Una cosa che ha in comune quel libro con il film è che in entrambi i casi
il gore ci viene presentato dopo una pesante attesa che però non rende meno meno sconvolgente ed estraniante l'eruzione di violenza nel climax.
Nel caso specifico del film poi l'azione subisce un'evoluzione evidente. Si passa dalla zuffa-burlesque con Morandi in sottofondo, alla scena più breve ed intensa della domestica che prova a fuggire e viene spinta sulle scale fino al climax di follia omicida del ricevimento.
Anche gli altri passaggi di genere probabilmente non sono casuali, ma c'è una dinamica precisa da studiare.
Di Ryu M. mi accontenterei che cominciassero a tradurre i libri con la stessa frequenza di Haruki M.