzillo
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Nonno Bassotto
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Baraldi continua con le variazioni sul tema dell'arte maledetta. E sforna il peggior numero della serie regolare dall'inizio della curatela Recchioni. Peccato perché alcune idee come l'investigatrice dell'incubo francese che si tira dietro un Groucho francese sono molto belle, e avrebbero anche il potenziale per essere sviluppate. Però la storia mi è sembrata stiratissima, colma di incisi per arrivare a riempire tutte le pagine. Tanzillo ci mette tutto quello che può mettere, ma non c'è la stessa alchimia che c'era tra Baraldi e Mari. E soprattutto che stracciamento di balle il pietismo verso Maria Antonietta e i rivoluzionari assetati di sangue. Ma in Bonelli hanno letto solo il secondo Furet?
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Will Gaiman |
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Nonno Bassotto
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Io sono ancora più severo rispetto a voi.
Numero tremendo, dove letteralmente non esiste un intreccio compiuto, lo svolgimento è nullo e azzoppato da non una, non due, non tre ma ben QUATTRO SPIEGONI che sostituiscono totalmente un'idea di trama. Il finale poi, tra un romanticismo da quattro soldi e un cattivo la cui introduzione viene liquidata in due righe e per ora la chiudiamo qui, fa crollare totalmente qualsiasi concetto di narrativa e risoluzione.
E dire che l'inizio, con l'ironia sul lato da "latin lover" di Dylan e il divertente oltre che sagace gender e cultural swap, era pure buono ma dopo poche pagine l'albo deraglia come un treno senza più binari.
La Baraldi continua a essere un'autrice interessante ma lasciata andare a trame e numeri mai totalmente concludenti, mentre invece servirebbe qualcuno con il tempo e l'energia per farla crescere e coltivarla come successo con la Barbato.
Invece questo numero sembra non aver avuto nessuna revisione, nessun controllo, nessun interesse a sistemare gli errori. Nella mia scala di valori è un albo sciatto e smerciato fregandosene del pubblico. Se a qualcuno poi piace va bene, ma per me questo lavoro è mancanza di rispetto; di sicuro tra i numeri peggiori della gestione Recchioni, che finora era su livelli mediamente buoni con alcuni ottimi numeri.
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Guarda, dopo tutti i miglioramenti della qualità della vita portati dalla scoperta della penicillina, ci siamo dovuti inventare il touchscreen. Nulla si crea, nulla si distrugge, la merda si trasforma...
Zero Calcare[/color]
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Kowalsky |
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Nonno Bassotto
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QUOTE (tom sawyer @ Lunedì, 01-Ott-2018, 15:45) | Sì, numero davvero bruttino. Peccato perché l'elemento horror era una trovata surreale e grottesca che usata bene poteva essere parecchio efficace. Invece il tutto è annacquato in una specie di gita turistica a Parigi tra flashback insulsi e romanticherie da quattro soldi. Anche i disegni mi sono sembrati fuori registro.
Forse non il peggiore della cura Recchioni, ma tra quei due o tre che mi hanno fatto pentire dell'acquisto. |
A parte che ovviamente ogni classifica è arbitrariamente personale blablabla Il fatto è che gli altri albi che non mi sono piaciuti della regolare avevano comunque un loro perché. La Baraldi, pur non essendo per nulla la mia cup of tea, in coppia con Mari ha fatto cose di grande atmosfera. Il Medda di Benvenuto a Wickedford mi ha lasciato indifferente, ma capisco che abbia i suoi fan. Graphic Horror Novel non l'ho digerito per i disegni di M&G ma capisco che è un'operazione voluta. Etc etc etc Questo proprio no. Ammetto, d'altra parte, che dal flashback sulla "povera" Maria Antonietta mi è completamento scesa la poesia.
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JoeyJoeJoeJr.Shabadoo |
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Spirito con la Scure
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QUOTE (tom sawyer @ Lunedì, 01-Ott-2018, 17:32) | Ma sai, quella caratterizzazione credo sia una specie di tributo a Lady Oscar e agli shojo maga, di cui da vari indizi (anche grafici) mi pare che l'albo vorrebbe in generale ricreare lo stile iper-romantico e perennemente sopra le righe... solo che, appunto, quel tipo di narrazione (ammesso e non concesso che abbia senso proporla su DyD) va in fumo al contatto con lo stile e il formato bonelliano, soprattutto se poi affidi il tutto ad un disegnatore che palesemente gioca sul fotorealismo, o che comunque non deforma e stilizza abbastanza.
Altro grosso peccato, aver sprecato la splendida copertina, inquietante e ambigua. |
Quoto in pieno, peccato perchè la copertina era molto bella, dell'albo salvo l'ambientazione parigina che avrebbe potuto regalar ancora di più con un'ottima storia horror imbastitita tra le vie parigine, da salvare ci sarebbe pure la controparte parigina con tanto di Groucho française.
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Brandino |
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Asterix
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Potrebbero esserci degli SPOILER.
Perchè? Me lo sono chiesto per buona parte dell'albo. Perchè hanno rapito Dylan? Perchè?
Bah, scelta insensata. L'avessero fatta i cattivi, ma i presunti buoni. Peccato perchè l'inizio nel bagagliaio era intrigante, l'indagatrice dell'incubo e Gauche molto interessanti, specie nell'ultima vignetta che un po' mi inquieta. Ma la "povera Maria Antonietta"... bah.
Albo insufficiente, non mi è piaciuto. A parte i disegni, quelli li ho apprezzati.
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Znort |
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Detective dell'Impossibile
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Letto ! (Letto ? Ok, tu letto, io poltrona, direbbe Groucho ) Dunque a caldo posso dire: l' idea della storia è buona, ma purtroppo è svolta attraverso troppi flashback con spiegone...quindi volendo manca anche il mistero perchè poi anche Maria Antonietta spiega tutto... O.O diciamo che la letterarietà dell'autrice ha ancora troppo il sopravvento sulla sceneggiatrice a fumetti, che però a mio avviso sta crescendo sia come gestione della tavola sia come dialoghi. I riferimenti alla serie di Lady Oscar ci stanno e anzi, a mio parere possono piacere a lettori e soprattutto lettrici che in passato hanno amato quelle serie... buona idea anche quella di Varelli. Dylan comunque mi pare abbastanza protagonista nel senso che aiuta la tipa a compiere la sua "missione".
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Masticatore |
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Yellow Kid
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Dei nuovi sceneggiatori di Dylan Dog a me piacque moltissimo Casali, purtoppo scomparso nel nulla. La Baraldi a me piace, anche su questa storia, ma è come se dovesse ancora prendere le misure col fumetto, deve un poco sgrezzarsi, ma potenzialità per me ne ha. Simeoni delusione totale.
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mangoso |
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Yellow Kid
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QUOTE (Masticatore @ Lunedì, 15-Ott-2018, 15:23) | Dei nuovi sceneggiatori di Dylan Dog a me piacque moltissimo Casali, purtoppo scomparso nel nulla. La Baraldi a me piace, anche su questa storia, ma è come se dovesse ancora prendere le misure col fumetto, deve un poco sgrezzarsi, ma potenzialità per me ne ha. Simeoni delusione totale. |
concordo, sul fondo era una bella storia, con Dylan che prende a cazzotti il suo cliente per scuoterlo, simeoni ha scambiato la testata in Rania Pigs Dylan è una spalla
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