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> RIP proprietà intellettuale?
 
Creed92
Inviato il: Mercoledì, 23-Set-2020, 18:00
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Yellow Kid


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lonewolf_10
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spesso le idee alla base dei film, delle pubblicità e quant'altro provengono direttamente da quello che facciamo, diciamo, pensiamo e scriviamo.


Questa parte non è chiara, potresti fare degli esempi?
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fiocotram
Inviato il: Mercoledì, 23-Set-2020, 21:05
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Una volta si diceva: "La gente scarica e manda alla fame gli artisti".
Oggi con dieci euro (ma in futuro sono sicuro che nasceranno anche servizi di streaming editoriale dal prezzo ancor più stracciato) "paghi" un servizio che ti mette a disposizione vagonate di banche dati di musica e video.
E ti sei messo a posto la coscienza. Ma illudersi che questa cifra d'abbonamento così scarsa compensi tutti i creativi che si sforzano di lavorare a buoni prodotti è illusorio.


Penso che siamo agli albori della fine della proprietà intellettuale così come la conosciamo. I grandi imperi tipo Disney sopravviveranno ancora a lungo cercando di fagocitare la concorrenza di altre proprietà intellettuali, ma prima o poi anche loro dovranno cedere il passo.


I consigli che posso dare ai creativi sono essenzialmente due:

1)Vendere a caro prezzo le proprie idee alle major, finché ci sono.

2)Cominciare ad abituarsi al rapporto DIRETTO coi propri fan.
Musicisti, creativi, scrittori di saggi, comici, attori... hanno già iniziato a trasmettere il proprio talento nei propri canali specifici.
Io vado sul canale e posso con un abbonamento o una donazione sovvenzionare chi mi intrattiene o crea contenuti interessanti.
Oggi la tecnologia permette all'artista di lavorare per i propri mecenate, che non hanno più bisogno di essere soli o particolarmente facoltosi.
Basta creare gruppi di supporto economico come patreon o le live su twitch per fare vivere un creativo del suo lavoro.
E' ovvio però che per mantenere a lungo strutture del genere ci vuole un rapporto molto esclusivo coi fan e coltivato bene.
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Neutron
Inviato il: Giovedì, 24-Set-2020, 10:02
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QUOTE (fiocotram @ Mercoledì, 23-Set-2020, 20:05)
2)Cominciare ad abituarsi al rapporto DIRETTO coi propri fan.
Musicisti, creativi, scrittori di saggi, comici, attori... hanno già iniziato a trasmettere il proprio talento nei propri canali specifici.
Io vado sul canale e posso con un abbonamento o una donazione sovvenzionare chi mi intrattiene o crea contenuti interessanti.
Oggi la tecnologia permette all'artista di lavorare per i propri mecenate, che non hanno più bisogno di essere soli o particolarmente facoltosi.
Basta creare gruppi di supporto economico come patreon o le live su twitch per fare vivere un creativo del suo lavoro.
E' ovvio però che per mantenere a lungo strutture del genere ci vuole un rapporto molto esclusivo coi fan e coltivato bene.

io è da quando ho memoria che sento parlare di autoproduzioni, produzioni dal basso, contatto diretto con i propri fan.


non uno.
ma dico uno.
regista, musicista, artista che mi abbia confermato la sostenibilità di tale percorso.

uno lo deve fare per fede e gli va tutta la mia stima.
ma non ci campi.
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fiocotram
Inviato il: Giovedì, 24-Set-2020, 11:17
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QUOTE (Neutron @ Giovedì, 24-Set-2020, 02:02)
QUOTE (fiocotram @ Mercoledì, 23-Set-2020, 20:05)
2)Cominciare ad abituarsi al rapporto DIRETTO coi propri fan.
Musicisti, creativi, scrittori di saggi, comici, attori... hanno già iniziato a trasmettere il proprio talento nei propri canali specifici.
Io vado sul canale e posso con un abbonamento o una donazione sovvenzionare chi mi intrattiene o crea contenuti interessanti.
Oggi la tecnologia permette all'artista di lavorare per i propri mecenate, che non hanno più bisogno di essere soli o particolarmente facoltosi.
Basta creare gruppi di supporto economico come patreon o le live su twitch per fare vivere un creativo del suo lavoro.
E' ovvio però che per mantenere a lungo strutture del genere ci vuole un rapporto molto esclusivo coi fan e coltivato bene.

io è da quando ho memoria che sento parlare di autoproduzioni, produzioni dal basso, contatto diretto con i propri fan.


non uno.
ma dico uno.
regista, musicista, artista che mi abbia confermato la sostenibilità di tale percorso.

uno lo deve fare per fede e gli va tutta la mia stima.
ma non ci campi.

Pero' adesso c'e'Twitch. E' partita come piattaforma per ospitare persone che giocavano in diretta e intrattenevano i fan (alla Favij) ed e' finita per ospitare comici, fumettisti, attivisti politici, divulgatori...tutti si autofinanziano con la loro community, che dona soldi nelle trasmissioni live per abbonati e con gli abbonamenti stessi. Non dico che sia LA soluzione ma e' un esempio di come si possa usare la rete dei fan e i mezzi tecnologici a proprio vantaggio. Sempre meglio di un mercato in cui il creatore singolo e detentore dei diritti guadagna sempre meno, perche' le persone ormai sono abituate che con 5 o 10 euro hanno tutto l'intrattenimento che vogliono, banche dati sterminate. E io,ipotetico creatore di una Graphic Novel, di un album musicale o di un film indipendente, come convinco la gente a pagare piu' di dieci euro il mio lavoro? La nostra generazione ancora paga il singolo prodotto... ma noi siamo in estinzione.
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Neutron
Inviato il: Giovedì, 24-Set-2020, 11:28
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QUOTE (fiocotram @ Giovedì, 24-Set-2020, 10:17)
QUOTE (Neutron @ Giovedì, 24-Set-2020, 02:02)
QUOTE (fiocotram @ Mercoledì, 23-Set-2020, 20:05)
2)Cominciare ad abituarsi al rapporto DIRETTO coi propri fan.
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Oggi la tecnologia permette all'artista di lavorare per i propri mecenate, che non hanno più bisogno di essere soli o particolarmente facoltosi.
Basta creare gruppi di supporto economico come patreon o le live su twitch per fare vivere un creativo del suo lavoro.
E' ovvio però che per mantenere a lungo strutture del genere ci vuole un rapporto molto esclusivo coi fan e coltivato bene.

io è da quando ho memoria che sento parlare di autoproduzioni, produzioni dal basso, contatto diretto con i propri fan.


non uno.
ma dico uno.
regista, musicista, artista che mi abbia confermato la sostenibilità di tale percorso.

uno lo deve fare per fede e gli va tutta la mia stima.
ma non ci campi.

Pero' adesso c'e'Twitch. E' partita come piattaforma per ospitare persone che giocavano in diretta e intrattenevano i fan (alla Favij) ed e' finita per ospitare comici, fumettisti, attivisti politici, divulgatori...tutti si autofinanziano con la loro community, che dona soldi nelle trasmissioni live per abbonati e con gli abbonamenti stessi. Non dico che sia LA soluzione ma e' un esempio di come si possa usare la rete dei fan e i mezzi tecnologici a proprio vantaggio. Sempre meglio di un mercato in cui il creatore singolo e detentore dei diritti guadagna sempre meno, perche' le persone ormai sono abituate che con 5 o 10 euro hanno tutto l'intrattenimento che vogliono, banche dati sterminate. E io,ipotetico creatore di una Graphic Novel, di un album musicale o di un film indipendente, come convinco la gente a pagare piu' di dieci euro il mio lavoro? La nostra generazione ancora paga il singolo prodotto... ma noi siamo in estinzione.

Twitch è il nuovo MySpace, il nuovo Youtube ecc ecc...
partono sempre bene queste nuove piattaforme.

si appiattiscono sempre più velocemente.
vedrai, a breve arriveranno le inserzione, le sponsorizzazioni ecc ecc.
tutto già visto.

il sistema è molto più refrattario al cambiamento di quanto credevamo.

il finanziamento dal basso funziona fino a un certo punto.
nel 99,9% dei casi non ti permette di campare di quello... in tutte le arti eh. dalla musica al cinema.
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fiocotram
Inviato il: Giovedì, 24-Set-2020, 16:20
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Però con Myspace non ci guadagnavi. Con Twitch c'è gente che ci campa e che ha aperto piccole società. Gli streamer di Twitch fanno abbonare i loro fan e ricevono donazioni.
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Neutron
Inviato il: Giovedì, 24-Set-2020, 16:28
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QUOTE (fiocotram @ Giovedì, 24-Set-2020, 15:20)
Però con Myspace non ci guadagnavi. Con Twitch c'è gente che ci campa e che ha aperto piccole società. Gli streamer di Twitch fanno abbonare i loro fan e ricevono donazioni.

MySpace potevi ricevere donazioni tanto quanto...
non c'era il capitolo abbonamenti ma siam lì

mi dispiace, come ho detto, non credo più alle possibilità che questo tipo di promozione e finanziamento può dare.

Sono mode cicliche che ciclicamente si schiantano fragorosamente contro il modello di business dominante, che per tornare al tuo primo post, consiste nell'avere una buona idea e venderla in qualche modo a una majors.
punto.

mi rattrista tantissimo scrivere ciò eh, sia chiaro.
ma ho avuto a che fare con registi, musicisti, artisti... nessuno campa con il rapporto diretto dei propri fan.
nessuno.


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Creed92
Inviato il: Giovedì, 24-Set-2020, 18:32
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