Esami di maturità
lonewolf_10 |
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Divoratore di Mondi
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QUOTE (napoleone @ Sabato, 01-Lug-2017, 00:40) | QUOTE (Snake Plissken @ Mercoledì, 21-Giu-2017, 17:59) | QUOTE (Ordet av Magneto @ Mercoledì, 21-Giu-2017, 18:39) | Io sono dell'84.
Maturità fatta nel 2003.
Non ricordo nemmeno cosa. E non voglio andare a cercarla xD
Noi, la seconda guerra mondiale l'abbiamo superata a fatica, ma senza mai arrivare ai '50.
Caproni mai sentito. In letteratura Eravamo arrivati a Pirandello e Montale, non toccando poi nemmeno Quasimodo.
Detto questo si: un ragazzo di quinta liceo dovrebbe avere (non perché innata ma perché dovrebbero avergliela insegnata) la capacità di analizzare un testo che non conosce. (Tenendo che appunto, non gli si chiede una pubblicazione accademica).
Però. C'è un però.
Il testo può anche non averlo mai visto. Ma l'autore e il contesto sociale e storico dovrebbe averlo affrontato. Perché non si può affrontare un'analisi di un testo senza conoscere la storia dell'autore. O almeno per il sistema scolastico non si può, visto che durante l'anno lo si studia. Perché poi contraddirsi all'esame?
E' tutto tipico del nostro disastroso sistema. |
la poesia è stata pubblicata nel 1991 ragazzi, ma che state dicendo? il contesto o l'interpretazione ufficiale c'entrano relativamente con le domande... qualcun'altro vuole sfogarsi contro il sistema scolastico italiano e togliersi qualche sassolino? |
Direi sulla base della traccia un componimento facole facile. Questo sarei stato in grado di scriverlo. Certo la poesia è proprio brutta scialba e poco originale ( sembra quei componimenti new age in cui l'indiano d'America dice ...di cosa vivrà l'uomo bianco dopo aver distrutto la natura.. Del denaro?) che poesia sciatta. Il classico tema sull'inquinamento... Che poi fatemi capire adesso il ministero mette in calce la definizione dei termini più difficili? Manco la fatica di cercarseli sul vocabolario.....e poi ci lamentiamo se la Cina ci ci fa il culo (cit).
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Magari nel 1931 il tema non era abusato e "poco originale"
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napoleone |
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Aquila della Notte
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QUOTE (lonewolf_10 @ Sabato, 01-Lug-2017, 07:47) | QUOTE (napoleone @ Sabato, 01-Lug-2017, 00:40) | QUOTE (Snake Plissken @ Mercoledì, 21-Giu-2017, 17:59) | QUOTE (Ordet av Magneto @ Mercoledì, 21-Giu-2017, 18:39) | Io sono dell'84.
Maturità fatta nel 2003.
Non ricordo nemmeno cosa. E non voglio andare a cercarla xD
Noi, la seconda guerra mondiale l'abbiamo superata a fatica, ma senza mai arrivare ai '50.
Caproni mai sentito. In letteratura Eravamo arrivati a Pirandello e Montale, non toccando poi nemmeno Quasimodo.
Detto questo si: un ragazzo di quinta liceo dovrebbe avere (non perché innata ma perché dovrebbero avergliela insegnata) la capacità di analizzare un testo che non conosce. (Tenendo che appunto, non gli si chiede una pubblicazione accademica).
Però. C'è un però.
Il testo può anche non averlo mai visto. Ma l'autore e il contesto sociale e storico dovrebbe averlo affrontato. Perché non si può affrontare un'analisi di un testo senza conoscere la storia dell'autore. O almeno per il sistema scolastico non si può, visto che durante l'anno lo si studia. Perché poi contraddirsi all'esame?
E' tutto tipico del nostro disastroso sistema. |
la poesia è stata pubblicata nel 1991 ragazzi, ma che state dicendo? il contesto o l'interpretazione ufficiale c'entrano relativamente con le domande... qualcun'altro vuole sfogarsi contro il sistema scolastico italiano e togliersi qualche sassolino? |
Direi sulla base della traccia un componimento facole facile. Questo sarei stato in grado di scriverlo. Certo la poesia è proprio brutta scialba e poco originale ( sembra quei componimenti new age in cui l'indiano d'America dice ...di cosa vivrà l'uomo bianco dopo aver ppdistrutto la natura.. Del denaro?) che poesia sciatta. Il classico tema sull'inquinamento... Che poi fatemi capire adesso il ministero mette in calce la definizione dei termini più difficili? Manco la fatica di cercarseli sul vocabolario.....e poi ci lamentiamo se la Cina ci ci fa il culo (cit).
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Magari nel 1931 il tema non era abusato e "poco originale" |
Possibile....forse l'autore non stava a Genova ma a Manchester in piena rivoluzione industriale...il prossimo anno pero voglio un commento su una strip di zerocalcare ( e non e'. Detto che la cosa non avvenga tra una trentina d'anni)....cmq la poesia dovrebbe essere del 1971/72)
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napoleone |
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Aquila della Notte
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QUOTE (fiocotram @ Domenica, 02-Lug-2017, 11:47) | QUOTE (MinCulPop @ Domenica, 02-Lug-2017, 02:30) | QUOTE (absoluto @ Domenica, 02-Lug-2017, 08:20) | Chissà i temi di fioco alle superiori, 12 fogli protocollo fitti fitti alla volta.
Povero prof. |
arrivati a metà mollavano il colpo e gli davano il 6 |
No, beh, prendevo sempre dieci. Ero una specie di caso nazionale, vincevo premi e robe simili, la maestra fin dalle Elementari esibiva i miei temi come una specie di trofeo... Una cosa che mi è stata molto utile nella vita Ho sempre avuto un sacco di talenti inutili |
ci sarebbe da che riflettere sulla valenza di quello che la scuola premia e la sua utilità nella vita. personalmente alal maturità ho fatto un tema sul rapporto, nel corso dei secoli, cultura intellettuali e politica. .... credo che in quel componimento avrò inanellato una serie di luoghi comuni uno dietro l'altro ... con il senno del poi era da scrivere che gli intellettuali sono stati per lo più dei lecchini pronti a vendersi per un straccio di posto a tavola, gramsci a parte .
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fiocotram |
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Uberlogorrea
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La scuola dipende essenzialmente dai professori che hai. C'è tanta gente che timbra il cartellino o ha competenze inadeguate per insegnare nel modo giusto, altri che invece ti insegnano non solo vuote nozioni, ma anche a pensare nel modo corretto. Ci sono, per dire, professori di materie umanistiche che lo sono solo sul piano della laurea ma che non leggono nemmeno il giornale la mattina e magari professori di matematica colti in qualsiasi campo. O viceversa. Certo se hai un professore con la testa piena di luoghi comuni impari solo luoghi comuni, se hai la fortuna di incontrarne uno che ti consiglia cosa leggere e ti insegna a porti dei dubbi, a farti delle domande, sei baciato dalla fortuna. Siccome non possiamo contare sulla fortuna, è bene che un ragazzo pensi a formare la sua cultura anche in modo parallelo alla scuola, fa niente se apertamente critico. Si parla sempre di "praticità" di quello che impari, ma la questione è che TUTTO è utile, sta a te saperlo applicare e per farlo serve qualcuno che ti insegni a pensare in modo corretto... e soprattutto devi essere il primo tu a impegnarti nel vedere il valore di quello che ti insegnano a prescindere dalla giornata di sole con gli amici che perdi studiando.
Perché nella vita i conti si pagano sempre: a seconda di quello che hai studiato o non hai studiato, una volta adulto, capirai lo sbaglio o l'utilità di quel che sai o non sai.
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bgh |
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Unregistered
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QUOTE (napoleone @ Domenica, 02-Lug-2017, 12:41) | personalmente alal maturità ho fatto un tema sul rapporto, nel corso dei secoli, cultura intellettuali e politica. .... credo che in quel componimento avrò inanellato una serie di luoghi comuni uno dietro l'altro ... con il senno del poi era da scrivere che gli intellettuali sono stati per lo più dei lecchini pronti a vendersi per un straccio di posto a tavola, gramsci a parte . |
E questo non è un luogo comune anch'esso?
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