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Yellow Kid
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QUOTE (fiocotram @ Mercoledì, 23-Set-2020, 20:05) | 2)Cominciare ad abituarsi al rapporto DIRETTO coi propri fan. Musicisti, creativi, scrittori di saggi, comici, attori... hanno già iniziato a trasmettere il proprio talento nei propri canali specifici. Io vado sul canale e posso con un abbonamento o una donazione sovvenzionare chi mi intrattiene o crea contenuti interessanti. Oggi la tecnologia permette all'artista di lavorare per i propri mecenate, che non hanno più bisogno di essere soli o particolarmente facoltosi. Basta creare gruppi di supporto economico come patreon o le live su twitch per fare vivere un creativo del suo lavoro. E' ovvio però che per mantenere a lungo strutture del genere ci vuole un rapporto molto esclusivo coi fan e coltivato bene. |
io è da quando ho memoria che sento parlare di autoproduzioni, produzioni dal basso, contatto diretto con i propri fan.
non uno. ma dico uno. regista, musicista, artista che mi abbia confermato la sostenibilità di tale percorso.
uno lo deve fare per fede e gli va tutta la mia stima. ma non ci campi.
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fiocotram |
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Uberlogorrea
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QUOTE (Neutron @ Giovedì, 24-Set-2020, 02:02) | QUOTE (fiocotram @ Mercoledì, 23-Set-2020, 20:05) | 2)Cominciare ad abituarsi al rapporto DIRETTO coi propri fan. Musicisti, creativi, scrittori di saggi, comici, attori... hanno già iniziato a trasmettere il proprio talento nei propri canali specifici. Io vado sul canale e posso con un abbonamento o una donazione sovvenzionare chi mi intrattiene o crea contenuti interessanti. Oggi la tecnologia permette all'artista di lavorare per i propri mecenate, che non hanno più bisogno di essere soli o particolarmente facoltosi. Basta creare gruppi di supporto economico come patreon o le live su twitch per fare vivere un creativo del suo lavoro. E' ovvio però che per mantenere a lungo strutture del genere ci vuole un rapporto molto esclusivo coi fan e coltivato bene. |
io è da quando ho memoria che sento parlare di autoproduzioni, produzioni dal basso, contatto diretto con i propri fan.
non uno. ma dico uno. regista, musicista, artista che mi abbia confermato la sostenibilità di tale percorso.
uno lo deve fare per fede e gli va tutta la mia stima. ma non ci campi.
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Pero' adesso c'e'Twitch. E' partita come piattaforma per ospitare persone che giocavano in diretta e intrattenevano i fan (alla Favij) ed e' finita per ospitare comici, fumettisti, attivisti politici, divulgatori...tutti si autofinanziano con la loro community, che dona soldi nelle trasmissioni live per abbonati e con gli abbonamenti stessi. Non dico che sia LA soluzione ma e' un esempio di come si possa usare la rete dei fan e i mezzi tecnologici a proprio vantaggio. Sempre meglio di un mercato in cui il creatore singolo e detentore dei diritti guadagna sempre meno, perche' le persone ormai sono abituate che con 5 o 10 euro hanno tutto l'intrattenimento che vogliono, banche dati sterminate. E io,ipotetico creatore di una Graphic Novel, di un album musicale o di un film indipendente, come convinco la gente a pagare piu' di dieci euro il mio lavoro? La nostra generazione ancora paga il singolo prodotto... ma noi siamo in estinzione.
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QUOTE (fiocotram @ Giovedì, 24-Set-2020, 10:17) | QUOTE (Neutron @ Giovedì, 24-Set-2020, 02:02) | QUOTE (fiocotram @ Mercoledì, 23-Set-2020, 20:05) | 2)Cominciare ad abituarsi al rapporto DIRETTO coi propri fan. Musicisti, creativi, scrittori di saggi, comici, attori... hanno già iniziato a trasmettere il proprio talento nei propri canali specifici. Io vado sul canale e posso con un abbonamento o una donazione sovvenzionare chi mi intrattiene o crea contenuti interessanti. Oggi la tecnologia permette all'artista di lavorare per i propri mecenate, che non hanno più bisogno di essere soli o particolarmente facoltosi. Basta creare gruppi di supporto economico come patreon o le live su twitch per fare vivere un creativo del suo lavoro. E' ovvio però che per mantenere a lungo strutture del genere ci vuole un rapporto molto esclusivo coi fan e coltivato bene. |
io è da quando ho memoria che sento parlare di autoproduzioni, produzioni dal basso, contatto diretto con i propri fan.
non uno. ma dico uno. regista, musicista, artista che mi abbia confermato la sostenibilità di tale percorso.
uno lo deve fare per fede e gli va tutta la mia stima. ma non ci campi.
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Pero' adesso c'e'Twitch. E' partita come piattaforma per ospitare persone che giocavano in diretta e intrattenevano i fan (alla Favij) ed e' finita per ospitare comici, fumettisti, attivisti politici, divulgatori...tutti si autofinanziano con la loro community, che dona soldi nelle trasmissioni live per abbonati e con gli abbonamenti stessi. Non dico che sia LA soluzione ma e' un esempio di come si possa usare la rete dei fan e i mezzi tecnologici a proprio vantaggio. Sempre meglio di un mercato in cui il creatore singolo e detentore dei diritti guadagna sempre meno, perche' le persone ormai sono abituate che con 5 o 10 euro hanno tutto l'intrattenimento che vogliono, banche dati sterminate. E io,ipotetico creatore di una Graphic Novel, di un album musicale o di un film indipendente, come convinco la gente a pagare piu' di dieci euro il mio lavoro? La nostra generazione ancora paga il singolo prodotto... ma noi siamo in estinzione.
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Twitch è il nuovo MySpace, il nuovo Youtube ecc ecc... partono sempre bene queste nuove piattaforme.
si appiattiscono sempre più velocemente. vedrai, a breve arriveranno le inserzione, le sponsorizzazioni ecc ecc. tutto già visto.
il sistema è molto più refrattario al cambiamento di quanto credevamo.
il finanziamento dal basso funziona fino a un certo punto. nel 99,9% dei casi non ti permette di campare di quello... in tutte le arti eh. dalla musica al cinema.
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