Benvenuto Visitatore ( Connettiti | Registrati )

Cerca nel forum
Loading
Ricerca avanzata



Pagine : (2) [1] 2   ( Vai al primo messaggio non letto ) Rispondi a questa discussioneInizia nuova discussioneNuovo Sondaggio

> I NUOVI ROOKIES CONTRO I NUOVI ROCKY, NATHAN FILLION POLIZIOTTO NON C'ENTRA
 
ocramiggop
Inviato il: Martedì, 22-Set-2020, 14:57
Quote Post


Grande Capo Estiqaatsi
********

Gruppo: Members
Messaggi: 49748
Utente Nr.: 199
Iscritto il: 02-Lug-2004
Città:



"I NUOVI ROOKIES CONTRO I NUOVI ROCKY"

E nel distretto centrale di polizia di Los Angeles, venne ottobre. E come ogni maledetto ottobre, il tenente Brett Strykrer,, un omino basso e dai capelli stempiati neri,, ma con un viso che la sa lunga, riunì tutte le reclute del distretto per uno dei suoi discorsi epocali.
- Buongiorno, agenti! - iniziò - Domani è il gran giorno, il giorno dove nel luogo dove ben sapete vi scontrerete con i vostri avversari... NON DOVETE AVER PAURA, NOSSIGNORE!!!!! - tuonò - Voi siete più forti, più allenati, più...armati! - si guardò, poi attorno e scrutò - Dall'anno scorso, ci sono facce nuove, sangue nuovo, è giusto che scendiate in campo...RAZZA DI SPINE! La nostra, ma anche la loro, è una tradizione quarantennale che ha forgiato i nuovi poliziotti duri della città...Se non superate questa sfida, come vi dovrò chiamare...Checche, forse? - e continuò - Non pensiate ce io abbia paura, anche se domani non ci sarò...Ma sarà come se io ci fossi e, diamine...DOVRETE STANARLI QUEI BASTARDI FIGLI DI PUTTANA...DOVRETE ESSERE COME DEI BISONTI CHE NON SI FERMANO DAVANTI A NIENTE, MA CONTINUANO LA LORO STRADA...DOVRETE, INSOMMA ASFALTARLI, PERCHÉ' SE NON ASFALTATE LORO, LORO ASFALTERANNO VOI!!!! - e proseguì con un pò di storia - Negli anni passati, non sempre abbiamo vinto noi, ci hanno rimandato a casa con le ossa rotte, o all'obitorio, ma se ho selezionato voi, le reclute più dure e più bastarde del distretto, ci sarà un motivo, no? Non voglio polli fra voi, né galline! Chi si piscia nei pantaloni non è degno di varcare questo distretto, anzi resti a casa, o o vada nel supermarket a compararsi i "Pampers", o altro tipo di mutande assorbenti! E se il vostro problema non è la vescica, ma la merda; ebbene signori...CAGATELA IN FACCIA AI VOSTRI AVVERSARI, NON NEL CESSO DI CASA VOSTRA!!! - e terminò - Non crediate che io vi mandi al massacro... VOGLIO SOLO FORGIARE DEI VERI UOMINI, DEI VERI ROOKIES, AGENTI CON CINQUE E PALLE E MEZZO COSI', MASSACRATE QUESTI NUOVI PUGILI...QUESTI NUOVI ROCKY (BALBOA), CHE LE PALESTRE DELLA NOSTRA CITTÀ' VI MANDERANNO' CONTRO...E TORNATE VINCITORI! AVETE INTESO BENE, RAGAZZI??? e i Rookies, cioè le reclute, risposero unanimi:
- SIIII,!!!! - e il tenente:
- Allora, in libertà, domani a a mezzogiorno, vi voglio in forma! Buongiorno, signori! -

Nello stesso momento, in una mega-palestra di boxe, il vecchio manager Bricky Burgess, un ometto piccolo, dai capelli bianchi, mezzo sordo, che si diceva che da giovane assomigliasse al Pinguino del telefilm di Batman, salì le scale del podio per prendere la parola. La palestra era affollata, i pugili più muscolosi e più tosti della città erano tutti riuniti lì. Si diceva che fossero in 100.000, ma qualcuno ne contò solo 97! E Bricky incominciò:
- Grazie, ragazzi, di essere venuti qui! Fino a poche ora fa, vi allenavate per puntare a un titolo, ma ora vi chiedo di fare qualche cosa di più! - - un attimo di silenzio e poi riprese - Domani, a mezzogiorno,è il gran giorno: i nuovi Rookies della polizia contro voi, i nuovi pugili...ma che che dico, i nuovi Rocky Balboa, le nuove e future stelle della boxe..Se mai sopravvivrete a questo scontro...E DOVRETE FARLO FIGLI DI UNA GRAN PUTTANA, CHE MI SONO SCOPATO IN STRADA MEZZ'ORA FA !!!! DOVRETE DIMOSTRARE CHE VOI SIETE PIU' FORTI DI LORO...DELLE LORO ARMI...DEI LORO MANGANELLI..DEI LORO FUCILI A GAS!!!! - e poi - Voi non sapete che cosa questi stanchi occhi hanno visto in questi quarant'anni di scontri: laghi di sangue davanti al bastione di casa mia e ho visto pure i fumogeni cagati davanti alle porte di Tannauser...e tutti questi momenti li ho impressi qui e se ne andranno solo quando io non ci sarò più...e cioè MOLTI, MA MOLTI ANNI DOPO LA VOSTRA CAZZO DI MORTE, GIOVANI PIVELLI!!!! - un gestaccio e un respiro da una bombola d'ossigeno e poi il vecchio terminò - Cercate d'inculcarvi, nel vostro cervelletto di gallina che prima di affrontare un pugile sul ring...NON C'E' NIENTE DI MEGLIO DI UNA SANGUINOSA RISSA CON LE RECLUTE DELLA POLIZIA!!! Loro hanno i caschi bianchi di protezione, voi avete i caschi colorati e le dentiere, loro hanno i manganelli, voi i guantoni da boxe, loro hanno i gas lacrimogeni e le pistole (forse a salve, ma anche no) e voi....Beh, cazzo d'un cazzo,, non ricordo bene cosa avete ancora voi, ma ciò che importa è che siete giovani, brutti, sporchi e cattivi e che gliela farete pagare, a quei maledetti figli di puttana in blue vero? - e i pugili:
- CERTOOOOO!!!!
- Allora, andate a casa e riposatevi, domani, ci sarà il vostro testamento di fuoco! E per chi tirasse le cuoia: condoglianze in anticipo! - esclamò il vecchio Bricky, notando una bionda con due bocce così .

Il giorno dopo, ecco i resoconti del telegiornale delle 18.

- Buonasera, da Canale 8. Los Angeles: annuale massacro fra nuovi Rookies , o reclute, della polizia e nuovi Rocky (Balboa), cioè i nuovi pugili, della strada. Come notate dalle immagini, le due "squadre" avversarie ci hanno dato sotto e hanno distrutto ciò che gli capitava a tiro: passanti, camion della nettezza urbana, idranti, pali della luce, scuolabus con i bambini...persino dei poveri barboni che chiedevano l'elemosina. Il fatto che non siano mai stati messi dei "divieti d'accesso" durante questi scontri quarantennali hanno dato lavoro a parecchie ambulanze e, attualmente, quasi tutti gli ospedali sono intasati di morti, feriti, contusi, e chi ne ha più ne metta, che non fanno parte né della polizia, né dell'associazione pugilistica americana. Comunque, tranquilli, solo per dovere di cronaca hanno vinto gli sbirri, ma solo per qualche massacro in più! A mezzogiorno sembrava piombata la nebbia; erano i poliziotti a lanciare i gas contro i loro rabbiosi avversari, che hanno cercato di proteggersi anche con...armature da giocatori di rugby? I pugili, però, non si sono arresi e hanno mandato all'ospedale molti avversari. Il numero delle vittime non si riesce ancora a contare (e che cazzo, abbiamo solo venti dita fra mani e piedi, eh?), però possiamo garantirvi colpi bassi fra le parti e splatter a volontà, con intestini tenui che uscivano dal pancreas. Il sindaco, a fine scontro ha detto che ci vorranno 30 anni per riportare ordine e pulizia nelle strade...o solo pochi mesi...o pochi giorni...o poche ore...BOH? Qui è il vostro affezionato giornalista Darius Romero, detto "Argento" che vi saluta e vi dà appuntamento alla prossima imminente invasione di morti viventi, buonasera"!


FINE

Marco "Doc Ock" Poggi


--------------------
Marco Poggi
PM
Top
 
ocramiggop
Inviato il: Martedì, 22-Set-2020, 15:11
Quote Post


Grande Capo Estiqaatsi
********

Gruppo: Members
Messaggi: 49748
Utente Nr.: 199
Iscritto il: 02-Lug-2004
Città:



Parodia ispirata molto liberamente al telefilm "THE ROOKIES/THE NEW ROOKIES", de l 1972/76:

Only registered users can see links
Registrati o Entra nel forum!


Only registered users can see links
Registrati o Entra nel forum!


Il personaggio di Bricky Burgess è ispirato al Micky della saga di Rocky:

Only registered users can see links
Registrati o Entra nel forum!


...e i massacri, agli insensati massacri americani che si vedono in tv!

Marco "Doc Ock" Poggi
PM
Top
Adv
Adv









Città:





Top
Jagger
Inviato il: Mercoledì, 23-Set-2020, 01:58
Quote Post


Unregistered






Città:



Marco, è ok. ma devi aggiungere più particolari e rendere il tutto più coinvolgente..
ha un taglio quasi da giornalista/cronista di cronaca locale.
insomma, bisogna aggiungere, allungare e sviluppare. e magari mettere personaggi.
Top
 
ocramiggop
Inviato il: Mercoledì, 23-Set-2020, 02:22
Quote Post


Grande Capo Estiqaatsi
********

Gruppo: Members
Messaggi: 49748
Utente Nr.: 199
Iscritto il: 02-Lug-2004
Città:



QUOTE (Paikar @ Martedì, 22-Set-2020, 17:58)
Marco, è ok. ma devi aggiungere più particolari e rendere il tutto più coinvolgente..
ha un taglio quasi da giornalista/cronista di cronaca locale.
insomma, bisogna aggiungere, allungare e sviluppare. e magari mettere personaggi.

E' un taglio voluto così. Qualche anno fa, scrissi 4 brevi parodie, molto più sostanziose su "GALAXY EXPRESS 999", "POLICE WOMEN - AGENTE PEPPER" , "S.W.A.T. - SQUADRA SPECIALE ANTICRIMINE" (quella originale del 1975, non il remake odierno) e "ATTENTI A QUEI DUE" e sono scritte come dici tu, ma il mio interesse ne "I NUOVI ROOKIES CONTRO I NUOVI ROCKY" è di rendere il tenente Ryker deil telefilm dei Rookie e il Mickey dei film di Rocky Balboa e far loro pronunciare dei veri discorsi di guerra, con citazioni e volgarità varie. Presentare nei dettagli un massacro fra pugili e poliziotti non era nelle mie intenzioni. Volevo solo fare una parodia con due discorsi di due pezzi di merda guerrafondai, che mandano al massacro poliziotti di primo pelo e astri nascenti del pugilato, non descrivere il massacro, se non dal punto da un punto di vista giornalistico locale, di un cronista che non gliene frega nulla dell vittime, basta fare ascolti sul sangue. Hai capito? Se avessi voluto altri personaggi, avrei solo preso in giro i Rookie, o i Rocky da soli, capoto. Per curiosdità vuoi leggere gli altri 4 scult?

Marco "Doc Ock" Poggi


--------------------
Marco Poggi
PM
Top
Jagger
Inviato il: Mercoledì, 23-Set-2020, 02:54
Quote Post


Unregistered






Città:



QUOTE (ocramiggop @ Mercoledì, 23-Set-2020, 02:22)
QUOTE (Paikar @ Martedì, 22-Set-2020, 17:58)
Marco, è ok. ma devi aggiungere più particolari e rendere il tutto più coinvolgente..
ha un taglio quasi da giornalista/cronista di cronaca locale.
insomma, bisogna aggiungere, allungare e sviluppare. e magari mettere personaggi.

E' un taglio voluto così. Qualche anno fa, scrissi 4 brevi parodie, molto più sostanziose su "GALAXY EXPRESS 999", "POLICE WOMEN - AGENTE PEPPER" , "S.W.A.T. - SQUADRA SPECIALE ANTICRIMINE" (quella originale del 1975, non il remake odierno) e "ATTENTI A QUEI DUE" e sono scritte come dici tu, ma il mio interesse ne "I NUOVI ROOKIES CONTRO I NUOVI ROCKY" è di rendere il tenente Ryker deil telefilm dei Rookie e il Mickey dei film di Rocky Balboa e far loro pronunciare dei veri discorsi di guerra, con citazioni e volgarità varie. Presentare nei dettagli un massacro fra pugili e poliziotti non era nelle mie intenzioni. Volevo solo fare una parodia con due discorsi di due pezzi di merda guerrafondai, che mandano al massacro poliziotti di primo pelo e astri nascenti del pugilato, non descrivere il massacro, se non dal punto da un punto di vista giornalistico locale, di un cronista che non gliene frega nulla dell vittime, basta fare ascolti sul sangue. Hai capito? Se avessi voluto altri personaggi, avrei solo preso in giro i Rookie, o i Rocky da soli, capoto. Per curiosdità vuoi leggere gli altri 4 scult?

Marco "Doc Ock" Poggi

ok.sì, sono curioso adesso.vediamo gli altri...
Top
 
ocramiggop
Inviato il: Mercoledì, 23-Set-2020, 03:01
Quote Post


Grande Capo Estiqaatsi
********

Gruppo: Members
Messaggi: 49748
Utente Nr.: 199
Iscritto il: 02-Lug-2004
Città:



QUOTE (Paikar @ Martedì, 22-Set-2020, 18:54)
QUOTE (ocramiggop @ Mercoledì, 23-Set-2020, 02:22)
QUOTE (Paikar @ Martedì, 22-Set-2020, 17:58)
Marco, è ok. ma devi aggiungere più particolari e rendere il tutto più coinvolgente..
ha un taglio quasi da giornalista/cronista di cronaca locale.
insomma, bisogna aggiungere, allungare e sviluppare. e magari mettere personaggi.

E' un taglio voluto così. Qualche anno fa, scrissi 4 brevi parodie, molto più sostanziose su "GALAXY EXPRESS 999", "POLICE WOMEN - AGENTE PEPPER" , "S.W.A.T. - SQUADRA SPECIALE ANTICRIMINE" (quella originale del 1975, non il remake odierno) e "ATTENTI A QUEI DUE" e sono scritte come dici tu, ma il mio interesse ne "I NUOVI ROOKIES CONTRO I NUOVI ROCKY" è di rendere il tenente Ryker deil telefilm dei Rookie e il Mickey dei film di Rocky Balboa e far loro pronunciare dei veri discorsi di guerra, con citazioni e volgarità varie. Presentare nei dettagli un massacro fra pugili e poliziotti non era nelle mie intenzioni. Volevo solo fare una parodia con due discorsi di due pezzi di merda guerrafondai, che mandano al massacro poliziotti di primo pelo e astri nascenti del pugilato, non descrivere il massacro, se non dal punto da un punto di vista giornalistico locale, di un cronista che non gliene frega nulla dell vittime, basta fare ascolti sul sangue. Hai capito? Se avessi voluto altri personaggi, avrei solo preso in giro i Rookie, o i Rocky da soli, capoto. Per curiosdità vuoi leggere gli altri 4 scult?

Marco "Doc Ock" Poggi

ok.sì, sono curioso adesso.vediamo gli altri...

Sei tu che l'hai voluto:

LA "S.B.A.T."


Los Angeles, il terrorismo dilaga. La polizia, per questa ragione ha istituito una squadra di super-agenti, conosciuti come "S.B.A.T.", dai nomi e cognomi particolari (il tenente Steve Forrest, capace di provocare suggestioni ipnotiche e far credere al bastardo di essere in una foresta, il sergente italo-americano Robert U'Riccio, dai boccoli viventi, Rod Perry, il poliziotto più pulcioso che ci sia, capace di far venire un terribile prurito addosso provocando orticarie gravi, Joseph Kolomann, un fanatco neo-nazista nato per spaccare crani e Mark Shera, capace di evocare la notte e controllare i fenomeni atmosferici). Il loro compito combattere il crimine e vincere, perché l'America detesta i perdenti, sopratutto se poliziotti!


Era una mattina come un'altra, alla stazione centrale di polizia di Los Angeles. Alla sezione "S.B.A.T." stavano tutti giocando a carte, strozzandosi a vicenda perché tutti baravano, quando, all'improvviso, piombò il tenente Steve Forrest ed urlò ai suoi:

- Smettete di poltrire, ragazzi. Dei rapinatori hanno preso d'assalto la banca centrale, tenendo tutti in ostaggio! Andiamo a rompergli le uova nel paniere! -

All'udire ciò, tutti s'alzarono e correndo saltarono sulla camionetta della "S.B.A.T.", che partì a manetta. Niente poteva distogliere il guidatore, Sam Jackson, dalla guida, neppure i passanti che venivano investiti. Il camion aumentava la velocità, giungendo fino a 300 kilometri orari. Per giungere sul luogo del misfatto, Sam Jackson, fece persino motocross su una ruota sola, sterzando in curva con il rosso e provocando dietro a sé una serie d'iincidenti a catena. Arrivati alla banca centrale, Sam frenò di colpo e l'agente Peter Testamolla fracassò il vetro del camioncino, andando a sbattere contro il lampione.
Frattanto, mentre i membri della "S.B.A.T." uscivano dal camioncino, i poliziotti, capitanati dal sergente di colore P.T.Tana, cercavano di trattare con i rapinatori.

- Sono il sergente P.T.Tana, del dipartimento di Los Angeles, - urlava col megafono il cicciobomba afroamericano - rilasciate gli ostaggi e arrendetevi e saremo clementi con voi! -
- Te lo scordi, sbirro! - urlò il capo dei rapinatori - Vogliamo un milione di dollari e Pamela Anderson che guida l'auto della fuga! -
- Scusa, idiota! I soldi ce li avete a disposizione quanti ne volete in cassaforte, quindi non chiederceli a noi, che siamo in bolletta! - gli rispose P.T.Tana - Quanto a Pamela Anderson, è impegnata a doppiare "STRIPPARELLA"! Quindi chiedi qualcos'altro! -
- Abbiamo fame! - imprecò il capo rapinatore - Forniteci: spaghetti, pollo, insalatina e una tazzina di caffé! -
- Siamo la polizia di LA, non Fred Bongusto, che ne diresti di una pizza ? - contrattò P.T.Tana.
- Alla capricciosa, dateci le pizze alla capricciosa! - urlò il capo.
- E se la pizzeria, qui all'angolo, non le avesse ? Andrebbero bene Margherita e Quattro Stagioni ? - domando il sergente.
- ALLA CAPRICCIOSA, P.T.TANA, ALLA CAPRICCIOSA, O FACCIAMO UNA STRAGE!
- Diavolo, ragazzi, qui si mette male! - bisbigliò il sergente ai suoi uomini.
Frattanto, i cinque componenti della "S.B.A.T." stavano raggiungendo gli altri.
- Bisogna confondere sia i nostri che i loro! - ordinò il tenente Steve Forrest - MARK SHERA...USA I TUOI POTERI ATMOSFERICI, "FAI SERA" E CALA UN IMPENETRABILE BANCO DI NEBBIA! -
- Agli ordini, tenente! - rispose il poliziotto, alzando le mani e facendo calare la sera a mezzogiorno meno tre.
Nello stesso momento, in banca, i quattro rapinatori si accorgevano anch'essi che qualcosa non andava a mezzogiorno meno tre.
- Ehi, capo, qui è calata la sera...Cosa significa ? - domandò uno.
- Sarà morto di nuovo Gesù Cristo...Dobbiamo ravvederci! - affermò il secondo.
- Anche la nebbia...E che siamo a Londra ? - esclamò il terzo.
- Naaa, siamo a LA, qui si girano dei film! - esclamò il capo - Vorrei sapere chi è quel regista scemo che sta girando 'sti film...Ma non lo sà che stiamo facendo una rapina in banca ? -
- Boh ? -
- Mah! -
- Che ? -
La "S.B.A.T." uscì dalla nebbia, raggiungendo il sergente P.T.Tana e i suoi uomini.
- Tenente Forrest, per fortuna è qua, quattro rapinatori...! - cominciò a dire il sergente.
- Lo so, lo so! Stanno tenendo in ostaggio gli occupanti della banca! Cos'hanno chiesto ? - domandò.
- Delle pizze alla capricciosa, altrimenti sarà una strage! - gli rispose.
- Ci vorrebbe un piano...Ah, ci sono! Agenti U'Riccio e Rod Perry, vestitevi da ragazzi della pizza e "consegnate le pizze" ai criminali! -
- Ma signò tenente, - affermò U'Riccio in dialetto napoletano, toccandosi la fluente chioma di capelli neri - mi sò fatt'e boccole iere! -
- Non m'interessa, tu ti travesti da garzone! - gli ordinò il tenente - Quanto a te, Rod Perry, tieni pronti le tue zecche seviranno, oh se serviranno! -
- No problem, tenente! - esclamò, grattandosi la pancia, il grasso e disordinato Rod Perry - Riserverò loro un trattamento di prim'ordine! BUUURK...scusate, il ruttino di mezzodì! -
- PERKE' NON MANTA ME, HERR FORREST ? - domandò Joseph Kolemann.
- Perché tu entri dal retro e gli spacchi il sedere, ok ? -
- SPERO FIFAMENTE KE CI SIANO TEGLI EPREI FRA KVEI QUATTRO, KOSI' LI PRUCIO FIFI KOL MIO LANCIAFIAMME! - esclamò Kolemann, tirando fuori il suo lanciafiammne portatile.
- Andate e non preoccupatevi! - ordinò Forrest - Se vi scappano, li prendremo io e Mark Shera (che fa sera)! -
Così, col favore della sera (calata dall'agente Mark Shera), l'operazione Pizza Caprissiosa iniziò e gli agenti Robert U'Riccio e Rod Perry, vestiti da ragazzi delle consegne, entrarono con quattro pizze per i quattro rapinatori, mentre dal retro, l'agente Kolemann stava pronto ad intervenire, mettendosi la svastica sul braccio e baciando la foto del Fuhrer che teneva nel portafogli.
- Finalmente si mangia! - esclamò il capo.
- Urrà! - gridarono gli altri tre.
- LA FESTA E' FINITA, TANNATI EPREI! - esclamò Kolemann, entrando di soppiatto col suo lanciafiamme - FI ABBIAMO PRESI PER FAME, EH ? -
- Un dannato sbirro, spariamo! - si voltò il capo, prendendo il fucile mitragliatore e ordinando ai suoi di sparare.
- Uè, guagliò! - urlo Robert U'Riccio - U' nazista nun è solo! Ce stò pur'io...Robbert U'Riccio...co' miei boccol'e maggici! - e subito i folti capelli di U'Riccio s'attocigliavano attorno al corpo di uno dei rapinatori.
- Ehi, ehi, ma che mi succ...mi prude... mi prude tutto il corpoooo! Ahhh! - disse un altro, iniziandosi a grattare vertiginosamente.
- Eh, le zecche e gli animaletti che vivono dentro di me han fatto il loro lavoro! Non per niente mi chiamano Rod Perry...PERCHE' FACCIO RODERE OGNI CRIMINALE....BUURF! (scusate)! - ruttò il Rod Perry.
- AFANTI, TIMMI CHE NON SEI EPREO, TANNATO, DIMMELO, PER IL FUHRER E IL TERZO REICH! - urlò Kolemann, colpendo il terzo complice a sangue.
- Come...come lo sai, che sono ebreo ? - domandò il rapinatore
- IO ZO' SEMPRE TUTTO...MUORI TANNATO! - - esclamò Kolemann col sorriso sulle labbra.
- Ahhh! - urlò il rapinatore abbrustolito.
- ...E POI TICONO KE LA RAZZA ARIANA NON E' LA PIU' FORTE! - affermò Kolemann.
Mentre assisteva alla disfatta dei suoi tre complici, il capo della banda pensò bene di non sfidare la sorte e di guadagnare l'uscita. Improvvisamente, però, non appena uscito fuori dalla banca, l'uomo si ritrovò circondato da una fitta vegetazione. Era caduto in trance grazie al tenente Steve Forrest, che gli aveva fatto credere di essere IN UNA FITTA FORESTA!
- Ehi, ma che è ? - domandò, girandosi attorno - E' il Vietnam ? -
- Diciamo di si e tu...tu puoi chiamarmi 'CONG, VIET...CONG! - gli disse Mark Shera sparandogli una palla dritta in fronte.
- Ce l'avete fatta! - urlò il sergente P.T.Tana.
- Dovere, noi della "S.B.A.T." abbiamo superato prove molto più rischiose! -gli rispose Steve Forrest - Agente Mark Shera...Rifà mattina! -
- Agli ordini, tenente! - rispose l'agente, che con uno schiocco della sua mano destra rifece riapparire il sole californiano.
- E' bello rivedere il Sole, dopo un quarto d'ora di buio! - affermo P.T.Tana.
- Missione compiuta! - disse Forrest, quando improvvisamente il suo walkie-talkie squillò - Cosa ? Come ? Perché ? Arriviamo subito! - poi riivolgendosi ai suoi uomini, appena usciti dalla banca, ordinò - Ragazzi, uno scienziato pazzo si è impossesato della centrale termo-nucleare-cobaltica di Los Angels, facciamogliala vedere! -
- SIIII! - urlarono i quattro, iniziando a correre verso la camionetta, che sgommò e partì a 500 kilometri orarie.
- Con gente come gli "S.B.A.T.", dormiamo sicuri! - disse P.T.Tana.
- Lei un pò di meno, signore...L'AUTO PATTUGLIA CHE HANNO APPENA FRANTUMATO ERA LA SUA! - esclamò uno dei poliziotti.


FINE

lI mitico telefilm da cui ho preso i nomi dei personaggi:

Only registered users can see links
Registrati o Entra nel forum!



Marco "Doc Ock" Poggi
PM
Top
 
ocramiggop
Inviato il: Mercoledì, 23-Set-2020, 03:11
Quote Post


Grande Capo Estiqaatsi
********

Gruppo: Members
Messaggi: 49748
Utente Nr.: 199
Iscritto il: 02-Lug-2004
Città:



AGENTE TETTELEGGHE: POLICE BITCH.

San Francisco, Primo Distretto di polizia. Nell’ufficio del capitano Earl, il poliziotto era in riunione con due dei suoi poliziotti più fidati, “Er Baffo” e il “Barba”, famosi per i loro travestimenti da hippies anni’70 (anche siamo, ormai, alla fine del primo decennio del 2000). Nella scrivania del capitano, in bella vista c’era la foto di don Vito Cortisone, noto spacciatore di droga che nessun poliziotto aveva mai incastrato.
-Basta! – esclamò Earl, battendo il pugno sulla scrivania – Dobbiamo incastrare Don Vito Cortisone…Però, come…come fare ? Me lo dite ? –
- A capità, - disse “Er Baffo” – se vole incastrà er bosse…je dovemo da mette ‘na spia dentro casa!–
- Bene, selezionerò subito i migliori agenti disponibili del nostro reparto, per la missione! – esclamò il capitano Earl.
- Forze n’ha ‘ccapito, capità! – ribatté “Er Baffo” – Un aggente normale nun ‘va bbene! Je dovemo da mannà er sergente Andersen! –
- Chi ? – domandò Eral.
- JE DOVEMO DA MANNA UNA DONNA…UNA BONA DONNA…ER SERGENTE TETTELEGGHE ANDERSEN! – sbottò “Er Baffo”.
- Tu sei d’accordo “Barba” ? – si rivolse al poliziotto afro-americano.
- Ostrega, sior capitano! – rispose il “Barba” (un afro-americano), in dialetto veneziano – Per incastrare quel Mona, ci vole una bela puté! –
- Chiamatemi Tettelegghe allora, dobbiamo mandarla sottocopertura al “BITCH CLUB”, il locale che, di solito, frequenta don Vito! Sarà uno schianto come cameriera…O ballerina di Lap Dance! – ansimò il capitano Earl.
Il sergente Tettelegghe Andersen era una bella bionda sulla trentina, specializzata in “infiltrazioni”. Il soprannome Tettelegghe (il suo nome chi se lo rammentava più) le era stato dato dai colleghi, per via del suo seno prosperoso e delle sue gambe chilometriche. Infatti, le sue misure 97 65 97, la facevano la più “formosa” del distretto. Infiltratasi al “BITCH CLUB”, come da ordini, Tettelegghe aveva trovato lavoro come cameriera, indossando un body discinto che metteva in bella mostra le sue grazie. Mentre stava servendo ai tavoli, nella sua testa gli rimbombavano gli ordini del capitano Earl che diceva: “Mi raccomando, Tet, quando arriva don Vito Cortisone al club, servilo al suo tavolo e fai la svampita…Non ti preoccupare, grazie ad un trucchetto, ti faremo diventare la sua favorita già da stasera. Così, entrerai in casa sua e sarai libera d’andare in cerca di qualche prova per incastrarlo, che di solito nasconde nel suo studio!” Scoccarono le 10 della sera, quando don Vito fece il suo ingresso con i suoi due gorilla al “BITCH CLUB”. Tutto ciò non sfuggì all’occhio di Tettelegghe, che vide Cortisone sedersi al suo tavolo e ordinare un doppio whisky. Si accapigliò con una mora, pur di servire il boss al tavolo. Fu dura, ma ci riuscì, Tettelegghe era un’esperta in “discussioni” con “certe colleghe” - sopratutto se la nostra estraeva il suo fidato tirapugni di ferro dal seno -. Alcuni istanti più tardi, la bionda si era chinata a servire il boss, che, da subito, notò le sue doti.
- Dimmi un po’, sei nuova, vero ? – attaccò bottone don Vito, bisbigliando alla Marlon Brando – Come ti chiami ? –
- Tettelegghe, perché sono formosa in tutto, mio caro! – le rispose, usando un tono alla Gina Lollobrigida – Tutta roba di mammà, come puoi vedere…Mai visto un chirurgo plastico! -
- Vedo…vedo! – notò il boss, prendendo il bicchiere in mano.
- Se vuoi, bello, possiamo approfondire la nostra conoscenza. – disse la bionda, sedendosi fra i due gorilla e il boss – Il proprietario, mister Green, mi ha detto che ti devo accontentare in tutto! Però, che bel maschione che sei! Dicono che sei un pezzo grosso...Ma sento anche che sei fornito del… PEZZO GROSSO!
- Come ti permetti, biondina! – fece il primo scimmione.
- E’ don Vito Cortisone, abbi più rispetto! – intervenne il secondo.
- Lasciatela fare, è una vita che non ho donne così belle ai miei piedi! – esclamò don Vito – Pigliate ‘sti soldi e andate a ballare, ragazzi! –
- Si, si…Andate a ballare! – ripeté Tettelegghe, agitando le sue grazie davanti agli occhi di don Vito.
Ma proprio quando i due se n’andavano a ballare, l’agente hippy “Er Baffo” (che si era travestito ancora di più da hippy) fece il suo ingresso al “BITCH CLUB”, armato di una 38 special. Grazie al suo travestimento così “geniale”, il poliziotto baffuto riuscì a farsi strada fra la folla e, velocemente, a raggiungere il tavolo di don Vito Cortisone, che stava “conversando” con Tettelegghe. Il suo scopo era quella di fingere un attentato alla vita del don, spacciandosi per un uomo disperato.
- ‘A Cortisò, so venuto a consegnatte certe supposte de Valiumme, calibbro 38! – esclamò “Er Baffo”, con tono minaccioso.
- Eh ? – restò incredulo don Vito, vedendosi la pistola puntata in faccia.
- Chi è questo, è un tuo amico, perché ai mènage à trois io non ci sto! – esclamò Tettelegghe, coprendo la visuale a “Er Baffo”.
- ‘A signorì, spostite che je do da sparà, pecché quest’omo ha rovinato la vita mia! – gli disse “Er Baffo”, posizionando la mano destra armata all’altezza della gambe accavallate, in maniera molto sexy, di Tettelegghe.
- Tu non spari a nessuno, baffone! – disse Tettelunghe, facendo volare, con un calcione, la calibro 38 dalla mano de “Er Baffo” – Ti piace questa mossa di Can-Can, che ho imparato quand’ero ballerina a Las Vegas ? –
- Ahia, signorì! – imprecò “Er Baffo”, cercando a tentoni di recuperare la pistola.
- Fai il furbo, eh ? – fece Tettelegghe, alzandosi in piedi e pestando la mano destra del suo “avversario” – La mia mossa di Can-Can rende di più, se accompagnata da un pestone forte di una scarpa con i tacchi a spillo di 12 centimetri…Che, per caso, stasera io indosso, per servire ai tavoli!–
- Ri-ahia, signorì! – urlava “Er baffo”, mentre Tettelegghe gli prendeva il braccio destro, glielo torceva con forza, e, a calci nel sedere, lo “scortava” fuori del locale
– E non ti far più rivedere!- esclamava Tettelegghe - Ehi, “Baffo”, - gli bisbigliava all’orecchio la ragazza, prima di sbatterlo a terra come un sacco d’immondizia - scusa se ci sono andata pesante! –
- Nun te preoccupà, bellezza, da 'ggiovine ho fatto lo stantmenne! – la rassicurò “Er Baffo”, rialzandosi lentamente in piedi - Ahia, che culata! –
- Mia eroina, mia eroina, cosa avrei fatto senza di te ? – domandò don Vito a Tettelegghe, che, ancheggiando, si riaccomodava al tavolo.
- Sciocchezze, sciocchezze, una cameriera deve pur difendersi da certi uomini dalla “Manolesta”! – gli rispose Tettelegghe.
- Don Vito, don Vito, abbiamo visto, ma siamo accorsi or ora! – esclamò trafelato un gorilla, correndo al tavolo del suo padrone.
- Ci scusasse, don Vito! – si scusò il secondo.
- Sciocchi siete, perché siete andati a ballare ? – s’infuriò Cortisone – Se non fosse stato per questa femmina, sarei un cadavere! Ho deciso, Tettelegghe, da stasera stessa, tu diverrai la mia donna e verrai a casa mia! –
- E il lavoro ? – domandò.
- Ti licenzi e vieni a stare da me, ti darò tutto quello che vorrai! – gli rispose.
- Per me, va bene, don Vito! – disse Tettelegghe, sorridendo a denti stretti.
Così, don Vito e Tettelegghe, scortati dalle due maldestre guardie del corpo, uscirono dal locale, entrarono in una limousine nera e partirono verso la villa del “mammasantissima”. Fu una notte di fuoco quella fra Tettelegghe e don Vito, nella camera da letto del boss. L’uomo era tenace, voleva farlo e rifarlo, ma, alla fine, Tettelegghe ebbe la meglio, mettendogli un sonnifero - che era nascosto nel suo anello, uno zircone falso, della mano sinistra - nel bicchiere di whisky e facendolo dormire della grossa. Sapendo, dal capitano Earl, che i documenti del boss erano nello studio del mafioso, Tettelegghe si mise una succinta vestaglia addosso, s’infilò due pantofole color fuxia con i tacchi ai piedi, uscì dalla camera da letto e si recò sul posto. La bella poliziotta sapeva che don Vito teneva i suoi documenti compromettenti in cassaforte. Era stata anche previdente. Prima di addormentarlo con il sonnifero, aveva chiesto a don Vito in quale quadro fosse nascosta la cassaforte dello studio, nonché la combinazione della stessa, che era 30 a destra, 60 a sinistra e 90 a destra. Un Van Gogh inclinato, la mano destra della poliziotta che girava, lentamente, il pomello della combinazione, il rumore dei tre scatti che aprivano la cassaforte e il gioco era fatto. Tettelegghe era libera di rovistare fra i documenti, tralasciando le mazzette di dollari. Oltre che bella e scaltra, la bionda era anche fortunata. In cassaforte vi trovò tutte cose compromettenti: dossier, connessioni con altri capimafia documentate da fotografie e diversi nomi di spacciatori. C’era, persino, il luogo dove il boss faceva raffinare la droga. Aveva fatto centro, ora bastava fotografare i documenti con la microcamera che Tettelegghe, aveva come spilla, e scappare dal capitano Earl. Sembrava fatta, ma non era così. Le luci, all’improvviso, si accesero, Tettelegghe si voltò di scatto e trovò don Vito Cortisone e le due guardie del corpo, che le puntavano contro l’artiglieria pesante, una 45 automatica e due 44 Magnum.
- Non ci volevo credere, ma ti ho lasciato fare! – esclamò don Vito – Sapevo che il capitano Earl della polizia di San Francisco mi dava la caccia, ma non sapevo che mi volesse mettere in casa una femmina, approfittandosi del mio debole per il gentil sesso! –
- Che ? – domandò Tettelegghe.
- Sei una poliziotta, una sporca poliziotta, biondona! – imprecò – Ho finto di prendere la tua droga, perché avevo capito chi era quel baffone che m’importunava al locale…Un poliziotto di Earl…E tu sei una donna di Earl! Hai scaldato il mio letto, hai trovato i miei documenti, ma non te n’andrai viva da qui! –
- E va bene, butto giù la maschera! – disse Tettelegghe, assumendo con le gambe la posizione più sexy che conosceva – Hai ragione, sono il sergente Tettelegghe Andersen della polizia di San Francisco, tu e i tuoi uomini siete in arresto per spaccio di stupefacenti! –
- Ah, ah, ah! – si misero a ridere all’unisono don Vito e i due gorilla.
- Ma perché voi gangster non mi prendete mai sul serio ? – domandò Tettelegghe.
- Perché sei disarmata, bellezza…Ho scrutato la tua bella “carrozzeria”, fatto controllare i tuoi vestiti e i miei uomini non hanno trovato pistole! Nemmeno quei microscopici “spara-piselli” che, voi femmine, portate di solito in borsetta! – gli rispose don Cortisone.
- Scommetti che, entro cinque secondi, farò fuori i tuoi gorilla, don Vito ? – domandò, con tono di sfida, Tettelegghe, togliendosi, lentamente e sensualmente, le pantofole fuxia con i tacchi a spillo che portava ai piedi e posandole delicatamente sulla scrivania.
- Ah, ah, ah! - si rimisero a ridere i tre.
- Non dovevi ridere di me, don Vito! – affermò Tettelegghe, prendendo di scatto le due pantofole con il tacco dal tavolo e lanciandole, come due boomerang, contro la fronte dei due gorilla, che stramazzarono al suolo, privi di vita.
- Oh, Min...chia! – urlò don Vito, restando, per alcuni istanti, paralizzato dallo stupore.
- Mai fidarsi di una donna che porta sempre le scarpe e le pantofole con i tacchi alti! – sentenziò il sergente Tettelegghe Anderson.
- Ma hai dimenticato me, femmina, ed io ti fredd…Ahh! – urlò don Vito dal dolore, dopo che un proiettile uscito dalla calibro 38 del capitano Earl - che, proprio in quel momento, era sopraggiunto in villa con “Er Baffo” e il “Barba” – gli aveva colpito la mano destra, disarmandolo e facendolo sanguinare.
- Fermo, don Vito Cortisone, ti dichiaro in arresto per spaccio di droga! Hai il diritto di non parlare e se parli sono affari tuoi! – disse il capitano Earl, mettendo le manette ai polsi al mafioso – “Baffo”, “Barba”: prendetelo voi in custodia! –
- Stupito del loro arrivo ? Dimenticavo di dirti che, prima di recarmi nel tuo studio, don Vito, avevo avvertito il capitano Earl di venirmi a prendere! – sussurrò Tettelegghe all’orecchio del mafioso.
- E, grazie alla spilla di Tettelegghe, che è anche una radio, abbiamo ascoltato la tua confessione…Sei fregato, Cortisone, fregato! – concluse il capitano Earl.
- Mavaff..! – riuscì solo a dire il boss, scortato dai due poliziotti
- ‘Namo, baffino impomatato, ‘namo, che l’ergastolo nun te lo leva nisuno! – disse “Er Baffo”.
- Andemo, Mona, andemo!- ripeté anche il “Barba”.
- Allora, Tet, ce l’hai fatta anche stavolta, vero ? – domandò il capitano Earl, vedendo la sua collega chinarsi sui corpi dei due gorilla.
- Già, ma è stata dura, credevo che non arrivaste più! – gli rispose Tettelegghe, estraendo i tacchi delle pantofole, che si erano conficcati, ben bene, nella tempia dei due gorilla.
- …e perdermi questo spettacolo: tu, in vestaglia, che t’aggiri nello studio di un mafioso ? Giammai! – ribatté Earl – Ma…ma che stai facendo ? – domandò Earl, stupito.
- Recupero le mie armi segrete perché sono firmate, capitano…Due proiettili calibro 12 centimetri! – gli rispose Tettelegghe.
- Ah, sergente Andersen, come ti adoro, come ti adoro! – sentenziò il capitano Earl, mentre usciva dallo studio accompagnato dalla bella poliziotta in vestaglia, che ancheggiava come una gatta in calore.

FINE

La mitica sigla del mitico telefilm anni'70:

Only registered users can see links
Registrati o Entra nel forum!


...e la sigla integrale italiana:

Only registered users can see links
Registrati o Entra nel forum!


Marco "Doc Ock" Poggi
PM
Top
 
ocramiggop
Inviato il: Mercoledì, 23-Set-2020, 03:15
Quote Post


Grande Capo Estiqaatsi
********

Gruppo: Members
Messaggi: 49748
Utente Nr.: 199
Iscritto il: 02-Lug-2004
Città:



GALAXY EXPRESS 17-17-17


Anno 2345 dell’era spaziale. Il treno spaziale Galaxy Express 17-17-17, percorre la ferrovia dell’infinito universo, fermandosi di pianeta in pianeta, per rifornirsi di carburante e per prendere a bordo i pochi passeggeri che, di solito, vi salgono. Partito dalla Terra qualche mese fa, con a bordo solo due passeggeri, il piccolo, bruttissimo e povero in canna Masai Oshino, di 10 anni, e l’altissima, bellissima, biondissima e tristissima Maisha (la donna che striscia ed è anche un po’ moscia), misteriosa donna vestita con pelliccia, colbacco e stivali rigorosamente neri, il Galaxy Express 17-17-17 è in viaggio verso il pianeta degli uomini meccanici. Laggiù, il piccolo Masai potrà coronare, finalmente, il suo sogno: avere un corpo meccanico perfetto e la bella faccia di Daniel Radcliffe, quando era stato contattato dalla “Time Warner” per il primo film di Harry Potter. Mentre i due passeggeri stanno contemplando lo spazio infinito dai finestrini, ecco arrivare il Controllore, un uomo invisibile ciccione assunto dalle Ferrovie Spaziali per far mandare avanti la baracc…(Ehm) la locomotiva computerizzata, vestito con un armatura da…BOSS ROBOT e dichiarare:
- A tutti i passeggeri – si fa per dire, perché ci siete soltanto voi due qua, Masai e Maisha -, il 17- 17-17 sta per arrivare al pianeta delle MAZINGHIANE e vi sosterà per 48 ore spaziali! Preparate i bagagli e le armature! Grazie per l’attenzione! –
- Pianeta delle…MAZIN…GHIANE, ma il Controllore non voleva dire delle MAZONIANE, Maisha ? – domanda, curioso Masai, interrogandosi anche sulla strana armatura indossata dal Controllore.
- No, no, il Controllore ha detto giusto, MAZINGHIANE!- gli risponde Maisha, con la sua solita voce annoiata – Le Manzoniane sono “solo” delle bellissime amazzoni spaziali che vogliono conquistare l’Universo (e che il fascinoso capitan Harlock ha combattuto, tempo fa – Quanto sì bono, Harlock cor tu sgaro in faccia e il tu’ occhio guercio -) ! – conclude la donna, baciando la foto autografata del famoso pirata spaziale.
- E, allora, chi sono le Mazinghiane ? – insiste, ancora Masai.
- Delle bellissime amazzoni spaziali che hanno il culto di ogni anime e manga di Mazinga… - gli risponde Maisha.
- Figo! – esclama, sorridente il piccolo sgorbio.
- …e che vogliono, anch’esse, conquistare la l’Universo ! – conclude Maisha.
- …e ti pareva! . si lamenta Masai – Ma se sono così, che ci fermiamo a fare ? –
- La loro monarca, la regina Raflexia, ha recentemente aperto il suo pianeta al turismo spaziale! – esclama Maisha, aprendo la sua valigia nera - Per questa ragione, chiunque scenda sul pianeta deve indossare un’armatura aderente che rappresenta un eroe robotico positivo di Go Nagai (dal classico Mazinga Z, al più recente Mazinkaiser, passando per le varianti Goldrake e Getta Robot - sono esclusi i cattivi -)! –
- Allora, è per questa ragione che il Controllore era vestito da Boss Robot! – dice Masai, con tono saccente.
- Si! – afferma Maisha, tirando fuori dalla valigia un’armatura – Prova questa, è della tua misura! –
- E’ l’armatura di Mazinga Z ? – domanda Masai, incuriosito.
- No, è di JUNIOR ROBOT, il robot-giocattolo che il dr.Kenzo Kabuto aveva costruito per il figlio Shiro, verso la metà della serie “IL GRANDE MAZINGER"! –
- ‘mazza che schifo! – si lamenta Masai, guardando l’armatura.
- Vuoi fare a cambio, con un’armatura da Boss Robot ? – domanda Maisha.
- Naaa, Maisha, mi “accontenterò” di Junior Robot…Sigh! – gli risponde Masai, ripensando a come stava male il Controllore vestito da robot panciuto.
- Bene! Resta qui, io vado in bagno per indossare la mia! – ordina Maisha.
- Arrrf…Posso aiutarti, Maisha, Arrrf…Posso aiutarti ? – domanda Masai, con gli occhi di fuori dalle orbite e la lingua di fuori.
- No resta qui, faccio da sola! – gli risponde, in maniera secca, Maisha – Tu togliti poncho e cappellaccio ed indossa la tua armatura! –
- Okay – obbedisce il ragazzino – Ma sei proprio come dicono, Maisha: una donna moscia! –
Pochi minuti dopo, i due viaggiatori del Galaxy Express 17-17-17, dopo aver indossato le loro armature, s’incontrano di nuovo. Mentre il vestito di ferro e acciaio di Maisha è perfettamente aderente alle sue forme, quello di Masai rende il ragazzino così goffo che, ogni due passi, cade per terra.
- Ouch, Maisha, ma come si fa a camminare con quest’affare ? – domanda il ranocchietto.
- Abitudine, Masai, devi farci l’abitudine, eh eh! – ridacchia, rimanendo sempre seria Maisha.
- Maisha…Ma come sei bella! – si complimenta Masai, scrutandola da cima a fondo – E’ l’armatura di…VENUS ALFA, il robot femminile che aiuta il Grande Mazinger nelle sue battaglie! –
- Si, è vero! – gli risponde Maisha – Ma ti confesso che avrei preferito un’armatura da Afrodite A, la mia preferita! – e Masai, schifato, gli risponde:
- Quel vecchiume, Puah! – e Maisha gli risponde:
- Forse, per te, Afrodite A sarà un modello vecchio, ma tutto è iniziato da “MAZINGA Z”, la serie robotica base, ricordatelo! –
- Maisha, sei veramente moscia! – ripete Masai – Venus ha tutte quelle “armi” a ripetizione nel petto, che Afrodite non ha e…-
- …Anche quest’armatura è dotata di Missili Fotonici e Razzi Digitali a ripetizione! – afferma Maisha - Inoltre, se voglio, posso far scendere giù la maschera automaticamente e sparare i Raggi Z dagli occhi! –
- Io che armi porto, Maisha, la pistola laser ? – domanda Masai, cercando di rialzarsi, per andare a frugare nella borsa della sua amica.
- No, sei troppo piccolo per le armi da fuoco! – gli fa Maisha – Inoltre, ti ci vorrebbe il porto d’armi…Tu ce l’hai il porto d’armi ? .
- No! – si lamenta Masai – Allora, con che cosa mi difendo ? -
- Con questa fionda di plastica, piccolo! – gli dice Maisha, consegnando “l’arma” a Masai – Inoltre, visto che il tuo costume l’ho comprato al reparto “Solo per minorenni”, la prevista “Clava di Ferro” di Junior Robot è stata sostituita con un bastone di gommapiuma! –
- Quanto sei moscia, Maisha! – si lamenta Masai, digrignando i denti.
Non appena scesi dal treno spaziale, i due viaggiatori si recano velocemente in albergo. Masai si guarda attorno e tutto ciò che i suoi occhi vedono è una marea di persone vestite da robot nagaini e dei veicoli spaziali, ispirati a quelle serie di fantascienza che vanno e che vengono. Poi, la sorpresa finale, perché l’albergo dove Maisha e Masai sosteranno è:
-…IL CENTRO DI RICERCA PER L’ENERGIA FOTO-ATOMICA DI MAZINGA Z! – gioisce Masai, strabuzzando gli occhi
- No, piccolo Masai, è solo il nostro albergo che si è ispirato a quell’istituto spaziale! – gli risponde Maisha.
I due vi entrano dentro, dove l’interno si rivela come un normale hotel a 5 stelle e, dove, ancora, vi s’incrociano persone vestite da robot nagaiani. Masai, ancora una volta, incespica, mentre Maisha schiaccia più di una volta il campanello della reception. La bella bionda, solo dopo 15 minuti di chiamate, si vede comparire la ragazza addetta al servizio.
- Scusate, - si giustifica la ragazza, vestita con un’armatura da Diana Alfa, il terzo robot femminile guidato da Sayaka Yumi in “MAZINGA Z” – ero di là impegnata in un “affaruccio” con le amiche… -
- Si, si, capisco! – le fa Maisha, cercando di contenere la sua irritazione – Ho sentito i vari “Pugni a Razzo” e “Raggi fotonici” che venivano dal vostro televisore…Vi fa sgobbare la direttrice, eh ? –
- Ehm…Allora…voi siete ? – balbetta la receptionist.
- Venus Alfa 5 e Junior Robot 3, abbiamo prenotato dal 17-17-17! – esclama Maisha.
- Ah, siete i passeggeri del Galaxy! – dice la receptionist, tirando fuori la chiave della stanza – Ecco la chiave, buona permanenza! –
- “ZZZZ” ? – si domanda Masai, leggendo la targhetta – Ma che numero è, Maisha ? –
Maisha non risponde, è troppo inquieta per farlo, visto che ha dovuto attendere ben 15 minuti per essere servita. Arrivati nella stanza ZZZZ, i due viaggiatori disfano i bagagli e si mettono in libertà (anche se non tolgono le loro armature). Masai si sdraia sul letto, mentre Maisha decide di uscire dalla stanza.
- Io vado al bar a bere qualcosa, tu vuoi niente, Masai ? – domanda Maisha.
- Che ? – fa Masai, voltandosi verso “Venus Alfa” – Ah si! Vorrei un gelato! –
- Va bene! – dice Maisha - Mentre sto via rilassati, fai la doccia, o vediti la televisione! –
- Mi sa che vedrò la tv! – afferma Masai, rifiutando l’idea di farsi una doccia.
Mezz’ora più tardi, Maisha torna in camera, trova Masai annoiato ed arrabbiato e la tv spenta.
- Ma come, non volevi vedere la tv ? – domanda Maisha.
- Si, era mia intenzione farlo, questa tv ha 9.000 canali, prende anche via cavo e satellitari…Ma ovunque girassi c’erano episodi, film,OAV, special di Mazinga, dalla A alla Zeta, passando per Goldrake, Grande Mazinger, God Mazinger, Jeeg Robot, Mazinkaiser…Ma lo sai che esiste anche un “MAZINGA H”, che è armato di bomba atomica ? Per non parlare del Tiggì…presentato da due tizi che sembrano due Getta Robot! Sigh! – si lamenta Masai.
- Povero Masai, non hai retto a così tante emozioni! – afferma Maisha – Tieni ti ho comperato il gelato! –
- Un…MAZINGA ? – esclama Masai, vedendo l’immagine disegnata nel gelato-biscotto datogli da Maisha – Ma sulla Terra non lo producono più da anni! –
- Qui lo continuano a produrre, assieme a “GOLDRAKE”, “GRANDE MAZINGER”, “GETTA ROBOT (NORMALI, G E THE LAST DAY)” e persino “GAIKING” e “GLOIXER X”! – esclama Maisha.
- Mi è passata la fame, vado fuori a sgranchirmi un po’! – dice Masai.
- Masai, hai con te il biglietto del Galaxy? – gli domanda Maisha.
- Certo, in tasca! – gli risponde Masai.
- Non metterti nei guai! – lo avverte la ragazza.
- ‘mazza quanto se moscia, Maisha! – sbuffa Masai, chiudendo la porta.
E così, fra un ruzzolone ed un altro, Masai Oshino/Junior Robot arriva nella piazza più grande, dov’è stata posta una gigantesca statua di Maringa Z. Per il bambino non è facile adattarsi alla follia di questo pianeta, perché gli sembra assurdo che le persone debbano vestirsi come dei robot nagaiani, che le auto debbano essere degli overcraft stile impero di Vega, che gli aerei abbiano la forma di Mazinga Z o dello Spacer di Goldrake, senza contare che i continui ruzzoloni rendono ancor più furente il bambino vestito da robottino giocattolo. L’ultima caduta, poi, fa traboccare la fatica goccia nel vaso. Masai, infatti, dà una craniata alla statua di Mazinga e, arrabbiato, si rialza (è pur sempre protetto dal casco di Junior Robot, quindi non si è fatto male), dà un calcione a “Mazinga” ed esclama:
- Stramaledetto rottame, sei dappertutto in questo pianeta del piffero…Ti odio…Ti odioo…TI ODIOOO! W DANGUARD, W DANGUARD!
Non appena il bambino afferma questo, una macchina della polizia del pianeta, sotto forma di Trivella Spaziale sbuca fuori dalla terra. Stupito Masai, cerca di tirar fuori almeno il bastone di gommapiuma compreso nella sua armatura per difendersi, ma non può nulla contro le quattro donzelle vestite da Mazinga Z che sono uscite fuori dal veicolo sotterraneo.
- Vieni qua, ragazzino, sei in arresto! – gli dice una Mazinghiana, togliendogli di mano sia il bastone che la fionda – Sei accusato d’aver infamato il più grande eroe di Go Nagai! –
- W DANGUARD…W DANGUARD! – continua ad urlare Masai, mentre viene spinto, a forza, nella Trivella Spaziale – ABBASSO QUEL ROTTAME DI MAZINGA!
- Stai esagerando, ranocchietto! – urla un’altra mazinghiana – Ti porteremo al castello…Sarà la nostra stessa regina Raflexia a giudicarti! –
La Trivella Spaziale prende, così, la via dei cieli, azionando la sua sirena, per farsi largo nel traffico spaziale. Usando la velocità luce tipica dei veicoli di Goldrake, la Trivella Spaziale impiega meno di 10 minuti a raggiungere il castello della regina Raflexia, che in realtà aveva la forma de…LA FORTEZZA DELLE SCIENZE DEL DOTTOR KENZO KABUTO! Il marmocchio fu spogliato della sua armatura, legato come un salame e portato al cospetto della regina, che lo attendeva seduta sul suo trono, con addosso la sua personale armatura da Mazinkaiser.
- Regina Raflexia, abbiamo trovato questo ragazzino che infamava il nostro potente Mazinga Z e inneggiava a Danguard di Leiji Matsumoto! Ora, solo tu puoi giudicarlo! – afferma una delle quattro Mazinghiane.
- Liberatemi, liberatemi! – urla Masai, trattenuto da una Mazinghiana.
- E così, ranocchietto, affermi che Danguard di Leiji Matsumoto è meglio del nostro Mazinga Z, non è così ? – domanda la regina, scendendo dal trono – Dimmi perché ? –
- Perché ? – ripete il ragazzino, agitando, per aria, le sue gambette – Perché i vostri Mazinga fanno schifo, sono tutti uguali, tutti neri, fatti con lo stampino…E non hanno nemmeno la bocca! – e Raflexia:
- I Mazinga non hanno bocca, ranocchio, perché altrimenti come potrebbero azionare le super-ventole del raggio ciclonico e del Grande Tifone ? – e Masai:
- Bah, sciocchezze! Il mio Danguard li batte 1000 volte, si può trasformare anche in astronave e lo possono guidare due piloti! – e Raflexia:
- Ho visto quella serie, bello schifo! Innanzitutto, i personaggi dicono tutti un sacco di parolacce, inoltre, non è stato mai chiarito il perché Danguard dovesse essere guidato da due piloti, visto che il secondo, solitamente, non fa niente! Poi, è una serie dove i cattivi sono dei neo-nazisti - Capisci ? Dei neonazisti, non dei marziani invasori, delle regine del sottosuolo o degli scienziati pazzi -, senza contare che i due piloti che nomini, dopo tante puntate di duro addestramento, persino nell’ultima non sanno pilotare il robot, distruggendo gli avversari con fatica! –
- Io sono fiero di essere un personaggio di Leiji Matsumoto, strega, quindi contraddico tutto ciò tu hai detto! – afferma Masai.
- Strega a me ? – s’infervora Raflexia - Ma ti sei visto, sei come un qualsiasi personaggio maschile minore degli anime di Matsumoto: un piccolo, sgorbio nano! Mentre io, sono bellissima anche con questa pesante armatura addosso! –
- Io non sono un personaggio minore, sono il protagonista di questa serie! – urla Masai.
- No, tu sei una nullità, uno sgorbio! – impreca Raflexia – Scommetto che se ti frugo per bene, non ci trovo niente di buono in te! –
- Fai male! – dice Masai.
- Ah si ? – dice Raflexia, con un macabro sorriso addosso – Frugatelo da cima a fondo, mie soldatesse! – ordina la regina alle quattro Mazinghiane.
Masai viene capovolto a testa in giù e scosso più volte dalle quattro Mazinghiane, ma senza successo. Poi, un piccolo pezzo di carta, che era nella tasca del pantalone del bambino, cade in terra ed è subito notato da Raflexia.
- Ahhh, un biglietto del Galaxy Express 17-17-17! – esclama la regina, prendendolo in mano e riconoscendolo – Così tu ti stai recando sul pianeta degli uomini meccanici, per diventare un uomo-robot, eh ? Dammelo! Così io, la regina Raflexia, che debbo ancora dipendere da un’armatura per essere come un robot, prenderò il tuo posto e diverrò un automa a tutti gli effetti! –
- Illusa, un automa lo sei già anche così! – ribatte Masai.
- Basta, mi hai stancato! – esclama la regina – Mazinghiane, portate questo ranocchietto alla base dell’isola Vulcanica ed immergetelo nella lava del vulcano! –
Ma, proprio quando le quattro donne vestite con l’armatura di Mazinga Z stanno per obbedire agli ordini, ecco irrompere Maisha nella sala del trono di Raflexia, con la sua armatura da Venus Alfa ed il suo Jet Scrander sulle spalle. La donna, preoccupata per Masai, è giunta in soccorso del bambino, dopo che ha saputo che era stato catturato dalle Mazinghiane dal Tg.
- Raflexia, lascia quel biglietto del 17-17-17 e rilascia il bambino, o te la vedrai con me! – la minaccia Maisha.
- Maisha, la principessa del pianeta degli esseri meccanici osa dare degli ordini a me, la Regina Raflexia ? – urla Raflexia, alzando lo sguardo – Avresti dovuto presentarti con ben altra armatura , invece di vestirti da Venus Alfa, biondastra! –
- Maisha! – sorride Masai.
- Scusa il ritardo, Masai! – sorride, a sua volta, Maisha – Ho dovuto aspettare che il mio Jet Scrander arrivasse dalla Terra! E in quanto a te, Raflexia, non è l’armatura che fa un guerriero invincibile, ma chi la indossa! –
- Mazinghiane, lasciate il moccioso e fatela fuori! – ordina la regina.
Subito si scatena una battaglia all’interno del castello-fortezza, con le quattro Mazinghiane che affrontano Maisha/Venus Alfa. La bionda abbassa la sua maschera e, approfittando del fatto che le Mazinghiane sono sprovviste di Jet Scrander, le attacca dall’alto. Le quattro cercano di difendersi con i Pugni a Razzo, i Raggi Fotonici, Termici e Ciclonici, ma la nostra riesce a schivare le loro armi e a farle fuori tutte con una raffica di Missili Fotonici e Digitali.
- W Maisha! – esclama Masai sorridendo.
- Arrenditi, Raflexia, o farai la stessa fine di queste quattro poliziotte-Mazinghiane! - le ordina Maisha.
- Illusa! – sorride Raflexia, abbassando la maschera da Mazinkaiser e a spiccare il volo – Sarai tu a morire! –
Una battaglia furiosa ha inizio, fra le due mura del castello-fortezza. Maisha e Raflexia si combattono, come due assatanate, seguite in basso da Masai che le osserva. Le due rivali penetrano in ogni stanza del castello, annientando con i loro raggi tutto ciò che li circonda, quindi anche altre soldatesse Mazinghiane. Raflexia lancia i suoi potenti Raggi Pettorali, Maisha li schiva e risponde con i suoi Raggi Z ottici che, per un attimo, intontiscono Raflexia che perde un po’ di quota. La regina ritorna all’attacco con i suoi Pugni Atomici-Mega Panzer, che Maisha schiva semplicemente scalciandoli alla mittante. Allora, Raflexia estrae il suo Mega-Spadone ed inizia a colpire a più riprese “Venus Alfa”, che cerca di scansare i colpi, come può. Masai, impotente, non può fare altro che guardare l’amica patire la superiorità di Raflexia. Poi, quando sembra che Mazinkaiser/Raflexia possa infliggere un colpo fatale a Venus Alfa/Maisha, arriva l’attimo che sconvolge tutto e ribalta le sorti del combattimento. “Venus” spara a raffica i suoi Missili Fotonici che disintegrano le braccia di “Mazinkaiser” e suo il Jet Scrander. Maisha afferra il Mega-Spadone, si approssima verso Raflexia che, ormai monca delle braccia, perde copiosamente fiumi di sangue e le dice:
- E’ finita, Raflexia, ormai ho vinto! Avevi l’armatura più forte, è vero, ma è stata la tua follia ad averti fatto perdere questo scontro! -
- Dannata, che vuoi ? – domanda.
- Voglio riportare Masai sul treno, perché possa coronare il suo sogno, e voglio che tu viva sapendo che ti ho sconfitto! – gli risponde Maisha.
- Questo significa l’abdicazione e l’esilio, principessa! – esclama Raflexia.
- Guardati attorno, Raflexia, durante la battaglia hai distrutto parte del castello e ucciso molte delle tue Mazinghiane! – le dice seria-seria Maisha - Il tuo sogno è in frantumi, come la tua stessa ossessione per tutto ciò che è attorno al mito di Mazinga! Abdica, vai in ospedale a curarti, guarisci e vattene in esilio! –
- Hai…ragione…Maisha, il mio sogno è morto! – balbetta Raflexia, guardandosi attorno – Ma io sono Raflexia…Non posso non avere una morte onorevole! –
- Troppo comodo, Raflexia! – le fa Maisha, strappandole da dosso, con un veloce fendente, la cintura-autodistruttiva – Dovrai vivere per sempre con quest’onta! – poi, dopo aver fatto cadere a terra la spada di “Mazinkaiser”, Maisha dice al suo ranocchietto – Andiamo Masai, ti do un passaggio fino all’albergo, domani parte il treno! –
- Grazie Maisha, - le risponde il bimbo, mostrandole il prezioso pezzo di carta - ho già ripreso il biglietto! – e mentre i due spiccano il volo, quello che rimane di una fiera regina scoppia a piangere come una bambina.
Il giorno dopo, sul treno spaziale, Masai e Maisha si rimettono i loro abiti di sempre e mentre la locomotiva lascia il pianeta, commentano l’accaduto.
- E’ bello ritornare ad essere il proprio personaggio, Maisha, e partire da questo folle pianeta di fanatiche nagaiani! – esclama Masai che, il giorno prima, in albergo, era stato costretto dalla bionda principessa spaziale, a rimettersi l’armatura di Junior Robot.
- Già! Raflexia è stata portata in ospedale in tempo. – sorride Maisha, rimanendo seria – Guarirà, abdicherà ed andrà in esilio, decretando la fine della follia del pianeta delle Mazinghiane! –
- Ieri, però, ho assistito ad una cosa che raramente ho visto in tv…Ho visto Venus Alfa trionfare sul robot cattivo! – afferma Masai.
- Non era un robot cattivo, Masai, era un Mazinkaiser “guidato” maldestramente! – rettifica Maisha – E poi, rammenta ciò che ho detto a Raflexia: non è un’armatura a fare un guerriero invincibile, ma chi la indossa (eh, eh)! –
- Ho capito, ti ringrazio della lezione! Maisha, mi spieghi come fai a ridere, rimanendo seria ? – domanda Masai
- Con anni di pratica, mio caro, con anni di pratica! – gli risponde la bionda principessa del pianeta degli uomini meccanici, mentre il treno spaziale fischia correndo negli spazi siderali.

FINE.

La sigla degli Oliver Onions del GE 999:

Only registered users can see links
Registrati o Entra nel forum!


Marco "Doc Ock" Poggi
PM
Top
 
ocramiggop
Inviato il: Mercoledì, 23-Set-2020, 03:22
Quote Post


Grande Capo Estiqaatsi
********

Gruppo: Members
Messaggi: 49748
Utente Nr.: 199
Iscritto il: 02-Lug-2004
Città:



ATTENTI A QUELLI.

Londra, il “WINDSOR HOTEL", uno dei più rinomati della city. Sono le otto della sera, quando un’automobile sportiva nera frena di scatto, davanti all’entrata. La portiera è aperta da uno degli addetti ai parcheggi e vi esce una bellissima donna dai capelli rossi, con cappello e abito nero. Alta, ingioiellata, occhi azzurri, rossetto scarlatto, “ben carrozzata”, sicura di sé, nonostante i tacchi a spillo chilometrici, la donna fa il suo ingresso nell’albergo. L’hotel è affollato, con gente che va e che viene, che siede, o sta in piedi. La rossa guarda con circospezione a destra e a sinistra, gettando un fugace sguardo sulla valigetta marrone che tiene nella mano destra. Subito dopo, raggiunge la reception, per pernottare. Fra gli ospiti dell’albergo, ci sono un paio di persone che sembrano non distogliere lo sguardo sull’ultima arrivata che, dopo aver avuto la chiave, sale velocemente le scale, rifiutando aiuti e l’uso dell’ascensore. Il primo è un americano, bassino, brizzolato, sui quaranta/cinquanta compiuti, guanti neri, giubbotto di pelle marrone, cravatta nera e camicia bianca sbottonata. Il suo nome è Dandy Why ed è un miliardario di New York dall’occhio fino e l’aspetto vispo. Il secondo è un inglese, alto, biondo, capelli lunghi, completo nero, foulard rosso che sbuca fuori dalla camicia, anch’egli più sui cinquanta che sui quarant’anni. E’ lord Break Binglair, della casata dei Binglair di Brighton. Entrambi si scambiano una fugace occhiata l’un l’altro, dandosi un silenzioso appuntamento in bagno. I due devono attendere almeno venti minuti, prima d’essere soli. Nel frattempo, come ogni gentiluomo, o cafone che si rispetti, si mettono a soddisfare i propri bisogni fisiologici. Quando finalmente il miliardario ed il lord s’incontrano davanti ai lavandini del bagno per parlare, non riescono a fare a meno di punzecchiarsi a vicenda, perché, anche se non sembra, il newyorchese e l’inglese sono amici di vecchia data.
- Buonasera, mister Why! – spezza il silenzio il lord inglese – Prima d’iniziare, mi lasci dire che un vero gentiluomo non fischietta quando la fa nel water! –
- Buona sera, milord e sua eccellenza regale! – risponde il secondo, sarcastico – Io fischietto quanto mi pare, inoltre non sono io, ma lei, che, poco fa, ha impestato questo locale d’un odore nauseabondo! –
- Ehm…ehm! – tossisce lord Binglair – Dandy, smettiamo di fingere, ci conosciamo “da una vita” e se, anche stavolta, dobbiamo svolgere una missione, lo dobbiamo al fatto che il nostro comune amico, il vecchio, canuto e baffuto giudice Furbacchions, ci ha chiesto d’aiutarlo! –
- Vecchio bavoso e decrepito, è un uomo insopportabile! Stavolta ci ha incastrato con due multe del cavolo! – borbotta Dandy Why.
- Già, è vero! – annuisce lord Binglair, tirando fuori dalla sua giacca una foto che ritrae la donna arrivata in albergo alle otto – Però, debbo dire che la signora che Furbacchions ci ha chiesto di sorvegliare è notevole…Natasha Rastova, russa…ventisette anni…Una vera e propria madame Mistero e una carrozzeria niente male! –
- Dai qua, eccellenza reverendissima, fammela ammirare! – esclama Why, strappando la foto dalle mani di Binglair e notando l’ampio decolté – E questa sarebbe una spia industriale ? Per me è semplicemente “bona”…e bona assai! –
- Smettila di sbavare, americano! – gli ordina il lord – Secondo Furbacchions, madame Rastova è qui per incontrare qualcuno e noi dobbiamo scoprire chi e cosa la ragazza gli consegnerà. Il nostro piano prevede che uno di noi la circuisca a cena, “attaccando bottone” - si aggiusta il foulard Binglair, davanti allo specchio, pettinandosi anche i capelli – Un sacrificio che io, lord Break Binglair farò ben volentieri, se la troveremo, come prevedo, al suo tavolo da sola! -
- Scordatelo, eccellenza reverendissima e papa! – gli replica Why, sorridendo – Per una bellissima che, dall’aspetto, dice tanto “Dalla Russia con amore”, ci vuole un dandy americano, come il qui presente Dandy Why ! –
- No ci vuole la classe di un lord! – ribatte Binglair – La classe dei Binglair! –
- Ehi! – fa un signore pancione e baffuto dai capelli rossi, appena uscito dal bagno – La volete smettere di litigare voi due ? –
- E lei che ci fa qui dentro, credevamo d’essere soli ? – domandano Why e Binglair, all’unisono, all’ultimo arrivato.
- Primo: il bagno di quest’albergo è di tutti. – esclama il grassone - Secondo: ognuno ha i suoi tempi per fare i bisogni fisiologici, quindi anch’io li ho. Terzo: se volete circuire quella donna che dite, giocatevela a testa o croce! – e, così dicendo, l’uomo, fischiettando, se ne esce.
- Ha ragione! – dice Binglair all’amico – Aspetta che tiro fuori il mio Penny fortunato dalla tasca! – e Why, fermandolo, gli risponde:
- Appunto che è fortunato che non mi fido, milord eccellenza! Prendo il mio dollaro d’argento di “Lone Ranger”, perché Ranger Solitario non mente mai! Ci stai ? –
- D’accordo! – borbotta Break Binglair, digrignando i denti - Io scelgo croce…Anzi testa…No croce…Si croce, e speriamo che il tuo “Lone Ranger” non mi faccia fare la figura…del Tonto (e, naturalmente, non mi riferisco all’indiano fratello di sangue del Ranger Solitario)! – Why, preleva il suo dollaro d’argento dal portafoglio, lo lancia, lo riprende e poi dice:
- Testa! Ho vinto io, “Tonto”! – e Binglair riesce solo a balbettare:
- Co…cosa ? –
- Spero che non t’ingozzi, milord…Cenare da soli, una volta ogni tanto, non fa poi così male! – esclama Why, lanciandogli il dollaro ed uscendo dal bagno – Prova a vedere che cosa puoi ordinare di buono, usando il mio dollaro! –
- Grr… - digrigna i denti il lord inglese, prendendo la moneta in mano.
All’ora di cena, nella sala restaurant del “Windsor hotel”, come aveva detto lord Break Binglair, la donna misteriosa dai capelli rossi è seduta sola al suo tavolo, aspettando il garçon per ordinare. La rossa è nervosa, guarda spesso l’orologio e conta i minuti, anche perché sotto il tavolo ha appoggiato la sua inseparabile borsa marrone. Dandy Why, seduto qualche tavolo più avanti, si alza e, pimpante come un ragazzino al primo appuntamento, si fa avanti, portando sottobraccio una bottiglia di champagne nel suo apposito secchiello ghiacciato.
- Vedo che è sola stasera, Madame…Anch’io lo sono! – apre bottone Dandy, sedendosi veloce e osservando le misure: 93 65 93 – Posso farle compagnia, mi chiamo Why, Dandy Why, vengo da New York e l’ho osservata molto, stasera! -
- Ah si ?- ribatte lei, con accento russo – E da cosa l’ha intuito che sono da sola, mister Why ? –
- Forse dal fatto che, fino a pochi istanti fa, lei stava guardando nervosa il suo orologio ogni minuto, Madame! Se stasera quel cafone del suo cavaliere ha deciso di darle buca, ci sono qua io a sostituirlo (e, detto fra noi, lo scambio è vantaggioso per me)! – le risponde, stappando lo champagne ed iniziando a versare nei bicchieri – Che cosa ne dice di un bicchiere di Dom Perignon, tanto per cominciare ? –
- Veramente, io non bevo alcolici, mister Why, anche se sono russa! – gli risponde, sorridendo, la donna – Però, il suo modo d’attaccar bottone mi piace. Mi chiamo Natasha…Natasha Rastova! –
- Nuatscia, - ripete Dandy, usando un tono da finto russo - come la mia vecchia zia bagasc…ehm…Come mia zia Gertrude! –
- Cosa ? – domanda Natasha.
- Niente, nulla! – sorride Dandy, cercando di zittire la sua bocca, ingoiando un bicchiere di biondo nettare con le bollicine – Chiamami Dandy, quel “mister Why” è così…formale! –
- Lei è qui a Londra per affari, mister W…Dandy ? – domanda la donna.
- Un disguido burocratico con un vecchio giudice…Sai, sciocchezzuole e pinzillacchere che riguardano la mia…Ehm…Ferrari! – risponde Dandy – E tu ? –
- Io ? – ripete Natasha – Sono a Londra per…lavoro! Sai, io a Mosca sono prima ballerina e sono venuta qui per un’audizione…Aspettavo appunto un famoso impresario inglese, che mi ha dato appuntamento qui! –
- Oh, davvero ? – fa Dandy Why, sornione - Ordiniamo due bistecche al sangue e facciamola in camera mia l’audizione! Anch’io me ne intendo di balletto classico, Natasha! –
- No, non è vero! – esclama Natasha, cercando di non scoppiar dal ridere.
- Come puoi dubitare di me, non mi hai mai provato come partner nel “Lago dei Cigni”? – domanda Why, canticchiando il famoso motivo e mimando con le mani i gesti dei ballerini classici– Sono così bravo, mia cara, che l’italiano Roberto Bolle è un bollito al mio confronto! –
- Eh, eh, eh! – si mette a ridere Natasha.
- Allora, questo garçon arriva con il menù, o dobbiamo ordinare la cena a voce alta ? – domanda Dandy Why, fingendo di essere seccato.
Ma prima che un cameriere possa avvicinarsi al tavolo di Dandy e Natasha, un furente lord Break Binglair si fa avanti, parandosi davanti all’americano.
- Mi scusi, mister “baro”, sono venuto al suo tavolo per restituirle la sua moneta falsa! – esclama l’inglese, lanciandogliela.
- Cosa ? – si stupisce Why, osservando la moneta.
- Ho “grattato” un lato del tuo dollaro d’argento e ho scoperto che è truccato come lo sei tu! – gli risponde Binglair.
- Mi sai dire chi è quest’uomo, Dandy ? – domanda Natasha.
- Chi è ? – ripete Dandy – E’ un inglese con il labbro sinistro che sanguina, mia cara! – conclude l’americano, alzandosi in piedi e colpendo forte il suo avversario.
- Ouch! – esclama Binglair, indietreggiando verso un tavolo con quattro persone che stanno cenando, rovesciandolo - Complimenti, Why, me l’hai fatto sanguinare davvero il labbro sinistro! – si asciuga il sangue, rialzandosi in piedi – Ora, però, preparati per il mio uno, due, tre e quattro! – e milord passa al contrattacco con un pugno alla guancia destra, uno alla guancia sinistra, uno allo stomaco e uno al mento di Dandy Why, che incassa come un banchiere, andando a sbattere contro un cameriere, che sta portando diverse vivande in mano e che, com’è prevedibile, gli cadono tutte per terra.
- Prova questo colpo di taglio di karate al buco del tuo stomaco, sua reverendissima eccellenza… – impreca Dandy, applicando la tecnica appena descritta – Assieme a questa ginocchiata al mento! Ti ho fatto male, eh ? - e Binglair:
- Non quanto questo calcio al tuo inguine, Why! –
- Arrgh! – casca all’indietro l’americano, fracassando un intero servizio da sei di bicchieri d’argento - Maledetto, io ti placco…Io ti placcoooo! – urla Dandy Why, caricando contro l’inglese e finendo, assieme a lui, dentro la cucina del ristorante.
- Signori, signori, ma che fate ? – domanda, stupito, il capocuoco.
- Tu non t’intromettere, grassone! – impreca Dandy Why, scagliando contro a lord Break Binglair un pentolino di brodo caldo – Prenditi un po’ di brodo, milord, mi sembri agitato! –
- Scansato! – esclama Binglair, non notando che chi è colpito dal brodo caldo è una delle cuoche, che si mette ad urlare dal dolore – Vuoi provare questi filetti di maiale scottati con l’olio, buffone ? – domanda, prendendo un'altra pentola, Binglair.
- Cilecca! – gli fa, a sua volta, Why, non notando che i filetti vanno a bruciare la faccia all’aiuto cuoco – Passiamo a questi! – esclama l’americano, prendendo i piatti della cucina in mano, mentre i cuochi si defilano urlando - Uno…due…tre…quattro e cinque…Sono meglio di un ninja! –
- Fai pena, Why! Cinque piatti, cinque fiaschi! – esclama Binglair, scansandoli tutti e prendendo il frullatore elettrico per le uova e i dessert – Vediamo se riesco a frullarti quella tua testa bacata! –
- Un bel sugo caldo, caldo, per raffreddarti i bollenti spiriti, Binglair… – fa Why, scagliandogli contro il ragù di carne – Assieme al sempre utile matterello per la pizza e la pasta! –
- Arrgh! – urla Binglair, prendendo in mano un po’ di farina e scagliandogliela in faccia assieme alle uova – Quel tuo affare non serve granché, senza la farina da mescolare con le uova! –
- ADESSO BASTA! - esclama il capocuoco, vedendo che i due erano passati alle salse fredde e ai dessert – Mi state distruggendo la cucina…Ma ora vi aggiusto io! – e con una forza erculea, il grasso uomo vestito di bianco, prende le teste del lord inglese e del miliardario americano facendole sbattere l’una contro l’altra.
- Arrgh! – esclama Binglair, con il viso scottato dal sugo.
- Ouch! – si lamenta Why, tutto infarinato e ingiallito di tuorlo d’uovo.
- E non crediate che finisca qua, signori! – esclama il cuoco, chiamando la polizia – Adesso chiamo Scotland Yard, così la imparerete la lezione…Non m’importa se siete ricchi sfondati, una notte in cella non vi farà male! –
- Ehi, milord, - balbetta Dandy Why – hai…migliorato la…tua…tecnica! –
- Già, però…adesso…- balbetta, a sua volta, Break Binglair – chi glielo va…a dire…al giudice…Furbacchions ? – e con questo interrogativo, i due cadono a terra privi di sensi.
Il giorno dopo, rilasciati dopo una notte in guardina, il miliardario americano e il lord inglese, contusi nel volto e con gli abiti strappati e malridotti, sono condotti dagli agenti nell’ufficio del vecchio e canuto giudice Edward Furbacchions che, bacchettandoli sulla testa, con il suo bastone li rimprovera a dovere, mostrando una copia del “Times” del giorno.
- E bravi ragazzi, siete arrivati in prima pagina, eh ? – comincia a dire, mostrando il giornale ai due - “LA NOTTE BRAVA DI UNO STIMATO LORD INGLESE, CON AMICO!” E pensare che contavo su di voi per sorvegliare quella Natasha! –
- Ci scusi, signor giudice, ci siamo infervorati, come dei bambini! – bisbiglia il biondo Binglair, cercando di ricomporsi.
- Perché lo siete, Binglair, perché lo siete! – ripete Furbacchions.
- Dannati paparazzi, erano là fuori ad aspettarci con le macchine fotografiche, i registratori e i flash, quando ci hanno portato dentro! – impreca Why – A proposito, che ne è di Natasha ? -.
- Ha fatto bene a ricordamelo, mister Why, non a caso sono Furbacchions di nome e di fatto! – esclama il giudice – Sapendo di non potermi fidare di voi, ieri sera, al “Windsor hotel” ho mandato sottocopertura anche due dei miei agenti più fidati, che hanno scoperto che la bella Natasha Rastova voleva vendere, ad una nota fabbrica inglese d’automobili, i piani della “Lenin 2010”, la nuova auto sportiva russa! Abbiamo arrestato i compratori e, nello stesso momento, fatto rimpatriare quella russa fatale! –
- Allora, non era vero che aspettava un impresario del balletto di Londra, mi ha mentito! Sob!- singhiozza Dandy Why.
- Non disperarti, Dandy, mio padre lo diceva sempre: tutte le donne sono delle grandissime putt…Ahem…bugiarde! – afferma lord Break Binglair.
- Per fortuna, Break, mi rimani almeno tu! – esclama Dandy Why, trovando sicurezza e comprensione fra le braccia dell’amico.
- Vieni qua, Dandy, vieni qua…Andiamo nel mio castello…Troveremo come confortarci, assieme! – dice lord Break Binglair, accarezzando l’amico dolcemente – Possiamo andare, signor giudice ? –
- Se la vostra reputazione distrutta non v’interessa, perché trattenervi oltre ? – afferma il giudice, stropicciandosi gli occhi.
- Allora, noi la salutiamo signor giudice, bye, bye! – esclama, con tono effeminato, lord Binglair – Andiamocene, “tesoro”! –
- Si, “amore”! – annuisce Dandy Why, con un sorriso – Buona giornata, signor giudice! –
- Buona giornata, buona giornata! – li saluta il giudice Furbacchions, usando un tono di voce seccato e vedendo i due amici andar via dal suo ufficio, mano nella mano – Ah, bene! Adesso che quei due se ne sono andati, anch’io posso mettermi in liberta! – esclama Furbacchions togliendosi il suo severo doppiopetto grigio da dosso e rivelando un abito femminile rosa a pois – Ebbene si, lo confesso, - esclama Furbacchions, tirando fuori dal cassetto della scrivania una foto con lord Break Binglair e Dandy Why in costume da bagno - vado pazzo per il loro doppio…“pacco”…Ahh! – e così dicendo, il giudice si versa un bicchiere di brandy e va ad accendersi il giradischi mettendo su un vecchio successo dei “Village Peaple”: “Y.M.CA.”.

FINE.

La sigla del mitico telefilm inglese:

Only registered users can see links
Registrati o Entra nel forum!


Marco "Doc Ock" Poggi
PM
Top
Jagger
Inviato il: Mercoledì, 23-Set-2020, 03:34
Quote Post


Unregistered






Città:



però..interessante,hai una certa..produttività e creatività.
compliments.
Top
 
Peter Parker
Inviato il: Mercoledì, 23-Set-2020, 10:23
Quote Post


Imperatrice spifferona
*********

Gruppo: Members
Messaggi: 141678
Utente Nr.: 34
Iscritto il: 30-Giu-2004
Città: Fuffaverso



Forte.
Only registered users can see pictures
Registrati o Entra nel forum!
PMUsers Website
Top
 
ocramiggop
Inviato il: Giovedì, 24-Set-2020, 20:48
Quote Post


Grande Capo Estiqaatsi
********

Gruppo: Members
Messaggi: 49748
Utente Nr.: 199
Iscritto il: 02-Lug-2004
Città:



QUOTE (Peter Parker @ Mercoledì, 23-Set-2020, 02:23)
Forte.
Only registered users can see pictures
Registrati o Entra nel forum!

Only registered users can see pictures
Registrati o Entra nel forum!
PM
Top
Jagger
Inviato il: Martedì, 13-Ott-2020, 04:09
Quote Post


Unregistered






Città:



Marco, altre tue creazioni ??
Top
 
ocramiggop
Inviato il: Martedì, 13-Ott-2020, 10:02
Quote Post


Grande Capo Estiqaatsi
********

Gruppo: Members
Messaggi: 49748
Utente Nr.: 199
Iscritto il: 02-Lug-2004
Città:



QUOTE (Paikar @ Lunedì, 12-Ott-2020, 20:09)
Marco, altre tue creazioni ??

Sto pensandole.

Marco "Doc Ock" Poggi


--------------------
Marco Poggi
PM
Top
 
ocramiggop
Inviato il: Martedì, 13-Ott-2020, 10:21
Quote Post


Grande Capo Estiqaatsi
********

Gruppo: Members
Messaggi: 49748
Utente Nr.: 199
Iscritto il: 02-Lug-2004
Città:



QUOTE (Paikar @ Lunedì, 12-Ott-2020, 20:09)
Marco, altre tue creazioni ??

Vuoi leggere il mio Lupin III, che è un prequel dello special "WALTHER P. 38 - NOME IN CODICE TARANTOLA", del 1997 (lo special animato giapponese, non il mio racconto)?

Marco "Doc Ock" Poggi


--------------------
Marco Poggi
PM
Top
Utenti totali che stanno leggendo la discussione: 1 (1 Visitatori e 0 Utenti Anonimi)
Gli utenti registrati sono 0 :

Topic Options Pagine : (2) [1] 2  Rispondi a questa discussioneInizia nuova discussioneNuovo Sondaggio

 



[ Script Execution time: 0.3072 ]   [ 21 queries used ]   [ GZIP Abilitato ]