IL TESCHIO ARANCIONE DI ART SPIEGELMAN, La prefazione censurata
NOTTOLONE |
|
Little Nemo
Gruppo: Members
Messaggi: 132
Utente Nr.: 9870
Iscritto il: 21-Apr-2014
Città: ANCONA
|
Su "La Lettura" in edicola questa settimana viene pubblicata la prefazione che Art Spiegelman ha scritto per un volume destinato a raccogliere alcune delle migliori storie classiche della Marvel , pubblicato per celebrare gli 80 anni della casa delle idee. Lo scritto, un 'appassionata e minuziosa storia dei comics book , è stato poi censurato per il riferimento ad un certo "Teschio Arancione che perseguita l'America". Assolutamente consigliato a tutti gli appassionati dei fumetti Marvel.
|
|
|
Starshadow |
|
Diavolo Rosso
Gruppo: Members
Messaggi: 5249
Utente Nr.: 11113
Iscritto il: 17-Giu-2015
Città: Black Hole Sun
|
QUOTE (NOTTOLONE @ Sabato, 31-Ago-2019, 16:05) | Su "La Lettura" in edicola questa settimana viene pubblicata la prefazione che Art Spiegelman ha scritto per un volume destinato a raccogliere alcune delle migliori storie classiche della Marvel , pubblicato per celebrare gli 80 anni della casa delle idee. Lo scritto, un 'appassionata e minuziosa storia dei comics book , è stato poi censurato per il riferimento ad un certo "Teschio Arancione che perseguita l'America". Assolutamente consigliato a tutti gli appassionati dei fumetti Marvel. |
Mi permetto una considerazione esente da inclinazioni politiche, poichè non mi pare la sede adeguata per affrontarle. Se intraprendi una campagna orientata alla diversificazione dei tuoi personaggi, cavalcando in maniera ai limiti dell'irritante l'odierna ondata politically correct, arrivando persino ad inserire in un tuo albo celebrativo un riferimento a Riace e poi, quando si tratta di criticare il Grande Capo ti nascondi, censurando (e non è la prima volta, vedi Zdarsky in M2in1 o Waid nello stesso Marvel 1000)... beh, l'unica cosa che mi viene da dire è che sei un VISCIDO PARACULO! Nessuno ti ha chiesto di inserire la politica nei tuoi albi (per quanto quando è stato fatto -vedi la leggendaria gestione Spencer su Cap- il risultato è stato ottimo e personalmente l'ho molto apprezzato), ma se lo fai, devi farlo su tutta linea. E non dare il contentino da una parte e dall'altra ubbidire alle direttive di un certo Perlmutter... (Chi sa, ha già capito! ) 'Nuff said.
|
|
|
Adv |
Adv
|
Città:
|
|
|
|
Starshadow |
|
Diavolo Rosso
Gruppo: Members
Messaggi: 5249
Utente Nr.: 11113
Iscritto il: 17-Giu-2015
Città: Black Hole Sun
|
QUOTE (Jenny @ Sabato, 31-Ago-2019, 21:40) | Un conto è farsi portavoce di principi di civiltà, universali e non attinenti a singole persone. Mentre invece un altro è schierarsi apertamente contro un preciso esponente politico, che oggi c'è e domani chissà, ma nel frattempo può anche farti causa qualora si sentisse diffamato.
Non si tratta della libertà di scrivere un parere, su internet o in una qualsiasi testata giornalistica, nei confronti di quel politico: sino a prova contraria, a Spiegelman resta comunque. Si tratta invece di inserire tale parere, fuori contesto, in una prefazione ad un libro altrui. Può sempre metterlo in un libro suo.
Se non si comprendono queste differenze... |
1- Capisci bene che però se l'una cosa presuppone l'altra, cioè è l'inevitabile passo successivo di una determinata visione...
2- Anch'io, fossi stato Spiegelman, mi sarei astenuto. Non era necessario. Fa rumore però il fatto della censura.
--------------------
One must still have chaos in oneself to be able to give birth to a dAnCInG STaR.
We can be HEROES. Just for one day.
I don't know whether I'm the boxer or the bag.
|
|
|
Jenny |
|
Divoratore di Mondi
Gruppo: Members
Messaggi: 26493
Utente Nr.: 51
Iscritto il: 01-Lug-2004
Città:
|
QUOTE (Starshadow @ Sabato, 31-Ago-2019, 22:37) | 1- Capisci bene che però se l'una cosa presuppone l'altra, cioè è l'inevitabile passo successivo di una determinata visione... |
Niente affatto. Sinché non ci si ritrova in un acclarato stato antidemocratico, è naturale che un editore si riservi il diritto di non schierarsi apertamente contro questa o quella forza politica, pur nel contempo trattando di argomenti e temi di pubblico interesse. Elementi che comunque restano più interessanti e storici della semplice battaglia legata ai nomi politici di stagione. Sono due aspetti che possono restare distinti, soprattutto nel contesto di una produzione di intrattenimento.
QUOTE | 2- Anch'io, fossi stato Spiegelman, mi sarei astenuto. Non era necessario. Fa rumore però il fatto della censura. |
Non è "censura", ma lavoro di redazione... Se Art in una parte di quel testo avesse preso per il culo il suo vicino di casa, tu come suo editore glielo avresti fatto fare in nome della libertà di espressione? Non esiste proprio...
|
|
|
Starshadow |
|
Diavolo Rosso
Gruppo: Members
Messaggi: 5249
Utente Nr.: 11113
Iscritto il: 17-Giu-2015
Città: Black Hole Sun
|
QUOTE (fiocotram @ Domenica, 01-Set-2019, 16:41) | Bei tempi quando Trump non era ancora presidente
QUOTE | Un conto è farsi portavoce di principi di civiltà, universali e non attinenti a singole persone. Mentre invece un altro è schierarsi apertamente contro un preciso esponente politico, che oggi c'è e domani chissà, ma nel frattempo può anche farti causa qualora si sentisse diffamato. |
Ma infatti! Eredi di Krusciov, fatevi sentire! |
@Jenny: e della censura al Cap di Waid su Marvel 1000, dove alcun Teschio arancione viene menzionato, che mi dici?
|
|
|
Scavezzacollo |
|
Sidekick
Gruppo: Members
Messaggi: 434
Utente Nr.: 13180
Iscritto il: 20-Apr-2019
Città: Milano
|
QUOTE (fiocotram @ Domenica, 01-Set-2019, 22:43) | Io penso che sia una fortuna che esistano ancora persone come Art Spiegelman a ricordarci la differenza tra una correzione redazionale e una censura... e che sia una sfortuna che purtroppo nel futuro ne esisteranno ben poche, se i livelli di educazione su certe cose rimarranno settati su "non si parla male dell'amico presidente del nostro CEO", il quale tra l'altro partecipa al programma di rielezione di Trump e sarebbe un tantinello in CONFLITTO DI INTERESSI con qualsivoglia imposizione di censura editoriale che riguardi il presidente stesso, nell'ottica della libertà di espressione sancita anche dalla Costituzione americana.
Mi immagino un editor DC degli anni Ottanta mentre cerca di spiegare a Jamie Delano, Frank Miller e a Moore e Gibbons che no, non gli sta censurando le apparizioni di Thatcher, Nixon e Reagan nei loro fumetti, gli sta solo gentilmente chiedendo di essere apolitici.... che, se riflettiamo un secondo sulla frase, secondo Aristotele sarebbe come chiedere a un essere umano di NON RESPIRARE.
|
Difatti la Dc non ha censurato Bush dai numeri di Ultimates. Comunque un numero celebrativo non mi pare il luogo giusto in cui attaccare briga, via una serie autoriale permette più libertà.
|
|
|
Starshadow |
|
Diavolo Rosso
Gruppo: Members
Messaggi: 5249
Utente Nr.: 11113
Iscritto il: 17-Giu-2015
Città: Black Hole Sun
|
QUOTE (Scavezzacollo @ Domenica, 01-Set-2019, 23:06) | QUOTE (fiocotram @ Domenica, 01-Set-2019, 22:43) | Io penso che sia una fortuna che esistano ancora persone come Art Spiegelman a ricordarci la differenza tra una correzione redazionale e una censura... e che sia una sfortuna che purtroppo nel futuro ne esisteranno ben poche, se i livelli di educazione su certe cose rimarranno settati su "non si parla male dell'amico presidente del nostro CEO", il quale tra l'altro partecipa al programma di rielezione di Trump e sarebbe un tantinello in CONFLITTO DI INTERESSI con qualsivoglia imposizione di censura editoriale che riguardi il presidente stesso, nell'ottica della libertà di espressione sancita anche dalla Costituzione americana.
Mi immagino un editor DC degli anni Ottanta mentre cerca di spiegare a Jamie Delano, Frank Miller e a Moore e Gibbons che no, non gli sta censurando le apparizioni di Thatcher, Nixon e Reagan nei loro fumetti, gli sta solo gentilmente chiedendo di essere apolitici.... che, se riflettiamo un secondo sulla frase, secondo Aristotele sarebbe come chiedere a un essere umano di NON RESPIRARE.
|
Difatti la Dc non ha censurato Bush dai numeri di Ultimates.
|
Sul resto ti quoto, come ho detto sopra. Ma concordo in pieno anche con fioco.
|
|
|
fiocotram |
|
Uberlogorrea
Gruppo: Members
Messaggi: 46373
Utente Nr.: 26
Iscritto il: 30-Giu-2004
Città:
|
QUOTE (Scavezzacollo @ Domenica, 01-Set-2019, 16:06) | QUOTE (fiocotram @ Domenica, 01-Set-2019, 22:43) | Io penso che sia una fortuna che esistano ancora persone come Art Spiegelman a ricordarci la differenza tra una correzione redazionale e una censura... e che sia una sfortuna che purtroppo nel futuro ne esisteranno ben poche, se i livelli di educazione su certe cose rimarranno settati su "non si parla male dell'amico presidente del nostro CEO", il quale tra l'altro partecipa al programma di rielezione di Trump e sarebbe un tantinello in CONFLITTO DI INTERESSI con qualsivoglia imposizione di censura editoriale che riguardi il presidente stesso, nell'ottica della libertà di espressione sancita anche dalla Costituzione americana.
Mi immagino un editor DC degli anni Ottanta mentre cerca di spiegare a Jamie Delano, Frank Miller e a Moore e Gibbons che no, non gli sta censurando le apparizioni di Thatcher, Nixon e Reagan nei loro fumetti, gli sta solo gentilmente chiedendo di essere apolitici.... che, se riflettiamo un secondo sulla frase, secondo Aristotele sarebbe come chiedere a un essere umano di NON RESPIRARE.
|
Difatti la Dc non ha censurato Bush dai numeri di Ultimates. Comunque un numero celebrativo non mi pare il luogo giusto in cui attaccare briga, via una serie autoriale permette più libertà.
|
Volevi dire la Marvel. Ma quella di Bush (a meno che tu non stia citando storie che non ho letto, a me viene in mente solo il ciclo di Millar e Hytch) era una semplice comparsata, non una critica.
QUOTE | Comunque un numero celebrativo non mi pare il luogo giusto in cui attaccare briga, via una serie autoriale permette più libertà. |
E perché mai? Quella serie usciva per la DC, come gli altri supereroi, non era creata per il mercato indipendente e su qualunque eventuale controversia ne avrebbe risposto l'editore. Ma poi perché "attaccare briga", quando si parla semplicemente di esprimere una legittima opinione?
Inoltre, mi vengono in mente le testate giornalistiche, che spesso e volentieri ricevono querele da chi si sente diffamato da eventuali articoli. Perché un editore dovrebbe aver paura di essere denunciato? Se pubblichi qualcosa prima o poi finirai per offendere qualcuno ma fa parte delle regole del gioco.
|
|
|
Utenti totali che stanno leggendo la discussione: 0 (0 Visitatori e 0 Utenti Anonimi)
Gli utenti registrati sono 0 :
|