Shigeru Mizuki, di Nonnonba e altre storie
marco_sanfy00 |
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con l'uscita di Nonnonba - storie di fantasmi giapponesi per la Rizzoli Lizard la mia attenzione è caduta sul novantenne mangaka Shigeru Mizuki, di cui avevo solo sentito parlare su blog e siti esteri.
Grazie ad una ricerca online ho recuperato Verso le nostre nobili morti (traduzione dal titolo inglese), volume autobiografico sull'occupazione giapponese di un'isola durante la WWII e analisi interessante della cultura e dell'ideologia nipponicanei confronti della vita, della guerra e della morte.
Finalmente ho recuperato anche Nonnonba in italiano edevo dire che anche questo volume, tra la realtà e la fantasia, che racconta di un giovane Shigeru alle prese col mondo di tutti i giorni che si confonde con le storie raccontate dalla sua tata - Nonnonba appunto - mi ha appassionato moltissimo.
L'autore ha un tratto molto grottesco e caricaturale, di pochi tratti, per i personaggi che contrasta con i dettagli ed il realismo degli sfondi e delle ambientazioni. Nonostante questo i suoi personaggi sono molto espressivi ed il tutto ha una sua armonia, oltre ad offrire paesaggi fantastici e mostri mitologici in tavole evocative e meravigliose.
La storia, fatta da brevi capitoli che raccontano la vita di una famiglia media nel Giappone del 1938, fa addentrare il lettore nei misteri del mondo spirituale giapponese e riesce bene a narrare come la realtà e il mondo spettrale convivano - tra superstizione e religione.
Per concludere posso affermare che sia un autore davvero capace e geniale, un Will Eisner del Giappone se mi permettete il paragone, e appena possibile recupererò altro di suo, in primis il famoso Kitaro dei Cimiteri (unica altra opera apparsa in italiano, se non erro - da cui è stato tratto anche un anime e per cui è celebre questo grande autore).
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fiocotram |
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Uberlogorrea
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Fatevi un regalo, compratevi Nonnonba.
A me l'hanno regalato, quindi va bene anche così.
Piangerete, riderete, leggerete una storia di formazione non stucchevole che affonda nella melma della vita vera, nel peggior periodo possibile della storia, e riesce incredibilmente a trovare i momenti per farci commuovere e ridere e vagare in quel mondo fatto di magie e simboli tipico dell'infanzia. E poi ci rivedrete tanti classici dell'infanzia, dai ragazzi della via paal alla guerra dei bottoni...
E questa è solo la parte della storia che un occidentale potrebbe sentire affine alla propria sensibilità.
Se si guarda anche a tutto il resto, è una full immersion totale nel mondo giapponese, in quel particolare stile di vita che non sempre riusciamo a comprendere, specie se pensiamo al periodo descritto nella storia, quello della seconda guerra mondiale. Degrado, povertà, malavita sono il pane quotidiano dei personaggi della storia, che però riescono miracolosamente a trovare un equilibrio in tutto ciò, a sembrarci "vicini" come una qualsiasi famiglia del prospero mondo occidentale, perché anche loro hanno sogni e riti quotidiani.
Mizuki è un po' il Walt Disney del Sol Levante. E' un Disney però molto particolare, al riparo da qualsiasi ipocrisia, convinto che i bambini devono crescere a contatto con la realtà, senza bugie, ma non per questo incapace di descriverli con delicatezza e incanto, facendoci provare la stessa nostalgia per l'innocenza che c'è nei plasticosi e bigotti filmoni Disney, ma senza quell'opprimente bagaglio di politically correct.
Perché gli Yokai (i fantasmi nipponici) di questa storia sono al tempo stesso fiabeschi-disneyani e terribili, come dei veri spiriti, divinità naturali che ci mettono a contatto costantemente con lo specchio del nostro inconscio.
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La storia, fatta da brevi capitoli |
Che però fanno parte di un unico quadro, ossia la crescita di Shigeru a contatto con le figure chiave della sua infanzia. Potremmo dire che in questo volume c'è un inizio e una fine, a prescindere dalla divisione in capitoli.
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marco_sanfy00 |
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Arishem della IV Coorte
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QUOTE (fiocotram @ Martedì, 31-Lug-2012, 16:19) | Fatevi un regalo, compratevi Nonnonba.
A me l'hanno regalato, quindi va bene anche così.
Piangerete, riderete, leggerete una storia di formazione non stucchevole che affonda nella melma della vita vera, nel peggior periodo possibile della storia, e riesce incredibilmente a trovare i momenti per farci commuovere e ridere e vagare in quel mondo fatto di magie e simboli tipico dell'infanzia. E poi ci rivedrete tanti classici dell'infanzia, dai ragazzi della via paal alla guerra dei bottoni...
E questa è solo la parte della storia che un occidentale potrebbe sentire affine alla propria sensibilità.
Se si guarda anche a tutto il resto, è una full immersion totale nel mondo giapponese, in quel particolare stile di vita che non sempre riusciamo a comprendere, specie se pensiamo al periodo descritto nella storia, quello della seconda guerra mondiale. Degrado, povertà, malavita sono il pane quotidiano dei personaggi della storia, che però riescono miracolosamente a trovare un equilibrio in tutto ciò, a sembrarci "vicini" come una qualsiasi famiglia del prospero mondo occidentale, perché anche loro hanno sogni e riti quotidiani.
Mizuki è un po' il Walt Disney del Sol Levante. E' un Disney però molto particolare, al riparo da qualsiasi ipocrisia, convinto che i bambini devono crescere a contatto con la realtà, senza bugie, ma non per questo incapace di descriverli con delicatezza e incanto, facendoci provare la stessa nostalgia per l'innocenza che c'è nei plasticosi e bigotti filmoni Disney, ma senza quell'opprimente bagaglio di politically correct.
Perché gli Yokai (i fantasmi nipponici) di questa storia sono al tempo stesso fiabeschi-disneyani e terribili, come dei veri spiriti, divinità naturali che ci mettono a contatto costantemente con lo specchio del nostro inconscio.
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La storia, fatta da brevi capitoli |
Che però fanno parte di un unico quadro, ossia la crescita di Shigeru a contatto con le figure chiave della sua infanzia. Potremmo dire che in questo volume c'è un inizio e una fine, a prescindere dalla divisione in capitoli.
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ma infatti già parlando di capitoli intendevo che fossero parti di un insieme unico... forse mi sono spiegato male
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QUOTE (marco_sanfy00 @ Martedì, 31-Lug-2012, 17:38) | QUOTE (jiro79 @ Martedì, 31-Lug-2012, 18:21) | Questo lo voglio prenderò semmai, mentre consiglio, dello stesso autore, pure kitaro dei cimiteri e alla morte miei prodi, usciti per D/Visual Ottimo pure i volumi Enciclopedia dei mostri giapponesi ediz.integrale della Kpappa edizioni |
ah cavolo, non sapevo fosse uscito anche alla morte miei prodi (che penso sia onward towards our noble death di cui parlo sopra) altrimenti l'avrei preso in Italiano
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Magari!! Da noi è ancora inedito (d/visual lo aveva solo annunciato, un vero peccato che non siano riusciti a farlo uscire dato che le loro edizioni erano spettacolari per qualità di carta e stampa, vedi Kitaro dei cimiteri che è un gioiello, pure col logo "glow in the dark"! )
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QUOTE (jiro79 @ July 31, 2012 10:21 am) | Questo lo voglio prenderò semmai, mentre consiglio, dello stesso autore, pure kitaro dei cimiteri e alla morte miei prodi, usciti per D/Visual |
Purtroppo il secondo non è mai uscito in Italia. Solo i 3 volumi di Kitaro dei cimiteri. In Giappone la serie di Kitaro è molto lunga, ma dopo i volumi pubblicati da d/visual cambiò titolo da Hakaba no Kitaro (Kitaro dei cimiteri) a Gegege no Kitaro (Kitaro del gegege), per allinearsi all'anime. Inciso, gegege è come veniva chiamato Shigeru Mizuki da bambino, a causa di un suo difetto di pronuncia. Cmq, la cosa importante è che quando la serie cambia titolo da Hakaba a Gegege diventa una cosa un po' simile a Topolino, a causa dell'influenza dell'anime (di cui sono state realizzate svariate serie anche in anni recenti)
Nel 2008 sono stati finalmente trasposti in animazione i capitoli iniziali del manga mantenendo il titolo Hakaba no Kitaro (sono stati trasmessi in fascia notturna).
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PabloE |
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Sidekick
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QUOTE (lenuvoleparlanti @ Sabato, 27-Feb-2016, 21:16) | Scusate ......ho preso Nononbà di Rizzoli Lizard qualche mese fa, ma verso la fine c'erano pagine bianche.....lo ho restituito alla mia fumetteia e oggi ho ritirato la copia in sostituzione.....ma anche questa ha le pagine 354-355, 358-359 e 366-367 bianche.....qui vedo che nessuno ne parla..sono sfigato io ? esistono copie non fallate? devo fare una seconda sostituzione? Vi prego ditemi qualche cosa |
appena controllato, nel mio le pagine da te segnalate non sono bianche se vuoi ti faccio le foto delle pagine e te le mando, anche se penso che tu voglia una copia buona del fumetto
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